Premio Bagutta | |
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Intitolato a | via Bagutta |
Paese | Italia |
Luogo | Milano |
Anno inizio | 1927 |
Il Premio Bagutta è un premio letterario istituito a Milano l'11 novembre del 1926.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Congiuntesi le stelle sotto il segno di Bagutta il giorno di San Martino, sacro ai mariti veggenti, i Baguttiani hanno fondato tra un bicchiere di chianti e uno di grappa un premio letterario che sarà assegnato per la prima volta il 14 gennaio dell'anno prossimo... Eccone lo statuto:
"Oggi giorno di San martino del 1926 i presenti al tavolo di Bagutta hanno fondato il premio Bagutta. 1) Il premio verrà assegnato il giorno 14 gennaio di ogni anno ad un'opera letteraria italiana pubblicata nell'anno precedente; 2) il premio è costituito da libere oblazioni; il premio è indivisibile e verrà assegnato dai fondatori sottoscritti, qualunque sia il numero dei presenti alla deliberazione".
Nell'ambito della trattoria toscana di Alberto Pepori in via Bagutta a Milano nacque l'idea di istituire un premio letterario.
La trattoria, scoperta dallo scrittore Riccardo Bacchelli e dal suo elzevirista e critico cinematografico Adolfo Franci, fu presto frequentata da numerosi amici che avevano preso l'abitudine di ritrovarsi per cenare insieme e per discutere di libri.
La sera dell'11 novembre 1926, la notte di San Martino, agli undici presenti (Riccardo Bacchelli, Orio Vergani, Adolfo Franci, Paolo Monelli, Gino Scarpa, Mario Vellani Marchi, Ottavio Steffenini, Luigi Bonelli, Mario Alessandrini, Antonio Veretti e Antonio Niccodemi) venne l'idea di istituire un premio letterario e di autoeleggersi come giuria.[1]
Tranne Bacchelli e Monelli che aveva pubblicato da poco Le scarpe al sole, libro che aveva avuto un buon successo, gli altri sodali, che gravitavano intorno alla rivista La Fiera Letteraria, fondata e diretta da Umberto Fracchia, erano abbastanza sconosciuti. Come scrisse Monelli, essi formavano un gruppo eterogeneo del quale facevano parte "due giornalisti, due pittori, un avvocato, un commediografo, tre letterati e un dandy". Non si trattava pertanto di critici in senso stretto, ma di persone colte e con grande spirito di indipendenza.
Questo desiderio di indipendenza portò, infatti, i fondatori a chiudere, tra il 1937 e il 1946 il premio perché non subisse le pressioni del regime del quale erano sostenitori alcuni dei giurati.
L'atto di fondazione del premio, scritto su un foglio di carta da Adolfo Franci (la "carta gialla"), fu subito scritto e affisso ad una parete del locale e l'annuncio venne dato da La Fiera Letteraria:
«Grazie al clima conviviale, alla composizione della giuria, alla scarsa incisività che il premio ha avuto sulle vendite, tenendo così lontano le grandi manovre delle case editrici, alla coerenza mantenuta alla scelta dei generi premiati (poesia, narrativa, e saggistica), il carattere del premio e l'amore per la bella letteratura rimase nel tempo.»
Non mancarono, nel corso degli anni, critiche rivolte vuoi ai membri della giuria medesima, vuoi alle opere, agli argomenti o autori premiati. Se da una parte l'opinione pubblica era divisa tra favorevoli[2] al premio, detrattori e indifferenti; dall'altra v'era un pensiero, in particolare, diffuso da parte della critica secondo cui il premio stesse "invecchiando", venendo meno quell'attività di ricerca e scoperta di giovani talenti, in luogo d'un placido ossequio verso autori già noti o attestati.[3][4]
Nel novembre del 1976, Riccardo Bacchelli ha rassegnato le dimissioni da presidente del premio, pertanto fu eletto Giansiro Ferrata a ricoprire la carica quale suo successore e Guido Vergani suo vice.[5] Il premio è stato diretto in seguito da varie personalità, fra le quali Emilio Tadini e Mario Soldati. Dal 2005 la presidente del premio è la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker, nella giuria, fra gli altri, siedono Orio Vergani, Eva Cantarella, la giornalista Valeria Vantaggi e la scrittrice Silvia Ballestra. [6][7][8][9][10][11]
Vincitori del Premio Bagutta per la narrativa, saggistica e poesia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Comisso, Gente di mare[14][15] (Treves)
