Aquila frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Blenio |
Comune | Blenio |
Territorio | |
Coordinate | 46°30′13.93″N 8°56′57.01″E |
Altitudine | 774 e 801 m s.l.m. |
Abitanti | 519 (2005) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6719 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5031 |
Targa | TI |
Cartografia | |
Aquila (in dialetto locale “Daigra”) è una frazione di 519 abitanti del comune svizzero di Blenio, nel Canton Ticino (distretto di Blenio).
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]Già comune autonomo, nel 1836 dal suo territorio fu scorporata la località di Ghirone, divenuta a sua volta comune autonomo; Ghirone fu nuovamente aggregato ad Aquila nel 1842, così come l'altro comune soppresso di Buttino (in precedenza già accorpato a Ghirone) nel 1846. Nel 1853 Ghirone (con Buttino) tornò autonomo e fino al 21 ottobre 2006 il comune di Aquila si estendeva per 63,00 km²; il 22 ottobre 2006 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Campo, Ghirone, Olivone e Torre per formare il nuovo comune di Blenio.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Vittore Mauro, attestata nel 1213 e ricostruita in stile barocco nel 1728-1730[1];
- Chiesa di Sant'Ambrogio, attestata nel 1567[senza fonte];
- Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria in località Ponto Aquilesco;
- Oratorio di Sant'Anna, in località Grumarone;
- Ponte romano.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[2]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Sonia Fiorini, Aquila, in Dizionario storico della Svizzera, 9 gennaio 2017. URL consultato il 4 settembre 2017.
- ^ Dizionario storico della Svizzera
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 2.
- Piero Bianconi, Arte in Blenio. Guida della valle, S.A. Grassi & Co. Bellinzona-Lugano 1944; Idem, Inventario delle cose d'arte e di antichità, I, S. A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 5-17.
- Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 38, 178-180, 299, 330, 412, 426, 468, 509, 522.
- Rinaldo Giambonini, Agostino Robertini, Silvano Toppi, Aquila, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1971, 9-20.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 66, 67-69, 84-65.
- Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 94. 95, 96, 109.
- Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aquila
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito istituzionale del comune di Blenio, su comuneblenio.ch. URL consultato il 4 settembre 2017.
- Sonia Fiorini, Aquila, in Dizionario storico della Svizzera, 9 gennaio 2017. URL consultato il 4 settembre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69145424530186831340 · ISNI (EN) 0000 0004 6037 2498 · GND (DE) 4780118-9 |
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