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Mario Praz - Teknopedia
Mario Praz

Mario Praz (Roma, 6 settembre 1896 – Roma, 23 marzo 1982) è stato un saggista, anglista e scrittore italiano, critico d'arte, traduttore e giornalista, uno dei più importanti anglisti del XX secolo. I suoi studi furono incentrati in particolare sull'Inghilterra fra il Seicento e l'epoca vittoriana, ma egli si occupò anche di letteratura italiana, francese, spagnola, tedesca e russa.

Al suo attivo aveva più di 2600 pubblicazioni.

Biografia

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«La casa è l'uomo, tel le logis, tel le maitre; ovvero "dimmi come abiti e ti dirò chi sei"»

(La filosofia dell'arredamento)

Il padre, Luciano Praz, era impiegato di banca, proveniente da una famiglia di origine svizzera. Gli antenati si erano trasferiti nel 1525 da Zermatt in Valle d'Aosta, in seguito a persecuzioni religiose, perché i Praz erano di fede cattolica.[1] La madre, contessa Giulia Testa di Marsciano, discendeva dalla famiglia dei Conti di Marsciano. Trascorse i primi anni in Svizzera, dove il padre lavorava. Nato con una deformità congenita al piede destro, fu poi operato con successo presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Alla morte del padre, avvenuta nell'estate del 1900, si trasferì con la madre a Firenze, presso il nonno materno Alcibiade di Marsciano. Dopo un breve periodo di ristrettezze economiche, nel 1909 la madre cominciò a frequentare il figlio di un ufficiale del commissariato, Carlo Targioni, di professione medico condotto, che godeva di un'ottima posizione economica e che nel 1912 diventò il suo secondo marito.

Gli studi

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In seguito al matrimonio della madre si trasferì a Firenze dove frequentò il liceo-ginnasio Galileo e nel 1914, dopo aver conseguito la licenza con onore, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di Bologna, per poi trasferirsi nel 1915 a Roma, dove si laureò nel 1918 con una tesi di diritto internazionale sulla Società delle Nazioni.

Dopo un breve periodo di praticantato presso un avvocato amico di famiglia, Praz scelse di dedicarsi alla letteratura e si iscrisse a Lettere presso l'Istituto di Studi Superiori dell'Università di Firenze, studiando con Giorgio Pasquali e Ernesto Giacomo Parodi, col quale nel 1920 discusse una tesi sulla lingua di Gabriele D'Annunzio. Lo stesso anno, tramite l'Istituto britannico, entrò in contatto con l'ambiente artistico della colonia di aristocratici inglesi trasferiti a Firenze, in particolare con la scrittrice Vernon Lee (pseudonimo di Violet Paget), la quale gli commissionò una rubrica intitolata Letters from Italy, dedicata a vicende italiane e di critica letteraria per il periodico inglese The London Mercury. Sempre quell'anno incontrò Giovanni Papini che, richiedendo la sua collaborazione per traduzioni di poeti inglesi dell'Ottocento e di saggi di Charles Lamb, fece nascere in Praz l'interesse per il saggio critico, quella sprezzatura che divenne poi il tratto stilistico nel quale i suoi scritti risulteranno apprezzati e innovativi. Dopo aver inviato alcune traduzioni poetiche dall'inglese ad Ardengo Soffici, l'anno seguente contattò anche Emilio Cecchi, dal quale ottenne un giudizio incoraggiante e con cui istituì ben presto un confronto intellettuale che durò oltre quarant'anni.

In quegli anni Praz si dedicò allo studio dell'inglese assieme all'amico Vittorio Moschini, che divenne poi Soprintendente alle Gallerie di Venezia, e cominciò a frequentare per interesse personale, insieme all'amico Bruno Migliorini, le lezioni di critica e filologia letteraria di Cesare De Lollis. Risalgono a questi anni le prime recensioni e i primi saggi, che pubblicò sulla rivista La Cultura, diretta a quel tempo dallo stesso De Lollis, e su L'Italiano di Leo Longanesi; su quest'ultima apparve anche il noto saggio sul Neoclassicismo, Winckelmann.

Gli anni inglesi

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Trasferitosi nel 1923 a Londra presso l'amico Antonio Cippico, insegnante d'italiano allo University College di Londra, Praz ottenne una borsa di studio col sostegno di De Lollis e di Carlo Formichi (allora titolare dei corsi di filologia inglese a Roma), entrando in contatto col mondo letterario londinese grazie all'intercessione dell'amica Vernon Lee. Alla fine dello stesso 1923 egli venne incaricato di ricoprire il ruolo di lettore di italiano presso l'Università di Liverpool, compito che lo impegnò fino al 1931. In questo periodo uscirono in Italia la sua traduzione de I saggi di Elia di Lamb, l'antologia Poeti inglesi dell'Ottocento e in Gran Bretagna il suo saggio Secentismo e Marinismo in Inghilterra, che gli meritò il vivo elogio di T.S. Eliot e del grande studioso di John Donne H.J.C. Grierson.

Nel 1926 Praz fece il primo viaggio in Spagna, a cui dedicò il volume Penisola Pentagonale, terminato di scrivere nell'estate a Viareggio. In marzo e in aprile si recò per un soggiorno nei Paesi Bassi, visitando molte città, e poi ancora a Firenze dove si ritrovò con gli amici di sempre. Strinse più stretti rapporti con T.S. Eliot e cominciò a frequentare Eugenio Montale: «ci fu un tempo, tra il 1927 e il 1934, che nei miei soggiorni fiorentini non passava quasi giorno che non incontrassi Eugenio Montale, ci ritrovavamo al caffè e in trattoria e, a giudicare dalle lettere che mi rimangono, avevamo da dirci moltissime cose».[2] Nel 1930 pubblicò il fondamentale studio La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica: tradotto in inglese nel 1933 contribuì ad estendere la sua fama in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, provocando invece reazioni contrarie in Italia, fra le quali quella di Benedetto Croce. Fu uno dei primi studi interdisciplinari ad includere la storia dell'arte nel trattare l'evoluzione della letteratura, della musica e del pensiero.

Il ritorno a Roma

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Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1931, Praz ottenne nel 1932 la cattedra di italiano all'Università di Manchester, contemporaneamente alla cattedra di letteratura inglese all'Università degli studi di Roma "La Sapienza", la prima istituita in Italia (poi ereditata da Elémire Zolla). Praz poté disporre della possibilità di restare altri due anni in Gran Bretagna. Dopo la chiamata di Gentile a Roma, si iscrisse al PNF, senza molta convinzione politica.[3] Praz si definiva estraneo alla politica, sebbene di simpatie conservatrici e anticomuniste.[4] Nel dopoguerra assunse posizioni di critica di costume, contro il Sessantotto e la legge Merlin che aboliva la prostituzione in Italia legalizzata (1958).[3][5][6]

Dal matrimonio con Vivyan Eyles, nacquenel 1938 la figlia Lucia, che però visse per tutta l'adolescenza prevalentemente con la madre, quando questa, alla fine della guerra, si separò dal marito. Anche la vita personale e famigliare di Lucia Praz ha subìto traversie e difficoltà.[7]

All'infelice vicenda coniugale è fatta risalire la "malinconica solitudine"[8] che caratterizzò l'esistenza di Mario Praz, di cui diedero testimonianza colleghi anglisti come Elio Chinol e Nemi D'Agostino[9], e che nel provinciale ambiente italiano diede vita a dicerie superstiziose sul suo conto.[10]

Al rientro a Roma nel 1934 Praz prese servizio per un anno nella storica sede della Facoltà di lettere dell'Università La Sapienza, in palazzo Carpegna di corso Rinascimento, acquistando casa nelle vicinanze e sviluppando quella passione per il centro della capitale che lo accompagnò anche quando proseguì, dal 1935 fino al 1966, l'insegnamento di docente ordinario di lingua e letteratura inglese nel nuovo edificio universitario disegnato da Marcello Piacentini.