- Vincenzo Cardarelli, Il sole a picco[16][17] (L'Italiano Editore)
- Gino Rocca, Gli ultimi furono i primi[18][19] (Treves)
- Giovanni Titta Rosa, Il varco nel muro[20][21] (Carabba)
- Leonida Répaci, Storia dei fratelli Rupe[22][23] (Ceschina)
- Raul Radice, Vita comica di Corinna[24] (Ceschina)
- Carlo Emilio Gadda, Il castello di Udine[25] (Solaria)
- Enrico Sacchetti, Vita d'artista[26][27] (Treves)
- Silvio Negro, Vaticano minore[28] (Hoepli)
- Premio non assegnato[senza fonte]
- Dario Ortolani, Il sole bianco[29][30] (Garzanti)
- Giulio Confalonieri, Prigionia di un artista o Vita di Cherubini[33][34][35][36] (Genio)
- Gualtieri di San Lazzaro, Parigi era viva[33][34][37] (Garzanti)
- Vitaliano Brancati, Il bell'Antonio[3][38][39] (Bompiani)
- Indro Montanelli, Pantheon minore[2][4][40] (Longanesi)
- Leonardo Borgese, Primo amore[44] (Garzanti)
- Giuseppe Marotta, Coraggio, guardiamo[45][46] (Bompiani)
- Alfonso Gatto, La forza degli occhi[47][48] (Mondadori)
- Giuseppe Lanza, Rosso sul lago[47][48] (Cappelli)
- Pier Angelo Soldini, Sole e bandiere[49][50] (Ceschina)
- Lorenzo Montano, A passo d'uomo[51][52] (Rebellato)
- Italo Calvino, Racconti[53][54] (Einaudi)
- Enrico Emanuelli, Uno di New York[55][56][57] (Mondadori) (ex aequo)
- Antonio Barolini, Elegie di Croton[55][56][57] (Feltrinelli) (ex aequo)
- Giorgio Vigolo, Le notti romane[58][59] (Bompiani)
- Giuseppe Dessì, Il disertore[60][61] (Feltrinelli)
- Ottiero Ottieri, La linea gotica[62][63] (Bompiani)
- Tommaso Landolfi, Rien va[64][65][66] (Vallecchi)
- Biagio Marin, Il non tempo del mare[67][68][69][70] (Vanni Scheiwiller)
- Manlio Cancogni, La linea del Tomori[71] (Mondadori)
- Damiano Malabaila (Primo Levi)[72][73], Storie naturali[73][74][75] (Einaudi)
- Piero Chiara, Il balordo[76][77][78][79][80][81] (Mondadori)
- Niccolò Tucci, Gli atlantici[82][83] (Garzanti)
- Alberto Vigevani, L'invenzione[84][85][86] (Vallecchi)
- Piero Gadda Conti, La paura[87] (Ceschina)
- Anna Banti, Je vous écris d'un pays lointain[88][89][90] (Mondadori)
- Gianni Celati, Le avventure di Guizzardi[94] (Einaudi)
- Enzo Forcella, Celebrazione di un trentennio[95][96] (Mondadori)
- Mario Soldati, Lo specchio inclinato[97][98] (Mondadori)
- Sandro Penna, Stranezze[99][100] (Garzanti)
- Carlo Cassola, L'uomo e il cane[101][102][103] (Rizzoli)
- Mario Rigoni Stern, Storia di Tönle[104][105] (Einaudi)
- Giovanni Macchia, L'angelo della notte[106] (Rizzoli)
- Vittorio Sereni, Il musicante di Saint-Merry[109] (Einaudi)
- Giorgio Bassani, In rima e senza[110] (Mondadori)
- Natalia Ginzburg, La famiglia Manzoni[111] (Einaudi)
- Claudio Magris, Danubio[114][115] (Garzanti)
- Luciano Erba, Il tranviere metafisico[116] (Scheiwiller)
- Luigi Meneghello, Bau-sète![117][118] (Rizzoli)
- Fleur Jaeggy, I beati anni del castigo[119][120] (Adelphi)
- Livio Garzanti, La fiera navigante[121] (Garzanti)
- Giorgio Bocca, Il provinciale[122] (Mondadori)
- Giovanni Giudici, Poesie 1953-1990[123][124] (Garzanti)
- Alberto Arbasino, Fratelli d'Italia[125][126] (Adelphi)
- Raffaello Baldini, Ad nota[128] (Mondadori)
- Sergio Ferrero, Gli occhi del padre[129] (Mondadori)
- Giovanni Raboni, Tutte le poesie (1951-1993)[130][131] (Garzanti)
- Fabio Carpi, Patchwork[132] (Bollati Boringhieri)
- Andrea Zanzotto, Le poesie e prose scelte[133] (Mondadori)
- Roberto Calasso, La letteratura e gli dei[135] (Adelphi)
- Giorgio Orelli, Il collo dell'anitra[135] (Garzanti)
- Edoardo Sanguineti, Il gatto lupesco[136][137] (Feltrinelli)
- Eva Cantarella, Itaca[136][137] (Feltrinelli)
- Michele Mari, Tutto il ferro della Torre Eiffel[136][137] (Einaudi)
- Franco Cordero, Le strane regole del sig. B[138] (Garzanti)
- Eugenio Borgna, L'attesa e la speranza[140][141] (Feltrinelli)
- Filippo Tuena, Le variazioni Reinach[140][141] (Rizzoli)
- Andrej Longo, Dieci[143] (Adelphi)
- Melania Mazzucco, La lunga attesa dell'angelo[144] (Rizzoli)
- Corrado Stajano, La città degli untori[145] (Garzanti)
- Andrea Bajani, Ogni promessa[146] (Einaudi)
- Gianfranco Calligarich, Privati abissi[147] (Fazi) (ex aequo)
- Giovanni Mariotti, Il bene viene dai morti[147][148][149] (Et al.) (ex aequo)
