Javier Zanetti

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Javier Zanetti
Zanetti nel 2014
NazionalitàArgentina (bandiera) Argentina
Altezza178 cm
Peso75 kg
Calcio
RuoloDifensore, centrocampista
Termine carriera1º luglio 2014
Carriera
Giovanili
1982-1989Independiente
1989-1992Talleres (RdE)
Squadre di club1
1992-1993Talleres (RdE)33 (1)
1993-1995Banfield66 (4)
1995-2014Inter615 (12)[1]
Nazionale
1995-1996Argentina (bandiera) Argentina olimpica12 (0)[2]
1994-2011Argentina (bandiera) Argentina145 (5)[3]
Palmarès
 Giochi Panamericani
OroMar del Plata 1995
 Giochi olimpici
ArgentoAtlanta 1996
 Copa América
ArgentoPerù 2004
ArgentoVenezuela 2007
 Confederations Cup
ArgentoArabia Saudita 1995
ArgentoGermania 2005
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Javier Adelmar Zanetti (pronuncia in spagnolo: [xaˈβ̞je̞ɾ að̞e̞lˈmaɾ saˈne̞ti]; Dock Sud, 10 agosto 1973) è un dirigente sportivo ed ex calciatore argentino, di ruolo difensore o centrocampista, vicepresidente dell'Inter.

Soprannominato Pupi[4] o El Tractor (in italiano "il trattore"),[4][5][6] è considerato uno dei più grandi giocatori argentini della storia del calcio[7][8][9][10][11] nonché uno dei migliori difensori della sua generazione.[9][10][12][13][14] Cresciuto in Argentina, inizia la sua carriera prima al Talleres e poi al Banfield. Nel 1995 si trasferisce all'Inter, squadra di cui è capitano dal 2001[15] al 2014, anno in cui conclude l'attività agonistica. Dell'Inter diventa il calciatore con più presenze nella storia[16] (858) nonché il più vincente in assoluto con sedici trofei, tra i quali figurano cinque campionati italiani (2005-06, 2006-07, 2007-08, 2008-09 e 2009-10), quattro Coppe Italia (2004-05, 2005-06, 2009-10 e 2010-11), quattro Supercoppe italiane (2005, 2006, 2008 e 2010), una Coppa UEFA (1997-98), una Champions League (2009-10) e una Coppa del mondo per club FIFA (2010). Dell'Inter è inoltre il giocatore con più presenze da capitano in Champions League (82).[17]

Con la nazionale argentina, con cui è arrivato in finale di Coppa America nel 2004 e nel 2007 e di Confederations Cup nel 1995 e nel 2005,[18] ha disputato 145 partite, cifra che lo rende il terzo giocatore con il maggior numero di presenze nella storia della Selección Albiceleste, alle spalle di Lionel Messi e Javier Mascherano.[11]

Con 1 114 partite ufficiali disputate, è undicesimo nella classifica dei calciatori con almeno 1000 presenze in carriera; è inoltre lo straniero con più presenze in Serie A (615) e il quarto giocatore in assoluto per partite disputate nella suddetta competizione, alle spalle di Gianluigi Buffon, Paolo Maldini e Francesco Totti.

Nel 2004 è stato incluso da Pelé nella FIFA 100,[7] la lista dei 125 migliori calciatori viventi redatta in occasione del centenario della FIFA, mentre nell'ottobre del 2011, durante la consegna del Golden Foot, ha ricevuto il premio alla carriera come "leggenda del calcio".[19] Il 9 marzo 2018, in concomitanza col 110º anniversario della fondazione dell'Inter, è stato il primo difensore a essere inserito nella Hall of Fame del club milanese,[20] che già tre anni prima aveva ritirato la sua maglia numero 4.[21] La rivista FourFourTwo lo ha inserito al 42º posto nella classifica dei 101 calciatori più forti del periodo 1994-2019.[22]

Nel corso della sua carriera si è distinto per sportività e correttezza, guadagnandosi la stima di compagni di squadra, avversari e addetti ai lavori[23][24][25].

Di origini italiane (il bisnonno, Paolo Zanetti,[26] era originario di Sacile, in provincia di Pordenone),[27][28] Javier Zanetti è nato a Buenos Aires il 10 agosto del 1973, da Rodolfo Ignacio Zanetti e Violeta Bonazzola,[29] ma è in provincia che crebbe, nel sobborgo portuale del Partido di Avellaneda, Dock Sud.[30] Prese il secondo nome Adelmar da un medico che gli salvò la vita da neonato, quando aveva dei problemi di respirazione.[31] È il fratello minore di Sergio,[29] anch'egli calciatore, e poi allenatore dell'Inter Juniores Berretti e successivamente del Lecco.[32]

Zanetti è sposato dal 1999 con Paula de La Fuente, conosciuta nel 1991 mentre militava nel Talleres.[33][34] La coppia ha tre figli: Sol (nata l'11 giugno 2005),[35] Ignacio (nato il 27 luglio 2008),[36] e Tomás (nato il 9 maggio 2012).[37] Il padrino della figlia è Iván Zamorano, mentre quello del secondo figlio è Iván Córdoba.[38] Il fratello della moglie, Sebastiàn, dal 2023 allena la Fiorentina femminile dopo aver guidato anche l’Inter femminile e il Como femminile: con le due squadre lombarde ha vinto il campionato di Serie B nelle stagioni 2018-19 e 2021-2022.[39][40]

L'argentino ha pubblicato tre autobiografie (Capitano e gentiluomo, Giocare da uomo e Un legame mondiale. Storie di calcio tra Italia e Argentina, edite rispettivamente da Rizzoli[41] e Mondadori[42][43]), ha partecipato come attore al film del regista Piergiorgio Gay Niente paura (2010)[44] ed è stato protagonista del documentario Zanetti Story (2015), diretto da Carlo Sigon e Simone Scafidi.[45] Nel 2018 è uscito il libro Vincere, ma non solo, edito da Mondadori, in cui racconta la sua vita una volta terminata la carriera da giocatore.[46]

Nell'aprile del 2012 ha aperto nel quartiere Brera di Milano un ristorante insieme a Esteban Cambiasso, il Botinero.[47] Il 14 gennaio 2015 è stato nominato "Ambassador" per l'Expo di Milano.[48]

Impegno nel sociale

[modifica | modifica wikitesto]
Il logo della Fundación P.U.P.I.

Zanetti ha preso parte, talvolta organizzandole in prima persona, a numerose iniziative benefiche.[49][50][51][52] Nel 2002, insieme alla moglie Paula, ha creato la Fundación P.U.P.I., organizzazione no-profit che si occupa di fornire il necessario sostegno economico ai bambini disagiati, e alle loro famiglie, nella zona di Buenos Aires.[53][54]

Per la sua correttezza e lealtà sportiva, per le vittorie conseguite e per l'impegno nel sociale, è stato insignito di diversi riconoscimenti:[55][56][57] fra i tanti, l'Ambrogino d'oro nel 2005,[58] il Premio Scirea nel 2010[59] e il Premio Facchetti nel 2012.[60]

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

«L'avversario più difficile che abbia mai incontrato è stato Javier Zanetti. Lo incontrai per la prima volta nel '99, ai quarti di Champions. Lui terzino destro, io ala sinistra. M'impressionò per le sue qualità: rapido, potente, intelligente, esperto. Ci ho giocato contro altre due volte. È stato l'avversario più duro in assoluto. Un campione completo.»

Zanetti in una delle sue classiche discese palla al piede durante la finale di ritorno della Coppa UEFA

Puntuale nel recupero di palloni e nell'impostazione del gioco, Zanetti era in possesso di un buon controllo di palla e di eccellenti doti fisiche, tra cui resistenza allo sforzo prolungato e velocità,[63][64] che lo rendevano molto abile nel superare gli avversari nello slancio per poi tentare il cross dal fondo o il tiro:[65] le suddette qualità, che gli valsero il soprannome El Tractor ("il trattore"),[5][6] lo rendevano un'arma tattica utile a fluidificare la manovra offensiva,[66][67][68] sebbene sfociassero occasionalmente in un eccesso di azioni personali.[66][69][70]

Nato nelle giovanili dell'Independiente come attaccante esterno,[71] è al Talleres che Zanetti arretra la sua posizione, scendendo in campo da centrocampista, sia di fascia sia centrale, e alcune volte anche da terzino, ruolo che successivamente lo consacrò nella sua prima stagione da professionista.[71] Appena arrivato all'Inter ricoprì il ruolo di laterale destro in un 5-3-2, durante la gestione di Ottavio Bianchi,[72] per poi passare come interno destro in un modulo a rombo agli ordini di Roy Hodgson.[73] Con Luigi Simoni il giocatore venne spostato come laterale sinistro di centrocampo.[74] Sotto la guida di Marcello Lippi ritornò a giocare a destra nel centrocampo, come tornante nel 4-4-2;[75] fu Héctor Cúper a fargli ricoprire nuovamente la posizione di terzino destro, lo stesso ruolo che ebbe durante i suoi anni in Argentina.[76] In seguito si consolidò anche come centrocampista centrale[77] e terzino sinistro,[78][79] prima con Roberto Mancini e poi con José Mourinho.[80] In rare occasioni ha giocato anche nel ruolo di difensore centrale, pur essendovi poco avvezzo.[81]

Cresciuto durante il periodo della guerra sporca, Zanetti si appassionò al calcio da bambino, quando l'Argentina di Mario Kempes e Daniel Passarella vinse in casa il campionato del mondo 1978.[30] Tuttavia, nel suo quartiere, Dock Sud, non esisteva nessun campo da calcio;[82] sarà suo padre, assieme ad altri genitori di ragazzi del posto, a realizzare un campetto di erba e sabbia, ed è lì che l'argentino inizierà a tirare i suoi primi calci a un pallone, nella formazione della Disneyland.[83]

Nel 1982, un dirigente dell'Independiente gli offrì l'opportunità di giocare nella sua squadra, ed egli accettò immediatamente l'offerta, dato che è un tifoso dei Diablos Rojos[84][85]. Dopo esser sceso in campo per sette anni tra le file dell'Independiente,[85] i dirigenti e i tecnici della squadra decisero di tagliarlo fuori dalla squadra, perché sotto l'aspetto fisico era troppo piccolo e debole.[86]

Dopo essere stato scartato dall’Independiente, per circa un anno smise di giocare a calcio, pensando solamente allo studio e al lavoro,[86] dove l'argentino aiutava suo padre come muratore nei cantieri, e questo sostegno che offrì al genitore contribuì al suo sviluppo fisico.[87][88][89]

Talleres e Banfield
[modifica | modifica wikitesto]

