Pietro Citati
Pietro Citati (Firenze, 20 febbraio 1930 – Roccamare, 28 luglio 2022) è stato uno scrittore, saggista, critico letterario e biografo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Firenze da una nobile famiglia siciliana, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Torino, dove frequentò l'Istituto Sociale ed, in seguito, il liceo classico Massimo d'Azeglio. Nel 1942, durante la guerra, si trasferì con la famiglia in Liguria. Dopo la guerra, tornò in Toscana e si laureò nel 1951 in lettere moderne all'Università di Pisa quale allievo della Scuola Normale Superiore. Incominciò la sua carriera di critico letterario collaborando a riviste come Il Punto - dove conobbe Pasolini - L'Approdo letterario e Paragone.
Dal 1954 al 1959 insegnò italiano nelle scuole professionali di Frascati e della periferia di Roma. Negli anni sessanta scrisse per il quotidiano Il Giorno. Dal 1973 al 1988 fu critico letterario del Corriere della Sera; dal 1988 al 2011 de la Repubblica; dal 2011 al giugno 2017 scrisse recensioni letterarie per il Corriere della Sera. Il 28 luglio 2017 riprese a pubblicare su la Repubblica.
Scrittore poliedrico, si cimentò con successo nella saggistica e nella biografia letteraria di grandi scrittori (Alessandro Manzoni, Kafka[1], Goethe, Tolstoj, Katherine Mansfield, Giacomo Leopardi[2], ecc.). Varie sue pagine furono dedicate anche ai miti dei popoli antichi e della grecità (Omero innanzitutto) ed alle dottrine religiose e filosofiche come l'ermetismo.
Sposato con la toscana Elena Londini, trascorreva molto tempo nella sua villa a Roccamare, nel comune di Castiglione della Pescaia (GR), dove morì il 28 luglio 2022 all'età di novantadue anni.[3][4] È sepolto al cimitero della Misericordia di Grosseto.[5]
Influenze ed ermeneutica
[modifica | modifica wikitesto]Citati non adopera un metodo di interpretazione precostituito nell'approccio esegetico: risulta influenzato più dalla narrativa che non dalla mera critica letteraria. Dichiarò: «Mi hanno influenzato moltissimo Goethe, Kafka, Gadda, Pessoa, Musil e Borges. Erano forme diverse di ironia: letteraria e metafisica, Borges; vertiginosa e multiforme, Pessoa; ed infinitamente complessa quella di Musil. Sono tre forme di ironia di tre grandi scrittori, i quali poi hanno infinite altre sfaccettature»[6].
Egli considera la lettura dell'opera letteraria suscettibile di variazioni, a seconda del tempo e del momento in cui la si legge[7]: «Nei miei libri c'è sempre una fusione fra vita e interpretazione dell'opera. Racconto la vita, ma non tutta la vita: la seguo fino al momento in cui una persona ordinaria cambia e diventa scrittore, il momento in cui scatta qualcosa in lui. Cerco di capire il segreto di questa metamorfosi di un uomo qualunque - fino ad allora un mondano, un ufficiale o un impiegato - che a un certo punto si trasforma in uno scrittore: a partire da quel momento, il mio libro diventa un'interpretazione dei libri che hanno scritto»[8].
Il genere biografico
[modifica | modifica wikitesto]Lo scrittore ha contribuito al rinnovamento del genere della biografia che, a partire dagli anni settanta, risulta scandito dalla commistione di biografia romanzata e romanzo biografico fino ad approdare a una mutazione della natura di opera biografica, nella quale l'autore diviene esso stesso personaggio di un'opera letteraria[9]. Egli precisa nella nota finale de La colomba pugnalata: «sebbene contenga delle pagine sulla vita di Proust, La colomba pugnalata non intende essere, e non è, una biografia»[10].
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 1970 ha vinto il Premio Viareggio di Saggistica, con Goethe.[11]
- Nel 1981 ha vinto il Premio Bagutta con Vita breve di Katherine Mansfield.[12]
- Nel 1984 vinse il Premio Strega[13] con Tolstoj, biografia romanzata dell'omonimo scrittore russo edita da Longanesi l'anno precedente.
- Nel 1991 ha vinto il Prix Médicis étrangers per Histoire qui fut heureuse, puis douloureuse et funeste (Storia prima felice, poi dolentissima e funesta).[14]
- Nel 2002 lo scrittore spagnolo Javier Marías, Re di Redonda, lo ha nominato Duca di Remonstranza.
- Nel 2009 gli fu assegnato il Premio Chiara alla carriera.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Goethe, Milano, A. Mondadori, 1970; Milano, Adelphi, 1990. ISBN 88-459-0757-0.
- Il tè del cappellaio matto, Milano, A. Mondadori, 1972; Milano, Adelphi, 2012. ISBN 978-88-459-2699-0.
