Sh2-21 Regione H II | |
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Sh2-21 | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Sagittario |
Ascensione retta | 17h 50m 24s[1] |
Declinazione | -28° 53′ 00″[1] |
Coordinate galattiche | l = 0,6; b = -00,9[1] |
Distanza | 26100[2] a.l. (8000[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | - |
Dimensione apparente (V) | 5' x 5' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Regione H II |
Classe | 3 2 2[3] |
Dimensioni | 37,8 a.l. (11,6 pc) |
Altre designazioni | |
RCW 142, LBN 4[1] Avedisova 13 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di regioni H II |
Sh2-21 (nota anche come RCW 142) è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Sagittario.
Si individua sul bordo occidentale della costellazione, a brevissima distanza dal centro galattico; si estende per circa 5 minuti d'arco in direzione di un ricco campo stellare non oscurato. Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra giugno e novembre; trovandosi a declinazioni moderatamente australi, la sua osservazione è facilitata dall'emisfero australe.
Si tratta di un'estesa regione H II situata in una regione molto interna della Via Lattea; la sua distanza di 8000 parsec (26000 anni luce)[2] dal Sole corrisponde a una posizione estremamente vicina al centro galattico e alla radiosorgente Sagittarius A. Questa nebulosa ospita dei fenomeni di formazione stellare molto attivi: sono state individuate infatti al suo interno diverse sorgenti di radiazione infrarossa, coincidenti in gran parte con giovani stelle immerse nei gas; fra queste, cinque sono state individuate dall'IRAS e sono state catalogate come IRAS 17449-2855, IRAS 17456-2850, IRAS 17462-2845, IRAS 17458-2840 e IRAS 17470-2853.[4] Fra queste, la terza sorgente corrisponde a una regione H II molto compatta chiamata [KC97c] G000.6-00.6[5], mentre l'ultima corrisponde alla regione ultracompatta [WHR97] 17470-2853, la quale ospita un maser con emissioni CH3OH.[6]
Molte componenti stellari legate fisicamente a questa regione sono raggruppate in più ammassi aperti, individuati attraverso studi condotti all'infrarosso; fra questi spiccano [DB2000] 7, [DB2000] 10, [DB2000] 11 e [DB2000] 12. Attraverso un'analisi dettagliata di [DB2000] 11 è stato determinato un valore di distanza che si aggira sui 7600 parsec, confermando la posizione di Sh2-21 a breve distanza dal centro galattico.[7] Secondo il catalogo delle regioni di formazione stellare compilato da Avedisova, a questa regione sarebbe associato anche l'ammasso aperto Cr 351, osservabile anche nella banda della luce visibile.[8] Fra gli altri oggetti spiccano un secondo maser CH3OH,[9] un maser OH e uno con emissioni H2O,[8] più due nebulose oscure infrarosse catalogate come [DB2001] IRDN 1 e [DB2001] IRDN 2.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ a b c Russeil, D., Star-forming complexes and the spiral structure of our Galaxy, in Astronomy and Astrophysics, vol. 397, gennaio 2003, pp. 133-146, DOI:10.1051/0004-6361:20021504. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ Kuchar, Thomas A.; Clark, Frank O., All-Sky 4.85 GHz Flux Measurements of H II Regions, in Astrophysical Journal, vol. 488, ottobre 1997, p. 224, DOI:10.1086/304697. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ Walsh, A. J.; Hyland, A. R.; Robinson, G.; Burton, M. G., Studies of ultracompact HII regions - I. Methanol maser survey of IRAS-selected sources, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 291, n. 2, ottobre 1997, pp. 261-278. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ Dutra, C. M.; Bica, E., New star clusters projected close to the Galactic Centre, in Astronomy and Astrophysics, vol. 359, luglio 2000, pp. L9-L12. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ a b Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ Walsh, A. J.; Burton, M. G.; Hyland, A. R.; Robinson, G., Studies of ultracompact HII regions - II. High-resolution radio continuum and methanol maser survey, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 301, n. 3, dicembre 1998, pp. 640-698, DOI:10.1046/j.1365-8711.1998.02014.x. URL consultato il 4 agosto 2011.
- ^ Dutra, C. M.; Bica, E., New infrared star clusters and candidates in the Galaxy detected with 2MASS, in Astronomy and Astrophysics, vol. 376, settembre 2001, pp. 434-440, DOI:10.1051/0004-6361:20010978. URL consultato il 4 agosto 2011.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sky-Map.org - Sharpless Catalogue (from 21 to 30), su galaxymap.org. URL consultato il 4 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2009).
- Sky-Map.org - RCW Catalogue (from 141 to 150), su galaxymap.org. URL consultato il 4 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2009).
- Avesidova 13 - Sky-Map.org, su galaxymap.org.