Dietro suggerimento del padre, Zanetti iniziò a cercare un'altra squadra,[90] e l'opportunità gliela offrì il fratello Sergio, che militava nel Talleres.[87] Javier ha aspettato che suo fratello Sergio si trasferisse, perché non voleva passare per raccomandato, e infine ha fatto un provino dove è stato promosso.[91] Durante la sua permanenza a Remedios de Escalada prese il vezzeggiativo Pupi del fratello Sergio appena ceduto, necessario in quanto in squadra oltre a lui, c'erano ben cinque Javier.[92]

Nelle giovanili del Talleres giocò da centrocampista in quarta divisione, e le ottime prestazioni lo fecero promuovere in prima squadra.[71] Inoltre il club di Remedios de Escalada gli offrì un contratto da professionista, in quanto Zanetti per guadagnare e aiutare economicamente la famiglia era costretto a lavorare la mattina vendendo il latte.[93][94] Esordì nel mondo del calcio professionistico il 22 agosto 1992, nel corso della terza giornata di Primera B Nacional, quando subentrò all'80' al posto di Miguel Ángel Fretes, vincendo 2-1 contro l'Instituto Atlético Central Córdoba.[95] Il suo esordio da titolare con i bianco-rossi è avvenuto tre giornate più tardi, quando il 12 settembre il Talleres pareggiò 0-0 in casa dell'Ituzaingó.[95] Ha segnato il suo primo gol in carriera, che tra l'altro è stato anche il primo e l'unico con la maglia del Talleres, il 20 marzo 1993, in occasione di Talleres-Arsenal de Sarandí, finita 1-1.[96] In totale, con la maglia del Talleres, scese in campo 33 volte, venendo schierato per lo più come terzino.[92] A fine campionato venne definito come uno tra i migliori giovani del torneo.[92]

Nell'estate del 1993, a vent'anni, approdò nella massima serie, la Primera División, venendo acquistato dal Banfield per 160 000 dollari.[97][98] Vestì la maglia numero 4, che non abbandonò più,[99] ed esordì con i biancoverdi il 12 settembre 1993 contro il River Plate, in una partita finita 0-0.[99] Chiuse la stagione con 37 presenze, segnando il suo unico gol con la maglia del Banfield il 29 settembre 1993, nel pareggio per 1-1 in casa del Newell's Old Boys.[100] Titolare anche nel campionato successivo, le sue prestazioni gli valsero la convocazione in pianta stabile nella nazionale argentina di Daniel Passarella.[99][101]

«Primissimo allenamento, facciamo possesso palla. Lui non la perde mai, gli resta sempre incollata al piede. Quel giorno pensai che avrebbe fatto la storia dell'Inter.»

1995-1998: dall'esordio al primo trofeo
[modifica | modifica wikitesto]
Zanetti durante Inter-Vicenza del 27 agosto 1995, gara del suo esordio in nerazzurro

Segnalato da Antonio Angelillo,[103][104] fu acquistato da Massimo Moratti, che — assieme al figlio — lo aveva visto in una videocassetta mentre giocava per la nazionale olimpica.[105] L'Inter ne annunciò ufficialmente l'ingaggio nella primavera 1995,[106] tesserandolo a partire dalla stagione seguente.[107] Il connazionale Diego Armando Maradona lo definì «miglior acquisto dell'anno».[108][109]

Zanetti esordì il 27 agosto 1995, nella prima giornata di campionato che vide l'Inter sconfiggere di misura il L.R. Vicenza (1-0).[110] Il 12 settembre esordì invece nelle competizioni europee, in occasione della partita esterna di Coppa UEFA col Lugano.[111]

Zanetti all'inizio della stagione 1996-97

Affermatosi come titolare nella stagione seguente[73], contribuì al terzo posto dei nerazzurri in campionato.[112] La squadra raggiunse inoltre la finale di Coppa UEFA, cedendo ai rigori contro lo Schalke 04;[113] in occasione della finale di ritorno, l'allenatore Roy Hodgson sostituì l'argentino con Nicola Berti a pochi minuti dalla fine dei supplementari.[114] Contrariato dalla scelta del tecnico, Zanetti litigò con quest'ultimo ma i due vennero divisi prima che il confronto sfociasse sul piano fisico.[115] Il calciatore si chiarirà successivamente con l'inglese.[116]

L'anno successivo, con l'arrivo di Luigi Simoni in panchina e di Ronaldo in campo,[117] l'Inter contese il tricolore alla Juventus.[118] Il duello conobbe il proprio esito soltanto nello scontro diretto, vinto dai bianconeri tra le polemiche.[119] Seconda in campionato, l'Inter si consolò col successo in Coppa UEFA a spese della Lazio:[120] l'argentino siglò il raddoppio della formazione milanese[121], che trionfò col risultato di 3-0.[122]

1998-2001: un triennio difficile
[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1998-99 l'Inter, già considerata tra le favorite, rafforzò ulteriormente il proprio organico.[123] Malgrado il supporto dell'argentino — che il 28 ottobre 1998 indossò per la prima volta la fascia di capitano nel match di Coppa Italia contro il Castel di Sangro[124] — i nerazzurri vissero una stagione anonima, su cui gravò l'esonero di Simoni.[125] Il tecnico fu sollevato dall'incarico dopo la vittoria contro la Salernitana, ottenuta con un gol di Zanetti nel recupero.[126] Destinati a un campionato di secondo piano, i meneghini furono poi eliminati dal Parma in Coppa Italia (con l'argentino espulso nella gara di andata[127]) e dal Manchester United in Champions League.[128] Il campionato si concluse con l'ottavo posto, ma l'Inter fallì l'ultima chance per conquistare l'Europa perdendo lo spareggio col Bologna per la Coppa UEFA.[129]

Dal 1999 al 2001 la squadra fu guidata da Marcello Lippi prima e Marco Tardelli poi[130], senza però cogliere risultati di rilievo.[131] In due campionati furono conseguiti un quarto e quinto posto, mentre la formazione perse la finale di Coppa Italia contro la Lazio nel maggio 2000.[132]

2001-2004: la fascia di capitano, la gestione Cúper e la parentesi Zaccheroni
[modifica | modifica wikitesto]

L'estate 2001 segnò l'ingaggio di Héctor Cúper, voluto da Moratti per riportare la squadra al successo.[133] In tale periodo Zanetti diventò capitano, dopo aver vestito la fascia già negli anni precedenti per sostituire l'infortunato Ronaldo.[15] La stagione 2001-02 vide i nerazzurri in testa per gran parte del campionato, mentre in Coppa UEFA la compagine lombarda si arrese al Feyenoord in semifinale.[134] Lo scudetto, apparso ormai una formalità, venne invece perso nella giornata conclusiva, quando il 4-2 subìto in casa della Lazio comportò il sorpasso di Juventus e Roma.[135] Cúper ottenne buoni risultati anche l'anno seguente, conducendo la Beneamata al secondo posto in campionato e alla semifinale di Champions League con l'eliminazione (dopo due pareggi) per opera del Milan.[136]

Più sofferta risultò la stagione 2003-04, con l'Inter che disputò un campionato al di sotto delle aspettative — parallelamente a uno scialbo percorso europeo[137] —, raggiungendo comunque il quarto posto e l'accesso alla Champions League.[138] Dall'estate 2004 Roberto Mancini (spesso avversario di Zanetti ai tempi della Lazio[139]) sostituì Alberto Zaccheroni, chiamato per rimpiazzare Cúper nell'ottobre 2003.[140]

2004-2008: le vittorie nazionali con Mancini
[modifica | modifica wikitesto]

La stagione 2004-05 segnò il ritorno dell'Inter alla vittoria, con la conquista della Coppa Italia.[141] Per l'argentino si trattò del secondo trofeo in nerazzurro, dopo la Coppa UEFA del 1998.[142] Aggiudicatasi la Supercoppa italiana ai danni della Juventus[143], l'Inter replicò il successo in coppa nazionale nel 2006.[144] Le conseguenze dello scandalo di Calciopoli consegnarono inoltre ai milanesi lo Scudetto, dopo il declassamento dei bianconeri.[145]

Zanetti alza al cielo la Coppa Italia 2005-2006, la quinta della storia interista

Nel campionato 2006-07 un'Inter profondamente rinnovata bissò il trionfo sul campo, aggiudicandosi il tricolore con 5 giornate di anticipo e 97 punti in classifica.[146] I nerazzurri precedettero di 22 lunghezze la Roma, che fu la principale antagonista anche nel torneo successivo: a rappresentare un importante viatico fu lo scontro diretto del 27 febbraio 2008, in cui proprio il capitano realizzò il definitivo 1-1.[147] Nonostante la vittoria del terzo titolo consecutivo, giunto all'ultima giornata ancora davanti ai capitolini[148], Mancini non venne confermato in panchina: a pesare sull'esperienza del tecnico marchigiano furono infatti i modesti risultati europei, culminati nell'annuncio di un possibile addio dopo la sconfitta in Champions League col Liverpool nel marzo 2008.[149]

2008-2011: il triplete con Mourinho e il mondiale per club
[modifica | modifica wikitesto]

Il successore di Mancini fu il portoghese José Mourinho,[150] che vinse subito la Supercoppa italiana: nella sfida contro la Roma, conclusasi ai tiri di rigore, fu proprio l'argentino a realizzare il penalty decisivo.[151] Pur fallendo nuovamente in Europa[152], i nerazzurri si aggiudicarono il quarto Scudetto consecutivo.[153]

Zanetti durante la gara di UEFA Champions League 2009-2010 contro la Dinamo Kiev

Ancor più ricca di successi si rivelò la stagione 2009-10, con l'Inter capace di centrare un treble mai riuscito a nessun'altra formazione italiana: dopo essersi aggiudicata la coppa nazionale e il quinto tricolore di fila, la formazione lombarda tornò a trionfare in Champions League dopo 45 anni piegando il Bayern Monaco.[154] A completare l'anno solare 2010 furono le vittorie in Supercoppa di lega e nel mondiale per club, ottenute con Benítez in panchina.[155] Zanetti diede il proprio contributo alla conquista del titolo mondiale, realizzando un gol al Seongnam in semifinale (e questa si rivelerà poi essere l'ultima rete della sua carriera).[156] In precedenza, il 20 ottobre 2010, il capitano era andato a segno contro il Tottenham in Champions League divenendo il più anziano marcatore del torneo (record poi superato da Inzaghi e Totti).[157] Il 15 gennaio 2011, nell'incontro col Bologna, eguagliò il primato di presenze in Serie A di Bergomi (con 519 gare all'attivo).[158] L'11 maggio successivo, nel ritorno delle semifinali di Coppa Italia con la Roma, disputò la millesima partita in carriera.[159] I nerazzurri si aggiudicarono poi il trofeo, l'ultimo vinto dall'argentino.[160]