- Immagini di Alessandro Manzoni, Milano, A. Mondadori, 1973.
- Alessandro. Con i diari e le lettere, Milano, Rizzoli, 1974; Milano, A. Mondadori, 1996. ISBN 88-04-41593-2.
- La primavera di Cosroe, Milano, Rizzoli, 1977; Milano, A. Mondadori, 2000. ISBN 88-04-47333-9. Milano, Adelphi, 2006. ISBN 88-459-2037-2.
- I frantumi del mondo, Milano, Rizzoli, 1978.
- La regina Marmotta, Milano, Emme, 1979.
- Il velo nero, Milano, Rizzoli, 1979.
- Vita breve di Katherine Mansfield, Milano, Rizzoli, 1980; Milano, Oscar Mondadori, 2001. ISBN 88-04-49049-7 - Collana gli Adelphi, Adelphi, Milano, 2014, ISBN 978-88-45-92937-3.
- Manzoni, Milano, A. Mondadori, 1980; 1991. ISBN 88-04-34606-X.
- I racconti dei gatti e delle scimmie, Milano, Rizzoli, 1981.
- Il migliore dei mondi impossibili, Milano, Rizzoli, 1982.
- Tolstoj, Milano, Longanesi, 1983; Milano, Adelphi, 1996. ISBN 88-459-1211-6; Torino, UTET, 2007. ISBN 88-02-07587-5.
- Cinque teste tagliate, Milano, A. Mondadori, 1984.
- Alessandro Magno, con Francesco Sisti, Milano, Rizzoli, 1985. ISBN 88-17-66281-X; Milano, Adelphi, 2004. ISBN 88-459-1913-7.
- Il sogno della camera rossa, Milano, Rizzoli, 1986. ISBN 88-17-85235-X.
- Kafka, Milano, Rizzoli, 1987. ISBN 88-17-66279-8; Milano, Oscar Mondadori, 2000. ISBN 88-04-47862-4; Milano, Adelphi, 2007. ISBN 978-88-459-2211-4.
- Storia prima felice, poi dolentissima e funesta, Milano, Rizzoli, 1989. ISBN 88-17-66278-X; Milano, Oscar Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50073-5.
- Ritratti di donne, Milano, Rizzoli, 1992, ISBN 88-17-66276-3.
- La colomba pugnalata. Proust e la Recherche, Milano, A. Mondadori, 1995, ISBN 88-04-39846-9; Milano, Adelphi, 2008, ISBN 978-88-459-2290-9.
- La luce della notte, Milano, A. Mondadori, 1996. ISBN 88-04-41475-8; 2000. ISBN 88-04-48314-8; Milano, Adelphi, 2009. ISBN 978-88-459-2390-6.
- L'armonia del mondo. Miti d'oggi, Milano, Rizzoli, 1998, ISBN 88-17-86006-9; Collana gli Adelphi, Adelphi, Milano, 2015, ISBN 978-88-459-3034-8.
- Il Male assoluto. Nel cuore del romanzo dell'Ottocento, Milano, Mondadori, 2000, ISBN 88-04-46927-7; Collana gli Adelphi, Milano, Adelphi, 2013, ISBN 978-88-459-2833-8.
- La mente colorata. Ulisse e l'Odissea, Milano, Mondadori, 2002, ISBN 88-04-50275-4; Collana gli Adelphi, Milano, Adelphi, 2018, ISBN 978-88-459-3276-2.
- Israele e l'Islam. Le scintille di Dio, Milano, Mondadori, 2003, ISBN 88-04-52020-5; Collana Tascabili. Saggi n.622, Milano, Bompiani, 2019, ISBN 978-88-301-0070-1.
- La civiltà letteraria europea. Da Omero a Nabokov, a cura e con un saggio introduttivo di Paolo Lagazzi, Collana I Meridiani, Milano, Mondadori, 2005, ISBN 88-04-53820-1.
- La morte della farfalla. Zelda e Francis Scott Fitzgerald, Collana Scrittori italiani e stranieri, Milano, Mondadori, 2006, ISBN 88-04-55648-X. - Collana gli Adelphi, Milano, Adelphi, 2016, ISBN 978-88-459-3125-3.
- La malattia dell'infinito. La letteratura del Novecento, Milano, Mondadori, 2008, ISBN 978-88-04-58305-9.
- Leopardi, Milano, Mondadori, 2010. ISBN 978-88-04-60325-2.
- Elogio del pomodoro, Milano, Mondadori, 2011, ISBN 978-88-04-61301-5.
- Il Don Chisciotte, Collana Saggi, Milano, Mondadori, 2013, ISBN 978-88-04-62942-9.
- I Vangeli, Collana Saggi, Milano, Mondadori, 2014, ISBN 978-88-04-64586-3.