- Maurizio Cucchi, Malaspina[151] (Mondadori) (ex aequo)
- Valerio Magrelli, Geologia di un padre[151] (Einaudi) (ex aequo)
- Sandro Veronesi, Terre rare[152][153] (Bompiani)
- Paolo Di Stefano, Ogni altra vita. Storia di italiani non illustri[154] (Il Saggiatore) (ex aequo)
- Paolo Maurensig, Teoria delle ombre[154] (Adelphi) (ex aequo)
- Vivian Lamarque, Madre d'inverno[11] (Mondadori)
- Helena Janeczek, La ragazza con la Leica[155] (Guanda)
- Marco Balzano, Resto qui[10][156] (Einaudi)
- Enrico Deaglio, La bomba[9][157] (Feltrinelli)
- Giorgio Fontana, Prima di noi[158] (Sellerio)
- Benedetta Craveri, La contessa[159][160] (Adelphi)
- Marco Missiroli, Avere tutto[161][162] (Einaudi)
- Gianni Biondillo, Quello che noi non siamo[163] (Guanda)
Vincitori del Premio Bagutta Sezione Opera Prima
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Lupinacci, Casalis[49][164] (Garzanti)
- Guido Lopez, Il campo[33][34] (Mondadori) (ex aequo)
- Francesco Serantini, Il fucile di Papa della Genga[33][34] (Garzanti) (ex aequo)
- Laudomia Bonanni, Il fosso[38][39] (Mondadori)
- Elio Bartolini, Icaro e Petronio[2][4][40] (Mondadori) (ex aequo)
- Giuseppe Grieco, Poesie napoletane[2][4][40] (Edizioni Fiumara) (ex aequo)
- Bruno Corti, Solitudine al Congo e I mesi del sorgo[41] (Edizioni La Voce) (ex aequo)
- Giorgio Soavi, Le spalle coperte[41] (Neri Pozza) (ex aequo)
- Antonio Terzi, La sedia scomoda[45] (Einaudi)
- Enrico La Stella, L'amore giovane[49][50] (Mondadori)
- Bruno Forti, Il gatto rosso[51][52] (Cappelli)
- Corrado Pizzinelli, La rete d'acqua[51][52][165] (Ceschina)
- Giuliano Gramigna, Un destino inutile[53][54] (Ceschina)
- Mario Bonfantini, Un salto nel buio[55][56][57] (Feltrinelli)
- Angela Bianchini, Lungo equinozio[166][167][168] (Lerici)
- Gigi Supino, La vera storia di Galatea[166] (Ceschina)
- Giampaolo Rugarli, Superlativo assoluto[116][169] (Garzanti)
- Bruno Arpaia, I forastieri[121] (Leonardo)
- Filippo Tuena, Lo sguardo della paura[122] (Leonardo)
- Laura Bosio, I dimenticati[125][126] (Feltrinelli)
- Piero Meldini, L'avvocata delle vertigini[127] (Adelphi)
- Carola Susani, Il libro di Teresa[170] (Giunti)
- Alessandro Gennari, Le ragioni del sangue (Garzanti)
- Antonio Riccardi, Il profitto domestico[129] (Mondadori)
- Patrizia Veroli, Millos[129] (LIM)
- Helena Janeczek, Lezioni di tenebra (Fazi)
- Andrea Kerbaker, Fotogrammi (Scheiwiller)
- Tommaso Giartosio, Doppio Ritratto[171] (Fazi)
- Rosa Matteucci, Lourdes[172] (Adelphi)
- Mariano Bargellini, Mus utopicus (Gallino)
- Giovanni Chiara, L'agghiaccio (Marsilio)
- Luigi Guarnieri, L'atlante criminale. Vita scriteriata di Cesare Lombroso[134] (Mondadori) (ex aequo)
- Silvia Di Natale, Kuraj[134] (Feltrinelli) (ex aequo)
- Paolo Maccari, Ospiti[135] (Manni)
- Wanda Marasco, L'arciere d'infanzia[138] (Manni)
- Elena Varvello, L'economia delle cose[143] (Fandango)
- Guido Rampoldi, La mendicante azzurra[144] (Feltrinelli)
- Filippo Bologna, Come ho perso la guerra[145] (Fandango)
- Alessio Torino, Undici decimi (Italic Pequod) (ex aequo)
- Daria Colombo, Meglio dirselo (Rizzoli) (ex aequo)
- Marco Truzzi, Non ci sono pesci nelle pozzanghere[147] (Instar di Torino)
- Laura Fidaleo, Dammi un posto tra gli agnelli[150][173] (Nottetempo)
- Fabrizio Pasanisi, Bert e il mago[151] (Nutrimenti)
- Enrico Regazzoni, Una parete sottile[152][153] (Neri Pozza)
- Nadia Terranova, Gli anni al contrario[154] (Einaudi)
- Giulia Caminito, La grande A[11] (Giunti)
- Roberto Venturini, Tutte le ragazze con una certa cultura hanno almeno un poster di un quadro di Schiele appeso in camera[155] (SEM)
- Marco Amerighi, Le nostre ore contate[10][156] (Mondadori)
- Jonathan Bazzi, Febbre[9][157] (Fandango)
- Alessandro Valenti, Ho provato a morire e non ci sono riuscito[174] (Blu Atlantide)
- Bernardo Zannoni, I miei stupidi intenti[159] (Sellerio)
- Andrea De Spirt, Ogni creatura è un'isola[161] (Il Saggiatore)
- Giulia Scomazzon, La paura ferisce come un coltello arrugginito[175] (Nottetempo)
Altri premi
[modifica | modifica wikitesto]Accanto ai premi più noti nel corso degli anni sono stati istituiti molteplici altri riconoscimenti "non inutili"[49], come scrisse Giuseppe Ravegnani nel 1957.