2011-2014: gli ultimi anni e il ritiro
[modifica | modifica wikitesto]
Zanetti con il capitano del CSKA Mosca Sergej Ignaševič prima di una partita della UEFA Champions League 2011-2012

Nell'ultimo periodo a Milano il calciatore non rimpinguò la sua bacheca, stabilendo comunque alcuni primati individuali: tra il 2011 e il 2012 superò infatti due record precedentemente raggiunti da Bergomi, divenendo il giocatore con più presenze nella storia dell'Inter,[16] nonché il nerazzurro più presente nel derby di Milano (Bergomi si fermò rispettivamente a 756 e 44 partite);[161] in Champions League, oltre a toccare quota 100 presenze complessive[162], divenne il giocatore con più presenze da capitano nella storia della competizione (superando le 77 di Paolo Maldini).[163][164]

Il 21 aprile 2013, scendendo in campo contro il Parma, raggiunse le 1 100 presenze in carriera consolidando il quarto posto tra i calciatori con più presenze della storia;[165] una settimana più tardi, nell'incontro col Palermo, riportò la rottura del tendine d'Achille, che chiuse la sua stagione.[166][167]

Zanetti tornò in campo dopo 7 mesi, nella stagione 2013-14: rientrò infatti in campo a 40 anni e 3 mesi, nella partita del 9 novembre 2013 vinta per 2-0 contro il Livorno.[168] Con il neo allenatore Walter Mazzarri ottenne tuttavia solamente 12 presenze in campionato. Disputò la sua ultima gara il 18 maggio 2014, in occasione della sconfitta di misura (2-1) sul campo del Chievo.[169]

Nell'arco dei diciannove anni trascorsi in maglia nerazzurra, Zanetti è sceso in campo 858 volte: in 813 occasioni è partito da titolare (venendo sostituito in 42 partite), giocando per un totale di 73 284 minuti,[170] segnando 21 reti e ricevendo due sole espulsioni (la prima nel 1999 in Coppa Italia, la seconda nel 2011 in campionato).[171][172] Ha inoltre disputato consecutivamente 137 delle sue 615 partite in Serie A.[173]

«Ho sognato di chiudere la mia carriera all'Inter, la mia casa, ed è un orgoglio poterlo fare.»

Nazionale maggiore
[modifica | modifica wikitesto]
1994-2002: l'esordio, le prime competizioni e i due mondiali disputati
[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il campionato del mondo 1994, la nazionale argentina doveva essere completamente ricostruita.[175] Nel novembre del 1994, a seguito delle buone prestazioni con la maglia del Banfield, l'allora commissario tecnico della nazionale argentina, Daniel Passarella, inserì per la prima volta Zanetti nella lista dei convocati della Selección.[99]

Esordì con la nazionale maggiore a Santiago del Cile il 16 novembre 1994, a 21 anni, in una partita amichevole contro il Cile finita 3-0 per l'Argentina.[175]

Nel 1995 disputò Coppa re Fahd, torneo amichevole intitolato all'allora re dell'Arabia Saudita, che venne poi assorbito dalla FIFA nell'ambito della Confederations Cup.[176] L'Argentina perse in finale per 2-0 contro la Danimarca.[177] Nell'estate dello stesso anno Zanetti venne anche convocato per la Copa América in Uruguay, in cui l'Argentina uscì ai quarti di finale contro il Brasile, ai calci di rigore.[178]

Tre anni più tardi, Zanetti prese parte al campionato del mondo 1998 in Francia, con l'esordio nella competizione mondiale il 14 giugno a Tolosa, contro il Giappone (vittoria per 1-0).[179] Ai quarti di finale l'Argentina venne eliminata dai Paesi Bassi, che prevalse sui sudamericani per 2-1.[180] Zanetti giocò da titolare tutte le cinque partite della nazionale argentina,[181] segnando un gol contro l'Inghilterra agli ottavi di finale.[182]

Nel 1999, nonostante il nuovo commissario tecnico Marcelo Bielsa avesse completamente rinnovato il gruppo della nazionale argentina, Zanetti venne convocato per la Copa América in Paraguay.[183] L'Argentina uscì dalla competizione nella fase a eliminazione diretta per mano del Brasile.[184]

Venne convocato da Bielsa anche per il campionato del mondo 2002, disputatosi in Corea del Sud e Giappone. Inserita in un girone con Nigeria, Svezia e Inghilterra, con Bielsa che rivoluzionò quasi interamente tutta la squadra lasciando tuttavia in campo Zanetti,[185] l'Argentina non raggiunse la fase a eliminazione diretta.[186]

2002-2011: le tre finali perse, la Coppa America 2011 e il congedo
[modifica | modifica wikitesto]
Zanetti impegnato in un'amichevole contro la Russia del 2009

Il 7 giugno 2003 Zanetti indossò per la prima volta la fascia da capitano della nazionale in una partita di Coppa Kirin contro il Giappone, in cui segnò anche una rete.[187] L'anno successivo fu convocato per la Coppa America 2004 in Perù.[188] La nazionale celeste perse la competizione in finale contro il Brasile, ai tiri di rigore (4-2 il finale). Zanetti prese parte anche alla Confederations Cup 2005, in cui Argentina e Brasile si affrontarono nuovamente in finale; il Brasile prevalse 4-1.

Nonostante Zanetti avesse giocato quasi tutte le gare di qualificazione al campionato del mondo 2006 e tutte quelle della Confederations Cup 2005, venne escluso da José Pekerman dall'elenco dei 23 convocati per la fase finale del mondiale.[189] Tornò nel giro della nazionale sotto la guida di Alfio Basile[190], partecipando alla Coppa America 2007 in Venezuela. La Selección venne sconfitta in finale, a Maracaibo, ancora dal Brasile, che s'impose per 3-0.[191]

Divenuto capitano dopo il congedo di Roberto Ayala,[192] nel novembre 2007 Zanetti timbrò la sua 116ª presenza con la maglia dell'Argentina, superando il record di partite giocate per la nazionale albiceleste che apparteneva proprio ad Ayala.[11] Mantenne la fascia fino al 2008, quando il nuovo CT Diego Armando Maradona preferì affidarla a Javier Mascherano.[193]

Non convocato da Maradona per il campionato del mondo 2010, Zanetti fu inserito da Sergio Batista nella lista dei 23 convocati per la Coppa America 2011, disputata in casa.[194] Per Zanetti fu la quarta partecipazione al torneo. La squadra venne eliminata ai quarti di finale dall'Uruguay, ai rigori.[195] Zanetti in quell'occasione disputò la 22ª presenza in Coppa America, diventando il calciatore argentino con più presenze nella massima competizione continentale, staccando i connazionali José Salomón e Oscar Ruggeri.[196] Fu l'ultima delle 145 partite di Zanetti con l'Argentina (138 da titolare); in totale ha giocato 12 329 minuti in nazionale, segnando 5 reti.[170]

Zanetti inseguito da Cristiano Ronaldo durante una partita con il Portogallo del 2011
Nazionale olimpica
[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1995 e il 1996, Zanetti, oltre a giocare con la Nazionale maggiore, disputò alcuni incontri con la selezione olimpica.[197]

Nel marzo del 1995, a Mar del Plata, in Argentina, si disputò la XII edizione dei Giochi panamericani, i giochi che vedono in competizione atleti dei paesi del continente americano.[198] Nel calcio, la nazionale olimpica argentina arrivò fino alla finale contro il Messico, vincendo ai rigori.[199] L'Argentina conquistò per la quarta volta l'oro panamericano, con Zanetti che disputò tutte le partite della competizione.[199]

Tra il luglio e l'agosto del 1996 ad Atlanta si svolse la XXVI edizione dei Giochi olimpici, e venne disputato il ventiduesimo torneo olimpico di calcio.[197] La nazionale olimpica argentina, sempre guidata dal commissario tecnico della nazionale maggiore Passarella, fu formata da calciatori giovani, ma con esperienza, e che poi diventeranno titolari della nazionale maggiore negli anni successivi, tra cui Zanetti.[197] Il 3 agosto, ad Athens, si disputò la finale del XXVI torneo olimpico fra Argentina e Nigeria, vinta dagli africani per 3-2.[200] La nazionale argentina si aggiudicò, quindi, la medaglia d'argento, la prima dopo quella ad Amsterdam del 1928.[197]

Nel 2004 ebbe l'occasione di disputare da fuoriquota il torneo olimpico, che poi l'Argentina vinse, ma rifiutò la convocazione per allenarsi con l'Inter.[201]

In totale, con la maglia della nazionale olimpica, Zanetti ha giocato 1080 minuti in 12 partite, tutte da titolare e senza mai essere sostituito.[170]

Dopo aver lasciato l'agonismo, nel 2014 è stato nominato vicepresidente dell'Inter da Erick Thohir, l'allora presidente del club.[202][203]

Nella stagione 2020-2021 vince il suo primo scudetto da dirigente del club nerazzurro.[204]

Presenze e reti nei club

[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al termine della carriera da calciatore.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1992-1993 Argentina (bandiera) Talleres PB 33 1 - - - - - - - - - 33 1
1993-1994 Argentina (bandiera) Banfield A+C 19+18 1+0 - - - - - - - - - 37 1
1994-1995 A+C 19+10 2+1 - - - - - - - - - 29 3
Totale Banfield 66 4 - - - - - - 66 4
1995-1996 Italia (bandiera) Inter A 32 2 CI 5 0 CU 2 0 - - - 39 2
1996-1997 A 33 3 CI 5 1 CU 12 0 - - - 50 4
1997-1998 A 28 0 CI 4 0 CU 9 2 - - - 41 2
1998-1999 A 34 3 CI 5+2[205] 0+0[205] UCL 9[206] 1 - - - 50 4
1999-2000 A 34+1[207] 1+0[207] CI 8 1 - - - - - - 43 2
2000-2001 A 29 0 CI 1 0 CU 4 0 - - - 34 0
2001-2002 A 33 0 CI 1 1 CU 10 1 - - - 44 2
2002-2003 A 34 1 CI 1 0 UCL 18[206] 0 - - - 53 1
2003-2004 A 34 0 CI 5 0 UCL+CU 6+6 0 - - - 51 0
2004-2005 A 35 0 CI 3 0 UCL 11[206] 0 - - - 49 0
2005-2006 A 25 0 CI 5 0 UCL 8[206] 0 SI 1 0 39 0
2006-2007 A 37 1 CI 4 0 UCL 8 0 SI 1 0 50 1
2007-2008 A 38 1 CI 4 0 UCL 8 0 SI 1 0 51 1
2008-2009 A 38 0 CI 4 0 UCL 8 0 SI 1 0 51 0
2009-2010 A 37 0 CI 4 0 UCL 13 0 SI 1 0 55 0
2010-2011 A 35 0 CI 5 0 UCL 8 1 SI+SU+Cmc 1+1+2 0+0+1 52 2
2011-2012 A 34 0 CI 2 0 UCL 8 0 SI 1 0 45 0
2012-2013 A 33 0 CI 4 0 UEL 11[208] 0 - - - 48 0
2013-2014 A 12 0 CI 1 0 - - - - - - 13 0
Totale Inter 615+1 12+0 71+2 3+0 159 5 10 1 858 21
Totale carriera 714+1 17+0 71+2 3+0 159 5 10 1 957 26

