NGC 2467 Regione H II | |
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NGC 2467 | |
Scoperta | |
Scopritore | William Herschel |
Data | 1784 |
Dati osservativi (epoca J2000.0) | |
Costellazione | Poppa |
Ascensione retta | 07h 52m 29.5s |
Declinazione | -26° 25′ 48″ |
Distanza | 17000 a.l. (5212 pc) |
Magnitudine apparente (V) | 7,1 |
Dimensione apparente (V) | 15' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Regione H II |
Classe | I 3 m n (ammasso aperto) |
Galassia di appartenenza | Via Lattea |
Caratteristiche rilevanti | nebulosa a emissione |
Altre designazioni | |
Cr 164, Sh2-311, RCW 16, LBN 1065, ESO 493-SC025, Lund 396, H IV-22,h 472, GC 1589, OCL 668, LBN 1066, LBN 1067 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di regioni H II |
NGC 2467 (conosciuta anche come Nebulosa Teschio e Gum 9) è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione della Poppa, con associato un ammasso aperto.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si individua 1,5° a sud-est della stella ξ Puppis. In alcune carte è riportata anche con il nome Sh2-311. Si tratta di una nebulosa ad emissione, visibile con un telescopio da almeno 120-150mm di apertura; l'ammasso aperto associato, per altro poco concentrato, contiene invece alcune stelle di nona magnitudine.
Storia delle osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]La nebulosa fu scoperta nel 1784 da William Herschel, il quale la descrisse come un "nebulosa planetaria", poiché mostra un aspetto vagamente circolare; non fece però menzione dell'ammasso aperto associato, il quale fu riconosciuto soltanto nel 1931 dall'astronomo Per Collinder, che per altro lo aggiunse nel suo celebre Catalogo omonimo con la sigla Cr 164. Tuttavia non è sicuro che si tratti di un ammasso di stelle legate fra loro dalla forza di gravità.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Le stelle dell'ammasso sono tutte azzurre e illuminano la nebulosa. Sono presenti in quest'area due gruppi di stelle, la cui disposizione è interessante in quanto mostra un tratto della struttura a spirale della nostra Galassia: quelle facenti parte della generazione più vecchia sono disperse (Puppis OB2) lungo il braccio della Via Lattea ad una distanza di 13700 anni luce da noi, mentre ad una distanza di 8150 anni luce si trova un altro gruppo di stelle più giovani, denominato Puppis OB1, che appartengono ad un braccio di spirale più prossimo a noi e sono connesse a NGC 2467. La distanza della nebulosa è stimata sui 13700 anni luce, pertanto apparterrebbe al braccio di spirale più remoto dei due.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Libri
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: Hidden Treasures, Cambridge University Press, 2007, ISBN 0-521-83704-9.
Carte celesti
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su NGC 2467
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Astronomy Picture of the Day, su apod.nasa.gov.
- NGC 2467 and Surroundings, su eso.org. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2009).
- Catalogo NGC/IC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 2467 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 2467 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 2467 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 2467 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 2467 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 2467 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.