- Dino Falconi[2][4][40] ex aequo
- Alberto Mario Zuccari[2][4][40] ex aequo
Premio Bagutta d'argento 1960
- Bonaventura Tecchi, Gli egoisti[57] (Bompiani)
Premio Bagutta Fracchia 1959
- Michele Serra, Un secolo con barba e baffi[179] (Corriere dalla Sera) primo premio
- Dino Falconi, Una disputa tra Ruggeri e Falconi pro e contro il rasoio di sicurezza[179] (Stampa Sera) secondo premio facoltativo
Premio Bagutta Marco Polo Il "Bagutta Marco Polo" è stato istituito come un ulteriore premio da assegnarsi a un "giornalista viaggiante"[45].
Premio Bagutta Spotorno
Premio Bagutta Tre Signore 1959
- Grazia Livi, Gli scapoli di Londra[53][54][180] (Sansoni)
- Giovanna Zangrandi, Il campo rosso[57] (Ceschina)
Premio Bagutta Tripoli 1939
- Luigi Barzini junior, Evasione in Mongolia[181] (Mondadori) (ex aequo)
- Renzo Martinelli, Laggiù[181] (Vallecchi) (ex aequo)
Premio Bagutta Vent'anni dopo 1957
- Antonio Delfini, Il ricordo della Basca[49][50][182][183][184] (Nistri-Lischi)
- Romano Bilenchi, Racconti[53][54] (Vallecchi)
Premio Bagutta del venticinquennale Si tratta di un secondo premio, assegnato solamente ogni venticinque anni.[44]
- Ercole Patti, Il punto debole[44] (Casini)
Premio Bagutta Vergani Il premio ha avuto sei edizioni, ad anni alterni, dal 1961 al 1971. Le opere che ottennero il riconoscimento furono donate alla Permanente, laddove sono esposte.[185]
- Enzo Morelli, Paesaggio bolognese[186][187][188] (pittura)
- Floriano Bodini, Wanda[186][187][188] (scultura)
- Giovanni Barbisan, Paesaggio[186][187][188] (bianco e nero) ex aequo
- Dolores Sella, Ricordo di primavera[186][187][188] (bianco e nero) ex aequo
Premio Donna Bagutta Gi. Vi. Emme Il Premio Donna è stato «istituito per dare ogni anno un riconoscimento alle donne che portano un singolare contributo nel campo delle arti, delle scienze, della vita civile».[2][189]
Premio Due Cicogne Premio Ines Fila Premio Vita di reporter 1949
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Natalia Aspesi, I congiurati del premio Bagutta, su repubblica.it, 25 gennaio 2007. URL consultato il 21 gennaio 2023.
- ^ a b c d e f g h Assegnato il "Premio Bagutta", in La Stampa, n. 69, 23 marzo 1951, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ a b Torretta. Bagutta invecchia (PDF), in Avanti!, n. 40, Edizione Nazionale, 16 febbraio 1950, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
- ^ a b c d e f g Condoglianze. Proprio a Montanelli il Premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 70, Edizione di Torino, 24 marzo 1951, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
- ^ Giansiro Ferrata presidente del « Bagutta » (PDF), in l'Unità, 21 novembre 1976, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.«Giansiro Ferrata è il nuovo presidente del « Bagutta », dopo che Riccardo Bacchelli ha rassegnato le dimissioni. Nei giorni scorsi la giuria del premio si è riunita per prendere in esame la situazione. Al termine di una ampia discussione, essa ha emesso un comunicato in cui prende atto «con profondo rammarico, delle dimissioni da presidente di Riccardo Bacchelli e designa a nuovo presidente Giansiro Ferrata, e a vice presidente Guido Vergani». Riccardo Bacchelli resta a far parte della giuria [...]»
- ^ Premi: "Bagutta" – Vincono Borgna, Tuena e Celestini, in Adnkronos, 30 novembre 2005. URL consultato il 27 febbraio 2020.«[...] Il premio Bagutta [...] verrà consegnato [...] domenica 4 dicembre alla Trattoria Bagutta di Milano, dove, per l'occasione, verranno presentati anche i nuovi quattro giurati: Rosellina Archinto, Eva Cantarella, Elio Franzini e Orio Vergani. La giura ha nel contempo provveduto ad eleggere Isabella Bossi Fedrigotti nuovo presidente del premio Bagutta e Andrea Kerbaker segretario [...]»
- ^ Anna Maria Greco, Proclamati i tre finalisti del Premio letterario Tropea, in il Giornale, 22 marzo 2010. URL consultato il 27 febbraio 2020.«[...] Isabella Bossi Fedrigotti (che è anche presidente dal 2005 del più antico premio letterario italiano, il «Bagutta») [...]»