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]

Vanta 145 presenze in nazionale, di cui 25 da capitano.[18] Ha segnato 5 reti: 2 in amichevole, una in Kirin Cup, una al mondiale e una nelle qualificazioni mondiali.[18]

A ciò vanno aggiunte 12 presenze nell'Argentina Olimpica.[18]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
16-11-1994 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 0 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
21-12-1994 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Romania (bandiera) Romania Amichevole - [209]
27-12-1994 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole -
8-1-1995 Riad Argentina Argentina (bandiera) 5 – 1 Giappone (bandiera) Giappone Conf. Cup 1995 - 1º turno -
10-1-1995 Riad Nigeria Nigeria (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Conf. Cup 1995 - 1º turno -
13-1-1995 Riad Danimarca Danimarca (bandiera) 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Conf. Cup 1995 - Finale - Ammonizione al 30’ 30’
14-2-1995 Mendoza Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Amichevole -
13-5-1995 Johannesburg Sudafrica Sudafrica (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Mandela Cup -
31-5-1995 Cordoba Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Perù (bandiera) Perù Copa Municipalidad de Córdoba[210][211] -
14-6-1995 Rosario Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Amichevole - [212]
22-6-1995 Mendoza Argentina Argentina (bandiera) 6 – 0 Slovacchia (bandiera) Slovacchia Amichevole 1 [213]
30-6-1995 Quilmes Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Australia (bandiera) Australia Copa Provincia de Buenos Aires[214] -
8-7-1995 Paysandú Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Bolivia (bandiera) Bolivia Coppa America 1995 - 1º turno -
11-7-1995 Paysandú Argentina Argentina (bandiera) 4 – 0 Cile (bandiera) Cile Coppa America 1995 - 1º turno -
17-7-1995 Rivera Argentina Argentina (bandiera) 2 – 2 dts
(2 – 4 dtr)
Brasile (bandiera) Brasile Coppa America 1995 - Quarti di finale -
20-9-1995 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
11-10-1995 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 0 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Amichevole -
8-11-1995 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Copa 50imo Aniversario de Clarín[215] -
24-4-1996 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 3 – 1 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 1998 -
2-6-1996 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 -
20-6-1996 Tucumán Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole - [216]
7-7-1996 Lima Perù Perù (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 -
1-9-1996 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Qual. Mondiali 1998 - Uscita al 86’ 86’
15-12-1996 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Cile (bandiera) Cile Qual. Mondiali 1998 -
6-7-1997 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 1 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 - Ingresso al 51’ 51’
20-7-1997 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 1998 -
10-9-1997 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 1 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 1998 - Ingresso al 86’ 86’
12-10-1997 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 0 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 1998 - Uscita al 63’ 63’
29-4-1998 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
14-5-1998 Cordoba Argentina Argentina (bandiera) 5 – 0 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina Amichevole 1
19-5-1998 Mendoza Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Cile (bandiera) Cile Amichevole -
25-5-1998 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Sudafrica (bandiera) Sudafrica Amichevole -
14-6-1998 Tolosa Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Giappone (bandiera) Giappone Mondiali 1998 - 1º turno -
21-6-1998 Parigi Argentina Argentina (bandiera) 5 – 0 Giamaica (bandiera) Giamaica Mondiali 1998 - 1º turno -
26-6-1998 Bordeaux Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Croazia (bandiera) Croazia Mondiali 1998 - 1º turno - Uscita al 67’ 67’
30-6-1998 Saint-Etienne Argentina Argentina (bandiera) 2 – 2 dts
(4 – 3 dtr)
Inghilterra (bandiera) Inghilterra Mondiali 1998 - Ottavi di finale 1
4-7-1998 Marsiglia Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Mondiali 1998 - Quarti di finale -
31-3-1999 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
9-6-1999 Chicago Messico Messico (bandiera) 2 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
13-6-1999 Washington Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
26-6-1999 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 0 – 0 Lituania (bandiera) Lituania Amichevole -
1-7-1999 Luque Argentina Argentina (bandiera) 3 – 1 Ecuador (bandiera) Ecuador Coppa America 1999 - 1º turno -
4-7-1999 Luque Argentina Argentina (bandiera) 0 – 3 Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 1999 - 1º turno -  68’
11-7-1999 Ciudad del Este Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 1999 - Quarti di finale -
4-9-1999 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Copa Zero Hora[217] -
7-9-1999 Porto Alegre Brasile Brasile (bandiera) 4 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Copa Zero Hora[217] -
13-10-1999 Cordoba Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Amichevole -
17-11-1999 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
23-2-2000 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
29-3-2000 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1 Cile (bandiera) Cile Qual. Mondiali 2002 -
26-4-2000 Maracaibo Venezuela Venezuela (bandiera) 0 – 4 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 - Ammonizione al 66’ 66’
4-6-2000 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 2002 - Uscita al 72’ 72’
29-6-2000 Bogotà Colombia Colombia (bandiera) 1 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
19-7-2000 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Ecuador (bandiera) Ecuador Qual. Mondiali 2002 -
26-7-2000 San Paolo Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 - Uscita al 38’ 38’
28-2-2001 Roma Italia Italia (bandiera) 1 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
28-3-2001 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 5 – 0 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 62’ 62’
25-4-2001 La Paz Bolivia Bolivia (bandiera) 3 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 - Uscita al 60’ 60’
3-6-2001 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 3 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 2002 -
15-8-2001 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
5-9-2001 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2002 -
7-10-2001 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 2 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
8-11-2001 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Perù (bandiera) Perù Qual. Mondiali 2002 -
14-11-2001 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2002 -
27-3-2002 Ginevra Argentina Argentina (bandiera) 2 – 2 Camerun (bandiera) Camerun Amichevole - Uscita al 46’ 46’
17-4-2002 Stoccarda Germania Germania (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
2-6-2002 Kashima Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Nigeria (bandiera) Nigeria Mondiali 2002 - 1º turno -
7-6-2002 Sapporo Argentina Argentina (bandiera) 0 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Mondiali 2002 - 1º turno -
12-6-2002 Rifu Svezia Svezia (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Mondiali 2002 - 1º turno -
20-11-2002 Saitama Giappone Giappone (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
12-2-2003 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
8-6-2003 Osaka Giappone Giappone (bandiera) 1 – 4 Argentina (bandiera) Argentina Kirin Cup 2003 1 cap.
11-6-2003 Seul Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole - cap.
20-8-2003 Firenze Argentina Argentina (bandiera) 3 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
6-9-2003 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 2 Cile (bandiera) Cile Qual. Mondiali 2006 -
9-9-2003 Caracas Venezuela Venezuela (bandiera) 0 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2006 -
15-11-2003 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 3 – 0 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 2006 -
19-11-2003 Barranquilla Colombia Colombia (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2006 -
28-4-2004 Casablanca Marocco Marocco (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
2-6-2004 Belo Horizonte Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2006 - cap. Ammonizione al 81’ 81’
27-6-2004 Miami Argentina Argentina (bandiera) 0 – 2 Colombia (bandiera) Colombia Amichevole - Ammonizione al 20’ 20’
30-6-2004 East Rutherford Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Perù (bandiera) Perù Amichevole -
7-7-2004 Chiclayo Argentina Argentina (bandiera) 6 – 1 Ecuador (bandiera) Ecuador Coppa America 2004 - 1º turno -
10-7-2004 Chiclayo Argentina Argentina (bandiera) 0 – 1 Messico (bandiera) Messico Coppa America 2004 - 1º turno - Ammonizione al 45’ 45’
13-7-2004 Piura Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2004 - 1º turno -
17-7-2004 Chiclayo Perù Perù (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 2004 - Quarti di finale -
20-7-2004 Lima Argentina Argentina (bandiera) 3 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 2004 - Semifinale - cap.
25-7-2004 Lima Argentina Argentina (bandiera) 2 – 2 dts
(2 – 4 dtr)
Brasile (bandiera) Brasile Coppa America 2004 - Finale - [218]
4-9-2004 Lima Perù Perù (bandiera) 1 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2006 - cap.
9-10-2004 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 4 – 2 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2006 1
13-10-2004 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2006 -
17-11-2004 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 3 – 2 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 75’ 75’
9-2-2005 Düsseldorf Germania Germania (bandiera) 2 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
