Innestando all'organico il portiere di riserva Miniussi[4], lo scacchiere tatticò registrava in via sperimentale l'utilizzo di Facchetti come ala sinistra — facendone il primo difensore nella storia del campionato italiano a raggiungere la doppia cifra in termini di gol —[5][6] anziché da terzino.[7]
Nel settembre 1965 l'Inter difese con successo il titolo mondiale ancora contro l'Independiente[8][9], contenendo la fatica rispetto all'anno prima[8][10]: una rete di Peiró e la doppietta di Mazzola decisero le sorti del confronto già all'andata[11][12], prima del pareggio «a occhiali» nel ritorno di Avellaneda.[8]
Procedeva senza eccessivi intoppi anche il cammino verso la stella[13][14], con la fase iniziale del campionato archiviata dal primato davanti a Napoli e Milan[15][16]: nella seconda parte del torneo fu il Bologna a rimpiazzare partenopei e rossoneri in veste d'inseguitrice[17], con gli uomini di Herrera frattanto chiamati a ripetersi in Europa debuttando agli ottavi di finale in quanto detentori del trofeo.[18][19]
Mentre dagli scontri diretti con l'opponente felsinea venne ricavato un solo punto sui 4 disponibili[20][21], la partecipazione alla coppa si arrestò in semifinale ad opera del Real Madrid[8][19]: a frenare i nerazzurri una sconfitta in campo iberico cui seguì la divisione della posta in palio a San Siro[8][19], dopo l'eliminazione nei turni precedenti della romena Dinamo Bucarest e del magiaro Ferencvaros.[8][19]
La seconda affermazione consecutiva in Italia smaltiva la delusione per il mancato ingresso in finale[22][23], col responso matematico dello Scudetto giunto alla penultima domenica grazie al 4-1 inflitto alla Lazio nel capoluogo lombardo[24]: distanziando a +4 i succitati emiliani[25], la Beneamata avvicinò i 12 titoli nazionali della Juventus portandosi a quota 10 e ricevendo per l'occasione un apposito simbolo sulle divise di gioco[8][26] (impresa cui erano addivenuti in precedenza solamente gli stessi bianconeri).[27]
^Gara originariamente in calendario per il 12 settembre 1965, ma rinviata per l'impegno in Coppa Intercontinentale; cfr. Paolo Bertoldi, Senza Inter e senza esami anti-doping, in La Stampa, 11 settembre 1965, p. 8.
^Gara originariamente in calendario per il 19 settembre 1965 ma rinviata per garantire un maggior riposo all'Inter dopo la Coppa Intercontinentale; cfr. Il Bologna a Foggia ed il Milan a Brescia, in La Stampa, 18 settembre 1965, p. 8.