Pompu
Pompu comune | |
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(IT) Pompu (SC) Pòmpu | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Moreno Atzei (lista civica) dal 10-6-2018 (2º mandato dal 29-5-2023) |
Territorio | |
Coordinate | 39°43′29.27″N 8°47′46.31″E |
Altitudine | 147 m s.l.m. |
Superficie | 5,32 km² |
Abitanti | 217[1] (31-3-2024) |
Densità | 40,79 ab./km² |
Comuni confinanti | Curcuris, Masullas, Morgongiori, Simala, Siris |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09093 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095042 |
Cod. catastale | G817 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) pompesi (SC) pompesus |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pompu all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Pompu è un comune italiano di 217 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella regione dell'Alta Marmilla.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]La parola Pompu potrebbe derivare dal latino Pòmpa che significa corteo. In antichità, intorno ad un piccolo santuario dedicato a Santa Maria di Monserrato, si svolgevano manifestazioni religiose che attiravano molte persone provenienti da vicino e da lontano. In seguito, ai piedi del santuario, cominciò a formarsi un gruppo di case con una piccola popolazione; questi abitanti furono considerati i custodi della chiesa e preparatori dell'annuale Pompa. Essi furono chiamati Pompesi, ed il loro paese fu detto Pompu.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'area fu abitata in epoca prenuragica, nuragica e romana per la presenza nel territorio di alcuni siti archeologici, tra cui domus de janas e nuraghi.
Le prime documentazioni scritte risalgono al 1388[3].
Nel Medioevo appartenne al Giudicato di Arborea, e fece parte della curatoria di Parte Montis. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, occupato dalle truppe del feudatario di Quirra Berengario Bertran Carroz, che sposando Eleonora Manriquez ne ottenne ufficialmente dal re il controllo fino all'estinzione dei Bertran Carroz nel 1511.
I primi riferimenti storici di Pompu risalgono all'anno 1576.
Nel 1603 fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles fino al 1670, poi (dal 1766) degli Osorio de la Cueva. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.
Nell'Ottocento il paese di Pompu aveva un'economia ricca e vivace, infatti aveva quattro mulini situati lungo il fiume "Riu de Pompu". In varie case di Pompu esistono ancora oggi macine per la lavorazione del grano. In una vecchia abitazione si trova anche un antico frantoio per la lavorazione delle olive, risalente ai primi anni dell'Ottocento.
Nel 1927 il comune di Pompu viene accorpato per regio decreto ai comuni di Siris e Masullas, per recuperare la propria autonomia amministrativa nel 1961.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Pompu sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 febbraio 2007.[4]
«Stemma troncato: il primo, interzato in palo: il primo e il terzo palo, d'oro, il secondo troncato di rosso e di verde, con la lettera maiuscola d'oro P sul rosso; il secondo, di azzurro, al nuraghe d'oro, murato di nero, chiuso dello stesso, fondato in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Una risorsa molto importante di questo paese sono gli scavi archeologici di “Prabanta”. Il sito è molto ampio e la forma polilobata del nuraghe rivela l'importanza che aveva in passato. In questo sito archeologico si possono trovare molte particolarità come il frantoio Murranca dell'Ottocento, i mulini in pietra, i portali con arco lavorato e l'antica chiesa di San Sebastiano.
Nel territorio di Pompu sono presenti due importanti aree archeologiche del periodo nuragico:
- Area archeologica di "Su Laccu e su Meli"
- Insediamento nuragico di Santu Miali
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]La variante del sardo parlata a Pompu è il campidanese occidentale.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Il nome di questo paese viene utilizzato, in numerose varianti dialettali della lingua sarda, nell'esclamazione "A casin'e Pompu" per indicare un luogo lontano e sperduto.[3]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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10 giugno 2018 | 29 maggio 2023 | Moreno Atzei | Lista civica "New Pompu - Unione giovani pompesi" | Sindaco | [6] |
29 maggio 2023 | in carica | Moreno Atzei | Lista civica "New Pompu - Unione giovani pompesi" | Sindaco | [7] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione al 31 marzo 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ a b Pompu, secondo un vecchio detto è un luogo irraggiungibile per tutti i sardi, su notiziesarde.it.
- ^ Pompu (Oristano) D.P.R. 02.02.2007 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 26 settembre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comunali 10/6/2018, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
- ^ Comunali 28 e 29 maggio 2023, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 10 luglio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Angius, Luciano Carta (a cura di), Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento. Pabillonis-Zuri, Nuoro, Ilisso Edizioni, 2006, pp. 1277-1278, ISBN 978-88-89188-90-3.
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2014).
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pompu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.pompu.or.it.
- Pómpu, su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
- Pro Loco Pompu, su prolocopompu.altervista.org. URL consultato il 20 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2011).
- pompu.info, http://www.pompu.info/ .
- sardegna.indettaglio.it, http://sardegna.indettaglio.it/ita/comuni/or/pompu/pompu.html .
- it.db-city.com, http://it.db-city.com/Italia/Sardegna/Oristano/Pompu .
- comuni-italiani.it, http://www.comuni-italiani.it/095/042/ .
- Sagra del pane e del grano Archiviato il 20 aprile 2019 in Internet Archive. - da paradisola.it