30-3-2005 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 2006 -
4-6-2005 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2006 - cap.
8-6-2005 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 3 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2006 - Ingresso al 71’ 71’
15-6-2005 Colonia Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Tunisia (bandiera) Tunisia Conf. Cup 2005 - 1º turno - cap. Ingresso al 79’ 79’
18-6-2005 Norimberga Australia Australia (bandiera) 2 – 4 Argentina (bandiera) Argentina Conf. Cup 2005 - 1º turno -
21-6-2005 Norimberga Argentina Argentina (bandiera) 2 – 2 Germania (bandiera) Germania Conf. Cup 2005 - 1º turno -
26-6-2005 Hannover Messico Messico (bandiera) 1 – 1 dts
(5 – 6 dtr)
Argentina (bandiera) Argentina Conf. Cup 2005 - Semifinale -
29-6-2005 Francoforte Brasile Brasile (bandiera) 4 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Conf. Cup 2005 - Finale - [218]
12-11-2005 Ginevra Argentina Argentina (bandiera) 2 – 3 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole -
7-2-2007 Parigi Francia Francia (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
2-6-2007 Basilea Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
5-6-2007 Barcellona Argentina Argentina (bandiera) 4 – 3 Algeria (bandiera) Algeria Amichevole -
28-6-2007 Maracaibo Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Coppa America 2007 - 1º turno -
2-7-2007 Maracaibo Argentina Argentina (bandiera) 4 – 2 Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 2007 - 1º turno -
5-7-2007 Barquisimeto Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Coppa America 2007 - 1º turno - cap.
8-7-2007 Barquisimeto Argentina Argentina (bandiera) 4 – 0 Perù (bandiera) Perù Coppa America 2007 - Quarti di finale -
11-7-2007 Puerto Ordaz Messico Messico (bandiera) 0 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 2007 - Semifinale -
15-7-2007 Maracaibo Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 2007 - Finale - [219]
22-8-2007 Oslo Norvegia Norvegia (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole - cap.
11-9-2007 Melbourne Australia Australia (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole - cap.
13-10-2007 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Cile (bandiera) Cile Qual. Mondiali 2010 - cap.
16-10-2007 Maracaibo Venezuela Venezuela (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2010 - cap.
17-11-2007 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 3 – 0 Bolivia (bandiera) Bolivia Qual. Mondiali 2010 - cap.
21-11-2007 Bogotà Colombia Colombia (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2010 - cap.
26-3-2008 Il Cairo Egitto Egitto (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole - cap.
4-6-2008 San Diego Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1 Messico (bandiera) Messico Amichevole - cap.
8-6-2008 San Diego Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole - Ingresso al 77’ 77’ cap.
15-6-2008 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Ecuador (bandiera) Ecuador Qual. Mondiali 2010 - cap.
18-6-2008 Belo Horizonte Brasile Brasile (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2010 - cap.
20-8-2008 Minsk Bielorussia Bielorussia (bandiera) 0 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole - cap.
6-9-2008 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Qual. Mondiali 2010 - cap.
10-9-2008 Lima Perù Perù (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2010 - cap.
11-10-2008 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Uruguay (bandiera) Uruguay Qual. Mondiali 2010 - cap.
15-10-2008 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2010 - cap. Ammonizione al 72’ 72’
19-11-2008 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
11-2-2009 Marsiglia Francia Francia (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
28-3-2009 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 4 – 0 Venezuela (bandiera) Venezuela Qual. Mondiali 2010 -
1-4-2009 La Paz Bolivia Bolivia (bandiera) 6 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2010 -
6-6-2009 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Qual. Mondiali 2010 - Ingresso al 46’ 46’
10-6-2009 Quito Ecuador Ecuador (bandiera) 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2010 - cap. dall'82'[220]
12-8-2009 Mosca Russia Russia (bandiera) 2 – 3 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
5-9-2009 Rosario Argentina Argentina (bandiera) 1 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 2010 -
9-9-2009 Asunción Paraguay Paraguay (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Qual. Mondiali 2010 -
7-9-2010 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 4 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
17-11-2010 Doha Argentina Argentina (bandiera) 1 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
9-2-2011 Ginevra Portogallo Portogallo (bandiera) 1 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole - Uscita al 61’ 61’
26-3-2011 East Rutherford Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
20-6-2011 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 4 – 0 Albania (bandiera) Albania Amichevole -
1-7-2011 La Plata Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 Bolivia (bandiera) Bolivia Coppa America 2011 - 1º turno -
6-7-2011 Santa Fe Argentina Argentina (bandiera) 0 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 2011 - 1º turno -
11-7-2011 Córdoba Argentina Argentina (bandiera) 3 – 0 Costa Rica (bandiera) Costa Rica Coppa America 2011 - 1º turno - Ammonizione al 37’ 37’
16-7-2011 Santa Fe Argentina Argentina (bandiera) 1 – 1 dts
(4 – 5 dtr)
Uruguay (bandiera) Uruguay Coppa America 2011 - Quarti di finale -
Totale Presenze (3º posto) 145[221] Reti 5
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-11-1999 Barcellona Espanyol 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole[222] - Ingresso al 61’ 61’
10-11-2001 Buenos Aires Argentina (bandiera) Argentina 6 – 3 Nazioni Unite (bandiera) Resto del Mondo Amichevole[223] - Uscita al 46’ 46’
23-5-2002 Naraha Kashima Antlers 1 – 5 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole[224] - cap. Uscita al 46’ 46’
Totale Presenze 3 Reti 0
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina Olimpica
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
12-3-1995 Mar del Plata Argentina (bandiera) Argentina olimpica 3 – 0 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti olimpica Giochi Panamericani 1995 - 1º turno -
14-3-1995 Mar del Plata Argentina (bandiera) Argentina olimpica 2 – 2 Honduras (bandiera) Honduras olimpica Giochi Panamericani 1995 - 1º turno -
16-3-1995 Mar del Plata Argentina (bandiera) Argentina olimpica 1 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay olimpica Giochi Panamericani 1995 - 1º turno -
18-3-1995 Mar del Plata Argentina (bandiera) Argentina olimpica 1 – 0 Cile (bandiera) Cile olimpica Giochi Panamericani 1995 - Quarti di finale -
21-3-1995 Mar del Plata Argentina (bandiera) Argentina olimpica 3 – 2 Honduras (bandiera) Honduras olimpica Giochi Panamericani 1995 - Semifinale -
24-3-1995 Mar del Plata Argentina (bandiera) Argentina olimpica 0 – 0 d.t.r.
(5 – 4 d.c.r.)
Messico (bandiera) Messico olimpica Giochi Panamericani 1995 - Finale - [225]
20-7-1996 Birmingham Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti olimpica 1 – 3 Argentina (bandiera) Argentina olimpica Olimpiadi 1996 - 1º turno -
22-7-1996 Washington Argentina (bandiera) Argentina olimpica 1 – 1 Portogallo (bandiera) Portogallo olimpica Olimpiadi 1996 - 1º turno -
24-7-1996 Birmingham Argentina (bandiera) Argentina olimpica 1 – 1 Tunisia (bandiera) Tunisia olimpica Olimpiadi 1996 - 1º turno -
27-7-1996 Birmingham Argentina (bandiera) Argentina olimpica 4 – 0 Spagna (bandiera) Spagna olimpica Olimpiadi 1996 - Quarti di finale -
30-7-1996 Athens Argentina (bandiera) Argentina olimpica 2 – 0 Portogallo (bandiera) Portogallo olimpica Olimpiadi 1996 - Semifinale -
3-8-1996 Athens Nigeria (bandiera) Nigeria olimpica 3 – 2 Argentina (bandiera) Argentina olimpica Olimpiadi 1996 - Finale - [226]
Totale Presenze 12 Reti 0
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Argentina Olimpica
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
2-3-1995 Mar del Plata Argentina (bandiera) Argentina olimpica 3 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay olimpica Copa Mercosur - Semifinale[227][228] -
Totale Presenze 1 Reti 0
  • Giocatore straniero con più presenze in Serie A, 615.[229][230]
  • Giocatore extra europeo con più presenze nelle competizioni UEFA per club, 160.[231]
  • Giocatore con più presenze in Champions League da capitano, 82.[163][232]
  • Marcatore più anziano della Coppa del mondo per club FIFA, in Seongnam-Inter 0-3, a 37 anni e 127 giorni.[233]
  • Giocatore con più presenze, 858.[234]
  • Giocatore con più minuti giocati, 73 284.[170]
  • Giocatore con più presenze in Serie A, 615, più 3 spareggi.[234]
  • Giocatore con più presenze in Supercoppa italiana, 7.[234]
  • Giocatore con più presenze nelle competizioni UEFA per club, 160.[234][235]
  • Giocatore con più presenze in UEFA Champions League, 97 più 8 nei preliminari.
  • Giocatore con più presenze consecutive tra Serie A e Champions League, 167 gare da Milan-Inter 3-4 del 28 ottobre 2006 a Inter-Cska Mosca del 31 marzo 2010.[236]
  • Giocatore con più presenze nei derby di Milano, 47.[161]
  • Giocatore più anziano a giocare in Serie A, a 40 anni e 282 giorni.[237]
  • Marcatore più anziano della UEFA Champions League, in Inter-Tottenham 4-3, a 37 anni e 71 giorni.[238]
  • Marcatore più anziano della Coppa del mondo per club FIFA, in Seongnam-Inter 0-3, a 37 anni e 127 giorni.[233]
  • Giocatore con più stagioni da capitano[239] (13, dalla 2001-2002 alla 2013-2014[15]).
  • Giocatore più vincente della storia dell'Inter, con 16 trofei conquistati: 5 Campionati italiani, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Champions League, 1 Coppa UEFA e 1 Coppa del mondo per club.[240]
  • Capitano più vincente della storia dell'Inter, con 15 trofei conquistati: 5 Campionati italiani, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Champions League e 1 Coppa del mondo per club.[241]

