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'''Pompu''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{PopITA|f}} abitanti della [[provincia di Oristano]] in [[Sardegna]], nella regione dell'[[Marmilla|Alta Marmilla]]. |
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==Origine del nome== |
==Origine del nome== |
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Pompu comune | |
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(IT, SC) Pòmpu | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Marco Atzei (lista civica) dal 27-5-2013 |
Territorio | |
Coordinate | 39°43′29.27″N 8°47′46.31″E |
Altitudine | 147 m s.l.m. |
Superficie | 5,32 km² |
Abitanti | 252[1] (31-10-2018) |
Densità | 47,37 ab./km² |
Comuni confinanti | Curcuris, Masullas, Morgongiori, Simala, Siris |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09095 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095042 |
Cod. catastale | G817 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) pompesi (SC) pompesus |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pompu all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Pompu è un comune italiano di 252 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella regione dell'Alta Marmilla.
Origine del nome
La parola Pompu potrebbe derivare dal latino Pòmpa che significa corteo. In antichità, intorno ad un piccolo santuario dedicato a Santa Maria di Monserrato, si svolgevano manifestazioni religiose che attiravano molte persone provenienti da vicino e da lontano. In seguito, ai piedi del santuario, cominciò a formarsi un gruppo di case con una piccola popolazione; questi abitanti furono considerati i custodi della chiesa e preparatori dell'annuale Pompa. Essi furono chiamati Pompesi, ed il loro paese fu detto Pompu.
Storia
L'area fu abitata in epoca prenuragica, nuragica e romana per la presenza nel territorio di alcuni siti archeologici, tra cui domus de janas e nuraghi.
Nel Medioevo appartenne al Giudicato di Arborea, e fece parte della curatoria di Parte Montis. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, occupato dalle truppe del feudatario di Quirra Berengario Bertran Carroz, che sposando Eleonora Manriquez ne ottenne ufficialmente dal re il controllo fino all'estinzione dei Bertran Carroz nel 1511.
I primi riferimenti storici di Pompu risalgono all'anno 1576.
Nel 1603 fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles fino al 1670, poi (dal 1766) degli Osorio de la Cueva. Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.
Nell'Ottocento il paese di Pompu aveva un'economia ricca e vivace, infatti aveva quattro mulini situati lungo il fiume "Riu de Pompu". In varie case di Pompu esistono ancora oggi macine per la lavorazione del grano. In una vecchia abitazione si trova anche un antico frantoio per la lavorazione delle olive, risalente ai primi anni dell'Ottocento.
Nel 1927 il comune di Pompu viene accorpato per regio decreto ai comuni di Siris e Masullas, per recuperare la propria autonomia amministrativa nel 1961.
Monumenti e luoghi d'interesse
Una risorsa molto importante di questo paese sono gli scavi archeologici di “Prabanta”. Il sito è molto ampio e la forma polilobata del nuraghe rivela l'importanza che aveva in passato. In questo sito archeologico si possono trovare molte particolarità come il frantoio Murranca dell'Ottocento, i mulini in pietra, i portali con arco lavorato e l'antica chiesa di San Sebastiano.
Nel territorio di Pompu sono presenti due importanti aree archeologiche del periodo nuragico:
- Area archeologica di "Su Laccu e su Meli"
- Insediamento nuragico di Santu Miali
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[3]
Lingue e dialetti
La variante del sardo parlata a Pompu è il campidanese occidentale.
Curiosità
Il nome di questo paese viene usato nell'esclamazione "A casin'e Pompu" per indicare un luogo lontano e sperduto.
Note
- ^ Bilancio demografico anno 2018 (dati provvisori), su demo.istat.it. URL consultato il 31-10-2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
- Vittorio Angius, Luciano Carta (a cura di), Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento. Pabillonis-Zuri, Nuoro, Ilisso Edizioni, 2006, pp. 1277-1278, ISBN 978-88-89188-90-3.
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pompu
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale del Comune di Pompu, su comune.pompu.or.it.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
- Pro Loco Pompu, su prolocopompu.altervista.org.
- pompu.info, http://www.pompu.info/ .
- sardegna.indettaglio.it, http://sardegna.indettaglio.it/ita/comuni/or/pompu/pompu.html .
- it.db-city.com, http://it.db-city.com/Italia/Sardegna/Oristano/Pompu .
- comuni-italiani.it, http://www.comuni-italiani.it/095/042/ .