Mario Calabresi (Milano, 17 febbraio 1970) è un giornalista e scrittore italiano, direttore del quotidiano La Stampa dal 2009 al 2015 e del quotidiano La Repubblica dal 15 gennaio 2016 al 18 febbraio 2019.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione e vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972 (quando Mario aveva solo due anni e tre mesi, suo fratello Paolo solo uno e sua madre, Gemma Capra, era incinta al terzo mese del terzo figlio, chiamato Luigi), s'iscrive al corso di laurea in giurisprudenza e poi a quello in storia presso l'Università Statale di Milano, senza tuttavia mai laurearsi. In seguito frequenta l'Istituto "Carlo De Martino" per la formazione al giornalismo. Ha avuto due figlie gemelle con Caterina Ginzburg, nipote di Natalia Ginzburg, dalla quale è separato dal 2020.
Esordi giornalistici
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1997 è giornalista professionista.[1] Nel 1998 è all'ANSA come cronista parlamentare, nel 1999 passa a La Repubblica,[2] nella redazione politica. Successivamente è alla redazione romana de La Stampa,[3] per la quale, da inviato speciale, racconta gli attentati dell'11 settembre 2001. Nel 2002 torna a La Repubblica, come caporedattore centrale vicario, e dal 2007 è corrispondente per il giornale da New York, da dove racconta le elezioni presidenziali statunitensi del 2008[2]. Nel 2007 pubblica Spingendo la notte più in là, libro dedicato alle vittime del terrorismo (dal quale è stato tratto uno spettacolo teatrale interpretato da Luca Zingaretti).
Direttore di quotidiani nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Il 22 aprile 2009, a 39 anni, è nominato direttore de La Stampa in sostituzione di Giulio Anselmi[2]. Dal 6 giugno 2011 ha condotto in prima serata su Rai 3 Hotel Patria[4]. Il 31 dicembre 2015 lascia la direzione de La Stampa per sostituire Ezio Mauro alla direzione de La Repubblica[5] dal 15 gennaio 2016. Il 5 febbraio 2019 l'editore comunica a Calabresi che sarà rimosso dalla carica di direttore, nominando al suo posto Carlo Verdelli a far data dal 19 febbraio 2019.[6][7]
Altre attività
[modifica | modifica wikitesto]- Dal 21 febbraio 2020 cura una nuova iniziativa editoriale, scrivendo dei reportage che si possono leggere iscrivendosi al suo sito web.[8]
- A fine 2020 è direttore e co-fondatore con Mario Gianani, Guido Maria Brera e Roberto Zanco di Choramedia, società di produzione di podcast.[9]
- Nel 2024 appare nel docufilm Con un battito di ciglia.
- Ne 2024 realizza con Silvia Nucini il documentario "Finché sono al mondo", prodotto da Be Water Film, in collaborazione con Rai Documentari, realizzato da Enece Film. Il documentario è stato trasmesso su RAI 3 la sera del 19 ottobre 2024 ed è attualmente disponibile[10] su RAIPlay.
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 2002 insieme a Francesca Senette e Andrea Galdi è stato insignito del premio Ischia di giornalismo in ricordo di Angelo Rizzoli, riservato ai giornalisti under 35[11] e nel 2003 di quello intitolato a Carlo Casalegno.
- Nel 2007 con il libro Spingendo la notte più in là vince il premio Fiesole.[12]
- Nel 2016 gli è stato assegnato il Premio speciale della Giuria, durante l'ottava edizione del Premio Giornalistico Amerigo.[13]
- Nel 2017 gli è stato attribuito alla Camera dei deputati il premio America della Fondazione Italia USA.
- Nel 2023 ha ricevuto il Premio Chiara per la raccolta di racconti Una volta sola.[14]
- Nel 2024 ha ricevuto il il Premio “Euskadi de Plata[15]” per "Salir de la noche", edizione spagnola del libro "Spingendo la notte più in là".
Controversie
[modifica | modifica wikitesto]Il 2 aprile 2018, a fronte di un articolo di Piergiorgio Odifreddi dal titolo Le “fake news” di Scalfari su papa Francesco[16] nell'ambito della rubrica Il non-senso della vita, Calabresi decide la sospensione della rubrica dopo diciotto anni di collaborazione.[17]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo, Collana Strade blu. Non fiction, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2007, ISBN 978-88-045-6842-1.
- La fortuna non esiste. Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi, Collana Strade blu. Non fiction, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2009, ISBN 978-88-045-6842-1.
- Cosa tiene accese le stelle. Storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro, Collana Strade blu. Non fiction, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2011, ISBN 978-88-046-1021-2.
- A occhi aperti, 10 grandi fotografi raccontano i momenti in cui la Storia si è fermata in una foto, ed. illustrata, Collana In parole, Roma, Contrasto Editore, 2013, ISBN 978-88-696-5455-8; nuova ed., Collana Strade blu. Non fiction, Milano, Mondadori, 2023, ISBN 978-88-047-8359-6.
- Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa. Storie di ragazzi che non hanno avuto paura di diventare grandi, Collana Strade blu. Non fiction, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2015, ISBN 978-88-046-4429-3.
- La mattina dopo, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2019, ISBN 978-88-046-6319-5.
- Quello che non ti dicono, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2020, ISBN 978-88-047-3226-6.
- Una volta sola. Storie di chi ha avuto il coraggio di scegliere, Collana Strade blu. Non fiction, Milano, Mondadori, 2022, ISBN 978-88-047-4405-4.
- Sarò la tua memoria. Una nonna sopravvissuta ad Auschwitz. Suo nipote. Un viaggio nella nostra storia, Collana I Grandi, Milano, Mondadori, 2023, ISBN 978-88-047-5667-5.
- Il tempo del bosco, Collana Strade blu. Non fiction, Milano, Mondadori, 2024, ISBN 978-88-047-5916-4.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Elenco iscritti, su odg.it, Albo Nazionale dei Giornalisti. URL consultato il 22 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2019).
- ^ a b c Sebastiano Messina, Anselmi presidente dell'Ansa a La Stampa l'under 40 Calabresi, in La Repubblica, 23 aprile 2009. URL consultato il 25 agosto 2022 (archiviato il 19 aprile 2021).
- ^ Alberto Conci, Paolo Grigolli e Natalina Mosna, Sedie vuote: gli anni di piombo: dalla parte delle vittime, Casa Editrice Il Margine, 2008, p. 14, ISBN 88-6089-035-7.
- ^ Aldo Grasso, Calabresi e la patria descritta con amore, in Corriere della Sera, 8 giugno 2011. URL consultato il 25 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2022).
- ^ Ezio Mauro lascia la direzione di “La Repubblica”. Arriva Mario Calabresi, su La Repubblica, 25 novembre 2015. URL consultato il 25 agosto 2022 (archiviato il 7 febbraio 2019).
- ^ Editoriale di commiato di Calabresi, in prima pagina su la Repubblica: La forza di un giornale in un mondo irriconoscibile, su la Repubblica, 19 febbraio 2019. URL consultato il 25 agosto 2022 (archiviato il 18 aprile 2021).
- ^ Editoriale di presentazione di Verdelli, in prima pagina su La Repubblica del 20 febbraio 2019.
- ^ Mario Calabresi lancia la newsletter ‘Altre storie’: fatti, conseguenze, storie, su primaonline.it. URL consultato il 25 agosto 2022 (archiviato il 21 aprile 2021).
- ^ Andrea Federica de Cesco, Chora, la nuova società di podcast con Mario Calabresi, su corriere.it, 17 dicembre 2020.
- ^ Documentario "Finché sono al mondo" in streaming su RaiPlay, su raiplay.it.
- ^ Premio Ischia internazionale di giornalismo:Albo d'oro, su premioischia.it. URL consultato il 23 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2013).
- ^ Premio Fiesole Narrativa Under 40, su comune.fiesole.fi.it. URL consultato il 25 agosto 2022 (archiviato il 14 febbraio 2022).
- ^ Associazione Amerigo, Edizione VIII Premio Amerigo, Associazione Amerigo, 2016. URL consultato il 25 agosto 2022 (archiviato il 17 ottobre 2021).
- ^ Massimiliano Chiavarone, A Mario Calabresi l’edizione 2023 del Premio Chiara, su rainews.it, 15 ottobre 2023. URL consultato il 18 ottobre 2023.
- ^ Entrega de los premios Euskadi de Plata 2024 el 30 de octubre, su donostiakultura.eus.
- ^ Repubblica.it, Il non-senso della vita 3.0, su Il non-senso della vita 3.0. URL consultato il 25 agosto 2022 (archiviato il 14 luglio 2022).
- ^ Odifreddi non scriverà più per Repubblica dopo il post contro Scalfari: "La colpa? Aver detto sempre ciò che pensavo", in Il Fatto Quotidiano, 3 aprile 2018. URL consultato il 25 agosto 2022 (archiviato il 17 maggio 2021).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Mario Calabresi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mario Calabresi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Calabresi, Mario, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Mario Calabresi, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Mario Calabresi, su Open Library, Internet Archive.
- Registrazioni di Mario Calabresi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) Mario Calabresi, su IMDb, IMDb.com.
- Biografia di Mario Calabresi, su cinquantamila.corriere.it, corriere.it. URL consultato l'8 luglio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2018).
- Mario Calabresi, sito web personale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 13519829 · ISNI (EN) 0000 0001 2121 2545 · SBN RAVV511768 · LCCN (EN) no2007086315 · GND (DE) 134116267 · BNF (FR) cb15930078z (data) · J9U (EN, HE) 987007439139005171 · CONOR.SI (SL) 128543075 |
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