Ced 214

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Ced 214
Regione H II
Ced 214
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCefeo
Ascensione retta00h 01m 09s[1]
Declinazione+67° 25′ 17″[1]
Coordinate galattichel = 118,1; b = +05,1[1]
Distanza2740[2] a.l.
(840[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)180' x 180'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe3 2 3[3]
Dimensioni144 a.l.
(44 pc)
Caratteristiche rilevantiAvedisova 1409
Altre designazioni
Sh2-171; LBN 589[1] W1
Mappa di localizzazione
Ced 214
Categoria di regioni H II

Ced 214 (nota anche come Sh2-171) è una grande nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Cefeo.

Si tratta di un'estesa regione nebulosa legata all'associazione stellare Cepheus OB4[4] e illuminata dalle stelle dell'ammasso aperto Berkeley 59; al suo interno sono attivi vigorosi processi di formazione stellare, generanti stelle di piccola massa.[5]

Mappa della regione di Cepheus OB4.

L'area di cielo in cui si osserva questo sistema nebuloso si trova nella parte orientale della costellazione di Cefeo, circa 8° a nord della brillante stella Caph, in un tratto della Via Lattea fortemente oscurato da polveri interstellari e nebulose non illuminate; nella sua direzione si osserva HD 225216, una stella arancione di magnitudine apparente 5,68, la quale però non è legata alla nebulosa essendo in primo piano. Sotto un cielo molto buio e con l'ausilio di filtri è possibile scorgere qualche vago dettaglio della nebulosa, specialmente con strumenti di grande diametro e utilizzando ingrandimenti molto bassi a causa delle grandi dimensioni dell'oggetto; in fotografia, al contrario, il sistema diventa molto ben evidente. La sezione settentrionale del complesso è nota con la sigla NGC 7822.

La declinazione dell'associazione è fortemente settentrionale, favorendone l'osservazione dall'emisfero boreale, dove si presenta circumpolare fino alle basse latitudini; dall'emisfero australe il periodo di osservazione è quindi molto limitato e anche le aree in cui è visibile sono limitate alla fascia tropicale. I mesi adatti per la sua osservazione nel cielo serale sono compresi fra luglio e dicembre.[6]

Caratteristiche

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Sh2-171 è una grande regione H II legata a Cepheus OB4, una delle brillanti associazioni OB facenti parte del sistema di formazione stellare ad arco visibile nella costellazione di Cefeo e facente parte del Braccio di Orione; la sua distanza è pari a circa 840 parsec (2740 anni luce) dal sistema solare.[2] Al centro della nebulosa si trova il giovane ammasso aperto Berkeley 59, contenente nove stelle blu con classi spettrali comprese fra la O7 e la B3, fra le quali spicca BD+66 1673, una delle stelle più calde situate entro un raggio di 1000 parsec dal Sole; si tratta di una binaria a eclisse (con sigla V747 Cephei[7]) in cui la stella primaria, di classe O5V, ha una temperatura superficiale pari a 45000 K e una luminosità di 100.000 L.[8] L'intensa radiazione ultravioletta di queste stelle si rende responsabile della ionizzazione dei gas dell'intera nebulosa e produce un fronte di ionizzazione che si estende sulla superficie di due dense nubi molecolari, individuate tramite le loro emissioni CO;[9] la compressione che ne deriva destabilizza l'equilibrio delle nubi, facendole collassare in più punti. Per questa ragione, il complesso di Ced 214 è un importante teatro per lo studio dei processi di formazione di stelle di piccola massa stimolati dall'azione delle vicine stelle di grande massa.[5]

Nella regione dell'ammasso Berkeley 59 sono state individuate 48 stelle con emissioni , nonché quattro oggetti stellari giovani che presentano emissioni nel vicino infrarosso, segno che sono ancora profondamente avvolte nella nube da cui si stanno formando; mentre l'età delle stelle massicce dell'ammasso è compresa fra 1 e 2 milioni di anni al massimo, quella degli oggetti stellari giovani è inferiore a 1 milione di anni, con l'eccezione di una sola stella. Anche oltre il 30% delle stelle Hα presentano un eccesso di emissioni nell'infrarosso, che sta a indicare che il loro disco interno non si è ancora dissolto.[5]

