Gli oligosaccaridi costituiscono una classe di composti organici appartenenti alla classe più ampia dei glucidi (o zuccheri o carboidrati). La caratteristica chimica principale degli oligosaccaridi è di essere formati da poche unità ripetitive di monosaccaride. Gli oligosaccaridi possono essere infatti costituiti da un numero massimo di 10 unità monosaccaridiche legate fra loro.[1] Superato questo numero, si parla di "polisaccaridi" (ad esempio gli amidi) o, più volgarmente, "carboidrati complessi".
I più noti oligosaccaridi presenti in natura sono:
- i "disaccaridi", costituiti solamente da due unità semplici (ad esempio il saccarosio, il maltosio, il lattosio) e da taluni considerati una classificazione di glucidi a sé.
- i "trisaccaridi", costituiti da 3 unità semplici (ad esempio maltotriosio, raffinosio). In particolare il raffinosio è presente in natura nei legumi, nelle barbabietole e nel miele, ed è formato da tre monomeri: fruttosio, glucosio e galattosio.
Gli oligosaccaridi sono biologicamente attivi se coniugati con proteine (a formare le glicoproteine) e lipidi (a formare i glicolipidi); nel metabolismo umano e animale, solo alcuni oligosaccaridi non sono digeribili dall'organismo, perché privo di enzimi specifici. In tal caso, verranno sottoposti a un processo di fermentazione intestinale ad opera del microbiota umano del colon, con una conseguente produzione di gas.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Augusto Innocenti, Principi di Nutrizione Umana, Società Editrice Esculapio, 2013, p. 54, ISBN 8874885954.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oligosaccaride
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- oligosaccàride, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) oligosaccharide, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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