Torgnon
Torgnon comune | |
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(IT) Comune di Torgnon (FR) Commune de Torgnon | |
Panorama di Torgnon | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Capoluogo | Mongnod |
Sindaco | Lorena Engaz (lista civica) dal 2-11-2021 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°48′05.86″N 7°34′13.11″E |
Altitudine | 1 489 m s.l.m. |
Superficie | 42,46 km² |
Abitanti | 555[1] (01-01-2022) |
Densità | 13,07 ab./km² |
Frazioni | vedi paragrafo |
Comuni confinanti | Antey-Saint-André, Bionaz, Châtillon, Nus, Saint-Denis, Valtournenche, Verrayes |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11020 |
Prefisso | 0166 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007067 |
Cod. catastale | L217 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 466 GG[3] |
Nome abitanti | (FR) Torgnoleins |
Patrono | Martino di Tours |
Giorno festivo | 11 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Torgnon all'interno della Valle d'Aosta | |
Sito istituzionale | |
Torgnon (Torgnòn in patois valdostano; Tornjunh nel dialetto walser töitschu[4]) è un comune italiano sparso di 555 abitanti[1] della Valtournenche, valle laterale della Valle d'Aosta.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il Comune di Torgnon è compreso tra 800 e 3.320 metri di altitudine. Il comune è composto da ventidue frazioni distribuite su un ampio e soleggiato terrazzo morenico. Il col Saint-Pantaléon collega Torgnon con Chambave.
La cima più elevata del territorio comunale è la Punta Tsan (3.320 metri s.l.m.)
Le altre cime principali sono:
- Le Salé (3107 metri s.l.m.)
- Mont Blanc (Cime Blanche) (3009 metri s.l.m.)
- Les Crottes (3001 metri s.l.m.)
- Le Saleron (2825 metri s.l.m.)
- Ersaz (2789 metri s.l.m.)
- La Variossa (2621 metri s.l.m.)
- Méabé (2617 metri s.l.m.)
- Becca d'Aver (2469 metri s.l.m.)
- Grâpa (2467 metri s.l.m.)
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[5]
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è ricco di testimonianze storiche. A Châtel e Chatrian sono stati individuati due insediamenti protostorici e sul Col Pierrey è stato rinvenuto un villaggio salasso, a dimostrare che Torgnon era già abitato prima della dominazione romana.
Il papa Alessandro III cita la parrocchia di Torgnon nella sua bolla del 20 aprile 1176 sita « in Valle tornina ». Sembra quindi che Torgnon (dal latino Tornacus, corrotto in Tornio) abbia dato il nome alla Valtournenche, denominata in seguito « Vallis Tornenchia » e quindi « Valtournanche »[6].
Dal Medioevo il Comune fece parte della Signoria di Cly, il cui dominio si estendeva al di là delle Alpi, fino a Sion (Svizzera) Durante il governo, particolarmente tirannico di Pierre de Cly, il feudo di cui faceva parte Torgnon fu conquistato dai Savoia che l'amministrarono per circa 200 anni per mezzo di un castellano.
Nel 1550 fu ceduto alla famiglia Moralis, poi ai Fabri, ai Roncas ed infine ai Bergera, che nel 1750 rinunciarono definitivamente ai diritti feudali sul comune di Torgnon.
Del periodo delle signorie restano i canali di irrigazione, tra i quali Le rû du pan perdu, i rascard, il mulino di Étirol e le vestigia dell'ospizio di Chavacour. Quest'ultimo era situato sulla via che collegava il territorio di Torgnon col vicino Vallese, attraverso i colli Chavacour, For, Collomb e Théodule. Queste vie servivano al commercio del bestiame e del Muscat de Chambave.