- ^ Premio nazionale Tropea, al via la quarta edizione. Trenta i libri in concorso, in Il Giornale di Calabria, 9 marzo 2010. URL consultato il 27 febbraio 2020.«[...] La giuria del premio è presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, giornalista del Corriere della Sera e scrittrice, nonché Presidente dal 2005 del Premio "Bagutta" [...]»
- ^ a b c Enrico Deaglio vince il «Bagutta». Bazzi premiato per l'opera prima, in Corriere della Sera, 22 gennaio 2020. URL consultato il 24 gennaio 2020.«[...] giuria, presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker e composta da Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Valeria Vantaggi e Orio Vergani [...]»
- ^ a b c Armando Besio, Premio Bagutta 2019, vince "Resto qui" di Marco Balzano, in La Repubblica, 23 gennaio 2019. URL consultato il 23 gennaio 2019.«[...] Il Bagutta [...] è assegnato da una giuria presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker, giurati Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Valeria Vantaggi e Orio Vergani [...]»
- ^ a b c Ottavio Rossani, Stasera a Milano viene assegnato alla raccolta "Madre d'inverno" di Vivian Lamarque il Premio Bagutta 2017, in Corriere della Sera, 26 febbraio 2017. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ G. Bevilacqua, Il premio letterario Bagutta a G.B. Angioletti, in La Stampa, n. 13, 15 gennaio 1928, p. 7. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Corrado Pavolini, Premio Bagutta. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ Il premio Bagutta vinto da Comisso, in La Stampa, n. 13, 15 gennaio 1929, p. 5. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Corrado Pavolini, Premio Bagutta. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ Il premio Bagutta a Vincenzo Cardarelli, in La Stampa, n. 13, 15 gennaio 1930, p. 4. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Giovanni Titta Rosa, Cardarelli, premio Bagutta, in Corriere Padano, 16 gennaio 1930. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ Il "premio Bagutta" a Gino Rocca, in La Stampa, n. 13, 15 gennaio 1931, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Giovanni Titta Rosa, Rocca: Premio Bagutta, in Corriere Padano. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ Il "Premio Bagutta" a Rosa, in La Stampa, n. 20, 23 gennaio 1932, p. 5. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ È morto lo scrittore Giovanni Titta Rosa (PDF), in Avanti!, n. 6, Edizione Nazionale, 8 gennaio 1972, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
- ^ Santino Salerno, Leonida Répaci, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 87, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016. URL consultato il 17 dicembre 2018.«[...]L'intero ciclo consta di quattro volumi: il primo, Principio di secolo (Milano 1969; presentazione di G. Ravegnani), è un omnibus che comprende tre romanzi: I fratelli Rupe (Milano 1932; Parigi 1938), cui fu assegnato il premio Bagutta 1932; Potenza dei fratelli Rupe (Milano 1934; Parigi 1938); Passione dei fratelli Rupe (Milano 1937; Parigi 1938); segue Tra guerra e rivoluzione (Milano 1969; presentazione di F. Flora); quindi Sotto la dittatura (Milano 1971; presentazione di G. Pampaloni); e infine La terra può finire (Milano 1973; presentazione di F. Antonicelli).»
- ^ Santino Salerno, A Leonida Répaci. Dediche dal '900, prefazione di Raffaele Nigro, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2003, p. 8, ISBN 9788849806243.
- ^ Il premio Bagutta a Radice, in La Stampa, n. 26, 31 gennaio 1934, p. 4. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Giorgio Patrizi, Carlo Emilio Gadda, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 51, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998. URL consultato il 20 dicembre 2018.«Il castello di Udine ('34) vincitore del premio Bagutta nel 1935»
- ^ Dino Buzzati, L'aspra matita di Enrico Sacchetti, in Corriere della Sera, 5 gennaio 1968. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ Marziano Bernardi, Ricordo di Enrico Sacchetti, in La Stampa, gennaio 1968. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ Un convegno su Silvio Negro il difensore delle Ville Venete, in L'Arena, 12 ottobre 2011. URL consultato il 17 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2018).
