Ales comune | |
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(IT) Ales (SC) Àbas | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Mereu (lista civica) dal 10-6-2018 (2º mandato dal 29-5-2023) |
Territorio | |
Coordinate | 39°46′N 8°49′E |
Altitudine | 194[1] m s.l.m. |
Superficie | 22,45 km² |
Abitanti | 1 248[2] (31-1-2024) |
Densità | 55,59 ab./km² |
Frazioni | Zeppara |
Comuni confinanti | Albagiara, Curcuris, Gonnosnò, Marrubiu, Morgongiori, Palmas Arborea, Pau, Santa Giusta, Usellus, Villa Verde |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09091 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095004 |
Cod. catastale | A180 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona C, 1 204 GG[4] |
Nome abitanti | (IT) aleresi (SC) abaresus |
Patrono | santi Pietro e Paolo |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ales all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Ales (Abas in sardo) è un comune italiano di 1 248 abitanti[2] della provincia di Oristano in Sardegna, nella regione storica della Marmilla. Ha una sola frazione: Zeppara. È il paese natale di Antonio Gramsci.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Ales è un comune della Sardegna centrale, situato ai piedi del monte Arci. Il particolare territorio ha permesso di rivestitire un ruolo determinante nell'economia della Marmilla.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'area fu abitata già dal Neolitico, per la presenza sul territorio di alcuni nuraghi.
Sede di diocesi (è una delle più piccole sedi vescovili d'Italia), nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Usellus, della quale fu capoluogo dopo Usellus. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. Dopo la definitiva sconfitta degli arborensi nel 1478, passò sotto il dominio aragonese, e il paese fu incorporato nell'Incontrada di Parte Usellus, diventando un feudo dei Carroz. Gli aragonesi vi edificarono il castello di Barumele, che fu abbandonato nel XVI secolo e di cui restano alcuni ruderi. Nel 1603 il feudo fu incorporato nel Marchesato di Quirra, feudo dei Centelles e poi degli Osorio, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Antonio Gramsci
[modifica | modifica wikitesto]Il paese è noto per aver dato i natali il 22 gennaio 1891 ad Antonio Gramsci, che qui vi trascorse i primissimi anni di vita prima di trasferirsi brevemente a Sorgono e poi per circa tredici anni a Ghilarza.[5] Il luogo preciso dove nacque Gramsci si pensò a lungo fosse una casa in corso Cattedrale mentre solo attorno al 2019 si appurò essere stato invece un altro edificio utilizzato come asilo per l'infanzia.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del comune di Ales è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 25 ottobre 1950.[6][7]
«D'argento, al castello di rosso, torricellato di uno, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo, fondato sulla terrazza di verde ed accompagnato in capo da una fascia d'azzurro, caricata dell'iscrizione PLANU ESPIS di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.[8]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo
- Chiesa di Santa Maria
- Chiesa di San Sebastiano
- Palazzo Vescovile
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Piazza Gramsci è una piazza di forma triangolare. È stata dedicata ad Antonio Gramsci, nativo di Ales. In effetti fu ideata e realizzata dallo scultore Giò Pomodoro, quale monumento intitolato "Piano d'uso collettivo". Il monumento è composto da un piano in pietra con inserite varie figure che richiamano episodi della vita travagliata di Gramsci e fu inaugurato dal presidente della Camera Pietro Ingrao, il 1º maggio 1977, per celebrare il quarantennale della morte del filosofo, avvenuta il 27 aprile 1937. Su alcune delle pietre sono riportate alcune parole in sardo: "sa terra" ("la terra"), "s'agua" ("l'acqua"), "su fogu" ("il fuoco"), "sa pedra" ("la pietra"), "su soli" ("il sole"), "sa luna" ("la luna"), "sa roda" ("la ruota").
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Castello di Barumele
Altri monumenti
[modifica | modifica wikitesto]- Nuraghe Gergui
- Nuraghe Pranu Espis
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[9]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata ad Ales è il campidanese occidentale.
Istituzioni, enti e associazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Associazione Casa Natale Antonio Gramsci, in corso Cattedrale.[10] La sede dell'associazione sembra tuttavia non essere la casa dove nacque Antonio Gramsci perché ricerche condotte nel secondo decennio del XXI secolo hanno individuato tale edificio nell'ex asilo gestito da suore[senza fonte]. La vicenda di questo falso storico iniziò nel 1947 con la lapide posta per errore sulla sede dell'associazione (che fu anche Casa del Fascio durante il ventennio) da Palmiro Togliatti, allora segretario del Partito Comunista Italiano.[11]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo del giocattolo tradizionale della Sardegna ubicato nella frazione di Zeppara
- Museo di cinefotografia
- Museo diocesano di arte sacra - Cattedrale di Ales
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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10 giugno 2018 | 29 maggio 2023 | Francesco Mereu | Lista civica "Democrazia e partecipazione" | Sindaco | [12] |
29 maggio 2023 | in carica | Francesco Mereu | Lista civica "Democrazia e partecipazione" | Sindaco | [13] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Risultati 14º Censimento ISTAT, su dawinci.istat.it, Istat. URL consultato il 30 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Casa Museo di Antonio Gramsci, su casamuseogramsci.it. URL consultato il 30 giugno 2020.
- ^ Ales, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 7 dicembre 2023.
- ^ Comune di Ales, su araldicacivica.it. URL consultato il 16 luglio 2022.
- ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Ales, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 16 ottobre 2024.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Associazione Casa Natale Antonio Gramsci, su casanataleantoniogramsci.org. URL consultato il 29 giugno 2020.
- ^ Scoperta la vera casa natale di Gramsci, su lanuovasardegna.it. URL consultato il 29 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2020).
- ^ Comunali 10/6/2018, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ Comunali 28 e 29 maggio 2023 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Angius, Luciano Carta (a cura di), Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento. Abbasanta-Guspini, Nuoro, Ilisso Edizioni, 2006, pp. 67-69, ISBN 978-88-89188-88-0. URL consultato il 19 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 4 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
- Giuseppe Meloni, Un secolo di storia della diocesi di Ales - Usellus: il XV, in Diocesi di Ales-Usellus. Aspetti e valori, Cagliari, 1973.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ales
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Ales
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.ales.or.it.
- Àles (Oristano), su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
- Info, documenti ed immagini sull'evoluzione storica e sociale di Ales, su ales.sardinia.it. URL consultato il 17 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2021).
- Sito ufficiale del Museo del Giocattolo tradizionale della Sardegna, su museodelgiocattolosardegna.it. URL consultato il 14 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 156268429 · GND (DE) 4582210-4 · J9U (EN, HE) 987007496661605171 |
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