Nella nazionale argentina

[modifica | modifica wikitesto]
  • Terzo giocatore con più presenze, 145.[196][242]
  • Giocatore con più presenze in Confederations Cup, 8.[18]
1997, 2002, 2008, 2010, 2011, 2012, 2013
Serie A 2001-2002[243]
2004
2004, 2007
2010[59]
2011[19]
2012[60]
  • Premio alla fedeltà AIC: 1
2012[244]
2014
2016[245]
2017[246]
2018
2018
  1. ^ 618 (12) se si comprendono gli spareggi delle stagioni 1998-1999 e 1999-2000.
  2. ^ 13 (0) se si comprendono le amichevoli non ufficiali con la nazionale olimpica argentina.
  3. ^ 148 (5) se si comprendono le amichevoli non ufficiali con la nazionale argentina.
  4. ^ a b Seleccion in finale al Mondiale: le origini dei soprannomi argentini, su sport.sky.it.
  5. ^ a b Tutti i nomignoli dei sudamericani, su sportmediaset.mediaset.it. URL consultato il 27 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2012).
  6. ^ a b Zanetti, pp. 33-34.
  7. ^ a b Facchetti e J. Zanetti al Gala FIFA 100 [collegamento interrotto], su inter.it, 4 marzo 2004. URL consultato il 25 febbraio 2012.
  8. ^ Montecarlo: Zanetti tra le leggende del calcio, su inter.it, 10 ottobre 2011. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2011).
  9. ^ a b 50 Greatest Defenders in World Football History, su bleacherreport.com.
  10. ^ a b Best Defenders of All Time, su sportmob.com.
  11. ^ a b c Argentina: Zanetti entra nella storia, su inter.it, 17 novembre 2007. URL consultato il 25 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2008).
  12. ^ FourFourTwo, la classifica dei 101 migliori giocatori degli ultimi 25 anni, su sport.sky.it, 28 maggio 2019. URL consultato il 7 giugno 2019.
  13. ^ Giggs: "Zanetti l'avversario più forte contro cui abbia giocato", su sport.sky.it.
  14. ^ Adani: "Zanetti scelto come speciale ma ha restituito! La sua fine all'Inter...", su onefootball.com.
  15. ^ a b c Sebbene diverse fonti attribuiscano a Zanetti lo status di capitano dell'Inter a partire dal ritiro di Giuseppe Bergomi, avvenuto al termine della stagione 1998-1999, la sua nomina avvenne in realtà due anni più tardi. Nel corso della suddetta stagione, Bergomi aveva infatti ceduto il testimone al più giovane Ronaldo, considerato all'epoca l'uomo-simbolo della squadra; tuttavia, i gravi infortuni patiti nell'annata 1999-2000 tennero il brasiliano lontano dai campi fino al tardo 2001: fu solo in sua assenza che la fascia passò sul braccio di Zanetti, che dopo il ritiro di Bergomi e la cessione di Gianluca Pagliuca era divenuto il giocatore interista di più lunga militanza. Il 3 novembre 2001, pronto a tornare in campo da titolare e quindi a riprendere i gradi di capitano, Ronaldo decise di rinunciarvi di comune accordo col tecnico Héctor Cúper, sancendo la definitiva investitura di Zanetti. Seguono alcune fonti:
  16. ^ a b Zanetti 757: record assoluto, superato Bergomi, su inter.it, 20 settembre 2011. URL consultato il 19 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2012).
  17. ^ Il capitano dei record, su inter.it, 10 maggio 2014. URL consultato il 28 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2016).
  18. ^ a b c d e (EN) Javier Zanetti statistics, su fifa.com. URL consultato il 4 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2012).
  19. ^ a b Montecarlo: Zanetti tra le leggende del calcio, su inter.it, 10 ottobre 2011. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2011).
  20. ^ Hall of Fame, ecco i 4 vincitori della prima edizione, su inter.it, 9 marzo 2018. URL consultato il 10 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2018).
  21. ^ Luca Castaldini, Inter, Javier Zanetti, l'Ex(po) capitano: tutti i numeri della leggenda, su gazzetta.it, 4 maggio 2015. URL consultato il 17 giugno 2015.
  22. ^ FourFourTwo, la classifica dei 101 migliori giocatori degli ultimi 25 anni, su sport.sky.it, 28 maggio 2019. URL consultato il 7 giugno 2019.
  23. ^ Sfide.
  24. ^ Luigi Garlando, Zanetti ancora una partita poi fai il Facchetti, su gazzetta.it, 30 aprile 2013. URL consultato il 16 luglio 2016.
  25. ^ Filippo Montelatici, 'Il bello del calcio' è Zanetti, insignito del Premio "Giacinto Facchetti". Anche Petrucci elogia l'argentino: "Serio, corretto e leale, ai vertici non per caso", su goal.com, 12 novembre 2012. URL consultato il 16 luglio 2016.
  26. ^ Panini, p. 190.
  27. ^ Nicola Cecere, Zanetti manda baci al Friuli, in La Gazzetta dello Sport, 20 dicembre 1997. URL consultato il 5 luglio 2012.
  28. ^ Zanetti: Stagione Inter ok, siamo campioni del Mondo, su corrieredellosport.it, 5 maggio 2011. URL consultato il 5 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2016).
  29. ^ a b Zanetti, p. 17.
  30. ^ a b Zanetti, p. 11.
  31. ^ (PT) Zanetti. "O telemóvel só aparece depois da cabina telefónica e do faxe", su www1.ionline.pt, 10 settembre 2011. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2011).
  32. ^ Settore Giovanile: ecco la squadra dei tecnici, su inter.it, 2 luglio 2011. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2011).
  33. ^ Zanetti, pp. 31-32.
  34. ^ Giancarla Ghisi, Maldini e Zanetti: noi, straniere, innamorate di Milano «Qui ho ricostruito un pezzo di Sudamerica La mia sfida? Aiutare i bambini di strada», in Corriere della Sera, 5 gennaio 2004, p. 42. URL consultato il 26 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  35. ^ Paula e Javier: oggi è nata Sol Zanetti, su inter.it, 11 giugno 2005. URL consultato il 26 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2005).
  36. ^ Casa Zanetti, fiocco azzurro: ecco Ignacio, su inter.it, 27 luglio 2008. URL consultato il 26 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2008).
  37. ^ Fiocco azzurro: è nato Tomás Zanetti, su inter.it, 9 maggio 2012. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2012).
  38. ^ Zanetti: "Moratti come un padre, lo ringrazierò a vita. Mourinho, Simoni e Cuper..."
  39. ^ De La Fuente: "Ho la fortuna di allenare un gruppo fantastico" [collegamento interrotto], su inter.it, 4 aprile 2019.
  40. ^ Benvenuto Mister De La Fuente!, su ACF Fiorentina. URL consultato il 2 luglio 2023.
  41. ^ Zanetti e i tifosi per "Capitano e Gentiluomo", su inter.it, 20 maggio 2009. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2010).
  42. ^ «Io, Javier Zanetti, l'uomo di tutti i record» L'incipit dell'autobiografia del Capitano, su corriere.it, 13 ottobre 2013. URL consultato il 27 dicembre 2013.
  43. ^ Un legame mondiale. Storie di calcio tra Italia e Argentina, su libreriauniversitaria.it.
  44. ^ Scheda su Niente paura dell'Internet Movie Database, su imdb.com. URL consultato il 5 luglio 2012.
  45. ^ Lorenza Delucchi, Zanetti Story. Al cinema arriva il film per El Pupi, su milano.mentelocale.it, 27 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2015).
  46. ^ "Vincere, ma non solo": Javier Zanetti tra il suo ultimo libro e la sfida con il PSV, su inter.it, 10 dicembre 2018. URL consultato il 18 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2019).
  47. ^ Zanetti: "Stramaccioni, idee chiare e forti" [collegamento interrotto], su inter.it, 12 aprile 2012. URL consultato il 15 luglio 2012.
  48. ^ Javier Zanetti Ambassador, su expo2015.org. URL consultato il 30 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2015).
  49. ^ AIRC: Zanetti in campo per la ricerca, su inter.it, 10 novembre 2012. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2012).
  50. ^ Zanetti, p. 56.
  51. ^ Javier Zanetti nuovo ambasciatore FIFA per SOS Villaggi dei Bambini Argentina [collegamento interrotto], su vita.it, 5 maggio 2006. URL consultato il 21 maggio 2012.
  52. ^ I nerazzurri stasera a Casanate per sostenere l'organizzazione benefica di Bergomi [collegamento interrotto], su inter.it, 4 marzo 2002. URL consultato il 27 febbraio 2011.
  53. ^ Zanetti, p. 54.
  54. ^ Uno spazio di solidarietà, su fondazionepupi.org. URL consultato il 27 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2012).
  55. ^ Zanetti, sportivo esemplare Suoi "I piedi buoni del calcio", su gazzetta.it, 6 febbraio 2012. URL consultato il 21 maggio 2012.
  56. ^ La stampa sportiva premia in memoria di Peppino Prisco e Nando Martellini [collegamento interrotto], su mc.ilquotidiano.it, 15 maggio 2007. URL consultato l'11 novembre 2012.
  57. ^ Zanetti Campione della gente, su tgcom24.mediaset.it, 22 gennaio 2009. URL consultato il 25 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  58. ^ Ambrogino d'oro 2005 a Javier Zanetti [collegamento interrotto], su inter.it, 7 dicembre 2005. URL consultato il 27 febbraio 2012.
  59. ^ a b Premi: a Zanetti il Gaetano Scirea alla carriera, su inter.it, 28 agosto 2010. URL consultato l'11 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2010).
  60. ^ a b Azzurra Saggini, Zanetti nel nome di Facchetti - Il bello del calcio è il Capitano, su gazzetta.it, 10 novembre 2012. URL consultato l'11 novembre 2012.
  61. ^ Stefano Boldrini, Grazie allo yoga vado avanti. A tu per tu con Ryan Giggs, in Extra Time, La Gazzetta dello Sport, 27 marzo 2012, p. 2.
  62. ^ (EN) Giggs talks greatest opponents, Messi status, su fifa.com, 27 marzo 2012. URL consultato il 22 ottobre 2012.
  63. ^ Gianni Piva, Zanetti, prova di forza, in la Repubblica, 4 novembre 1996, p. 32.
  64. ^ Cecere, p. 82.
  65. ^ Cecere, pp. 77, 80 e 86.
  66. ^ a b Paolo Condò, Stavolta lo Zar batte lo Zio, in La Gazzetta dello Sport, 1º febbraio 1999.
  67. ^ Andrea Elefante, Toldo ancora decisivo, in La Gazzetta dello Sport, 28 ottobre 2002.
  68. ^ Marco Ansaldo, Toldo eroe, J. Zanetti un simbolo, in La Stampa, 17 marzo 2003, p. 35.