Da questa cattedra si dedicò alla creazione della prima scuola scientifica di anglistica in Italia, che formò fra gli allievi Vittorio Gabrieli, Agostino Lombardo, Giorgio Melchiori, Gabriele Baldini e Masolino d'Amico. Del 1934 è il suo Studi sul concettismo che si occupa della presenza di «imprese» e «emblemi» in letteratura, applicando un metodo di analisi per molti versi analogo agli studi di iconologia inaugurati da Aby Warburg e portati avanti dall'Istituto londinese a lui dedicato, allora diretto da Fritz Saxl. Nel 1936 fu pubblicata presso l'editore Sansoni la Storia della letteratura inglese, riveduta e ampliata nel 1960 e ancora nel 1979, considerata ancora oggi un ottimo strumento per avere una visione d'insieme della letteratura inglese tenendo conto della evoluzione del gusto nei secoli[11]. Nel 1940 entrò a far parte dei collaboratori della rivista Primato fondata dal ministro Giuseppe Bottai.

Nel dopoguerra

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Negli anni della seconda guerra mondiale egli continuò il lavoro didattico e scientifico, attività che nel Dopoguerra diventò intensa e fruttuosa.

La casa museo

Gli oggetti, gli arredi, le stanze della sua casa in via Giulia diverranno un luogo della memoria al centro del racconto autobiografico del suo La casa della vita e, quando si trasferì in via Zanardelli come inquilino della Fondazione Primoli, vi confluirono unitamente alla vastissima biblioteca: acquistati dallo Stato italiano presso gli eredi nel 1986 per due miliardi e cento milioni di lire, furono restaurati e catalogati dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, per poi essere ricollocati nell'appartamento al terzo piano di Palazzo Primoli nella disposizione scelta da Praz stesso.

In questa sede - dove si trovano i pezzi raccolti grazie alla sua attività di collezionista ed esperto di antiquariato[12] - dal 1995 a Roma ha aperto al pubblico il Museo Mario Praz: è la casa museo dove sono esposti oltre 1000 oggetti di arredo provenienti da Francia, Italia, Germania e Inghilterra, e che coprono il periodo che va dal Neoclassico al Biedermeier.

Nel 1949, col sostegno del British Council di Roma, fondò la rivista English Miscellany. A Symposium of History, Literature and the Arts, importante punto di riferimento per la formazione di anglisti per molti anni; del 1952 è il suo primo viaggio negli Stati Uniti per una serie di conferenze nelle principali Università. «Nel 1955 Mario Praz era, ormai da più di due decenni, uno studioso e un saggista di caratura internazionale e di fama pienamente riconosciuta: autore di opere insieme originali e straordinariamente erudite, professore di inglese in Italia e di italiano in Inghilterra, grande viaggiatore e prosatore superbo»[13].

In questi anni comincia a manifestare, con una costanza quasi quotidiana, la sua passione per l'antiquariato. La collezione di Praz si arricchì poi con i mobili stile Impero, lasciatigli in eredità dal patrigno, che pur aveva sposato, pochi mesi prima di morire, la propria domestica Zenobia, alla quale aveva lasciato gli altri suoi averi. Ritiratosi dall'insegnamento per raggiunti limiti d'età, egli continuò nondimeno l'attività di studio ad altissimo livello, riconosciuta dalle massime istituzioni scientifiche italiane e straniere.

La figura del protagonista del film Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti, con sceneggiatura di Suso Cecchi d'Amico, fu costruita ispirandosi dichiaratamente al Mario Praz degli ultimi anni, trasformando il suo personaggio in un eremita asserragliato nella sua casa museo. La visione del film provocò una forte impressione e irritazione in Praz, anche se poi espresse apprezzamento per il lavoro:

«Da un’ispirazione profetica doveva essere animato Luchino Visconti quando (a sua stessa confessione in interviste sui giornali) prendendo le mosse dalle mie Scene di conversazione pel suo film Ritratto di famiglia in un interno metteva a protagonista un vecchio professore assistito da un’anziana domestica (qui evidentemente alludeva a una situazione simile alla mia), ma anche immaginava che nello stesso casamento venisse ad abitare una banda di giovani drogati e dissoluti. Che è pressappoco quello che è accaduto, ma soltanto dopo la presentazione del film, nel palazzo dove abito. Il film, come potei constatare, è rispettoso verso il mio sosia, e forse esagera nei riguardi dei coinquilini, di cui dirò solo che, venendo richiesto dal più notorio di essi, della dedica di un mio libro, vi scrissi: “Per (seguiva il nome) vicino di casa, lontano d’idee”.»

(Mario Praz, in La casa della vita)

Collaborò ininterrottamente alle pagine culturali del quotidiano Il Tempo (sin dalla fondazione)[14] e dal novembre 1960 al febbraio 1972 scrisse saltuariamente sul supplemento Libri di Paese Sera, con lo pseudonimo "Alcibiade". Dal 26 giugno 1974 fino alla morte collaborò a Il Giornale Nuovo, il neonato quotidiano fondato e diretto da Indro Montanelli[15]. Scrisse anche sul quotidiano La Stampa di Torino.

L'insofferenza dei colleghi per la sua cultura sterminata e le controversie accademiche che lo videro contrapposto prima al prevalente pensiero crociano, poi a correnti come lo strutturalismo, alimentarono in Italia maldicenze che gli attribuirono fama di iettatore: insistevano sulla malformazione al piede che lo rendeva claudicante. Su questa fama Praz fu sempre ironico. Molti hanno insistito, anche scherzosamente, su questa leggenda (ad esempio evitando di pronunciarne il nome, utilizzando perifrasi come "l'Illustre Anglista"): leggenda peraltro ignorata dal consesso scientifico internazionale.[10][16] [17][18]

Giudizi critici

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Le polemiche con Benedetto Croce sull'estetica e sulla cultura del Risorgimento che Praz riteneva povera[19] e il suo originale metodo critico - che preferisce spesso utilizzare metafore più che convenzionali analisi descrittive - hanno fatto sì che il suo lavoro venisse non solo spesso sottovalutato dai critici, ma addirittura attaccato come scarsamente scientifico e addirittura incompetente.

