Ammonio ((2,2,4,5-tetrafluoro-5-(trifluorometossi)-1,3-diossolan-4-il)ossi) difluoro acetato | |
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Nome IUPAC | |
Ammonio ((2,2,4,5-tetrafluoro-5-(trifluorometossi)-1,3-diossolan-4-il)ossi) difluoro acetato | |
Abbreviazioni | |
C6O4 | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H4F9NO6 |
Massa molecolare (u) | 357 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 682-238-0 |
PubChem | 154735201 |
SMILES | [NH4+].FC1(F)OC(F)(OC(F)(F)C([O-])=O)C(F)(OC(F)(F)F)O1 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | > 667 g/L |
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua | -0.38 (22 °C) |
Temperatura di fusione | 64.6 °C |
Temperatura di ebollizione | > 138 °C |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 302 - 314 |
Consigli P | 280 - 301+330+331 - 303+361+353 - 305+351+338 - 310 - 501 |
C6O4 è il nome commerciale di una miscela multi-componente di diastereoisomeri del composto ammonio ((2,2,4,5-tetrafluoro-5-(trifluorometossi)-1,3-diossolan-4-il)ossi) difluoro acetato.[1] Arpa Veneto classifica il composto come una sostanza perfluoroalchilica PFAS di nuova generazione.[senza fonte]
Questo composto è stato trovato in quantità non basse nelle acque sotterranee della provincia di Vicenza fra Trissino, sede della Miteni, la ditta fallita che lo trattava, e la pianura di Creazzo, durante le campagne di analisi effettuate da ARPAV, mentre tracce di questo composto sono state osservate nel fiume Po.[2]
Tracce di C6O4 sono state trovate anche nelle acque di falda superficiali (non nei pozzi per l’approvvigionamento idrico) intorno allo stabilimento di Spinetta Marengo[3] ove viene prodotto a partire dal 2012 dalla Solvay in sostituzione del PFOA[4].
ECHA classifica il C6O4 come tossico per ingestione, corrosivo e biodegradabile. Non è classificato come infiammabile, genotossico o cancerogeno[5].
Il sale ammonico del C6O4 viene utilizzato come ausiliario industriale nella produzione di fluoropolimeri[6]. In un parere del 2014 l'Autorità europea per la sicurezza alimentare dichiara che non vi è alcun problema di sicurezza per il consumatore se la sostanza viene usata come ausiliario industriale durante la fabbricazione di fluoropolimeri.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nuovi e vecchi Pfas all’orizzonte. Presenza del composto fluorurato C6O4 nel Po in Polesine, un “segnale” che non va sottovalutato – Sivemp Veneto, su sivempveneto.it. URL consultato il 22 dicembre 2022 (archiviato il 10 agosto 2020).
- ^ Zaia: trovati nuovi Pfas nel Po, è un caso nazionale - Ambiente & Energia, su ANSA.it, 16 aprile 2019. URL consultato il 22 dicembre 2022 (archiviato il 21 aprile 2019).
- ^ Inquinante nella falda attorno al polo chimico che diventa un sorvegliato speciale, su La Stampa, 22 febbraio 2020. URL consultato il 22 dicembre 2022 (archiviato il 17 marzo 2020).
- ^ Monica Gasparini, Polo chimico, produzioni pericolose e ambiente: c’è una mozione, su alessandrianews.ilpiccolo.net. URL consultato il 22 dicembre 2022 (archiviato il 26 settembre 2020).
- ^ Registration Dossier - ECHA, su echa.europa.eu. URL consultato il 22 dicembre 2022 (archiviato il 21 aprile 2019).
- ^ (EN) Cheryl Hogue e Craig Bettenhausen, A tale of PFAS, pollution, and patent claims, su cen.acs.org, 27 marzo 2021. URL consultato il 22 dicembre 2022 (archiviato il 2 aprile 2021).
- ^ EFSA Panel on on Food Contact Materials, Enzymes, Flavourings and Processing Aids (CEF), Scientific Opinion on the safety assessment of the substance, Perfluoro{acetic acid, 2‐[(5‐methoxy‐1, 3‐dioxolan‐4‐yl)oxy]}, ammonium salt, CAS No 1190931‐27‐1, for use in food contact materials, in EFSA Journal, vol. 12, n. 6, 2014-06, DOI:10.2903/j.efsa.2014.3718. URL consultato il 22 dicembre 2022.