- ^ A Dario Ortolani il premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 144, Edizione Nazionale, 17 giugno 1947, p. 1. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
- ^ Antonio Meocci, Cronache letterarie. Sole bianco (PDF), in l'Unità, 2 novembre 1947, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Il "Bagutta" a Quarantotti Gambini, in La Stampa, n. 22, 25 gennaio 1948, p. 1. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Enrico Falqui, Premio Bagutta 1947. Quarantotti Gambini, in Il Mattino di Roma, 5 febbraio 1948. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ a b c d e f g L'assegnazione, in La Stampa, n. 20, 23 gennaio 1949, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.«Il premio Bagutta é stato assegnato stasera allo scrittore e musicista Giulio Confalonieri per il suo libro Vita di Cherubini. Alle cinquemila lire tradizionali sono state aggiunte (per i tempi che corrono) novantacinquemila lire. Altre cinquantamila lire sono state assegnate a Gualtiero di San Lazzaro per il suo volume Parigi era viva, il Bagutta-Agnesi per il migliore elzeviro in elogio della pastasciutta, pure di centomila lire, è stato diviso in due parti uguali fra Giuseppe Marotta e Marino Moretti. Il premio Bagutta « Opera Prima », per lo stesso ammontare, è andato metà a Guido Lopez per il libro Il campo e metà a Serantini per II fucile di Papà Ganga. Infine le centomila lire del premio Bagutta « Tre Marie » in onore di una vita di reporter [...] al collega Cesare Boccaletti»
- ^ a b c d e f g Il Premio Bagutta (PDF), in l'Unità, 23 gennaio 1949, p. 5. URL consultato il 17 dicembre 2018.«MILANO 22 — Il tradizionale Premio Bagutta per centomila lire è stato assegnato allo scrittore musicista Giulio Confalonieri per le sue ultime due opere: « Vita di Cherubini » e « Prigionia di un artista ». Il secondo premio — altre 100 mila lire — è andato a Gualtieri di San Lazzaro per il romanzo « Parigi era viva »: il premio « Vita di reporter » di 100 mila lire istituito quest'anno per i più meritevoli e anziani « reporter » delle cronache dei giornali milanesi è stato assegnato a Boccaletti che ha cominciato a vivere nei giornali a sedici anni come tipografo. Il premio « Opera prima » per autori nuovi è stato vinto da Guido Lopez e da Francesco Serantini — 50 mila lire a testa — rispettivamente con « Il campo » e « Il fucile di Papa della Genga ». C'era infine un altro premio, sempre di centomila lire per il miglior elzeviro sulla pastasciutta — premio Agnesi Bagutta — ed è stato suddiviso tra Giuseppe Marotta e Marino Moretti.»
- ^ L'assegnazione, in La Stampa, n. 20, 23 gennaio 1949, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ L'inchino, in La Stampa, n. 20, 24 gennaio 1949, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.«Giulio Confalonleri, vincitore del Premio Bagutta per il suo libro «Vita di Cherubini»»
- ^ Luca Pietro Nicoletti e Luigi Sansone (a cura di), Il "XXe Siècle" di Gualtieri di San Lazzaro (PDF), Milano, Civica stamperia del Comune d Milano, gennaio 2012. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ a b La festa conviviale per il Premio Bagutta, in La Stampa, n. 37, 12 febbraio 1950, p. 4. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ a b L'assegnazione del Premio Bagutta (PDF), in l'Unità, 12 febbraio 1950, p. 5. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ a b c d e f Il Premio «Bagutta» a Indro Montanelli (PDF), in l'Unità, 23 marzo 1951, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ a b c Paolo Monelli, Bagutta, dama matura, in La Stampa, n. 65, 16 marzo 1952, p. 5. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Paolo Monelli, Bagutta, dama matura, in La Stampa, n. 65, 16 marzo 1952, p. 5. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ Il gazzettino culturale. Notizie delle lettere - Premio Bagutta (PDF), in l'Unità, 18 marzo 1952, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ a b c d Il premio Bagutta 1953, in La Stampa, n. 111, 10 maggio 1953, p. 6. URL consultato il 17 dicembre 2018.«I tre premiati: Leonardo Borgese, Giuseppe Longo ed Ercole Patti. [...] il «Bagutta-Opera prima» è stato assegnato al collega Giuseppe Longo [...] Il suo libro, I giorni di prima, edito dal Cappelli di Bologna [...] Durante la discussione [...] i giudici si sono ricordati che si compiono quest'anno i venticinque anni del «protopremio». Il tesoriere di Bagutta, prof. Zibordi, ha fatto notare che era impossibile istituire un altro premio accanto a quello tradizionale: mancavano i soldi. Allora i giudici [...] hanno messo mano ciascuno al portafoglio e sono state raggiunte le rituali centomila lire per questo secondo premio; che, naturalmente, verrà assegnato solo ogni venticinque anni. E il premio del venticinquennio di Bagutta è andato al nostro collaboratore Ercole Patti [...] [per] questo suo libro, II punto debole, edito dal Casini di Roma [...] Vergani le raccoglie e proclama con voce ab- bastanza emozionata il vincitore del 17º Premio Bagutta: Leonardo Borgese, col volume di racconti Primo amore.»
