Ian Russell McEwan (Aldershot, 21 giugno 1948) è uno scrittore e sceneggiatore britannico.
Nel 2008, il Times lo ha inserito nella lista dei "50 più grandi scrittori britannici dal 1945"[1][2] e il Daily Telegraph lo ha inserito nella lista delle "100 persone più potenti della cultura britannica".[3]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]È nato nel 1948 ad Aldershot e vive ad Oxford. È autore di due raccolte di racconti e di oltre quindici romanzi. Tutti i suoi libri vengono pubblicati in Italia da Einaudi.
La sua prima pubblicazione è la collezione di racconti Primo amore, ultimi riti nel 1975. Nel 1998 fa discutere la sua premiazione al Booker Prize per il romanzo Amsterdam. Il libro del 1997 L'amore fatale, su una persona affetta dalla Sindrome di de Clerambault, viene da molti considerato un capolavoro, ma anche il suo romanzo Espiazione ha ricevuto critiche egualmente favorevoli.
Nel marzo e nell'aprile 2004, solo qualche mese dopo che il governo britannico lo aveva invitato a presenziare a una cena in onore della First Lady Laura Bush, a McEwan è stato negato l'ingresso negli Stati Uniti dal Dipartimento per la Homeland Security non essendo provvisto del visto corretto per un soggiorno di lavoro (lo scrittore si accingeva a tenere una serie di lezioni dietro compenso). Solo dopo diversi giorni di esposizione del caso sulla stampa britannica a McEwan è stato concesso l'ingresso, a ragione del fatto che, come illustrato da un funzionario di frontiera, «siamo ancora dell'avviso che lei non dovrebbe entrare, ma il suo caso ci sta procurando un danno di immagine.»
Sposato due volte, dalla prima moglie ha avuto due figli lungamente contesi. Nel 2002 scoprì di avere un fratello maggiore che la madre, Rose Wort, aveva dato in adozione durante la seconda guerra mondiale, quando era sposata con il primo marito che si trovava al fronte ma aveva una relazione con David McEwan di cui era rimasta incinta. Il primo marito morì al fronte e dopo il conflitto Rose e David si ritrovarono, si sposarono e dal loro matrimonio nacque Ian.[4]
Per due volte è stato accusato di plagio: la prima per il suo romanzo d'esordio Il giardino di cemento[5] e la seconda per Espiazione.[6][7]
È soprannominato "Ian Macabre" per i toni cupi di molte delle sue narrazioni.[8]
Il suo romanzo del 2020, Lo scarafaggio, risulta essere fra i libri più letti nell'estate 2020.[9]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- Il giardino di cemento (The Cement Garden, 1978), Torino, Einaudi, 1980
- Cortesie per gli ospiti (The Comfort of Strangers, 1981), Torino, Einaudi, 1983
- Bambini nel tempo (The Child in Time, 1987), Torino, Einaudi, 1988
- Lettera a Berlino (The Innocent, 1990), Torino, Einaudi, 1990
- Cani neri (Black Dogs, 1992), Torino, Einaudi, 1993
- L'amore fatale (Enduring Love, 1997), Torino, Einaudi, 1997
- Amsterdam (Amsterdam, 1998), Torino, Einaudi, 1998
- Espiazione (Atonement, 2001), Torino, Einaudi, 2002
- Sabato (Saturday, 2005), trad. di Susanna Basso, Torino, Einaudi, 2005
- Chesil Beach (On Chesil Beach, 2007), Torino, Einaudi, 2007
- Solar (Solar, 2010), Torino, Einaudi, 2010
- Miele (Sweet Tooth, 2012), trad. di Maurizia Balmelli, Torino, Einaudi, 2012
- La ballata di Adam Henry (The Children Act, 2014), Torino, Einaudi, 2014
- Nel guscio (Nutshell, 2016), Torino, Einaudi, 2017
- Macchine come me e persone come voi (Machines Like Me, 2019), Torino, Einaudi, 2019
- Lo scarafaggio (The Cockroach, 2019), Torino, Einaudi, 2020 [novella]
- Lezioni (Lessons, 2022), trad. di Susanna Basso, Torino, Einaudi, 2023.
Raccolte di racconti
[modifica | modifica wikitesto]- Primo amore, ultimi riti (First Love, Last Rites, 1975)
- Fra le lenzuola (In Between the Sheets, 1978)
- The Short Stories (1995)
- Il mio romanzo viola profumato (My Purple Scented Novel, 2016), Torino, Einaudi, 2018 [uscita sul New Yorker; poi come libretto celebrativo dei 70 anni dell'autore, nel 2018)
Narrativa per bambini
[modifica | modifica wikitesto]- Rosa Bianca (Rose Blanche, 1985)
- L'inventore di sogni, (The Daydreamer, 1994), San Dorligo, Einaudi Ragazzi, 1994
Oratorio
[modifica | modifica wikitesto]- Or Shall We Die? (1983)
Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- Invito alla meraviglia. Per un incontro ravvicinato con la scienza (Science, 2019), traduzione di Susanna Basso e Norman Gobetti, Collana Frontiere, Torino, Einaudi, 2020, ISBN 978-88-062-4631-0.