Nei dintorni dell'ammasso sono stati individuati due addensamenti, denominati C1 e C2 (dall'inglese clump). Il primo contiene una densa nube dal bordo luminoso (bright-rimmed cloud - BRC) in cui i processi di formazione stellare sono causati dal collasso dovuto all'onda d'urto del fronte di ionizzazione.[10] In entrambi gli addensamenti sono invece presenti emissioni infrarosse, catalogate anche dall'IRAS.[5][11] La massa delle giovani stelle in formazione risulta essere in genere compresa fra 0,8 e 3 M, anche se le componenti situate nella regione centrale di Berkeley 59 tendono ad essere mediamente le più massicce e sei di queste hanno una massa superiore alle 2 M; per contro, nella parte più occidentale del complesso vi è soltanto una stella con massa superiore alle 2 M.[5]

Il Catalogo Avedisova associa al sistema di Ced 214 quattordici sorgenti infrarosse catalogate dall'IRAS, una delle quali coincide con la stella variabile V510 Cassiopeiae e una con la variabile V512 Cassiopeiae.[12]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 7 aprile 2013.
  2. ^ a b c Blitz, L.; Fich, M.; Stark, A. A., Catalog of CO radial velocities toward galactic H II regions, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 49, giugno 1982, pp. 183-206, DOI:10.1086/190795. URL consultato il 7 aprile 2013.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 7 aprile 2013.
  4. ^ Kun, M.; Kiss, Z. T.; Balog, Z., Star Forming Regions in Cepheus (PDF), Handbook of Star Forming Regions, Volume I: The Northern Sky ASP Monograph Publications, Bo Reipurth, dicembre 2008, p. 1, ISBN 978-1-58381-670-7.
  5. ^ a b c d e Pandey, A. K.; Sharma, Saurabh; Ogura, K.; Ojha, D. K.; Chen, W. P.; Bhatt, B. C.; Ghosh, S. K., Stellar contents and star formation in the young star cluster Be 59, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 383, n. 3, gennaio 2008, pp. 1241-1258, DOI:10.1111/j.1365-2966.2007.12641.x. URL consultato il 7 aprile 2013.
  6. ^ Una declinazione di 67°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 23°; il che equivale a dire che a nord del 23°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 23°S l'oggetto non sorge mai.
  7. ^ Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 7 aprile 2013.
  8. ^ Majaess, D. J.; Turner, D. G.; Lane, D. J.; Moncrieff, K. E., The Exciting Star of the Berkeley 59/Cepheus OB4 Complex and Other Chance Variable Star Discoveries, in The Journal of the American Association of Variable Star Observers, vol. 36, n. 1, giugno 2008, p. 90. URL consultato il 7 aprile 2013.
  9. ^ Yang, Ji; Fukui, Yasuo, A CO study of Sharpless 171 - Evidence for interaction between the H II region and its neighboring molecular cloud, in Astrophysical Journal, Part 1, vol. 386, febbraio 1992, pp. 618-626, DOI:10.1086/171043. URL consultato il 7 aprile 2013.
  10. ^ Sugitani, Koji; Fukui, Yasuo; Ogura, Katsuo, A catalog of bright-rimmed clouds with IRAS point sources: Candidates for star formation by radiation-driven implosion. I - The Northern Hemisphere, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 77, settembre 1991, pp. 59-66, DOI:10.1086/191597. URL consultato il 7 aprile 2013.
  11. ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 7 aprile 2013.
  12. ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 7 aprile 2013.
  • Kun, M.; Kiss, Z. T.; Balog, Z., Star Forming Regions in Cepheus (PDF), Handbook of Star Forming Regions, Volume I: The Northern Sky ASP Monograph Publications, Bo Reipurth, dicembre 2008, p. 1, ISBN 978-1-58381-670-7.
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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