Indice
Ghilarza
Ghilarza comune | |
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(IT) Ghilarza (SC) Ilàrtzi | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Stefano Licheri (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 40°07′12″N 8°50′06″E |
Altitudine | 290 m s.l.m. |
Superficie | 55,46 km² |
Abitanti | 4 105[1] (31-3-2024) |
Densità | 74,02 ab./km² |
Frazioni | Zuri |
Comuni confinanti | Abbasanta, Aidomaggiore, Ardauli, Bidonì, Boroneddu, Busachi, Fordongianus, Norbello, Paulilatino, Sedilo, Soddì, Sorradile, Tadasuni, Ula Tirso |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09074 |
Prefisso | 0785 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095021 |
Cod. catastale | E004 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) ghilarzesi (SC) ilartzesos |
Patrono | Macario il Grande |
Giorno festivo | 19 gennaio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ghilarza all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Ghilarza (Ilàrtzi in sardo) è un comune italiano di 4 105 abitanti della provincia di Oristano.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è situato nella parte centro-occidentale della Sardegna, sul vasto altopiano di Abbasanta, che si estende ai piedi della catena del Marghine e del massiccio del Montiferru.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sono numerose le testimonianze archeologiche riconducibili all'epoca prenuragica e nuragica, fenicio-punica, romana e bizantina. Sin dall'epoca della dominazione romana, il territorio ghilarzese si trovava lungo la 'Karalibus Turrem', l'antica via utilizzata per viaggiare tra Cagliari e Porto Torres[3]. Nel medioevo il territorio ghilarzese era compreso nella curatoria del Guilcer, appartenente al Giudicato di Arborea. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese e, compreso nella Incontrada di Parte Ocier Real, divenne più tardi un feudo regio. Venne riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Nella metà del XIX secolo si ebbe la fondazione del locale circolo di lettura e nei primi anni del XX secolo del primo circolo femminile. In questo ambiente culturale si formarono varie personalità, tra cui Antonio Gramsci, che a Ghilarza si formò negli anni dell'infanzia e dell'adolescenza.
Negli anni sessanta, in pieno sviluppo economico, il paese vantava la più alta percentuale di laureati dell'isola[4].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Ghilarza sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 febbraio 1995.[5]
«Stemma partito: nel primo d'argento, all'albero stilizzato d'Arborea, sradicato, con la parte legnosa al naturale, munito di sette ramoscelli, tre per parte in banda e in sbarra, uno in palo sulla sommità, fogliato di cinquantanove, di verde, nove foglie in ciascuno dei ramoscelli laterali, cinque foglie nel ramoscello in palo, esso albero, accostato da due tortelli di rosso; nel secondo di azzurro, al compasso e al mazzuolo d’argento, passati in decusse e accompagnati, in punta, da uno scalpello, anch'esso d'argento, posto in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- chiesa di San Palmerio, realizzata nel XIII secolo in trachite bianca e nera in stile romanico-arcaico.
- Chiesa di San Pietro di Zuri.
Nel territorio comunale sono presenti inoltre quattro piccoli villaggi, detti "novenari" in quanto occupati dai fedeli solo per nove giorni l'anno in occasione delle festività dei santi ai quali sono dedicati. In ogni novenario è presente una chiesa:
- Chiesa di San Serafino, dedicata all'arcangelo Raffaele
- Chiesa di San Michele
- Chiesa di San Giovanni
- Chiesa di Santa Maria di Trempu, dedicata a Maria Ausiliatrice.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Il paese si caratterizza per le sue case in basalto.
- Casa di Antonio Gramsci, trasformata in museo.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Torre aragonese del XV secolo. Torre in stile gotico-aragonese, edificata dopo la caduta del Giudicato di Arborea.
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]- Nuraghe di Muraodine
- Nuraghe di Orgosì, monotorre. Conserva la tholos integra
- Nuraghe Oschini con impianto complesso, quadrilobato.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT[7] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 116 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
- Marocco 59 1,26%
Lingua e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]Ghilarza possiede, come tutto il suo contado, una lingua che è tra le più ricche e antiche della Sardegna. Era il capoluogo di mandamento più settentrionale della vecchia provincia di Cagliari (oggi si trova in quella di Oristano) che confinava con quella di Sassari (oggi di Nuoro). Non fa parte né del Logudoro, né del Marghine, né di nessun'altra delle regioni confinanti. Non ha regione d'appartenenza. Il suo territorio è semplicemente chiamato: "il ghilarzese". Il "parlare campidanese" lì termina e comincia quello logudorese. Il tutto con una dolcezza d'accento che lo differenzia dai due e ancor più dal vicino barbaricino. È pertanto il punto d'incontro di tre lingue e tre culture[8].
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Casa Museo di Antonio Gramsci, in corso Umberto I. Il museo è stato allestito nella casa dove visse Antonio Gramsci per circa tredici anni, dal 1898 al 1911, dove si era trasferito dal non lontano paese di Ales nel quale era nato. L'allestimento del percorso museale risale agli anni settanta.[9] Gramsci è stato tra i fondatori nel 1921 del Partito Comunista d'Italia e fondatore nel 1924 de l'Unità, un quotidiano politico italiano a lungo organo ufficiale del PCI, poi del PDS, poi dei DS ed infine del PD, sino al 2017.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]In origine fondata su un'economia di tipo agro-pastorale, dall'inizio del XX secolo si svilupparono rapidamente il commercio e il terziario. Ben presto la bravura degli scalpelli ghilarzesi superò i confini comunali, facendo di Ghilarza un punto di riferimento per l'edilizia sarda.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Ghilarza è collegata alla Strada statale 131 Diramazione Centrale Nuorese tramite due svincoli.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 16 aprile 2000 | Tomaso Raffaele Sanna | liste civiche di centro-sinistra | sindaco | |
16 aprile 2000 | 8 maggio 2005 | Tomaso Raffaele Sanna | Unione Democratica | sindaco | |
9 maggio 2005 | 30 maggio 2010 | Stefano Licheri | lista civica | sindaco | |
31 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Stefano Licheri | lista civica "Lavoro e Solidarietà" | sindaco | |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Alessandro Marco Defrassu | lista civica "Insieme" | sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Stefano Licheri | lista civica "Progetto Ghilarza" | sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Comune di Ghilarza | Chiusura uffici comunali giornata del 30 aprile 2018, su www.comune.ghilarza.or.it. URL consultato il 27 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2018).
- ^ Cristiano Sias, Due parole su Ghilarza: un paese poesia, su cristianosias.it. URL consultato il 29 settembre 2012.
- ^ Ghilarza, decreto 1995-02-24 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 luglio 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 16 giugno 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).
- ^ Cristiano Sias, Ghilarza - un paese, tre culture, su cristianosias.it. URL consultato il 29 settembre 2012.
- ^ Casa Museo di Antonio Gramsci, su casamuseogramsci.it. URL consultato il 29 giugno 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 10 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2013).
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 10 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ghilarza
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Ghilarza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.ghilarza.or.it.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132502740 · LCCN (EN) n78042408 · GND (DE) 4555167-4 · J9U (EN, HE) 987007545500605171 |
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