  69. ^ Lodovico Maradei, Grande Cervone ritarda la resa, in La Gazzetta dello Sport, 1º settembre 1997.
  70. ^ Gianni Mura, Ed è l'argentino il vero fenomeno, in la Repubblica, 22 settembre 1997, p. 37.
  71. ^ a b c Zanetti, p. 30.
  72. ^ Zanetti, pp. 48-49.
  73. ^ a b Zanetti, p. 49.
  74. ^ Zanetti, p. 61.
  75. ^ Zanetti, p. 70.
  76. ^ Zanetti, p. 81.
  77. ^ Zanetti, p. 126.
  78. ^ L'Inter vince nel giorno della festa ma che fatica con la Reggina..., su repubblica.it, 8 marzo 2008. URL consultato il 13 gennaio 2016.
  79. ^ Inter, nessuno come Zanetti. Stasera andrà a 1000, su sport.sky.it, 11 maggio 2011. URL consultato il 13 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  80. ^ Tommaso Pellizzari, Zanetti si ritira, su corriere.it, 8 maggio 2014. URL consultato il 17 giugno 2015.
  81. ^ Luca Taidelli, INTER NERA O AZZURRA?, in La Gazzetta dello Sport, 8 agosto 2011.
  82. ^ Zanetti, p. 24.
  83. ^ Zanetti, p. 25.
  84. ^ Zanetti, pp. 11-12.
  85. ^ a b Zanetti, p. 26.
  86. ^ a b Zanetti, p. 27.
  87. ^ a b Zanetti, p. 29.
  88. ^ In particolare, a 14 anni pesava 35 chili ed era alto 145 centimetri, allora il medico dell'Independiente gli suggerì una dieta a base di proteine, soprattutto ceci, latte e lenticchie, cfr. Panini, p. 190.
  89. ^ Alessandro Amodio, Javier Zanetti El Pupi -, su footballandlife.it, 29 giugno 2020. URL consultato il 31 maggio 2024.
  90. ^ Zanetti, pp. 27-28.
  91. ^ Zanetti, pp. 29-30.
  92. ^ a b c Zanetti, p. 31.
  93. ^ Andrea Elefante, 1000 L'infinito di Zanetti, in La Gazzetta dello Sport, 10 maggio 2011, p. 20.
  94. ^ Zanetti, pp. 30-31.
  95. ^ a b (ES) Cristian Grosso, 1000 veces Zanetti, su lanacion.com.ar, 11 maggio 2011. URL consultato il 16 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2011).
  96. ^ Argentina: 1ra. "B" Nacional AFA 1992/93 [collegamento interrotto], su historiayfutbol.obolog.com. URL consultato il 14 maggio 2012.
  97. ^ Zanetti, p. 32.
  98. ^ Martín Mazur, Zanetti 100x100, in El Gráfico, 11 febbraio 2011, p. 24.
  99. ^ a b c d Zanetti, p. 33.
  100. ^ Argentina: 1ra. División AFA - Torneo Apertura 1993, su historiayfutbol.obolog.com. URL consultato il 14 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2013).
  101. ^ Zanetti, p. 34.
  102. ^ Cecere, p. 8.
  103. ^ Foot, p. 477.
  104. ^ Gianni Mura, Da Angelillo a Ibra i cento anni dell'Inter, in la Repubblica, 8 marzo 2008, pp. 1-13.
  105. ^ Grassia e Lotito, p. 125.
  106. ^ Calcio news, in la Repubblica, 13 maggio 1995, p. 42.
  107. ^ Benedetto Ferrara, Nuova Inter, in la Repubblica, 25 maggio 1995, p. 41.
  108. ^ Zanetti, pp. 37-38.
  109. ^ Zanetti, p. 36.
  110. ^ Bruno Perucca, Carlos miracola l'Inter che non c'è, in La Stampa, 28 agosto 1995, p. 32.
  111. ^ Franco Badolato, Carlos c'è sempre, ma l'Inter no, in La Stampa, 13 settembre 1995, p. 25.
  112. ^ Luca Curino e Andrea Schianchi, A Parma giocano tutti contro l'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 14 marzo 1997, p. 5.
  113. ^ Alberto Cerruti e Antonello Capone, Inter, che peccato, in La Gazzetta dello Sport, 22 maggio 1997.
  114. ^ Zanetti, pp. 50-51.
  115. ^ Gianni Piva, Hodgson e Zanetti quasi alle mani, in la Repubblica, 22 maggio 1997, p. 46.
  116. ^ Nicola Cecere, Bergomi: «Che lite quella notte tra Hodgson e Zanetti», in La Gazzetta dello Sport, 5 aprile 2011.
  117. ^ Nicola Cecere, Zanetti manda baci al Friuli, in La Gazzetta dello Sport, 20 dicembre 1997.
  118. ^ L'Inter morde la Juve, in La Gazzetta dello Sport, 12 aprile 1998.
  119. ^ Lodovico Maradei e Germano Bovolenta, Juve, fuga tra i veleni, in La Gazzetta dello Sport, 27 aprile 1998.
  120. ^ Zanetti, p. 62.
  121. ^ Zanetti, p. 63.
  122. ^ Alberto Cerruti, Luigi Garlando e Antonello Capone, Champagne per l'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 1998.
  123. ^ Gianni Piva, Bergomi sveglia l'Inter, in la Repubblica, 31 agosto 1998, p. 41.
  124. ^ Zanetti, p. 68.
  125. ^ Lodovico Maradei, La faccia bella dell'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 26 novembre 1998.
  126. ^ Nicola Cecere e Luca Curino, L'Inter non fischia mai la fine, in La Gazzetta dello Sport, 30 novembre 1998.
  127. ^ Gianni Piva, L'Inter perde la testa e saluta la Coppa Italia, su repubblica.it, 18 febbraio 1999.
  128. ^ Roberto Beccantini, Yorke, due testate all'Inter, in La Stampa, 4 marzo 1999, p. 29.
  129. ^ Nicola Cecere, Zamorano cambia capitano, in La Gazzetta dello Sport, 12 maggio 1999.
  130. ^ Luca Curino, La rimpatriata di Lippi all'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 14 giugno 1999.
  131. ^ Alberto Cerruti e Silvano Stella, È un'Inter da scherzi a parte, in La Gazzetta dello Sport, 8 novembre 1999.
  132. ^ Per i biancazzurri doppietta storica, su repubblica.it, 18 maggio 2000.
  133. ^ Enrico Currò, Cuper, lasciate stare Herrera, in la Repubblica, 23 luglio 2001, p. 34.
  134. ^ Inter, inutile rimonta, su repubblica.it, 11 aprile 2002.
  135. ^ Lodovico Maradei, L'Inter paga la grande illusione, in La Gazzetta dello Sport, 6 maggio 2002.
  136. ^ Lodovico Maradei, Medaglia d'argento all'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 25 maggio 2003.
  137. ^ Anche l'Inter fuori dall'Europa, a San Siro vince il Marsiglia, su repubblica.it, 14 aprile 2004.
  138. ^ Alberto Cerruti, L'Inter respira, in La Gazzetta dello Sport, 17 maggio 2004.
  139. ^ Zanetti, p. 101.
  140. ^ Zanetti, iniezione di fiducia, su gazzetta.it, 7 agosto 2004.
  141. ^ Riccardo Pratesi, L'Inter vince la Coppa Italia, su gazzetta.it, 15 giugno 2005.
  142. ^ Mirko Graziano, «Inter, ci manca solo un leader», in La Gazzetta dello Sport, 22 giugno 2005.
  143. ^ Gianni Mura, La voglia matta dell'Inter fa paura a Milan e Juve, su repubblica.it, 22 agosto 2005.
  144. ^ Riccardo Pratesi, Inter, la Coppa è ancora tua, su gazzetta.it, 11 maggio 2006.
  145. ^ Lo scudetto 2006 è dell'Inter, su gazzetta.it, 26 luglio 2006.
  146. ^ È l'Inter padrona dei record, tre gol per iniziare la festa, su repubblica.it, 27 maggio 2007.
  147. ^ Zanetti riprende la Roma e l'Inter rimane a +9, su repubblica.it, 27 febbraio 2008.
  148. ^ Alessandro Catapano e Massimo Cecchini, De Rossi: «Campionato falsato», in La Gazzetta dello Sport, 19 maggio 2008.
  149. ^ Inter, Moratti caccia Mancini, su repubblica.it, 27 maggio 2008.
  150. ^ Antonino Morici, Ecco l'Inter di Mourinho, Zanetti: "Che entusiasmo", su gazzetta.it, 16 luglio 2008.
  151. ^ Totti sbaglia, Zanetti fa centro, su repubblica.it, 24 agosto 2008.
  152. ^ Andrea Sorrentino, Neppure Mou cambia l'Inter, la Champions resta un miraggio, su repubblica.it, 12 marzo 2009.
  153. ^ Gianni Piva, Julio Cesar e Maicon fondamentali, su repubblica.it, 17 maggio 2009.
  154. ^ Alberto Cerruti, LEGGENDARIA INTER, in La Gazzetta dello Sport, 23 maggio 2010.
  155. ^ Valerio Clari, L'Inter fallisce il pokerissimo, Supercoppa all'Atletico Madrid, su gazzetta.it, 27 agosto 2010.
  156. ^ Zanetti: "Inter, ripartiamo con il Mondiale", su repubblica.it, 4 dicembre 2010.
  157. ^ (EN) Saj Chowdhury, Inter Milan 4-3 Tottenham, su news.bbc.co.uk, 20 ottobre 2010.
  158. ^ (EN) Inter win again as Zanetti matches Bergomi's milestone, su edition.cnn.com, 17 gennaio 2011.
  159. ^ Foto: Notte millenaria per Zanetti, su inter.it, 11 maggio 2011. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2019).
  160. ^ Matteo Dalla Vite, Eto'o 37 magie: «E chi si muove...», in La Gazzetta dello Sport, 30 maggio 2011.
  161. ^ a b Riccardo Fusato, Derby: Samuel, 10 su 10. Zanetti..., su fcinter1908.it, 8 ottobre 2012. URL consultato il 22 ottobre 2012.
  162. ^ Matteo Dalla Vite, L'Inter e Zanetti fanno 100 in Champions, in La Gazzetta dello Sport, 18 ottobre 2011.
  163. ^ a b (NL) Inter boekt moeizame zege in recordduel Zanetti, su trouw.nl, 27 settembre 2011. URL consultato il 19 maggio 2012.
  164. ^ Martin Mazur, L'inarrestabile marcia di Zanetti, su it.uefa.com, 30 luglio 2012.
  165. ^ Antonio Pilato, Altro record per Zanetti: 1100 presenze da professionista. Solo in tre meglio di lui..., su spaziointer.it, 22 aprile 2013.
  166. ^ Tiziana Cairati, Inter, infortunio Zanetti: "La mia carriera non è finita", su repubblica.it, 28 aprile 2013.
  167. ^ Zanetti, rottura del tendine di Achille, fuori 6-8 mesi: "La mia carriera non è finita", su gazzetta.it, 28 aprile 2013.
  168. ^ Marco Gaetani, Inter-Livorno 2-0, i nerazzurri ritrovano Zanetti, su repubblica.it, 9 novembre 2013.
  169. ^ Andrea Sorrentino, L'Inter chiude col passato, in la Repubblica, 19 maggio 2014, p. 33.
  170. ^ a b c d Monti, p. 159.
  171. ^ Guarda Zanetti fuori dopo 548 gare in A, in La Gazzetta dello Sport, 4 dicembre 2011.
  172. ^ Luca Castaldini, Inter, Javier Zanetti, l'Ex(po) capitano: tutti i numeri della leggenda, su gazzetta.it, 4 maggio 2015.
  173. ^ Raro stop per Zanetti, su it.uefa.com, 21 settembre 2010. URL consultato il 21 maggio 2012.
  174. ^ Inter, Zanetti: "È arrivato il momento di lasciare. Ma sarò utile fuori dal campo", su gazzetta.it, 6 maggio 2014. URL consultato il 19 maggio 2014.
  175. ^ a b Zanetti, pp. 111-112.
  176. ^ (EN) Saudi Arabia 1995: Denmark come in from the cold, su fifa.com. URL consultato il 29 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2012).
  177. ^ Danimarca intercontinentale, in Corriere della Sera, 14 gennaio 1995, p. 39 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  178. ^ Il pallone va in clausura, in Corriere della Sera, 10 luglio 1995, p. 29 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  179. ^ Bruno Tucci, Elisabetta Rosaspina, Batistuta scaccia il pericolo giallo, in Corriere della Sera, 15 giugno 1998, p. 37.
