Aymavilles
Aymavilles comune | |
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(IT) Comune di Aymavilles (FR) Commune d'Aymavilles | |
Panorama del capoluogo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Loredana Petey (Autonomie Communale) dal 10-5-2015 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate | 45°42′04.32″N 7°14′25.08″E |
Altitudine | 640 m s.l.m. |
Superficie | 53,24 km² |
Abitanti | 2 091[1] (31-12-2020) |
Densità | 39,27 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Cogne, Gressan, Jovençan, Saint-Pierre, Sarre, Valsavarenche, Villeneuve |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11010 |
Prefisso | 0165 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007008 |
Cod. catastale | A108 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 937 GG[3] |
Nome abitanti | (FR) Aymavillains |
Patrono | Cristo Re |
Giorno festivo | 24 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Aymavilles all'interno della Valle d'Aosta | |
Sito istituzionale | |
Aymavilles (pron. fr. AFI: [ɛmavil], Le-z-Amaveulle in patois valdostano[4][5]) è un comune italiano di 2 091 abitanti[1] della Valle d'Aosta.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il capoluogo (chef-lieu) è situato all'imbocco della Val di Cogne, e il territorio comunale occupa la parte bassa della vallata, fino ai villaggi di Vieyes e Sylvenoire.
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[6]
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Il clima invernale è molto influenzato dal fatto che il comune si trovi all'envers, infatti le temperature sono tendenzialmente sempre al di sotto di 0 °C a causa della bassa esposizione solare. Tuttavia possono esserci delle giornate più miti a causa del föhn. Le precipitazioni sono quasi sempre nevose. L'estate è calda ma ventilata e caratterizzata da episodi temporaleschi. La primavera e l'autunno sono le stagioni dove si concentrano la maggior parte delle precipitazioni. Salendo di quota verso le frazioni più alte, il clima diventa tipicamente alpino.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo deriva dal nome di un colono vissuto durante l'epoca romana, Aimus [Patavinus], come riportato inoltre sul ponte acquedotto di Pont d'Aël, con il suffisso -villes, utilizzato per designare un villaggio centrale di un comune (= capoluogo), com'è il caso di Villes-dessus e Villes-dessous a Introd.[7]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Da Aymavilles, epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.
In epoca fascista, dal 1939 al 1946, il comune fu accorpato a quello di Villanova Baltea[8] al 1945[4].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Giunta Regionale del 16 dicembre 1999.[9]
«Inquartato: il primo, d'oro, al leone di nero, linguato, armato, allumato ed immaschito di rosso; il secondo, d'argento, col capo di rosso, alla banda di nero, caricata in capo, nel senso della banda, di una colomba d'argento; il terzo, di rosso, al castello a quattro torri (due visibili) merlate, una a destra, alla ghibellina ed una, a sinistra, alla guelfa, di dodici pezzi ciascuna (sei visibili), il tutto d'argento, coperto e finestrato di otto pezzi di nero, il quarto, di nero a due campanili, d'oro, il primo a destra, coperto da una cupola cimata da una croce latina e dal gallo dello stesso, finestrata di nero, il secondo, a sinistra, coperto da una cuspide fiancheggiata da quattro gugliette (due visibili) e cimata dalla croce latina dello stesso e finestrato di cinque pezzi (2, 2, 1) del campo. Lo stemma è sormontato da una corona di Comune e sostenuto da due rami decussati in punta di verde, di melo a destra fruttato d'oro e di vite a sinistra fruttato d'azzurro, legati e annodati da un nastro tricolore e da un nastro partito di rosso e di nero.»
Il leone nero in campo d'oro è il simbolo dei nobili d'Aymaville (de Amavilla), signori del luogo tra il XII e il XIV secolo; nel secondo quarto lo stemma dei baroni di Challant-Aymavilles, padroni del feudo nel 1354; nel terzo quarto è raffigurato il castello di Aymavilles; i due campanili sono quelli delle chiese medievali di Saint-Martin e di Saint-Léger che nel 1926 furono riunite nella parrocchia di Cristo Re. I rami che circondano lo scudo, al posto delle consuete fronde di quercia e d'alloro, si riferiscono alle principali produzioni agricole della zona.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di Cristo Re
La chiesa di Saint-Léger
[modifica | modifica wikitesto]Storicamente per lunghi secoli il comune ha avuto due parrocchie, quella di Saint-Léger-d'Autun (it., San Leodegario), e quella di Saint-Martin. Le due parrocchie furono unificate nel 1926.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è dominato dal suo castello posto su una collina morenica in posizione dominante. Le prime notizie risalgono al 1278. Della torre duecentesca rimangono le grosse murature d'ambito. Nel 1357, Aimone di Challant diede via a opere di rinforzo difensivo della struttura. Ora è di proprietà della regione, ed è stato oggetto di importanti interventi di ristrutturazione.