- Lo spazio dell'immaginazione, traduzione di Susanna Basso, Collana Frontiere, Torino, Einaudi, 2022, ISBN 9788806254414
Sceneggiature
[modifica | modifica wikitesto]- L'ambizione di James Penfield (The Ploughman's Lunch, 1983)
- La legge delle triadi (Soursweet, 1988)
- L'innocenza del diavolo (The Good Son, 1993)
- Chesil Beach - Il segreto di una notte (On Chesil Beach, 2017), regia di Dominic Cooke
- The Children Act - Il verdetto (The Children Act, 2017), regia di Richard Eyre
Adattamenti cinematografici
[modifica | modifica wikitesto]- Last Day of Summer (1984)
- Schmetterlinge (1988)
- Cortesie per gli ospiti (The Comfort of Strangers) (1990)
- Il giardino di cemento (The Cement Garden) (1993)
- Conversazione con l'uomo dell'armadio (Rozmowa z czlowiekiem z szafy) (1993)
- The Innocent (1993)
- First Love, Last Rites (1997)
- Solid Geometry (2002) - cortometraggio
- Foglie di cemento (2003) - cortometraggio
- L'amore fatale (Enduring Love) (2004)
- Butterflies (2005) - cortometraggio
- Espiazione (Atonement) (2007)
- Chesil Beach - Il segreto di una notte (On Chesil Beach) (2017)
- The Children Act - Il verdetto (The Children Act) (2017)
- Bambini nel tempo (The Child in Time) (2017)
- Sweet Tooth (in lavorazione)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 31 dicembre 1999[10]
— 17 giugno 2023[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The 50 greatest British writers since 1945, 15 ottobre 2023. URL consultato il 15 ottobre 2023.
- ^ (EN) ehawkes, 50 Greatest British writers since 1945 – List of, The Times Literary Supplement | Desultory Notes, su edhawkes.com, 5 agosto 2022. URL consultato il 15 ottobre 2023.
- ^ (EN) The 100 most powerful people in British culture: 1-20, su The Telegraph, 14 aprile 2008. URL consultato il 15 ottobre 2023.
- ^ Alan Cowell, Ian McEwan's life takes twist with discovery of a brother, in International Herald Tribune, 17 gennaio 2007. URL consultato il 23 marzo 2007.
- ^ Alan Cowell, Eyebrows Are Raised Over Passages in a Best Seller by Ian McEwan, in The New York Times, 28 novembre 2006. URL consultato il 7 luglio 2010.
- ^ Alan Cowell, Eyebrows Are Raised Over Passages in a Best Seller by Ian McEwan, in The New York Times, 28 novembre 2006.
- ^ Julia Langdon, Ian McEwan accused of stealing ideas from romance novelist, in The Daily Mail, London, 25 novembre 2006. URL consultato il 7 luglio 2010.
- ^ "Ian McEwan: Here's the twist", [1].
- ^ Libri più letti nell'estate 2020, su wegather.it. URL consultato l'8 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2020).
- ^ (EN) The London Gazette, n. 55710, 30 dicembre 1999, p. 10. URL consultato il 18 giugno 2024.
- ^ (EN) The London Gazette, n. 64082, 17 giugno 2023, p. B6. URL consultato il 18 giugno 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Ian McEwan
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ian McEwan
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su ianmcewan.com.
- McEwan, Ian, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giovanna Ferrara, McEwan, Ian, in Enciclopedia Italiana, VII Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2007.
- (EN) Ian McEwan, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Ian McEwan, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere di Ian McEwan, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Ian McEwan, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Ian McEwan, su Goodreads.
- (EN) Ian McEwan, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Ian McEwan, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Ian McEwan, su filmportal.de.
- (EN) Ian McEwan su Guardian Books, su books.guardian.co.uk.
- (EN) Intervista su Powells.com, su powells.com. URL consultato il 20 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2005).
- (EN) Intervista su Salon.com, su salonmagazine.com. URL consultato il 20 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2008).
- (EN) Faith and Doubt at Ground Zero Intervista su PBS
- Intervista rilasciata da Ian McEwan a MediaMente, su mediamente.rai.it. URL consultato il 28 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2008).
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