  180. ^ Franco Melli, L'Olanda da' spettacolo, la Germania va a casa, in Corriere della Sera, 5 luglio 1998, p. 39.
  181. ^ (EN) World Cup 1998, su rsssf.com. URL consultato il 24 agosto 2012.
  182. ^ Roberto Perrone, Inghilterra, non bastano dieci leoni, in Corriere della Sera, 1º luglio 1998, p. 43. URL consultato il 21 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  183. ^ Si presenta la nuova Argentina, in la Repubblica, 1º luglio 1999, p. 44. URL consultato il 24 agosto 2012.
  184. ^ Coppa America, vince il Brasile, in Corriere della Sera, 4 luglio 1999, p. 42 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  185. ^ Roberto Perrone, Bielsa fa fuori mezza Argentina: anche Veron e Simeone tra gli epurati, in Corriere della Sera, 12 giugno 2002, p. 42.
  186. ^ Roberto Perrone, Bielsa fa fuori mezza Argentina: anche Veron e Simeone tra gli epurati, in Corriere della Sera, 12 giugno 2002, p. 42 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  187. ^ Javier Zanetti festeggia con un gol la prima partita da capitano della nazionale argentina, su inter.it, 7 giugno 2003. URL consultato il 26 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2003).
  188. ^ Riccardo Romani, Parte il supermercato della Coppa America - Il Brasile fa lo snob e si affida ai gol di Adriano, in Corriere della Sera, 6 luglio 2004, p. 41 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  189. ^ La delusione di Zanetti, in La Provincia Pavese, 18 maggio 2006, p. 39.
  190. ^ Antonino Morici, Inter troppo forte, ci pensano i c.t., su gazzetta.it, 23 gennaio 2007.
  191. ^ Riccardo Romani, Il Brasile dei rincalzi umilia il mago Messi, in Corriere della Sera, 16 luglio 2007, p. 36 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  192. ^ Giuseppe Di Napoli, Javier Zanetti nuovo capitano dell'Argentina [collegamento interrotto], su tuttomercatoweb.com, 22 agosto 2007. URL consultato il 27 agosto 2012.
  193. ^ Maradona ufficialmente ct - "Mascherano il capitano", su qn.quotidiano.net, 4 novembre 2008. URL consultato il 28 agosto 2012.
  194. ^ Argentina, ecco i convocati per la Coppa: c'è Lavezzi, su corrieredellosport.it, 25 giugno 2011. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).
  195. ^ Luca Curino, Dramma Argentina, Uruguay in semifinale, su gazzetta.it, 17 luglio 2011. URL consultato il 29 agosto 2012.
  196. ^ a b Biagio Angrisani, Argentina-Uruguay, Zanetti recordman, su corrieredellosport.it, 16 luglio 2011. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  197. ^ a b c d Zanetti, p. 113.
  198. ^ Oggi finiscono i Giochi panamericani, su ilpost.it, 30 ottobre 2011. URL consultato il 29 luglio 2012.
  199. ^ a b (EN) Fabio Daniel Peglia, Data on Argentina in Panamerican Games, su rsssf.com. URL consultato il 29 luglio 2012.
  200. ^ Zanetti, p. 114.
  201. ^ J. Zanetti: "A disposizione dell'Inter" [collegamento interrotto], su inter.it, 21 luglio 2004. URL consultato il 26 agosto 2012.
  202. ^ Tiziana Cairati, Inter, Thohir: "Zanetti vicepresidente. La numero 4 sarà ritirata", su repubblica.it, 30 giugno 2014. URL consultato il 30 giugno 2015.
  203. ^ Inter, è deciso Zanetti sarà vicepresidente, in Corriere della Sera, 7 giugno 2014, p. 57.
  204. ^ Zanetti, gioia condivisa con Conte e Oriali: "Noi sappiamo quanto è stato difficile arrivare ad avere il trofeo in mano", su fcinternews.it, 24 maggio 2021.
  205. ^ a b Spareggio contro l'altra semifinalista Bologna per l'accesso alla Coppa UEFA 1999-2000.
  206. ^ a b c d 2 presenze nei turni preliminari.
  207. ^ a b Spareggio contro il Parma per l'accesso alla UEFA Champions League 2000-2001.
  208. ^ 4 presenze nei turni preliminari.
  209. ^ Gara considerata ufficiale dalla FIFA e dall'AFA, ma non dalla FRF. (EN) Neil Morrison, Argentina-Romania 1-0, su rsssf.com. URL consultato il 1º maggio 2012.
  210. ^ (EN) Héctor Pelayes, José Luis Pierrend, Copa Municipalidad de Córdoba, su rsssf.com. URL consultato il 15 luglio 2012.
  211. ^ (EN) Neil Morrison, Argentina-Perù 1-0, su rsssf.com. URL consultato il 15 luglio 2012.
  212. ^ (EN) Héctor Pelayes, José Luis Pierrend, Copa Municipalidad de Córdoba, su rsssf.com. URL consultato il 15 luglio 2012.
  213. ^ Gara considerata ufficiale dalla FIFA, ma non dalla SFZ. (EN) Russell Gerrard, Argentina-Slovakia 6-0, su rsssf.com. URL consultato il 22 ottobre 2012.
  214. ^ (EN) Russell Gerrard, Argentina-Australia 2-0, su rsssf.com. URL consultato il 22 ottobre 2012.
  215. ^ (EN) Héctor Pelayes, José Luis Pierrend, Copa 50imo Aniversario de Clarín, su rsssf.com. URL consultato il 15 luglio 2012.
  216. ^ Gara considerata ufficiale dalla FIFA e dall'AFA, ma non dalla PZPN. (EN) Neil Morrison, Argentina-Polonia 2-0, su rsssf.com. URL consultato il 15 luglio 2012.
  217. ^ a b (EN) José Luis Pierrend, Héctor Pelayes, Copa "ZH 35th Anniversary", su rsssf.com. URL consultato il 15 luglio 2012.
  218. ^ a b 2º posto
  219. ^ 2º Posto
  220. ^ Ha ricevuto la fascia dopo la sostituzione di Heinze.
  221. ^ Terzo a pari merito con Ángel Di María.
  222. ^ Amichevole organizzata per il centenario dell'Espanyol.
    (EN) Neil Morrison, RCD Espanyol-Argentina 2-0, su rsssf.com. URL consultato il 15 luglio 2012.
  223. ^ Amichevole organizzata per il ritiro da calciatore di Diego Armando Maradona.
    (EN) Frank Ballesteros, Diego Armando Maradona's farewell match, su rsssf.com. URL consultato il 15 luglio 2012.
  224. ^ (EN) Neil Morrison, Kashima Antlers-Argentina 1-5, su rsssf.com. URL consultato il 15 luglio 2012.
  225. ^ Oro panamericano
  226. ^ Argento olimpico
  227. ^ La semifinale, non riconosciuta dalla FIFA, è stata giocata dalle nazionali Olimpiche in preparazione dei Giochi Panamericani, mentre la finale è stata giocata dalle formazioni Under 20 in vista del Campionato mondiale di calcio Under-20 1995.
    (EN) Héctor Pelayes, Martín Tabeira e José Luis Pierrend, Copa Mercosur, su rsssf.com. URL consultato il 7 maggio 2012.
  228. ^ (EN) Argentina v Paraguay, 02 March 1995, su 11v11.com. URL consultato il 7 maggio 2012.
  229. ^ Cecere, p. 23.
  230. ^ Matteo Politano, Javier Zanetti fa 570 presenze in A e raggiunge Dino Zoff [collegamento interrotto], su blog.panorama.it, 11 aprile 2012. URL consultato il 21 maggio 2012.
  231. ^ Competizioni UEFA, su calciomercato.com. URL consultato il 14 maggio 2014.
  232. ^ Record battuto il 27 settembre 2011 in CSKA Mosca-Inter 2-3, dove Zanetti ha superato il record di 77 presenze con la fascia di capitano di Paolo Maldini
  233. ^ a b (EN) Zanetti, Milito laud focused Inter, su fifa.com, 16 dicembre 2010. URL consultato il 13 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2012).
  234. ^ a b c d Inter.it - Archivio: I primatisti, su archivio.inter.it. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2012).
  235. ^ FC Internazionale Milano, su it.uefa.com. URL consultato il 2 maggio 2012.
  236. ^ Dati sulla partita: Chelsea-Inter, su it.uefa.com, 13 marzo 2010. URL consultato il 21 maggio 2012.
  237. ^ Zanetti si ritira: i 10 record di un mito, su it.eurosport.yahoo.com, 6 maggio 2014. URL consultato il 1º luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2015).
  238. ^ UEFA Champions League - Stagione 2011/12 - Statistiche Giornata (PDF), su it.uefa.com.
  239. ^ (ES) Martín Mazur, Zanetti 100x100, in El Gráfico, 11 febbraio 2011, p. 35.
  240. ^ Tiziana Cairati, Capitan Zanetti dice addio al calcio “È il momento giusto per lasciare”, su lastampa.it, 6 maggio 2014. URL consultato il 1º giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2016).
  241. ^ Zanetti, una vita in nerazzurro e con la stessa pettinatura, su tgcom24.mediaset.it, 6 maggio 2014. URL consultato il 1º giugno 2016.
  242. ^ Calcio, Argentina: Zanetti record, con Uruguay 145 presenze, su repubblica.it, 15 luglio 2011. URL consultato il 21 maggio 2012.
  243. ^ Calcio: J. Zanetti il più sportivo, a lui il pallone d'argento, su adnkronos.com, 23 aprile 2002. URL consultato l'11 novembre 2012.
  244. ^ Assegnato a Javier Zanetti il Premio fedeltà dell'Aic, su tuttomercatoweb.com, 28 gennaio 2013. URL consultato il 28 gennaio 2013.
  245. ^ (EN) Javier Zanetti (Player Career Award), su globesoccer.com, 28 dicembre 2016. URL consultato il 29 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2016).
  246. ^ A Zanetti, Zeman e Toni il premio Fortunato del Coni, su video.gazzetta.it, 15 dicembre 2016.
  • Nicola Cecere, Il calcio di Javier Zanetti ai raggi X, Milano, La Gazzetta dello Sport, 2011, ISSN 2239-2912 (WC · ACNP).
  • John Foot, Calcio: 1898-2010. Storia dello sport che ha fatto l'Italia, Milano, Rizzoli, 2010, ISBN 978-88-17-04133-1.
  • Andrea Monti, Sergio Gavardi, Umberto Zapelloni, Javier Zanetti: c'è solo un capitano, Milano, La Gazzetta dello Sport, 2014, ISSN 2039-7577 (WC · ACNP).
  • Javier Zanetti, Capitano e gentiluomo, Milano, Rizzoli, 2009, ISBN 978-88-17-03299-5.
  • Javier Zanetti e Gianni Riotta, Giocare da uomo: La mia vita raccontata a Gianni Riotta, Mondadori, 2016, ISBN 9788804667025.
  • Javier Zanetti, Vincere, ma non solo: Crescere nella vita e raggiungere i propri obiettivi, 2018, ISBN 9788804705222.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 26 (2009-2010), Milano, La Gazzetta dello Sport, 29 ottobre 2012.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN251098867 · ISNI (EN0000 0003 7144 2036 · SBN LO1V357645 · LCCN (ENno2012083769