La casaforte d'Allian, ancora presente nel 1722, era edificata a ponente della chiesa parrocchiale di Saint-Martin, nella località Tour d'Allian[10]. I materiali della casaforte in rovina vennero utilizzati per l'edificazione della stessa.[11]
La casaforte Montbel, nell'omonima frazione, è oggi trasformata in abitazione rurale.[11]
André Zanotto ricorda anche la presenza ad Aymavilles di costruzioni oggi non più esistenti, quali il castello di Châtellet parte della ricognizione feudale di Giacometto (Jacquemet) d'Aymaville del 1297, e la Tour du Bois, citata in un documento del 1308.[11]
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Il Pont d'Aël, ponte acquedotto parte della strada romana che da Aosta conduceva al Colle del Piccolo San Bernardo
- A Ozein, nella località Pos, si trova la Tornalla, localmente chiamata anche Casa del vescovo (in francese, Maison de l'évêque)[12][13], di minor pregio, con scala a chiocciola interna. L'edificio si presenta in pessimo stato ed è recintato perché pericolante
- Il ponte di Chevril era un ponte in legno costruito nel 1865 insieme alla Strada Regionale 47, in val di Cogne, al limite comunale con Cogne, dove la strada attraversa il torrente Grand Eyvia. Crollato nel 2011, era il simbolo del collegamento con il fondovalle e rappresentava un'opera di grande tecnica e importante reperto storico del Regno d'Italia[14].
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]- Parco nazionale del Gran Paradiso
- Le miniere di Pompiod[15], oggi abbandonate, sono l'habitat per eccellenza dei pipistrelli in Valle d'Aosta: è qui che diverse specie di chirotteri trovano rifugio, ibernandosi e riproducendosi: il sito, insieme al castello di Aymavilles in cui per diversi anni una colonia di Myotis myotis ha trovato il luogo adatto alla riproduzione, è riconosciuto come sito di interesse comunitario (cod. SIC: IT1205034)[16][17]
- L'ambiente naturale del Pont d'Aël è sito di interesse comunitario (cod. IT1205030, 183 ha)
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[18]
Istituzioni, enti e associazioni
[modifica | modifica wikitesto]Ad Aymavilles si trova la sede della cooperativa di viticoltori la Cave des onze communes (in francese, Cantina degli undici comuni), che raggruppa i produttori di Aymavilles e di altri dieci comuni limitrofi.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]Nel capoluogo, località Chef-lieu nº 27, ha sede la biblioteca comunale.
Cucina
[modifica | modifica wikitesto]La Faveau (in dialetto valdostano, Favò), uno dei piatti tipici minori della cucina valdostana, è una minestra di fave originaria di Ozein, villaggio di Aymavilles.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Le Bettex, La Camagne, Caouz, Chef-lieu, Cerignan, Le Chabloz, Champagnole, Champessolin, Champlan, Champleval-Dessous, Le Château, Cheriettes, Chevril, Clos-Savin, La Cleyvaz, La Combaz-de-la-Donnaz, Crétaz-Saint-Martin, Le Croux, Le Dialley, La Ferrière, Le Folliex, Le Fournier, Gallièse, Le Géraudey, Le Glassier, Les Léonard, Lillaz, Le Micheley, Le Montbel, Les Moulins, Orsière, Ozein (Le Belley, Le Chantel, Le Dailley, La Charrère, Les Murasses, Pos, Vers-les-Prés, La Ville), Pesse, Pognon Pompiod, Le Pont-d'Aël, La Poyaz, La Roche, Saint-Léger, Saint-Maurice, Seissogne, Sylvenoire, Tour-d'Allian (Villetos), Turlin (Chanabertaz, Turlin-Dessous, Turlin-Dessus), Les Urbains, Venoir, Vercellod, Vieyes[19].