Mario Praz

Al contrario un'attenta lettura delle sue opere svela che i tanto controversi "dettagli" sono in realtà "sforzi di ricostruzione globale". Attraverso l'evocazione di immagini, infatti, il Professore fa sperimentare al lettore la sensazione di contemplare davvero un affresco pieno di particolari; ne sono un esempio le splendide pagine profuse di delicato ed arguto humor dedicate all'epoca vittoriana:

«[…] ma la morale spicciola dell'epoca ha qualcosa di caricaturale […] i ridicoli sottintesi per cui non si poteva, per esempio, parlare di gambe né a proposito di donne né di tavole (e le tavole erano drappeggiate dal tappeto come le signore erano soffocate dalle vesti che non dovevano consentire la vista dei piedi.[20]»

Dai suoi scritti emergono critiche nei confronti della società contemporanea in merito alla maniera di concepire l'arte e all'imbarbarimento dei costumi:

«L'arte moderna non vuole dare piacere, il senso del piacere è connesso con la bellezza.[21] […] oggi […] l'acrilico consente di sfornare una decina di quadri in una notte a uno degli sprovveduti pittori d'oggi, o il gesto d'un samurai armato di spada basta a creare un capolavoro di Fontana.[22] […] i pittori vi presentano un'asse crivellata di buchi, o una tela grezza con qualche grammo di colore e li chiamano quadri, e uno scultore prende il sedile di un cesso, lo combina con un tubo di stufa e lo chiama una statua.[23]»

Negli anni successivi alla morte, si è avuto un attento recupero di Mario Praz, come studioso e saggista, anche in considerazione del fatto che i suoi lavori risultano pionieri dei cultural studies[24]. La sua ultima abitazione a Palazzo Primoli, Roma, è divenuta il Museo Mario Praz, di proprietà statale, che conserva gran parte delle raccolte descritte nel volume autobiografico La casa della vita.

Riconoscimenti e titoli

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  • 1934. Professore ordinario di lingua e letteratura inglese presso l'Università di Roma (fino al 1966).
  • 1935. Medaglia d'oro della British Academy per gli studi sulle relazioni fra letterature inglese e italiana.
  • 1952. Premio Viareggio di Saggistica[25]
  • 1957. Laurea honoris causa in lettere conferita dall'Università di Cambridge.
  • 1960. Giurato alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
  • 1960. Premio Feltrinelli dell'Accademia Nazionale dei Lincei per la filologia e la critica letteraria.[26]
  • 1962. Riceve dalla regina Elisabetta II il titolo di Knight Commander of the British Empire.
  • 1962. Presidente dell'International association of University Professors of English (fino al 1965).
  • 1964. Laurea honoris causa conferita dall'Università di Aix-Marseille.
  • 1967. Laurea honoris causa alla Sorbona di Parigi.
  • 1969. Nominato Honorary Member of the American Academy of Arts and Sciences.
  • 1973. Vincitore del Premio Viareggio di Saggistica con Il patto col serpente: paralipomeni di La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica.[25]
  • 1979. Vincitore del Premio Flaiano per la narrativa.

Fu inoltre membro dell'Accademia dei Lincei e di alcune accademie straniere.

Opere principali

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Saggi

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  • La Francesca da Rimini di Gabriele D'Annunzio: il dramma d'ambiente, Roma, L. S. Olschki, 1922.
  • Secentismo e Marinismo in Inghilterra, Firenze, La Voce, 1925.
  • Poeti inglesi dell'Ottocento, Firenze, R. Bemporad, 1925.
  • La fortuna di Byron in Inghilterra, Firenze, La Voce, 1925.
  • Penisola Pentagonale, Milano : Alpes, 1928; Firenze, Sansoni, 1955; Torino, E.D.T., 1992.
  • Machiavelli e gl'Inglesi dell'epoca Elisabettiana, Firenze, Vallecchi, 1928, 1930.
  • La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, Milano-Roma, Soc. editrice La Cultura, 1930; Torino, G. Einaudi, 1942; Firenze: Sansoni, 1948-1966; Milano, BUR, 2008.
  • Studi sul concettismo, Milano, La Cultura, 1934; Firenze, G.C. Sansoni, 1946; Milano, Abscondita, 2014
  • Antologia della letteratura inglese e scelta di scrittori americani, Messina, G. Principato, 1936.
  • Studi e svaghi inglesi, Firenze, G.C. Sansoni, 1937; Milano, Garzanti, 1983
  • Viaggio in Grecia. Diario del 1931, Roma, Edizioni di Lettere d'oggi, 1942; a cura di Marcello Staglieno), Skakespeare and Kafka, 1991.
  • Gusto neoclassico, Firenze, Sansoni, 1940; Napoli : ESI, 1959; Milano : Rizzoli, 1975.
  • Machiavelli in Inghilterra ed altri saggi, Roma, Tumminelli, 1942, 1943; Firenze, G. C. Sansoni, 1962.
  • Fiori freschi, Firenze, Sansoni, 1943, 1944; Milano, Garzanti, 1982.
  • La filosofia dell'arredamento, Roma, Documento, 1945; Milano, Longanesi, 1964, e succ. ediz; Milano, TEA, 1993; Milano, Guanda, 2012.
  • Motivi e figure, Torino, Einaudi, 1945.
  • La poesia metafisica inglese del seicento: John Donne, Roma, Edizioni Italiane, 1945.
  • Richard Crashaw, Brescia, Morcelliana, 1945.
  • Il dramma elisabettiano: Webster-Ford, Roma, Ed. Italiane, 1946.
  • La casa della Fama, Riccardo Ricciardi Editore, 1952.
  • La crisi dell'eroe nel romanzo vittoriano, Firenze, G. C. Sansoni, 1952.
  • Lettrice notturna, Roma, Gherardo Casini Editore, 1952; Milano, Henry Beyle, 2013.
  • Viaggi in Occidente, Firenze, Sansoni, 1955.
  • Panopticon romano, Napoli, R. Ricciardi, 1967.
  • Mnemosine: parallelo tra la letteratura e le arti visive, Milano, A. Mondadori, 1971; Milano, Abscondita, 2012.
  • Il patto col serpente. Paralipomeni di La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, Milano, Mondadori, 1972; Milano, Leonardo, 1995; Milano, Adelphi, 2013.
  • Il giardino dei sensi. Studi sul Manierismo e il Barocco, Milano, Mondadori, 1975.
  • Panopticon romano secondo, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1977.
  • Perseo e la Medusa: dal romanticismo all'avanguardia, Milano, A. Mondadori, 1979.
  • Voce dietro la scena. Un'antologia personale, Milano, Adelphi, 1980.
  • Il mondo che ho visto, Milano, Adelphi, 1982.
  • Lettere sull'antiquariato di Mario Praz a Luigi Magnani (1952-1981), a cura di Bianca Riccio, Torino, U. Allemandi, 1996.
  • Bellezza e bizzarria. Saggi scelti, a cura di Andrea Cane, con un saggio introduttivo di Giorgio Ficara, Collezione I Meridiani, Milano, Mondadori, 2002.
  • Geometrie anamorfiche. Saggi di arte, letteratura e bizzarrie varie, a cura di Graziella Pulce, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2002.
  • Il demone dell'analogia : memorie e divagazioni narrative, a cura di Graziella Pulce, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2002.
  • Misteri d'Italia, a cura di Giuseppe Balducci, Torino, Aragno, 2022.
  • Omelette soufflée à l’antiquaire. Elogio degli antiquari, a cura di Giovanni e Giuseppe Balducci, Torino, Aragno, 2023.
  • Alcibiade. Gli articoli di “Paese Sera” (1960-1972), a cura di Giuseppe Balducci, prefazione di Alvar González-Palacios, Torino, Aragno, 2024.

