Cellobiosio

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento biomolecole non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Cellobiosio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC12H22O11
Massa molecolare (u)342,3
Aspettoinodore solido
Numero CAS528-50-7
Numero EINECS208-436-5
PubChem294
DrugBankDBDB02061
SMILES
C(C1C(C(C(C(O1)OC2C(OC(C(C2O)O)O)CO)O)O)O)O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)0,5
Solubilità in acqua120 g/l
Temperatura di fusione239 °C
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

Il cellobiosio è un disaccaride formato per condensazione da due molecole di β-D-glucosio[2] attraverso un legame glicosidico (acetalico) 1β−4'. Poiché possiede un legame emiacetalico libero, è uno zucchero riducente e dà mutarotazione.

Il cellobiosio è l'unità strutturale che si ripete nella cellulosa. La presenza del legame 1β−4', e l'assenza, nella maggior parte dei mammiferi, di specifici enzimi β-glicosidasi per la degradazione del legame, rendono pertanto la cellulosa non assimilabile. Solamente i ruminanti ed altri tipi di mammiferi che si cibano di erba, sono in grado di utilizzare il glucosio della cellulosa, grazie alla presenza, nel loro sistema digerente, di batteri e funghi che idrolizzano tale legame.

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 05.07.2012
  2. ^ CHIMICA 2, III, Milano, Alpha Test S.r.l., 2017, p. 113, ISBN 978-88-483-1621-7.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]