- Sogni antichi e moderni, Collana Saggi, Milano, Mondadori, 2016, ISBN 978-88-04-66447-5.
- Il silenzio e l'abisso, Collana Saggi, Milano, Mondadori, 2018, ISBN 978-88-047-0154-5.
- Dostoevskij: senza misura. Saggi russi, Roma, GEDI, 2021, ISBN 977-11-286-0823-2.
- La ragazza dagli occhi d'oro, Collana Biblioteca n.740, Milano, Adelphi, 2022, ISBN 978-88-459-3749-1.
Traduzioni
[modifica | modifica wikitesto]- Pierre de Marivaux, Il villan rifatto ovvero le memorie del signor ***, introduzione e trad. di P. Citati, Torino, UTET, 1955. - Milano, TEA, 1998.
Curatele
[modifica | modifica wikitesto]- con Attilio Bertolucci, Gli umoristi moderni, Milano, Garzanti, 1961.
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dans la peau d'Italo Calvino (2012), regia di Damian Pettigrew con Neri Marcorè nel ruolo di Italo Calvino
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alberto Manguel, Doble juego de culpa, El País, 19/04/2012.
- ^ Andres Trapiello, Leopardi, el moderno, El País, 29/05/2014.
- ^ (IT) Maria Cristina Carratù, Pietro Citati è morto a Roccamare, nella sua amata Maremma, in la Repubblica, Firenze, GEDI Gruppo Editoriale, 28 luglio 2022.
- ^ E' morto Pietro Citati, su ANSA, 28 luglio 2022. URL consultato il 28 luglio 2022 (archiviato il 28 luglio 2022).
- ^ Cerimonia d'addio per Pietro Citati, riposa in cimitero Grosseto, su ANSA, 3 agosto 2022. URL consultato l'8 agosto 2022.
- ^ Pierluigi Pietricola, Intervista con Pietro Citati - L'unico dovere dello scrittore è verso la letteratura, su italialibri.net, 21 novembre 2005. URL consultato il 13 gennaio 2019.
- ^ "Le Mal absolu. Au coeur du roman du XIXe siècle", de Pietro Citati, le Monde, LE MONDE DES LIVRES, 23 avril 2009.
- ^ http://www.pietrocitati.net/citati/identificazione.html♙[collegamento interrotto]
- ^ René de Ceccatty, Voltairien, LE MONDE DES LIVRES, 23.06.2005.
- ^ Alessandro Iovinelli, L'autore e il personaggio: l'opera metabiografica nella narrativa italiana degli ultimi trent'anni, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005.
- ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
- ^ Nomi «eccellenti» tra due secoli, in il Giornale, 2 aprile 2010. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ 1984, Pietro Citati, su premiostrega.it. URL consultato il 17 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2021).
- ^ Citati, Pietro (1930- ...), su catalogue.bnf.fr. URL consultato il 25 gennaio 2020.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Lagazzi, Introduzione a Pietro Citati, La civiltà letteraria europea da Omero a Nabokov, Mondadori, I Meridiani, 2005.
- Chiara Fera, Il libro invisibile di Pietro Citati. Racconto di un'analisi, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2018 (mezzo secolo di articoli letterari dell'autore sulle pagine del Corriere della Sera e de la Repubblica).
- Paolo Lagazzi, Il mago della critica. La letteratura secondo Pietro Citati, Alpes Italia, 2019
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Pietro Citati
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pietro Citati
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Citati, Pietro, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Serena Andreotti, CITATI, Pietro, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991.
- Citati, Piètro, su sapere.it, De Agostini.
- Pietro Citati, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Opere di Pietro Citati, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Pietro Citati, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Pietro Citati, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- Bibliografia italiana di Pietro Citati, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- Registrazioni di Pietro Citati, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Registrazioni audiovisive di Pietro Citati, su Rai Teche, Rai.
- (EN) Pietro Citati, su IMDb, IMDb.com.
- Pietro Citati si racconta nel programma Rai Scrittori per un anno (video), su scrittoriperunanno.rai.it (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2011).
- (FR) Dans la peau d'Italo Calvino con Neri Marcorè, Pietro Citati e Italo Calvino su Arte France et Sky Italia
- III - PIETRO CITATI - Rivista Primi Piani
Controllo di autorità | VIAF (EN) 111217775 · ISNI (EN) 0000 0001 0860 0789 · SBN CFIV031130 · BAV 495/78478 · Europeana agent/base/73555 · LCCN (EN) n79059185 · GND (DE) 118871250 · BNE (ES) XX1096654 (data) · BNF (FR) cb11896888f (data) · J9U (EN, HE) 987007259602505171 · NSK (HR) 000141246 · CONOR.SI (SL) 99666275 |
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