Romanzi e racconti

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  • La casa della vita, Milano : A. Mondadori, 1958; Milano : Adelphi, 1979, e succ. ediz.

Traduzioni

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  • Charles Lamb, Saggi di Elia, Lanciano: R. Carabba, 1924, 2011; Milano: BUR, 1981-1996.
  • Ben Jonson, Volpone, Firenze: Sansoni, 1943 e succ. ed.; Torino: Fogola, 1970; Milano: BUR, 1996; Milano : Fabbri, 2003.
  • Walter Pater, Il Rinascimento, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1946. - Milano, Abscondita, 2002, ISBN 978-88-841-6000-3.
  • T.S. Eliot, La terra desolata. Frammento di un agone. Marcia trionfale, Firenze: Fussi, 1949; Torino, Einaudi, 1963 e succ. ed.
  • Jane Austen, Emma, Milano: Garzanti, 1951.
  • Edgar Allan Poe, Il corvo, Milano : Rizzoli, 1974 e succ. ediz.; Milano: SE, 2004, 2012.
  • Walter Pater, Ritratti immaginari, Milano, Adelphi, 1980, ISBN 978-88-459-0419-6.

Note

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  1. ↑ Alfredo Cattabiani, Conversando con Praz e Isotta Archiviato il 10 agosto 2016 in Internet Archive., Prospettive libri, n. 1, gennaio 1981, p. 18.
  2. ↑ Mario Praz, La casa della vita, Milano, Adelphi, 1979, p. 251, ISBN 978-88-459-1185-9.
  3. 1 2 «D. Era antifascista? R. No, non si può dire che fossi molto all'opposizione. Ero piuttosto amico di Salvemini, Ernesto Rossi, i fratelli Rosselli, che dei fascisti. Mi iscrissi al fascio quando Giovanni Gentile mi fece chiamare alla cattedra d'inglese a Roma. Ricordo d'essermi messo in orbace due volte: per l'inaugurazione della nuova università e un 28 ottobre, mi pare». Corrado Augias, Come in uno specchio, in Panorama, n. 833-834, 12 aprile 1982, p. 150.
  4. ↑ "...ottusa e faziosa speculazione degl'intellettuali di sinistra [...] vedevano la pagliuzza nell'occhio dell'America e si rifiutavano di vedere la trave nell'occhio della Russia. Il mostro per loro non era Stalin, ma quell'untorello di MacCarthy. Non credevano alla peste, ma rabbrividivano di religioso orrore al solo pensiero della varicella. Quos Deus vult perdere..."
  5. ↑
    «[…] a chi ha posto il concetto della dignità umana alla base della campagna contro le case chiuse non resterebbe che consigliare di guardarsi intorno, e non solo in basso, e, se è ancora convinto della dignità dell'uomo d'oggi, di recarsi da un oculista dello spirito, se tale esistesse, per provvedersi d'un paio di buone lenti… Tale campagna era già un'impresa disperata in partenza, come quella delle misure antialcoliche negli Stati Uniti in anni ormai lontani; codeste campagne non fanno che rendere più cara la merce, aggravandola del presunto rischio: si poteva facilmente prevedere, nel caso della prostituzione, che non avrebbe cambiato d'un pelo la posizione della donna. Nel frattempo la donna s'è equiparata all'uomo nel campo sessuale; i tabù della castità e della verginità sono stati buttati alle ortiche, e, in clima di libero amore (indirettamente omologato dal costume: la donna in pantaloni), gli adolescenti non hanno più bisogno dell'iniziazione nelle case chiuse; il problema è risolto bussando alla porta accanto. Un progresso, in un certo senso, che però non era precisamente quel che la legge Merlin si proponeva. […] Ora che le ragazze possono fare le avances, i maschi non di rado cercan compagni nel loro sesso. Almeno fintantoché questa scelta conserverà il thrill del mistero e del pericolo, che però sta scomparendo. Poi non resterà che ricorrere agli animali, e si regredirà allo stadio dei pastori delle zone sottosviluppate. Ma, in ogni caso, non si parli più della dignità dell'uomo.»

    (Da L'etèra letteraria, su Il Giornale Nuovo, direttore I. Montanelli, 13 settembre 1978; ora in Geometrie anamorfiche: saggi di arte, letteratura e bizzarrie varie, a cura di Graziella Pulce, Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2002, p. 185.)

  6. ↑ "Da quando nel 1968 la studentaglia di Parigi esaltò il ricorso alla fantasia come programma di governo [...] le cose del mondo sono andate di male in peggio.
  7. ↑ Ritrovata la nipote di Mario Praz, in La Repubblica, 14 agosto 1993. URL consultato il 27 ottobre 2022.
  8. ↑ Silvestro Federico Tonolli, La casa della vita di Mario Praz (PDF), su educazione.sm, p. 32. URL consultato il 5 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2004).
  9. ↑ Vittorio e Mariuma Gabrieli, Bibliografia degli scritti di Mario Praz, ed. di storia e letteratura, p. 287.
  10. 1 2 L'omino che sapeva troppo, su ricerca.repubblica.it, 18-12-1996. URL consultato il 27-12-2022.
  11. ↑ Così sostiene Piero Boitani nell'Introduzione a Mario Praz, Storia della letteratura inglese, Firenze, Sansoni, 2000., pp. VII, XII e XIV.
  12. ↑ Giampiero Mughini, La versione di Mughini, su Dagospia, 12 aprile 2023. URL consultato il 15 aprile 2023.
  13. ↑ Federico Francucci, L'assassino, l'orco e le belle arti: una questione tra Manganelli e Praz, in "Strumenti Critici", 3/2013, p. 458.
  14. ↑ Patrizia Rosazza-Ferraris e Piero Boitani (a cura di), Scritti in onore di Mario Praz (1896-1982; 2012), Palermo, Gangemi, 2013, ISBN 978-88-492-2635-5. URL consultato il 5 aprile 2016.
  15. ↑ Francesca Bianca Crucitti Ullrich, PRAZ, Mario, in Enciclopedia Italiana, V appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1994. URL consultato il 5 aprile 2016.
  16. ↑ (FR) Sergio Benvenuto e Marguerite Pozzoli, Une superstition des Lumières à Naples: le jettatore, in La pensée de midi, vol. 1, n. 23, 2008, pp. 163-174. URL consultato l'11 febbraio 2021 (archiviato l'11 febbraio 2021).
  17. ↑ Indro Montanelli, La cultura senza confini di Mario Praz, su Corriere della Sera, 31 maggio 2000. URL consultato l'11 febbraio 2021 (archiviato il 16 aprile 2016).
  18. ↑ Luigi Ceccarelli, Un'arma di spietata propaganda contro Pio IX. Il corollario delle jettature (PDF), in Strenna dei romanisti, n. 53, 1992, p. 79. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  19. ↑ Proseguiti, anche dopo la morte del Maestro, con la scuola estetica crociana: cfr. Praz, Mario, "MAIN TRENDS IN ITALIAN LITERATURE AND THE ARTS DURING THE NINETEENTH CENTURY", in Cahiers d'Histoire Mondiale, 4, no. 2 (January 1958): 359-380, ove si sostiene la povertà della cultura letteraria italiana nel periodo del Risorgimento.
  20. ↑ Mario Praz, Storia della letteratura inglese, introduzione di Piero Boitani, Firenze, Sansoni, 2000, ISBN 88-383-1856-5.
  21. ↑ Dall'intervista di Franco Simongini, Mario Praz: la giustizia di Perseo contro la degradazione dell'arte[collegamento interrotto], in Il Tempo, 22 giugno 1979. URL consultato il 5 aprile 2016.
  22. ↑ Da I mosaici come gioielli[collegamento interrotto], in Il Tempo, 29 dicembre 1981. URL consultato il 5 aprile 2016.
  23. ↑ Citato in Almanacco Romano, Alla ricerca di una sublime dignità, in Il Covile, n. 483, 10 dicembre 2008. URL consultato il 5 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  24. ↑ Praz, Mario, "NASCITA E TRAMONTO DEL SENTIMENTALISMO", in Nuova Antologia 514, no. 2056 (April 1972): 441-462; Praz, Mario, "VASTI E STRANI DOMÍNI", in Problemi di Ulisse 14, no. 85 (January 1978): 82-100; Praz, Mario, "LA LEGGENDA DELLA PAPESSA GIOVANNA", in Belfagor: Rassegna di Varia Umanità, 34, no. 4 (July 1979): 435-442; Praz, Mario, "TABLEAUX D'INTERIEURS", in Urbi no. 5 (January 1982): 42-51.
  25. 1 2 Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  26. ↑ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.