In epoca fascista, il toponimo fu italianizzato in Torgnone, dal 1939[7] al 1946[8].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 maggio 1998.[9]
«Inquartato: nel primo, di argento, al capo di rosso, alla banda di nero sul tutto, caricata da tre mezzelune calanti, d'oro; nel secondo, di rosso, alla croce d'argento; nel terzo, d'oro, seminato di chiavi, poste in palo, di rosso, al leone attraversante, dello stesso; nel quarto, di azzurro, alla banda d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il primo quarto riprende lo stemma dei Challant, del ramo di Cly, signori di Torgnon dall'inizio del XIII secolo al 1376, quando Amedeo VI di Savoia privò Pietro di Challant-Cly del titolo e confiscò i suoi beni a causa dei delitti e delle malversazioni di cui si era macchiato. La signoria di Cly passò quindi sotto il dominio diretto dei sovrani sabaudi a cui si riferisce la croce di Savoia del secondo quarto. Fu in seguito infeudata alla famiglia Fabri, rappresentata dallo stemma nel terzo quarto.[10] L'ultimo quarto riproduce la banda d’argento in campo azzurro della famiglia Besenval, originaria di Torgnon.[10]
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Una casa cinquecentesca a Valleil conserva un solaio dell'XI secolo;
- Un "grenier" in frazione Nozon, recentemente ristrutturato reca sulla vecchia trave di colmo del tetto la data 1677;
- Una casa in località Mongnod mostra ancora un'iscrizione del 1814 dedicata al Re di Sardegna.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- I ruderi del Castello di Chavacour, forse fatto costruire da Bonifacio di Cly, a protezione di un colle secondario per la Svizzera; l'ospizio di Chavacour viene ricordato come stazione di posta dei Signori di Cly
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]- Lo Stagno di Lo Ditor, sito di interesse comunitario;
- Ambienti calcarei d'alta quota attorno al Lago Tsan, sito di interesse comunitario (cod. IT1205081, 453 ha).
Punti panoramici
[modifica | modifica wikitesto]Il col Saint-Pantaléon (1645 metri s.l.m.) e Saint-Évence (1667 metri s.l.m.), collegati da un sentiero panoramico sullo spartiacque tra la bassa Valtournenche e la valle centrale. Si possono ammirare il Cervino e tutta la Valtournenche nonché gran parte della media valle centrale e le sue montagne.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[11]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano parlato da gran parte della popolazione.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]In frazione Mongnod 4 ha sede la biblioteca comunale.
Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo etnografico del Petit-Monde, museo etnografico in località Triatel;
- Museo parrocchiale di Torgnon
Turismo
[modifica | modifica wikitesto]Importante e tipica è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, quali statuine e sabot.[12]
Una delle principali risorse economiche di Torgnon è il turismo, soprattutto invernale, grazie al comprensorio sciistico presente nei pressi della località.
Impianti sciistici
[modifica | modifica wikitesto]La società che gestisce gli impianti sciistici di Torgnon è la Cervino S.p.A.[13]. I chilometri di piste da discesa sono circa 23[14].
Attualmente (stagione 2014-2015) gli impianti sciistici sono i seguenti:
- Telecabina 8 posti Mongnod-Chantorné (1 pista rossa)
- Seggiovia quadriposto Chantorné (1 pista blu)
- Seggiovia biposto Col Fenêtre (4 piste rosse e 1 nera)
- Seggiovia quadriposto Collet (1 rossa e 1 nera)
A cui si aggiungono uno Snow Park e un parco giochi sulla neve.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'elenco delle frazioni con il loro nome ufficiale in francese. Tra parentesi sono indicate le versioni non ufficiali in patois torgnolein :
Berzin (Berzén), Champagnod (Tsampagneu), Champeille (Tsampeille), Chantorné (Tsantorné), Chaté (Chaté), Châtelard (Tsatellà), Chatrian (Tsatrian), Cheille (Chéille), Chésod (Tséseu), Cortod (Corteu), Étirol (Étiou), Gombaz (Gomba), Mazod (Mazeu), Mongnod (Mongneu - chef-lieu), Nozon, Pecou, Septumian (Setteumian), Triatel (Triaté), Tuson (Teuson), Valleil (Vallèi), Verney, Vesan Dessous (Vesan désò), Vesan Dessus (Vesan dameun), les Roncs (Lé Ron).
