Calcopirite | |
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Classificazione Strunz | 2.CB.10a |
Formula chimica | CuFeS2 |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | Tetragonale a corpo centrato |
Gruppo puntuale | 4 2m |
Gruppo spaziale | I 42d |
Proprietà fisiche | |
Durezza (Mohs) | 3.5-4 |
Colore | giallo ottone, giallo oro, con venature violette |
Lucentezza | metallica o semi-metallica |
Opacità | opaca |
Striscio | verde |
Diffusione | molto comune |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La calcopirite è un minerale di rame, ferro e zolfo, appartenente al gruppo omonimo, che cristallizza in un sistema tetragonale a corpo centrato di composizione chimica: CuFeS2.
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]Il colore varia dall'ottone al giallo oro, presenta una durezza da 3.5 a 4 in scala Mohs. Le venature di colore violetto, con striscio di colore verde sono una caratteristica tipica del minerale.
Esposta all'aria, la calcopirite si ossida, formando diversi ossidi, idrossidi e solfati. Minerali di rame associati includono la bornite, un solfuro, (Cu5FeS4), la calcocite (Cu2S), la covellite (CuS), la digenite (Cu9S5); carbonati quali malachite e azzurrite, e rari ossidi come la cuprite (Cu2O). La calcopirite è di rado rinvenuta in associazione con rame nativo.
Identificazione
[modifica | modifica wikitesto]La calcopirite è spesso confusa con la pirite, sebbene quest'ultima cristallizza in un sistema cubico e non in un sistema tetragonale a corpo centrato. Inoltre la calcopirite è rinvenuta in gran quantità, raramente in forma cristallina, e meno fragile. La calcopirite ha un colore giallo più scuro della pirite, con tinta verdognola e riflessi bruni. Viene anche definita "rame giallo"per l'alto contenuto di rame e per il suo colore.
Composizione chimica
[modifica | modifica wikitesto]La calcopirite non è rinvenuta in soluzione solida con altri solfuri. Si riscontra una limitata sostituzione di rame con zinco, nonostante la calcopirite abbia struttura simile alla sfalerite (la cella di quest'ultima è la metà lungo una delle dimensioni della cella; la sfalerite ha cella cubica a facce centrate).
Comunque, presenta contaminazioni di vario tipo: Co, Ni, Mn, Zn e Sn sostituiscono il Cu ed il Fe. Se, Fe e As sostituiscono lo zolfo; tracce di Ag, Au, Pt, Pd, Pb, V, Cr, In, Al e Sb sono state trovate.
Probabilmente molti di questi elementi sono presenti in microscopici minerali cresciuti all'interno del cristallo di calcopirite, ad esempio lamelle di arsenopirite o molibdenite, spiegherebbero tracce di Cu e Mo.
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La calcopirite è presente in numerosi giacimenti e presenta numerosi processi orogenetici. La calcopirite è rinvenuta in giacimenti di origine vulcanica di solfuri e in depositi di sedimenti esalativi formata per deposizione di rame durante processi di circolazione idrotermale. La concentrazione della calcopirite in questi ambienti avviene per trasporto di fluidi.
Depositi di rame porfirico sono formati a partire dalla concentrazione di rame nel granito durante l'ascesa e la cristallizzazione del magma entro la crosta terrestre.
La calcopirite è un minerale accessorio nei giacimenti minerali di nichel comaitico di tipo Kambalda formatisi da lave ultramafiche in ambienti saturi di zolfo. In tali ambienti la calcopirite è formata per estrazione del rame da silicati liquidi, che sono immiscibili con essa.
La calcopirite è la fonte più importante di rame. La si può trovare in molte forme, da grandi giacimenti come a Timmins, Ontario, a vene irregolari, disseminato insieme a granito o diorite intrusivi come nel giacimento di rame porfirico di Broken Hill, o nella cordillera Americana e nelle Ande.
Giacimenti del minerale sono anche presenti nel giacimento gigante di Cu-Au-U di Olympic Dam, Australia Meridionale. Può essere trovata associata a noduli di pirite in giacimenti di carbone e disseminata in carbonati sedimentari.
In Italia il principale giacimento di questo minerale, ora esaurito, si trovava in Toscana, ed era sfruttato dalla Miniera di Caporciano.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dana's Manual of Mineralogy ISBN 0-471-03288-3
- mindat.org.
- Webmineral.com.
- Mineral Galleries, su mineral.galleries.com. URL consultato il 1º settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2007).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Calcopirite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmin, su webmineral.com.
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