- ^ a b c d A Giuseppe Marotta il premio Bagutta (PDF), in l'Unità, 28 novembre 1954, p. 8. URL consultato il 17 dicembre 2018.«Giuseppe Marotta è il laureato di Bagutta per il 1954 con il libro di prose e racconti «Coraggio, guardiano» edito da Bompiani. [...] Il premio opera prima e stato assegnato a «La sedia scomoda» di Antonio Terzi, edizioni Einaudi. [...] Una novità di quest'anno è stato un terzo premio, il « Bagutta Marco Polo » di 200 mila lire da assegnarsi a un giornalista viaggiante, che è toccato a Maner Lualdi»
- ^ L. D. M., A zonzo sui prati della periferia quando a Milano non faceva freddo (PDF), in Avanti!, n. 1, Edizione Nazionale, 1º gennaio 1955, p. 4. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
- ^ a b c d Il premio Bagutta 1955 assegnato a Giuseppe Lanza, in La Stampa, n. 70, 22 marzo 1956, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.«Stasera [...] sono stati assegnati i Premi Bagutta, Le assegnazioni sono state doppie, vale a dire valevoli per il 1954 e per il 1955. I vincitori sono: Alfonso Gatto (Bagutta 1954, lire 200 mila), per il volume di versi «La forza degli occhi», editore Mondadori; Giuseppe Lanza (Bagutta 1955, lire 200 mila) per il libro di novelle «Rosso sul lago», editore Cappelli; Marcella Olschki (Bagutta Opera Prima 1954, lire 100 mila) per «Terza liceo 1939», editrice Avanti; Max David (Bagutta Opera Prima 1955, lire 100 mila) per il libro «Volapié», Editrice Libraria Italiana»
- ^ a b c d e G. Bar., Il premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 70, Edizione Nazionale, 22 marzo 1956, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.«Quest'anno il premio Bagutta è stato assegnato in duplice edizione, 1954 e 1955, non essendo stato l'anno scorso assegnato [...] I maggiori premi sono stati dati dunque a Giuseppe Lanza [...] per alcuni racconti pubblicati dall'editore Cappelli « Rosso sul lago » [...] L'altro premio maggiore è stato dato alla raccolta di liriche di Alfonso Gatto, « La borsa degli occhi » [...] Le Edizioni Avanti! [...] conquistandosi una delle sue opere « prima » con « Terza liceo » di Marcella Olski [...] altro premio opera « prima » è stato concesso a un giornalista del Corriere della Sera Max David per i racconti « Volayè ». La giuria ha pure dato a Cesco Tomaselli l'assegno per il migliore articolo sulla pastasciutta [...]»
- ^ a b c d e Giuseppe Ravegnani, Sole spagnolo al Premio Bagutta, in n.d., 26 maggio 1957. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ a b c d Gaetano Tumiati, I trent'anni del Bagutta. Soldini, La Stella, Delfìni e Stefanile vincitori (PDF), in Avanti!, n. 113, Edizione Nazionale, 12 maggio 1957, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
- ^ a b c Il "premio Bagutta" a Lorenzo Montano, in n.d., gennaio 1958. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ a b c Giuseppe Ravegnani, A passo d'uomo è arrivato Bagutta, in n.d., febbraio 1958. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
- ^ a b c d e f g Assegnati i premi "Bagutta" durante la cena tradizionale, in La Stampa, n. 73, 26 marzo 1959, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.«Il «Premio Bagutta» 1959 (100.000 lire) è stato ufficialmente assegnato [...] allo scrittore Italo Calvino per la raccolta dei suoi Racconti. [...] Quest'anno in Bagutta è stato anche assegnato per la prima volta a una scrittrice il Premio « Tre Signore » di 500 mila lire. È toccato a Grazia Livi Saffi per Gli scapoli di Londra. [...] Altri due premi, oltre a quelli tradizionali (Bagutta, Opera prima, Bagutta-Agnesi), sono stati assegnati: il premio «Bagutta-Fracchia» in ricordo del fondatore della Fiera Letteraria è stato aggiudicato a Bianchi Honoré per la Notte del diavolo, mentre il premio « BaguttaVerri, venti anni dopo » è stato assegnato a Romano Bilenchi per i suoi Racconti. Lo spirito del premio è di riconoscere il valore di un'opera apparsa quattro lustri prima. Il tradizionale Premio baguttiano «Opera prima» è stato assegnato a Giuliano Gramigna per il Destino inutile, mentre il premio Agnesi per il giornalista che ha scritto il miglior articolo esaltando la pasta asciutta è andato a Emilio Pozzi e Rodolfo De Angelis. [...]»
- ^ a b c d e f g Ai racconti di Calvino il premio Bagutta 1959 (PDF), in Avanti!, n. 73, Edizione Nazionale, 26 marzo 1959, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.«Il 23º premio Bagutta è stato assegnato ieri sera a Italo Calvino per i Racconti pubblicati da Einaudi. [...] II premio « Bagutta-opera prima» è stato assegnato a Giuliano Gramigna per il romanzo Un destino inutile (Ceschina ed.). A questi due premi tradizionali se ne sono aggiunti questo anno altri tre: il premio « Vent'anni dopo », assegnato a Romano Bilenchi per i suoi Racconti (Vallecchi) [...] Secondo nuovo premio è il « Tre signore » [...]: la sua prima edizione è andata ieri sera a Grazia Livi per il libro Gli scapoli di Londra (Sansoni). Infine, il terzo nuovo premio, il «Bagutta Fracchia», è stato assegnato a Oliviero Honoré Bianchi per il romanzo Notte del diavolo edito da Mondadori. Il premio « Pastasciutta » è stato diviso ex aequo tra Mario De Angelis ed Emilio Pozzi [...]»
