Luigi Malerba

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Luigi Malerba, pseudonimo di Luigi Bonardi (Pietramogolana, 11 novembre 1927Roma, 8 maggio 2008), è stato uno scrittore e sceneggiatore italiano.

Ha fatto parte della neoavanguardia sperimentalista del Gruppo 63. Tra i suoi romanzi più noti si ricordano: La scoperta dell'alfabeto, Il serpente, Salto mortale, Dopo il pescecane, Testa d'argento, Il fuoco greco, Le pietre volanti e Itaca per sempre. Ha inoltre scritto con Tonino Guerra storie per ragazzi e bambini.

Nacque a Pietramogolana, frazione di Berceto in provincia di Parma, l'11 novembre 1927. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza a Roma, lavora come giornalista, scrivendo opere di narrativa, perlopiù racconti, e allo stesso tempo collaborando alla scrittura di alcune sceneggiature cinematografiche e televisive. A Parma, negli anni cinquanta, dirige la rivista cinematografica Sequenze. Partecipa al Gruppo 63 ed è presidente della Cooperativa scrittori (con Alberto Arbasino, Alfredo Giuliani, Giorgio Manganelli, Angelo Guglielmi, Nanni Balestrini, Walter Pedullà e Elio Pagliarani).

Nel 1963 Bompiani pubblica la sua prima opera, la raccolta di racconti La scoperta dell'alfabeto, cui segue nel 1966 il suo primo romanzo, Il serpente. Scrive poi Salto mortale (tradotto in francese come Saut de la mort), per il quale nel 1970 a Parigi gli è conferito il Prix Médicis per il miglior autore straniero, assegnato quell'anno per la prima volta, e Dopo il pescecane, per il quale vince il Premio Brancati nel 1979. Per Testa d'argento, poi, gli viene conferito il Premio Grinzane Cavour nel 1989 assieme a Stefano Jacomuzzi e Raffaele La Capria.

Scrive quindi Le pietre volanti, uno dei suoi romanzi di maggior successo, per il quale vince il Premio Viareggio e il Premio Feronia nel 1992.

Nel 1997 Arnoldo Mondadori Editore pubblica quello che è forse il suo romanzo più noto, Itaca per sempre, nel quale racconta, riprendendo inizialmente la Odissea, il ritorno di Ulisse ad Itaca e, in particolare, il risentimento di Penelope, "che in Omero è appena abbozzato[1][...] si viene così innescando un dramma intimo che attira nel suo vortice anche Ulisse, il quale giungerà a dubitare, non tanto della fedeltà della donna, ma di sé".

Per la televisione si occupa con Biagio Proietti, Daniele D'Anza e Fabio Carpi della sceneggiatura di Madame Bovary, sceneggiato RAI del 1978, tratto dal romanzo omonimo di Gustave Flaubert. Produce inoltre caroselli e spot pubblicitari, dalla Pasticca del re Sole alla Birra Becks, alla Caramella Dufour[2].

Muore a 80 anni a Roma nel 2008, dove gli viene dedicata una mostra omaggio nel giugno 2009; riceve sepoltura presso il cimitero di Orvieto. Dal 2010 il Premio Luigi Malerba di narrativa e cinema è dedicato a opere inedite e sceneggiature. Nel settembre 2016 esce il Meridiano Mondadori contenente una scelta antologica di romanzi e racconti di Malerba.

Malerba, attraverso quarant'anni di attività, ha dimostrato una vasta gamma di interessi:

  • la passione per la storia. Attraverso un'attenta documentazione storica Malerba, attratto dal mondo classico e dalla civiltà cinese, li ricreò nei suoi romanzi; Le Rose Imperiali (1974), Fuoco Greco (1990) o Itaca Per Sempre (1997) ne sono una testimonianza. Questa sua passione lo spinse infatti a viaggiare molto soprattutto in Oriente: Cina, Giappone, Thailandia, Hong Kong e Macao sono alcuni dei luoghi in cui si recò personalmente.
  • i dialetti e le lingue dimenticate. Egli li affrontò nell'opera Le parole abbandonate (1977) in cui viene rappresentato il mondo contadino con il disagio di assistere alla dispersione di un prezioso patrimonio culturale, soprattutto linguistico (come si sta verificando attraverso la scomparsa dei dialetti). Conoscere un dialetto per l'autore significa avere radici più profonde nella tradizione culturale dalla quale si proviene.
  • il cinema e la pubblicità. La sua attività di sceneggiatore e soggettista cinematografico e televisivo è infatti piuttosto ricca. Cominciò negli anni cinquanta dando vita a "Sequenze", una rivista di cinema nella sua città; poi collaborò con il regista Alberto Lattuada alla scrittura della sceneggiatura di film quali Il cappotto, e La lupa. Per la televisione scrisse altre cose, dalla mini serie Madame Bovary, alla saga eroicomica di ambientazione medioevale dal titolo Tre nel mille. Malerba non smise mai di essere creativo e diresse, negli anni sessanta, una società pubblicitaria. La pubblicità fu un suo grande interesse e arrivò ad inserire pagine pubblicitarie in Città e dintorni (2001), al fine di abbassarne il prezzo di vendita.

Giudizio critico

[modifica | modifica wikitesto]

"Scrittore divertente e divertito, Malerba è un curioso: curioso del linguaggio, della storia, del costume, degli intrecci e delle coincidenze della vita. Non a caso passa dal romanzo al saggio linguistico, alle sceneggiature per cinema e televisione, ai racconti per ragazzi"[3].

Umberto Eco, nel ricordarlo ha detto: "Molti lo hanno accostato agli scrittori postmoderni. Ma la definizione funziona fino a un certo punto. L'autore di Salto mortale si comporta sempre in modo maliziosamente ironico, con svelamenti e ambiguità"[4].

Ha scritto invece Walter Pedullà: "Malerba corteggia il linguaggio che sia fattore di squilibrio. E questo sembra l'unica realtà possibile. [...] Il gesto più congeniale a Malerba è lo svuotamento. E di questo "fa il pieno": cioè il suo linguaggio è dappertutto linguaggio che scava"[5].

E Paolo Mauri: "Malerba si muoveva nell'ambito della neoavanguardia: gli piaceva l'idea che qualcuno rovesciasse i tavoli delle vecchie discussioni e azzardasse prove nuove, sperimentali. Così con i romanzi Il serpente e Salto mortale cominciò a giocare sul filo del paradosso, con indagini che non portano a nulla, eroi partoriti dalla mente dello scrittore e fatti vivere sulla pagina salvo poi svelare il trucco e un linguaggio nuovo, assolutamente originale. Avrebbe poi continuato, di romanzo in romanzo, rinnovandosi continuamente nei temi e nei modi".[6]

  • Il serpente, Milano, Bompiani, 1966.
  • Salto mortale, Milano, Bompiani, 1968.
  • Il protagonista, Milano, Bompiani, 1973.
  • Il pataffio, Milano, Bompiani, 1978; Quodlibet 2015. [romanzo storico medievale]
  • Diario di un sognatore, Torino, Einaudi, 1981
  • Il pianeta azzurro, Milano, Garzanti, 1986
  • I cani di Gerusalemme, 1988 (con Fabio Carpi)
  • Il fuoco greco, Milano, Mondadori, 1990 [romanzo storico bizantino]
  • Le pietre volanti, Milano, Rizzoli, 1992
  • Le maschere, Milano, Mondadori, 1994 [romanzo storico rinascimentale]
  • Itaca per sempre, Milano, Mondadori, 1997
  • La superficie di Eliane, Milano, Mondadori, 1999
  • Città e dintorni, Milano, Mondadori, 2001
  • Il circolo di Granada, Milano, Mondadori, 2002
  • Le lettere di Ottavia, Milano, Archinto, 2004
  • Fantasmi romani, Milano, Mondadori, 2006

