Ruinas comune | |
---|---|
(IT) Ruinas (SC) Arruìnas | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Ignazio Giovanni Battista Tatti (lista civica) dall'11-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 39°54′22.72″N 8°53′49.38″E |
Altitudine | 359[1] m s.l.m. |
Superficie | 30,46 km² |
Abitanti | 583[2] (29-2-2024) |
Densità | 19,14 ab./km² |
Comuni confinanti | Allai, Asuni, Mogorella, Samugheo, Siamanna, Villa Sant'Antonio, Villaurbana |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09085 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095044 |
Cod. catastale | F271 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Nome abitanti | (IT) ruinesi (SC) arruinesus |
Patrono | san Giorgio Martire |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ruinas all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Ruinas (Ruinas in sardo, letteralmente "rovine" in italiano; secondo la variante locale Arruinas, nome adottato ufficialmente[4][5]) è un comune italiano di 583 abitanti[2] della provincia di Oristano in Sardegna.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è situato nella zona storica della Barbaxiana ("porte della Barbagia"), confinante con la Barbagia-Mandrolisai situata nelle province di Oristano e Nuoro.
È separato dal paese di Samugheo dal confine naturale del fiume Araxisi (maggior affluente del fiume Tirso) di Is concas de sa rughi. Il suolo è costituito in prevalenza da trachite rosa, che viene in parte sfruttata economicamente con l'estrazione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'area fu abitata già in epoca prenuragica, nuragica e romana, per la presenza sul territorio di alcune domus de janas, di alcuni nuraghi e dei resti di un antico villaggio (Ghentiana) di epoca romana e bizantina.
Nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Valenza. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese, ove divenne un feudo. Fu incorporato nella baronia di Senis, feudo dei Nin Zatrillas, ai quali venne riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Ruinas sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 febbraio 2009.[6]
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Il paese conserva l'antico centro storico, la chiesetta di San Teodoro, a circa 3 km dal centro abitato, e la chiesa di San Giorgio.
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio di Ruinas sono presenti due nuraghi e un menhir:
- Statua stele di Macchetturu
- Nuraghe Norampè o Bruncu Nurampei
- Nuraghe Nurachi
- Nuraghe de Pirena
Luoghi di interesse naturalistico
[modifica | modifica wikitesto]Il monte Grighine e il fiume Araxisi sono meta di escursioni naturalistiche.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata a Ruinas è "sa Limba de mesania",cioè del mezzo, con parole e termini sia campidanesi che logudoresi
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Tradizionalmente l'economia è basata sulla pastorizia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Risultati 14º Censimento ISTAT, su dawinci.istat.it, Istat. URL consultato il 22 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024, su demo.istat.it.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Provincia di Oristano, Comune delimitato di lingua sarda ai sensi dell'art.3 della Legge 482/1999 con Delibera di Consiglio n. 61 del 04.06.2002 della Provincia di Oristano., in Delibera n.61.
- ^ Toponimo ufficiale in lingua sarda ai sensi dell'articolo 10 della Legge n. 482 del 15.12.1999, in Legge n.482.
- ^ Ruinas (Oristano) D.P.R. 27.02.2009 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 12 dicembre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Angius, Luciano Carta (a cura di), Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento. Pabillonis-Zuri, Nuoro, Ilisso Edizioni, 2006, pp. 1337-1339, ISBN 978-88-89188-90-3.
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2014).
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ruinas
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Ruinas
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, FR, EN, RU, DE) Sito ufficiale, su comune.ruinas.or.it.
- Ruìnas, su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137376019 · LCCN (EN) n97025097 · J9U (EN, HE) 987007542782705171 |
---|