Il toponimo della frazione Nozon ha la particolarità di essere sia un ambigramma naturale che un palindromo.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1975 | 1985 | Carlo Perrin | Sindaco | ||
6 giugno 1985 | 23 maggio 1990 | Livio Perrin | - | Sindaco | [15] |
23 maggio 1990 | 13 luglio 1993 | Carlo Perrin | Union Valdôtaine | Sindaco | [15] |
13 luglio 1993 | 29 maggio 1995 | Filiberto Lucat | Union Valdôtaine | Sindaco | [15] |
29 maggio 1995 | 8 maggio 2000 | Filiberto Lucat | Union Valdôtaine | Sindaco | [15] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Filiberto Lucat | lista civica | Sindaco | [15] |
9 maggio 2005 | 25 giugno 2008 | Albert Chatrian | lista civica | Sindaco | [15] |
25 giugno 2008 | 25 maggio 2010 | Gilberto Neyroz | lista civica | Sindaco | [15] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Cristina Machet | lista civica | Sindaco | [15] |
20 maggio 2015 | 2 novembre 2021 | Daniel Perrin | Sindaco | [15] | |
2 novembre 2021 | in carica | Lorena Engaz | Sindaco |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Sport
[modifica | modifica wikitesto]In questo comune si gioca sia a palet che a tsan, tipici sport tradizionali valdostani.[16]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
La Cappella di Ponty.
-
Antico mulino di Étirol.
-
Rascard medievale di Triatel.
-
Cappella di Triatel.
-
Fascere per la fontina al Museo etnografico del Petit-Monde.
-
Uno scorcio di Triatel e del rascard medievale del Museo etnografico del Petit-Monde.
-
Grenier del 1677 a Nozon.
-
Torgnon visto dal col Saint-Pantaléon
-
Fienagione a Torgnon nel 1967
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 1 gennaio 2022 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Vocabolario italiano – töitschu (PDF) (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2013).
- ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
- ^ Robert Berton, Antroponymie Valdôtaine. Communauté de Montagne du Marmore, Musumeci éd., Quart, 1988, p. 41.
- ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 657, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Decreto del Presidente della Repubblica del 04/05/1998 (PDF).
- ^ a b Federico Bona, Armoriale Valdostano (PDF), Blasonario Subalpino, 2013.
- ^ ISTAT
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 3.
- ^ Sito ufficiale della SIRT, su torgnon.info. URL consultato il 29 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2011).
- ^ Impianti e Piste, su torgnon.net. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
- ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Torgnon, Aoste: Duc, 1998
- Torgnon, a cura del Centre d'études francoprovençales René Willien de Saint Nicolas, Quart: Musumeci, 1989
- Claudine Remacle, L'habitat rural valdôtain: étude de géographie historique et sociale: Torgnon, Oyace, Bionaz, Torino: Allemandi, 1994
- Mirko Cianci, Torgnon: croci di edificazione e di missione, Châtillon: Edizioni Cervino, 1996
- Matilde Martinengo, Architettura rurale in Valle d'Aosta. Torgnon, Torino: Allemandi, 1998
- Sylvain Vesan, Torgnon: recherches historiques, Aoste: Imprimerie catholique, 1924; nuova edizione a cura di Alma Perrin e Walter Garin, Aosta: Imprimerie valdôtaine, 1993
- Nanni Basso, Torgnon: la montagna nel cuore, Genova: Sagep, 2011
- Gruppo di lavoro della biblioteca di Torgnon (a cura di), Il Museo etnografico Petit-Monde = Le Musée ethnographique Petit-Monde, Comune di Torgnon, 2005
- Il labirinto della memoria = Le labyrinthe de la mémoire, a cura del comitato scientifico del Musée Petit-Monde, Aosta: Tipografia valdostana, 2009
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torgnon
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, FR, EN) Sito ufficiale, su comune.torgnon.ao.it.
- Torgnon, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 136210107 · LCCN (EN) n96083642 · BNF (FR) cb131636607 (data) · J9U (EN, HE) 987007533346705171 |
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