Raccolte di racconti

[modifica | modifica wikitesto]
  • La scoperta dell'alfabeto, Milano, Bompiani, 1963
  • Le rose imperiali, Milano, Bompiani, 1974
  • Dopo il pescecane, Milano, Bompiani, 1979
  • Testa d'argento, Milano, Mondadori, 1988
  • Avventure, Bologna, Il Mulino, 1997
  • Ti saluto filosofia, Milano, Mondadori, 2004
  • Il sogno di Epicuro, S. Cesario di Lecce, Manni, 2008
  • Raccomandata Espresso, Edizioni dell'Elefante, 2009. [racconto in forma di "plaquette" fuori commercio]
  • Sull'orlo del cratere, A cura di Gino Ruozzi, Collana Oscar Moderni, Milano, Mondadori, 2018, ISBN 978-88-046-8948-5.
  • Strategie del comico, Quodlibet, 2018 [raccolta postuma inedita]

Libri per l'infanzia

[modifica | modifica wikitesto]
  • Millemosche mercenario, Milano, Bompiani, 1969, scritto con Tonino Guerra
  • Millemosche senza cavallo, Milano, Bompiani, 1969, scritto con Tonino Guerra
  • Storie dell'anno Mille, Milano, Bompiani, 1970, scritto con Tonino Guerra
  • Millemosche fuco e fiamme, Milano, Bompiani, 1969, scritto con Tonino Guerra
  • Millemosche innamorato, Milano, Bompiani, 1971, scritto con Tonino Guerra
  • Millemosche e il leone, Milano, Bompiani, 1973, scritto con Tonino Guerra
  • Millemosche e la fine del mondo, Milano, Bompiani, 1973, scritto con Tonino Guerra
  • Millemosche alla ventura, Milano, Bompiani, 1969, scritto con Tonino Guerra
  • Mozziconi, Torino, Einaudi, 1975; Macerata, Quodlibet, 2019, ISBN 978-88-229-0274-0.
  • Pinocchio con gli stivali, Cooperativa Scrittori, 1977; Monte Università Parma, 2004
  • Storiette, illustrazioni di Adriano Zannini, Torino, Einaudi, 1977; Macerata, Quodlibet, 2016.
  • Le galline pensierose, Torino, Einaudi, 1980; nuova ed. con 146 storielle, Milano, Mondadori, 1994; nuova ed. con 9 storielle inedite, Macerata, Quodlibet, 2014
  • Storiette tascabili, 1984; Prefazione di Franco Marcoaldi, Einaudi, 1994; Macerata, Quodlibet, 2016
  • Le parole abbandonate, Milano, Bompiani, 1977. [repertorio dialettale emiliano]
  • Cina Cina, S. Cesario di Lecce, Piero Manni, 1985. [libro di viaggi]
  • Il viaggiatore sedentario, Milano, Rizzoli, 1993. [libro di viaggi]
  • Che vergogna scrivere, Collana Passepartout, Milano, Mondadori, 1996.
  • La composizione del sogno, Torino, Einaudi, 2002. [saggio]
  • Diario delle delusioni, Milano, Mondadori, 2009. [raccolta postuma di saggi]

Conversazioni

[modifica | modifica wikitesto]
  • Interviste impossibili, S. Cesario di Lecce, Manni, 1997
  • Parole al vento, S. Cesario di Lecce, Manni, 2008 [raccolta di interviste a cura della figlia Giovanna Bonardi]

Opere raccolte

[modifica | modifica wikitesto]
  • Romanzi e racconti, saggio introduttivo di Walter Pedullà, Collana I Meridiani, Milano, Mondadori, 2016, ISBN 978-88-046-6934-0. [contiene: La scoperta dell'alfabeto, Il serpente, Salto mortale, Il pataffio, Testa d'argento, Il fuoco greco, Le pietre volanti, Fantasmi romani]
  • Tutti i racconti, a cura di Gino Ruozzi, Collana Oscar Moderni Baobab, Milano, Mondadori, 2020, ISBN 978-88-047-2296-0.
  • Proverbi italiani, Collana Cento libri per mille anni, Roma, Istituto poligrafico dello Stato, 1999. [raccolta]