Bibliografia

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  • Vittorio e Mariuma Gabrieli (a cura di), Bibliografia degli scritti di Mario Praz, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1997, ISBN 88-900138-8-5.
  • Arturo Cattaneo, Praz: o il mondo che non vediamo più, Nuova corrente online only. 41 (1994) - N. 113, 1994 (Genova: Tilgher, 1994).
  • Davide Dalmas, Il saggio, il gusto e il cliché. Per un'interpretazione di Mario Praz, Palermo, :duepunti edizioni, 2012.

Voci correlate

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  • Museo Mario Praz

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Praz, Mario, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  • Francesca Bianca Crucitti Ullrich, PRAZ, Mario, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1994. Modifica su Wikidata
  • PRAZ, Mario, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949. Modifica su Wikidata
  • (EN) Mario Praz, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • Masolino d'Amico, PRAZ, Mario, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 85, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016. Modifica su Wikidata
  • Mario Praz, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana. Modifica su Wikidata
  • (EN) Mario Praz, su Dictionary of Art Historians, Lee Sorensen. Modifica su Wikidata
  • (EN) Opere di Mario Praz, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata
  • (EN) Bibliografia di Mario Praz, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff. Modifica su Wikidata
  • (EN) Mario Praz, su Goodreads. Modifica su Wikidata
  • Bibliografia italiana di Mario Praz, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. Modifica su Wikidata
  • Museo Mario Praz, su museopraz.beniculturali.it. URL consultato il 10 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2016).
  • «Mario Praz faber» (PDF), su ilcovile.it, Il Covile.
  • È morto Mario Praz, grande evocatore della sensibilità estetica[collegamento interrotto], su digitale.bnc.roma.sbn.it, Il Tempo, 24 marzo 1982.
  • Henry Newbolt, Resoconto di lettura del saggio di Mario Praz Machiavelli in Inghilterra e altri saggi (1942) Archiviato il 5 aprile 2017 in Internet Archive., ripubblicato in Machiavelli in Inghilterra e altri saggi sui rapporti anglo-italiani (Sansoni 1962).
V · D · M
Vincitori del Premio Feltrinelli
Premio riservato
a cittadini italiani
Scienze morali e storichePaola Zancani Montuoro - Umberto Zanotti Bianco (1950) · Gianfranco Contini - Francesco Gabrieli - Federico Chabod - Nicola Turchi - Tullio Ascarelli - Salvatore Pugliatti - Augusto Guzzo - Bruno Nardi - Gaetano Pieraccini - Livio Livi (1955) · Mario Praz - Arnaldo Momigliano - Guido Calogero (1960) · Giuseppe Billanovich (1965) · Giorgio Petrocchi - Eugenio Garin - Giuseppe De Meo (1970) · Dinu Adameșteanu e Sergio Donadoni - Rolando Quadri - Giulio Capodaglio e Giuseppe di Nardi - Maria Floriani Squarciapino (1975) · Cesare Brandi - Franco Venturi - Sofia Vanni Rovighi - Giovanni Pugliese (1980) · Ferdinando Castagnoli - Ludovico Geymonat - Vittore Pisani - Sergio Steve (1985) · Francesco Mazzoni - Massimo Severo Giannini - Mario Dal Pra - Paolo Sylos Labini - Paola Barocchi e Enrico Castelnuovo (1990) · Sebastiano Timpanaro - Pasquale Voci - Enzo Carli - Renzo De Felice - Siro Lombardini (1995) · Bruno d'Agostino - Anna Maria Chiavacci Leonardi - Gian Alberto dell'Acqua - Agostino Ziino (2000) · Lea Ritter Santini - Carlo Ginzburg - Vincenzo Buonocore - Carlo Poni (2005) · Antonio Cassese - Carlo Augusto Viano - Luigi Lehnus - Alessandro Cavalli (2010) · Marina Martelli Cristofani - Evandro Agazzi - Giorgio Cian - Giancarlo De Vivo (2015) · Stefano De Caro - Gian Biagio Conte - Sergio Landucci - Vincenzo Ferrone (2020)
Scienze fisiche, matematiche e naturaliGleb Wataghin - Vincenzo Diamare (1951) · Beppo Levi - Bruno Finzi - Livio Gratton - Pietro Caloi - Antonio Rostagni - Gino Bozza - Giovanni Merla - Paolo Gallitelli - Francesco d'Amato - Giuseppe Moruzzi (1956) · Francesco Giacomo Tricomi - Giampietro Puppi - Livio Trevisan (1961) · Guido Stampacchia - Luigi Radicati di Brozolo - Vittorio Capraro (1966) · Aldo Andreotti - Giuseppe Colombo - Adriano Gozzini - Bruno Accordi - Pasquale Pasquini (1971) · Enrico Bombieri e Gaetano Fichera - Michele Caputo - Ferdinando Amman, Massimilla Baldo Ceolin e Raffaello Fusco - Ezio Tongiorgi - Giorgio Forti, Emanuele Padoa e Leo Pardi (1976) · Edoardo Vesentini e Giulio Maier - Enzo Boschi - Ettore Fiorini, Piero Pino e Eolo Scrocco - Annibale Mottana - Luigi Luca Cavalli-Sforza, Francesco d'Amato e Giulio Lanzavecchia (1981) · Lucilla Bassotti e Claudio Procesi - Fernando Sansò - Giorgio Parisi, Alessandro Ballio e Emilio Gatti - Maria Bianca Cita - Lilia Alberghina, Luciano Bullini e Pietro Calissano (1986) · Francesco Vincenzo Guglielmino - Cesare Chiosi e Alvio Renzini - Gianfranco Chiarotti - Sergio Carrà - Giuliano Ruggieri - Floriano Papi (1991) · Umberto Mosco - Antonio Longinelli - Stefano Merlino - Giovanni Giudice (1996) · Giuseppe Tomassini - Paolo De Bernardis - Lido Porri - Enrico Bonatti (2001) · Alberto Bressan - Giovanni Jona-Lasinio - Angelo Peccerillo - Emilia Chiancone (2006) · Giulio Cossu - Christopher Derek Hacon - Raimondo Catalano - Umberto Villante (2011) · Roberto Ragazzoni e Piero Salinari - Bruno Coppi - Roberta Oberti - Alberto Mantovani (2016) · Rodolfo Guzzi - Silvia Bordiga - Camillo De Lellis - Andrea Ballabio (2021)