Economia
[modifica | modifica wikitesto]L'economia è fortemente legata all'agricoltura. Nel territorio sono presenti vari vitigni che vengono utilizzati localmente per la produzione di vini locali[20]
Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Aymavilles si produce energia idroelettrica. La centrale idroelettrica di Aymaville sfrutta le acque del torrente Grand Eyvia e lo scarico della centrale idroelettrica di Grand Eyvia. La centrale di Grand Eyvia, sempre sul territorio comunale, utilizza le acque della Dora Baltea e le acque di scarico delle centrali di Champagne 1, Champagne 2 e Chavonne.[21]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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28 giugno 1985 | 24 maggio 1990 | Guido Jérusel | Union Valdôtaine | Sindaco | [22] |
24 maggio 1990 | 29 maggio 1995 | Germano Gorrex | - | Sindaco | [22] |
29 maggio 1995 | 8 maggio 2000 | Germano Gorrex | Union Valdôtaine | Sindaco | [22] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Fedele Belley | lista civica | Sindaco | [22] |
9 maggio 2005 | 24 maggio 2010 | Fedele Belley | lista civica | Sindaco | [22] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Luciano Saraillon | lista civica | Sindaco | [22] |
11 maggio 2015 | in carica | Loredana Petey | Sindaco | [22] |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]In questo comune gioca l'Aygreville, squadra del campionato di Eccellenza, frutto della fusione, come indica il nome, di tre società rappresentanti Aymavilles, Gressan e Villeneuve[23];
Calcio a 5
[modifica | modifica wikitesto]La squadra del comune è l'Aymavilles Calcio a 5.
Pallavolo
[modifica | modifica wikitesto]In passato, ha ottenuto buoni risultati l'Aymavilles Volley femminile, capace di vincere alcuni campionati di I Divisione VdA. Oggi è inattivo.
Sport tradizionali
[modifica | modifica wikitesto]In questo comune si gioca a palet e a rebatta, caratteristici sport tradizionali valdostani.[24]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 50, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Regione autonoma Valle d'Aosta. Assessorato beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, Comuni valdostani, su www.patoisvda.org. URL consultato il 27 luglio 2023.
- ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
- ^ Vallée d'Aoste autrefois, raccolta di opere di Robert Berton, 1981, Sagep ed., Genova.
- ^ L. 22 maggio 1939, n. 811.
- ^ (FR) D.P.G.R. n. 711 del 16 dicembre 1999 (PDF).
- ^ La Chiesa Parrocchiale di Saint Martin
- ^ a b c André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], pp. 66-67, ISBN 88-7032-049-9.
- ^ Un ancient bâtiment à Ozein : la Tornalla
- ^ Tornalla, Ozein (Aymavilles ), su fondoambiente.it.
- ^ Cogne, è crollato il ponte di Chevril, La Vallée, 14 gennaio 2012.
- ^ Le miniere di Pompiod prendono il nome dall'omonima frazione del comune di Jovençan.
- ^ Castello e miniere abbandonate di Aymavilles su www.vivavda.it
- ^ Santa Tutino, La natura oltre il parco sulla Rivista Environnement, .regione.vda.it
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comune di Aymavilles - Statuto (PDF), su comune.aymavilles.ao.it. URL consultato il 24 maggio 2024.
- ^ Vini e vigneti, su comune.aymavilles.ao.it. URL consultato il 28 marzo 2020.
- ^ CVA, Gli impianti idroelettrici di CVA in Valle d’Aosta, su cvaspa.it. URL consultato il 28 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2019).
- ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
- ^ ASD Aygreville Calcio, su ASD Aygreville Calcio, 3 maggio 2024. URL consultato il 25 agosto 2024.
- ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jean Bérard, Ai piedi della Grivola: storia, leggende, fatti e figure del tempo antico, Aosta, Tipografia Valdostana, 1991.
- Raymond Vautherin, Aymavilles et ses toponymes, Aoste: Le château, 2005
- Aymavilles = Le s-Amaveulle: Val d'Aoste, Aymavilles: Centre culturel d'Aymavilles, 1980
- Joseph-César Perrin, Aymavilles. Recherches pour l'histoire économique et sociale de la communauté, 2 tomi, Aosta: Le château, 1997.
- Restitution. Restauration de l'église paroissiale, Paroisse du Christ Roi en Aymavilles, Aoste: Région autonome Vallée d'Aoste. Assessorat de l'éducation et de la culture. Surintendance des activités et des biens culturels, 2009
- Aimé Chenal, Le Grand-Saint-Bernard dans l'époque préceltique. Origine du mot Aymavilles, Aoste: Duc, 1961
- Guida Rurale della Valle d'Aosta. Comunità Montana Grand Paradis, Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali - Regione Autonoma Valle d'Aosta, 2009.
- Pont d'Aël
per la bibliografia relativa al Ponte acquedotto di Pont d'Aël si rimanda alla sezione dedicata
- Castello di Aymavilles
per la bibliografia relativa al Castello di Aymavilles si rimanda alla sezione dedicata
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, FR) Sito ufficiale, su comune.aymavilles.ao.it.
- Aymavilles, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 236108489 |
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