- ^ a b c Il «Bagutta» a Enrico Emanuelli. Antonio Barolini premiato per la poesia, in La Stampa, n. 115, 13 maggio 1960, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ a b c II «Premio Bagutta» a Emanuelli e Barolini (PDF), in l'Unità, 13 maggio 1960, p. 2. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ a b c d e f Giuseppe Bartolucci, A Emanuelli e Barolini il premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 115, Edizione Nazionale, 13 maggio 1960, p. 3. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
- ^ A Vigolo il «Premio Bagutta» (PDF), in l'Unità, 23 febbraio 1961, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ a b Cam., Il premio Bagutta a Giorgio Vigolo, in n.d., 23 febbraio 1961. URL consultato il 19 dicembre 2018. Ospitato su Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.«Milano, 22 febbraio. Allo scrittore Giorgio Vigolo, autore di « Notti romane » è stato assegnato il premio Bagutta '61 [...] Il famoso premio Bagutta quest'anno è tornato alle origini: sono stati, infatti, eliminati [...] tutti i premi di contorno « Opera prima », « Bagutta tre signore », « Bagutta Agnesi », « Bagutta Gilette », ecc. [...] Quest'anno è rimasto in piedi soltanto il premio Bagutta.»
- ^ II premio Bagutta a Dessi (PDF), in l'Unità, 12 gennaio 1962, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Gian Carlo Ferretti, Giuseppe Dessi dagli esordi al romanzo premiato con il "Bagutta" (PDF), in l'Unità, 30 gennaio 1962, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
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- ^ Gaetano Tumiati, Il Premio Bagutta dopo aspri contrasti assegnato a «La linea gotica» di Ottieri, in La Stampa, n. 12, 15 gennaio 1963, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ A Landolfi il Premio Bagutta (PDF), in l'Unità, 15 gennaio 1964, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
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- ^ G. M., Il «Bagutta» a Landolfi lo scrittore che non c'è (PDF), in Avanti!, n. 12, Edizione Nazionale, 15 gennaio 1964, p. 6. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
- ^ Il "Bagutta" a Biagio Marin. Marin un poeta triestino di 74 anni, in La Stampa, n. 9, 12 gennaio 1965, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ Marin ha vinto il Premio Bagutta (PDF), in l'Unità, 15 gennaio 1965, p. 3. URL consultato il 17 dicembre 2018.«Il 29º premio «Bagutta» è stato assegnato questa sera [...] al poeta triestino (di Grado) Biagio Marin [...] II non tempo del mare (che gli ha valso il « Bagutta» 1965, e che è stato edito, come quasi tutti gli altri, da Vanni Scheiwiller)»
- ^ Il premio Bagutta a Biagio Marin (PDF), in l'Unità, 17 gennaio 1965, p. 8. URL consultato il 17 dicembre 2018).
- ^ A Biagio Marin il premio Bagutta (PDF), in Avanti!, n. 12, Edizione Nazionale, 15 gennaio 1965, p. 7. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.
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- ^ Teatro, cinema, tv, in Stampa Sera, n. 4, La Stampa, 5 gennaio 1982, p. 31. URL consultato il 21 dicembre 2018.«[...] Angela Bianchini ha pubblicato vari libri fra cui Lungo equinozio che nel 1962 vinse come opera prima il Premio Bagutta [...]»
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- ^ Fulvio Senardi, Oliviero Honorè Bianchi, uno scrittore da riscoprire, in Il Piccolo, 9 ottobre 2008. URL consultato il 20 dicembre 2018. Ospitato su la Repubblica.
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- ^ Per colpa di Bocca (PDF), in Avanti!, n. 103, Edizione Nazionale, 1º maggio 1965, p. 8. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018). Ospitato su Senato.«Grazia Livi [...] ha avuto anche un premio Bagutta per il suo libro « Gli scapoli di Londra »»
- ^ a b Il premio Bagutta-Tripoli, in La Stampa, n. 269, 12 novembre 1939, p. 6. URL consultato il 17 dicembre 2018.
- ^ È morto lo scrittore Antonio Delfini (PDF), in l'Unità, 25 febbraio 1963, p. 5. URL consultato il 17 dicembre 2018.«[Antonio Delfini] Nel 1938 pubblicò nella rivista « Letteratura » i racconti del « Ricordo della Basca », ristampato poi nel 1956 da Nistri-Lischi, in un volume che ottenne il premio Bagutta opera prima»
- ^ Giuseppe Marchetti, Antonio Delfini, Firenze, La Nuova Italia, 1975, p. 112.«Il ricordo della Basca, con l'aggiunta di una Introduzione (pp. 9-109), Pisa, Nistri Lischi, 1956 (a quest'opera fu assegnato il Premio « Bagutta vent'anni dopo » nel 1957)»
- ^ Il ricordo della Basca, su nistri-lischi.it. URL consultato il 17 dicembre 2018.«Premio Bagutta 1956»
- ^ Premio Bagutta – Vergani, su lapermanente.it. URL consultato il 27 febbraio 2020.
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- ^ I premi (PDF), in Avanti!, n. 81, Edizione di Torino, 6 aprile 1951, p. 3. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018). Ospitato su Senato.«[...] il prossimo anno il « Premio Donna » Bagutta Gi.Vi.Emme « istituito per dare ogni anno un riconoscimento alle donne che portano un singolare contributo nel campo delle arti, delle scienze, della vita civile » sarà destinato alle pedagogiste e alle educatrici.»
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Albo d'oro, su bagutta.it. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2015).
- Storia del Premio Bagutta, su storiadimilano.it.