LettereMarino Moretti - Emilio Cecchi - Ferdinando Neri (1952) · Antonio Baldini - Virgilio Giotti - Vasco Pratolini (1957) · Bruno Cicognani - Giuseppe De Robertis - Carlo Emilio Gadda - Camillo Sbarbaro (1962) · Carlo Betocchi - Giacomo Debenedetti - Quintino Cataudella - Ezio Raimondi (1967) · Italo Calvino - Italo Siciliano - Gianfranco Folena - Vittorio Sereni (1972) · Diego Fabbri - Giovanni Macchia (1977) · Anna Banti e Romano Bilenchi - Vittore Branca e Carlo Dionisotti - Ignazio Baldelli e Emilio Peruzzi - Giorgio Caproni e Biagio Marin (1982) · Primo Levi - Claudio Magris e Antonio La Penna - D'Arco Silvio Avalle e Maurizio Vitale - Mario Luzi e Andrea Zanzotto (1987) · Giorgio Bassani - Attilio Bertolucci - Cesare Segre - Walter Belardi - Luciano Anceschi (1992) · Carlo Ossola - Mario Rigoni Stern - Giovanni Giudici - Alessandro Perosa (1997) · Piero Boitani - Daniele Del Giudice - Valerio Magrelli - Maria Teresa Orsi (2002) · Renata Colorni - Luigi Meneghello - Luciano Erba - Rosanna Bettarini (2007) · Alberto Arbasino - Michele Loporcaro - Lodovica Braida - Remo Ceserani (2012) · Patrizia Cavalli - Gian Piero Brunetta - Luciano Formisano - Alberto Oliverio (2017) · Maria Grazia Picozzi - Cosimo Cascione - Massimo Paci - Massimo Salvadori (2022)
ArtiFilippo de Pisis - Giacomo Manzù - Mario Ridolfi - Lorenzo Perosi - Fausto Torrefranca (1953) · Mirko Basaldella - Giovanni Michelucci - Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi (1958) · Mino Maccari - Giorgio Federico Ghedini - Luchino Visconti (1963) · Pericle Fazzini - Luigi Moretti - Francesco Arcangeli - Gian Francesco Malipiero (1968) · Alberto Burri - Pier Luigi Cervellati - Luigi Dallapiccola - Umberto Mastroianni (1973) · Fausto Melotti - Raffaello Monterosso - Luciano Baldessari (1978) · Pietro Consagra e Alberto Viani - Giuseppe Santomaso e Luigi Veronesi - Luigi Cosenza e Riccardo Morandi - Federico Mompellio e Nino Pirrotta (1983) · Bruno Munari e Guido Strazza - Luciano Berio e Carlo Maria Giulini - Roberto Gabetti, Aimaro Isola e Gino Valle - Carlo Lorenzetti e Giuseppe Uncini (1988) · Lodovico Barbiano di Belgiojoso - Emilio Vedova - Luciano Fabro - Emilio Greco - Tino Carraro (1993) · Carlo Maria Mariani - Michelangelo Antonioni - Giuliano Vangi - Luigi Squarzina (1998) · Ermanno Olmi - Mimmo Jodice - Riccardo Chailly - Guido Strazza (2003) · Bruno Caruso - Eliseo Mattiacci - Claudio Verna - Luigi Ronconi (2008) · Giorgetto Giugiaro - Carlo Cecchi - Gianni Carlo Sciolla - Fabio Nieder (2013) · Grazia Varisco - Paolo Zermani - Luca Francesconi - Daniele Gatti (2018) · Fabio Vacchi - Zerocalcare - Pier Luigi Pizzi - Giuseppe Penone (2023)
MedicinaAlberto Ascoli - Luigi Califano - Vittorio Erspamer - Massimiliano Aloisi (1954) · Angelo Bairati - Giovanni Di Guglielmo - Alessandro Rossi Fanelli (1959) · Antonio Ascenzi - Luigi Musajo - Enrico Ciaranfi (1964) · Giovanni Moruzzi - Giacomo Mottura - Oreste Pinotti - Giulio Raffaele (1969) · Emilio Agostoni - Eraldo Antonini - Luigi Donato - Ottavio Pompeiano - Gaetano Salvatore (1974) · Giovanni Bussolati - Mario Umberto Dianzani - Guido Guidotti - Lamberto Maffei - Vittorio Marinozzi (1979) · Doriano Cavallini - Ruggero Ceppellini - Pietro Melchiorri - Fiorenzo Stirpe (1984) · Luigi Belloni - Aldo Bernelli Zazzera - Ermanno Bonucci - Caio Mario Coluzzi Bartoccioni - Gaetano Crepaldi - Luciano Martini - Bruno Mondovì - Sergio Ottolenghi (1989) · Giuseppe Bianchi - Gian Antonio Danieli - Salvatore Di Mauro - Francesco Giannelli - Jacopo Meldolesi (1994) · Giovanni Cavagna - Tullio Pozzan - Giacomo Rizzolatti - Giancarlo Vecchio (1999) · Giuseppe Rotilio - Piergiorgio Strata - Guido Forni - Cesare Montecucco (2004) · Adriano Aguzzi, Gennaro Melino - Paolo M. Comoglio, Rino Rappuoli (2009) · Federico Bussolino e Carlo Reggiani - Elisabetta Dejana e Rosario Rizzuto (2014) · Elena Conti e Michela Matteoli - Franco Locatelli e Giuseppe Matarese (2019)
Premi internazionali
Scienze morali e storicheLeo Spitzer - Gaetano Salvemini - Ernst Rabel - Werner Jaeger - Arthur Cecil Pigou (1955) · Hans Kelsen- Ragnar Frisch (1960) · John Beazley (1965) · Claudio Sánchez-Albornoz (1970) · Alfred Verdross (1975) · Roman Jakobson - Gottfried Haberler (1980) · Massimo Mila - Franz Wieacker(1985) · Robert Roswell Palmer (1990) · Hans-Georg Gadamer (1995) · Alfredo Stussi (2000) · William Baumol (2005) · Pierre Gros (2010) · Simon Michael Schama (2015) · Mario Draghi (2020) · Reinhard Zimmermann (2023)
Scienze fisiche, matematiche e naturaliJacques Hadamard (1951) · Solomon Lefschetz - Sydney Chapman - Giuseppe Occhialini - Bruno Sander - Ross Granville Harrison (1956) · Pierre Victor Auger - John Burdon Sanderson Haldane (1961) · Harry Hammond Hess (1966) · Jean Leray - Bruno Rossi (1971) · Edgar Bright Wilson (1976) · Sol Spiegelman - Michael Atiyah (1981) · Alan Battersby (1986) · Alfred Edward Ringwood (1991) · Freeman Dyson (1996) · Bert W. O'Malley (2001) · Saul Perlmutter (2006) · Martin Karplus (2011) · Jean Bourgain (2016) · Frederik Johan Hilgen (2021) · Ioannis Iliopoulos (2023)
