Portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia
La chimica è quella branca delle scienze naturali che si occupa dello studio, della costituzione e delle proprietà della materia e delle sue trasformazioni. È lo studio delle proprietà e della struttura degli atomi (compresi i loro isotopi stabili e radioattivi), dei composti e delle molecole, nonché delle miscele e soluzioni degli stessi, quali costituenti base della natura e di come essi si combinano per produrre i vari stati della materia che formano noi stessi e tutto ciò che ci circonda.
Lo zolfo è l'elemento chimico nella tavola periodica con simbolo S (dal latino Sulfur) e numero atomico 16. È un non metallo inodore, insapore, molto abbondante; la sua forma più nota e comune è quella cristallina di colore giallo intenso; è presente sotto forma di solfuri e solfati in molti minerali, e si ritrova spesso puro nelle regioni con vulcani attivi. È un elemento essenziale per tutti gli esseri viventi, dove è presente in due amminoacidi, la cisteina e la metionina, e di conseguenza in molte proteine. In campo industriale si usa soprattutto per ricavarne fertilizzanti, ma anche per polvere da sparo, lassativi, insetticidi e fungicidi. Inoltre, lo zolfo, si trova in alcuni disinfettanti, trova largo impiego nell'agricoltura (perché combatte un fungo velenoso chiamato oidio), si trova nei fiammiferi, nella polvere da sparo e nell'ebanite.
L'acido acetico (o acetato in biochimica, noto anche come acido etanoico) è un composto chimicoorganico la cui formula chimica è CH3COOH, meglio conosciuto per conferire all'aceto il suo caratteristico sapore acre e il suo odore pungente. L'acido acetico puro, anidro (ovvero privo di acqua), chiamato acido acetico glaciale, a temperatura ambiente è un liquido incolore che attrae acqua dall'ambiente (igroscopicità) e che congela al di sotto dei 16,7 °C (62 °F) in un solido cristallino incolore. L'acido acetico è corrosivo, e i suoi vapori causano irritazione agli occhi, infiammazione delle vie respiratorie e congestione dei polmoni, ma chimicamente è un acido debole per via della sua limitata capacità di dissociarsi in soluzioni acquose.
La vulcanizzazione è un processo di lavorazione della gomma, la quale viene legata chimicamente allo zolfo mediante riscaldamento.
Attraverso questo processo, inventato da Charles Goodyear nella prima metà del XIX secolo, si ottiene un materiale elastico e poco rigonfiabile se tenuto a contatto con solventi organici.
Oggi per "vulcanizzazione" si intende qualsiasi processo chimico, anche diverso da quello originario inventato da Goodyear, che ottenga risultati analoghi.
La vulcanizzazione provoca una modificazione della conformazione molecolare del polimero alla quale è dovuto l'aumento di elasticità e resistenza a trazione, la soppressione di proprietà negative quali l'abrasività e l'appiccicosità oltre che una maggiore resistenza agli effetti dell'ossigeno atmosferico e a molte sostanze chimiche.
L'anno successivo fu chiamato al Politecnico di Milano per sostituire Mario Giacomo Levi (costretto dalle leggi razziali a lasciare l'insegnamento) nella cattedra di Chimica Industriale, dove rimase per trentacinque anni, dedicandosi alla ricerca sui polimeri a struttura cristallina.
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gli elementi numerati in blu sono liquidi a T = 298 K e p = 100 kPa;
quelli in verde sono gas a T = 298 K e p = 100 kPa;
quelli in nero sono solidi a T = 298 K e p = 100 kPa;
quelli in rosso sono artificiali e non sono naturalmente presenti sulla Terra (sono tutti solidi a T = 298 K e p = 100 kPa). Il tecnezio e il plutonio sono presenti in minime quantità nelle miniere di uranio, nelle giganti rosse e nei resti di supernovae.
«There's even more room at the top» (trad. «C'è ancora più spazio in alto», Jean-Marie Lehn, 1995)