Potassic-ferri-leakeite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10[1]) | 9.DE.25[1] |
Formula chimica | KNa2(Mg2Fe3+2Li)Si8O22(OH)2[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico[2] |
Sistema cristallino | sistema monoclino[2] |
Classe di simmetria | prismatica[2] |
Parametri di cella | a=9,922(5) Å, b=17,987(7) Å, c=5,286(2) Å, β=104,07(3)°, V=915,1(7) ų, Z=2[2] |
Gruppo puntuale | 2/m[2] |
Gruppo spaziale | C2/m[2] |
Proprietà fisiche | |
Densità calcolata | 3,18[2] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5[2] |
Sfaldatura | perfetta secondo {110}[2] |
Frattura | irregolare[2] |
Colore | marrone rossastro[2] |
Lucentezza | vitrea[2] |
Opacità | trasparente[2] |
Striscio | giallo brunastro chiaro[2] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La potassic-ferri-leakeite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di sodio[3].
È stata scoperta nell'autunno del 2000 in due campioni raccolti tra i materiali di scarto della miniera di Tanohata, prefettura di Iwate, Giappone ed approvata dall'IMA nel 2001 con il nome di potassicleakeite sulla base della nomenclatura degli anfiboli del 1997 (IMA 1997)[2]. Il nome è stato cambiato in potassic-ferri-leakeite in seguito alla revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012 (IMA 2012)[3].
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]La potassic-ferri-leakeite è stata scoperta sotto forma di cristalli prismatici allungati secondo l'asse c con una sezione a forma di diamante lunghi fino a 2 mm e spessi fino a 0,2 mm[4].
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La potassic-ferri-leakeite è stata trovata nella pegmatite formata principalmente da quarzo, K-feldspato e sérandite oltre a quantità minori di suzukiite, roscoelite, egirina ricca di vanadio, rame nativo, calcopirite e yarrowite[2]. Il fatto che le vene di pegmatite contenenti il minerale taglino i minerali di manganese sottoposti a processi metamorfici termali fa presumere che si sia formata durante le ultime fasi di attività idrotermale del processo metasomatico di contatto[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) S. Matsubara, R. Miyawaki, M. Kurosawa e Y. Suzuki, Potassicleakeite, a new amphibole from the Tanohata Mine, Iwate Prefecture, Japan (PDF), in Journal of Mineralogical and Petrological Sciences, vol. 97, 2002, pp. 177-184. URL consultato il 25 settembre 2014.
- (EN) Frank C. Hawthorne, Roberta Oberti, George E. Harlow, Walter V. Maresch, Robert F. Martin, John C. Schumacher e Mark D. Welch, Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato il 26 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.