LettereThomas Mann - Ramón Menéndez Pidal (1952) · Wystan Hugh Auden - Aldo Palazzeschi (1957) · Eugenio Montale (1962) · John Dos Passos (1967) · Eduardo De Filippo (1972) · Jorge Guillén (1977) · Günter Grass (1982) · Thomas Bernhard (1987) · John Ashbery (1992) · John Chadwick (1997) · Jean Irigoin (2002) · Brian Stock (2007) · Non conferito (2012) · Abraham B. Yehoshua (2017) · Michael Longley (2022) · Wolf Dieter Heilmeyer (2023)
ArtiLudwig Mies van der Rohe - Igor Stravinski (1953) · Marino Marini (1954) · Georges Braque - Ildebrando Pizzetti (1958) · Henry Moore (1963) · Pier Luigi Nervi (1968) · Richard Krautheimer (1973) · Goffredo Petrassi - Joan Miró (1978) · Giacomo Manzù - Luigi Piccinato (1983) · Laurence Olivier (1988) · György Kurtág (1993) · José Rafael Moneo Valles (1998) · Salvatore Sciarrino (2003) · Juha Ilmari Leiviskä (2008) · Michel Jeanneret - Manolis Korres (2013) · William Kentridge (2018) · Anselm Kiefer (2023)
MedicinaAlfred Blalock - Helen Brooke Taussig - Harold Randall Griffith - Archibald Ross McIntyre (1954) · Gustav Ramon (1959) · Wallace O. Fenn - Albert Sabin (1964) · Rita Levi-Montalcini (1969) · Hugh Huxley (1974) · Roderic Alfred Gregory (1979) · Jérôme Lejeune - Robert A. Weinberg (1984) · Giuseppe Attardi (1989) · Seymour Benzer (1994) · Arvid Carlsson (1999) · Gottfried Schatz (2004) · Ira Pastan (2009) · Christopher Dobson (2014) · Kari Alitalo (2019) · Özlem Türeci e Uğur Şahin(2023)
Premio per un'impresa
di alto valore
morale e umanitario
Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia (1954) · Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo (1959) · Coretta Scott King (1969) · Piccola Casa della Divina Provvidenza «Il Cottolengo» (1975) · Fondazione Giorgio Cini (1980) · Marcello Candia (1982) · Pugwash Conferences on Science and World Affairs (1987) · Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa (1992) · Lacor Hospital (1995) · Pamoja Trust (2000) · Operation Smile (2001) · Associazione Amici di Adwa (2002) · Emergency (2003) · Associazione Gigi Ghirotti (2004) · Pia Sociedade de Padre Nicola Mazza (2008) · Remedial Education Center di Gaza - TWAS, the academy of sciences for the developing world - Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (2010) · Water for Life (2011) · Luigi Greco (2012) · Progetto Ortopedico della Croce Rossa Internazionale (2013) · Comune di Lampedusa (2014) · Associazione "Artemisia" Onlus (2015) · Programma DREAM della Comunità di Sant'Egidio (2016) · Associazione Missionaria Solidarietà e Sviluppo e Fondazione Francesca Rava (2017) · Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin onlus (2018) · Associazione Rete dei Comuni Solidali (2019) · Gruppo Abele (2020) · Comunità Solidali nel Mondo (2021) · Medici senza frontiere e Servizio missionario giovani (2022) · Associazione Francesco Realmonte Onlus (2023)
Premio Feltrinelli GiovaniAntonino Milone (2017) · Francesca Ferlaino (2017) · Alessio Figalli (2017) · Carlotta Giorgi (2017) · Anna Anguissola (2018) · Luca Fiorentini (2018) · Carlotta Rinaldo (2018) · Carlo D'Ippoliti (2018) · Edoardo Mosconi (2019) · Omar Bartoli (2019) · Raffaele Dello Ioio (2019) · Simone Fatichi (2019) · Lorenzo Mainini (2020) · Nicola Usula (2020) · Guillaume Alonge (2020) · Salvatore Carannante (2020) · Claudio Grillo (2021) · Luca Pagani (2021) · Matteo Lucchini (2021) · Guido De Philippis (2021) · Enrico Lavezzo (2021) · Luca Di Franco (2022) · Stefano Resconi (2022) · Carlo Maria Masieri (2022) · Ivano Cardinale (2022) · Calogero Maria Oddo (2023) · Raffaele Cucciniello (2023) · Michele Carugno (2023)
V · D · M
Vincitori del Premio Flaiano per la narrativa
1976-1979Emma Giammattei, Renato Minore (1976) • Goffredo Parise (1977) • Guido Ceronetti (1978) • Mario Praz (1979)
1980-1989Mario Soldati (1980) • Roberto Ridolfi (1981) • Pietro Citati (1982) • Gino Bacchetti, Mimì Zorzi (1983) • Antonio Altomonte, Gesualdo Bufalino (1984) • Francesco Burdin, Raffaele La Capria (1985) • Paolo Barbaro, Piero Chiara, Mario Rigoni Stern (1986) • Gaetano Afeltra, Gian Luigi Piccioli, Franca Rossi (1987) • Lorenzo Mondo, Giorgio Soavi (1988) • Maria Corti, Carlo Fruttero e Franco Lucentini (1989)
1990-1999Claudio Magris, Luigi Malerba (1990) • John Banville, Gian Antonio Cibotto, Francesca Sanvitale, Antonio Tabucchi (1991) • Peter Handke, Giuliana Morandini, José Saramago (1992) • Jean-Marie Gustave Le Clézio, Domenico Rea, Luis Sepúlveda (1993) • Marie NDiaye, Manuel Vázquez Montalbán, Giuseppe Pontiggia (1994) • Daniele Del Giudice, Allan Folsom, Jostein Gaarder (1995) • Enzo Bettiza, Tahar Ben Jelloun, Paulo Coelho, Daniel Pennac, Abraham Yehoshua (1996) • Tom Clancy, Dacia Maraini, Patrick Robinson (1997) • Andrea Camilleri, Daniel Chavarría, Ian McEwan (1998) • Vincenzo Consolo, Edwidge Danticat, Max Gallo (1999)
2000-2009Alex Garland, Javier Marías, Daniel Picouly, Fabrizia Ramondino (2000) • Michèle Desbordes, Patrick McGrath, Roberto Pazzi (2001) • Peter Carey, Per Olov Enquist, Silvana Grasso (2002) • John Crowley, Harry Mulisch, Antonio Muñoz Molina, Elisabetta Rasy, Nikolaj Spasskij (2003) • Aziz Chouaki, Paolo Di Stefano, David Grossman (2004) • Alberto Bevilacqua, Gianni Celati, Dacia Maraini, Raffaele Nigro, Domenico Starnone (2005) • Raffaele La Capria, Amara Lakhous, Enrique Vila-Matas (2006) • Hisham Matar (2007) • Alberto Arbasino, Ismail Kadare, Alice Munro (2008) • Eraldo Affinati (2009)
