Massimilla Baldo Ceolin, detta Milla (Legnago, 12 agosto 1924 – Padova, 25 novembre 2011), è stata una fisica italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Si è laureata nel 1952 all'Università degli Studi di Padova; ordinaria di Fisica superiore dal 1963 e prima donna a ricoprire una cattedra nella stessa Università nella quale si laureò.
La sua ricerca si è concentrata su particelle elementari e interazioni deboli; tra le sue scoperte quella che i mesoni K sono una miscela quantomeccanica di particelle a vita media e massa differenti. Dal 1965 al 1968 è stata direttrice dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Padova e nel 1973 ha diretto per cinque anni l'Istituto di Fisica "Galileo Galilei".
Ha lavorato alle macchine acceleratrici del CERN e anche negli Stati Uniti, in Russia e in Francia.[1][2]
Il 21 maggio 2008 è diventata socio dell'Accademia delle scienze di Torino.[3]
Nel febbraio 2016 l'Università degli Studi di Padova ha bandito un concorso a lei intitolato per l'assegnazione di un premio a donne che lavorano all'interno dell'Ateneo che si distingueranno per eccellenza e innovazione nella ricerca scientifica.[4]
Nel 2019 l'Università degli Studi di Padova e Carthusia Edizioni hanno pubblicato un volume su di lei, nell'ambito delle celebrazioni per l'Ottocentenario dell'Ateneo.[5]
Onorificenze e premi
[modifica | modifica wikitesto]- Premio Feltrinelli per la Fisica e la Chimica, 1976[6]
- Premio della Società Italiana della Fisica, 1984
- Premio della Società Italiana della Fisica, 1997
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Massimilla Baldo, in Scienziate d'Italia: diciannove vite per la ricerca, Milano, Donzelli, p. 30-32.
- ^ Milla Baldo-Ceolin, esperimenti al CERN, su inspirehep.net. URL consultato il 1º giugno 2022.
- ^ Massimilla BALDO CEOLIN, su accademiadellescienze.it. URL consultato il 21 luglio 2020.
- ^ Premio di studio "Milla Baldo Ceolin, su Dipartimento di Fisica e Astronomia "Galileo Galilei", Università degli Studi di Padova. URL consultato il 23 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2016).
- ^ Ferrara, Antonio, 1957-, Milla, Carthusia, 2019, ISBN 978-88-6945-088-4, OCLC 1137120514. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Premi «Antonio Feltrinelli» finora conferiti, su Accademia dei Lincei. URL consultato il 10 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2014).
- ^ a b Sito ufficiale del Quirinale. Baldo Ceolin Sig. Massimilla - Medaglia d'Oro, su quirinale.it. URL consultato il 15 agosto 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elisabetta Strickland, Scienziate d'Italia: diciannove vite per la ricerca, Milano, Donzelli, ISBN 978-88-6036-631-3.
- Maria Nicolaci, Milla Baldo-Ceolin, L'Asino d'Oro, 2015, ISBN 978-8864433189.
- Antonio Ferrara, Milla, Milano, Carthusia, 2019, ISBN 9788869450884.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Milla Baldo Ceolin
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Costa e Attilio Stella, BALDO, Massimilla, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015.
- Milla Baldo Ceolin, su accademiadellescienze.it, Accademia delle Scienze di Torino.
- In Ricordo di Milla Baldo-Ceolin (1924-2011), su Società Italiana di Fisica. URL consultato il 15 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2016).
- Massimilla Baldo Ceolin, su Scienza in rete. URL consultato il 15 agosto 2016.
- Massimilla Baldo Ceolin, su Accademia delle Scienze di Torino. URL consultato il 15 agosto 2016.
- Massimilla Baldo Ceolin, su A.I.F. Associazione per l'Insegnamento della Fisica. URL consultato il 15 agosto 2016.
- Massimilla Baldo Ceolin, su Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. URL consultato il 10 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 61634851 · ISNI (EN) 0000 0001 1766 2594 · SBN CFIV120784 · LCCN (EN) n79146547 · GND (DE) 114671788 · BNF (FR) cb12409584j (data) |
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