Filmografia parziale

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Come dice la copertina della XIV ristampa, 2009.
  2. ^ "Ho prodotto Caroselli e gli spot per le caramelle", La Repubblica, 9 maggio 2008
  3. ^ Ziliotto, Gandolfi e Allegra su Testa d'argento, 1988, in Oggi, il racconto, 1990.
  4. ^ Luigi Malerba visto da Eco. "La geniale arte della menzogna" Archiviato il 20 febbraio 2017 in Internet Archive. su La Repubblica, 8 ottobre 2009.
  5. ^ Malerba fa il vuoto in La narrativa italiana contemporanea 1940/1990, Tascabili Economici Newton, 1995, pag. 57.
  6. ^ Paolo Mauri, È morto lo scrittore Luigi Malerba maestro di realtà deformate, in la Repubblica, 8 maggio 2008. URL consultato il 3 novembre 2019.
  7. ^ Ossido di Carbonio, in Radio Rai, 22 novembre 1974. URL consultato il 31 marzo 2022.
  8. ^ a b Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  9. ^ Premio Sila ’49, al via l’edizione 2014, su approdocalabria.it. URL consultato il 13 marzo 2022.
  10. ^ Litterature étrangères, laureats, su prixmedicis.wordpress.com. URL consultato il 30 aprile 2019.
  11. ^ Albo d'oro premio Brancati, su comune.zafferana-etnea.ct.it. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
  12. ^ Albo d'oro premio Rhegium Julii, su il Blog del Rhegium Julii. URL consultato il 14 maggio 2019.
  13. ^ Albo d'oro Premio Pisa, su premionazionaleletterariopisa.onweb.it. URL consultato il 2 maggio 2019.
  14. ^ a b c d e Luigi Malerba, su treccani.it. URL consultato il 2 maggio 2019.
  15. ^ Premio letterario Viareggio-Repaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  16. ^ Premio Feronia, su .romatoday.i. URL consultato il 2 maggio 2019.
  17. ^ Archivio Premio Giovanni Comisso, su premiocomisso.it. URL consultato il 3 ottobre 2019.
  18. ^ Albo vincitori "Isola di Arturo", su premioprocidamorante.it. URL consultato il 9 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2019).
  • Paolo Mauri, Malerba, La nuova Italia ("Il Castoro" n. 122), Firenze, 1961.
  • Giuliano Manacorda, Letteratura italiana d'oggi 1965-1985, Editori Riuniti, Roma, 1972, pp. 129–131.
  • Armando La Torre, La magia della scrittura: Moravia, Malerba, Sanguineti, Bulzoni, Roma, 1987.
  • Francesco Muzzioli, Malerba: la materialità dell'immaginazione, Bagatto, Roma, 1988.
  • Paola Gaglianone (a cura di), Conversazione con Luigi Malerba: elogio della finzione, con un saggio critico di Antonio Errico, Nuova omicron, Roma, 1998.
  • Walter Pedullà, Antirealisti astrattisti informali: Luigi Malerba, in Nino Borsellino e Walter Pedullà (a cura di), Storia generale della letteratura italiana, Federico Motta, Milano, 2004, vol. XV, pp. 289–304.
  • Marco Ricciardi, Il macrocosmo informale della realtà e il microcosmo menzognero del simbolico ne "L'Illuminista", n°17/18, Ponte Sisto, Roma 2006; Vicende romanzesche di un racconto, ne "Il caffè illustrato" n°43/44, luglio/ottobre 2008; Avventure di Malerba in "Rossocorpolingua", Anno IV, n.1, marzo 2021; Fantasmi romani ovvero: il borghese narratore e menzognero di Malerba, ne "L'Illuminista", n°58/59/60, anno XXII, Ponte Sisto, Roma 2021, pp. 151-160
  • Anna Chiafele. Sfumature di giallo nell’opera di Luigi Malerba. Rubbettino Editore, 2016.
  • La rivista L'Illuminista ha pubblicato un numero monografico su Luigi Malerba (numero 17/18, anno VI, 2006) che contiene testi inediti dell'autore, interviste, una selezione di recensioni e i seguenti saggi (editi e inediti):

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN49228514 · ISNI (EN0000 0003 6864 1480 · SBN CFIV023581 · Europeana agent/base/64449 · LCCN (ENn80040549 · GND (DE118841289 · BNE (ESXX911070 (data) · BNF (FRcb119140888 (data) · J9U (ENHE987007427497105171