2010-presenteSilvia Avallone (2010) • Margaret Mazzantini, Aurelio Picca, Sandro Veronesi (2011) • Maria Paola Colombo (2012) • Marco Balzano (2013) • Sebastiano Vassalli (2014) • Giorgio Patrizi (2015) • Jonathan Coe (2016) • Mariano Sabatini (2017) • Andrea Moro (2018) • Valeria Parrella (2019) • Gabriele Pedullà (2020) • Mariapia Veladiano (2021) • Daniele Mencarelli (2022) • Dario Ferrari (2023) • Cristina Battocletti (2024) • Mario Desiati (2025)
V · D · M
Vincitori del Premio Marzotto (1951-1968)
Pittura1953 Carlo Carrà · 1954 Filippo de Pisis · 1955 Silvio Livio Rossi · 1956 Felice Carena · 1958 Giuseppe Santomaso · 1960 Renato Guttuso · 1962 Lucio Fontana, Sebastian Matta · 1964 Alberto Burri, Wilfredo Lam · 1966 Arman
Letteratura1951 Amedeo Maiuri · 1952 Giovanni Papini · 1953 Guelfo Civinini, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi · 1954 Alberto Moravia · 1955 Ardengo Soffici · 1956 Bruno Cicognani, Eugenio Montale · 1957 Mario Luzi, Umberto Saba (postumo) · 1959 Riccardo Bacchelli · 1961 Gianna Manzini · 1963 Vasco Pratolini · 1965 Ignazio Silone
Letteratura per ragazzi1955 Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi, Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa
Filologia1952 Margherita Guarducci
Medicina e Chirurgia1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone
Musica1956 Mario Zafred · 1960 Ildebrando Pizzetti · 1962 Jacopo Napoli · 1964 Giselher Klebe · 1966 Franco Donatoni · 1968 Marius Constant
Economia1952 Marco Fanno · 1953 Rodolfo Benini · 1954 Corrado Gini · 1956 Luigi Einaudi · 1958 Pasquale Jannaccone · 1960 Costantino Bresciani Turroni · 1962 Giorgio Mortara · 1965 Gustavo Del Vecchio · 1967 Pasquale Saraceno
Teatro1955 Federico Zardi · 1957 Luigi Squarzina · 1959 Giorgio Prosperi · 1961 Diego Fabbri · 1963 Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968 Natalia Ginzburg
Giornalismo1951 Yvon De Begnac · 1955 Luigi Romersa, Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli, Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957 Indro Montanelli, Vittorio Zincone · 1959 Luigi Emery · 1961 Luigi Barzini · 1965 Egisto Corradi, Alberto Ronchey, Dario Zanelli · 1967 Gaspare Barbiellini Amidei, Giuseppe Maranini, Alberto Giovannini
Premio Editoriale1953 Arnoldo Mondadori · 1956 Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960 Antonino Giuffrè · 1961 Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese
Storia e Filosofia(S) 1952 Gioacchino Volpe · 1956 Carlo Guido Mor · 1961 Luigi Salvatorelli · (F) 1953 Ugo Spirito, Luigi Stefanini · 1959 Rodolfo Mondolfo
Agraria e Alimentazione(Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954 Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958 Sabato Visco
Scienze Pedagogiche
Educazione Civica
(SP) 1965 Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti, Enzo Jemma
Premio Internazionale
delle Culture
1966 UNESCO · 1968 Consiglio d'Europa
Critica e Storia Letteraria
Storia dell'Arte
(CSl) 1952 Giuseppe Antonio Borgese, Ettore Lo Gatto · 1954 Mario Praz · 1957 Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963 Giovanni Macchia · (SdA) 1955 Mario Salmi
V · D · M
Vincitori del Premio Viareggio per la saggistica
1950-1975Massimo Mila (1950) • Ruggero Zangrandi e Marcello Venturoli (1951) • Roberto Battaglia (1953) • Giuseppe Giarrizzo (1954) • Eugenio Garin e Giuseppe Ravegnani (1955) • Nino Valeri e Giancarlo Vigorelli (1956) • Marcello Venturoli, Dino Del Bo e Danilo Dolci (1957) • Ernesto de Martino (1958) • Giorgio Levi Della Vida (1959) • Carlo Ludovico Ragghianti (1962) • Sergio Solmi (1963) • Manara Valgimigli (1964) • Angelo Maria Ripellino (1965) • Ottiero Ottieri (1966) • Santo Mazzarino (1967) • Giuliano Procacci (1968) • Giovanni Getto (1969) • Pietro Citati (1970) • Nino Valeri (1971) • Lucio Lombardo Radice (1972) • Mario Praz (1973) • Giorgio Amendola (1974) • Gianandrea Gavazzeni (1975)
1976-2000Sergio Solmi (1976) • Cesare Brandi (1977) • Ludovico Zorzi (1978) • Giuseppe Boffa (1979) • Elvio Fachinelli (1980) • Gennaro Sasso (1981) • Luigi Lombardi Satriani e Mariano Meligrana (1982) • Gianfranco Folena (1983) • Bruno Gentili (1984) • Rosellina Balbi (1985) • Giorgio Candeloro (1986) • Nino Pirrotta (1987) • Gianfranco Contini (1988) • Carlo Dionisotti (1989) • Maurizio Calvesi (1990) • Grazia Livi (1991) • Paolo Rossi Monti (1992) • Antonio Gambino (1993) • Chiara Frugoni (1994) • Serena Vitale (1995) • Giovanni Pozzi (1996) • Corrado Stajano (1997) • Carlo Ginzburg (1998) • Alessandro Portelli (1999) • Mimmo Franzinelli (2000)
2001-oggiGiorgio Pestelli (2001) • Alfonso Berardinelli (2002) • Salvatore Settis (2003) • Andrea Tagliapietra (2004) • Alberto Arbasino (2005) • Giovanni Agosti (2006) • Paolo Mauri (2007) • Miguel Gotor (2008) • Adriano Prosperi (2009) • Michele Emmer (2010) • Mario Lavagetto (2011) • Franco Lo Piparo (2012) • Giulio Guidorizzi (2013) • Luciano Mecacci (2014) • Massimo Bucciantini (2015) • Bruno Pischedda (2016) • Giuseppe Montesano (2017) • Guido Melis (2018) • Saverio Ricci (2019) • Giulio Ferroni (2020) • Walter Siti (2021) • Silvia Ronchey (2022) • Francesco Piccolo (2023) • Vincenzo Trione (2024) • Ernesto Galli della Loggia (2025)
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