Clino-ferri-holmquistite | |
---|---|
Classificazione Strunz (ed. 8[1]) | VIII/F.07-80[1] |
Formula chimica | ☐Li2(Mg3Fe3+2)Si8O22(OH)2[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico[3] |
Sistema cristallino | monoclino[3] |
Classe di simmetria | prismatica[3] |
Parametri di cella | a=9,535(3) Å, b=17,876(6) Å, c=5,294(2) Å, β=102,54°(1), V=880,9 ų, Z=2[3] |
Gruppo puntuale | 2/m[3] |
Gruppo spaziale | C2/m[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità calcolata | 3,27[3] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 6[1] |
Sfaldatura | perfetta secondo {110}[3] |
Frattura | irregolare[3] |
Colore | nero[3] |
Lucentezza | vitrea[1] |
Opacità | traslucida[3] |
Striscio | grigio[3] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La clino-ferri-holmquistite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di litio[2].
La descrizione di questo minerale è stata pubblicata nel 2004 con il nome di ferri-ottoliniite ma con la revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012 questa composizione fu considerata intermedia fra quella della clino-ferri-holmquistite e quella della magnesio-riebeckite pertanto l'ottoliniite non fu accettata[2]. Nel settembre 2014 il campione originale è stato approvato con il nome di clino-ferri-holmquistite[4].
Il minerale descritto originariamente con il nome di clino-ferri-holmquistite (numero IMA 1995-045) da Caballero ed altri nel 1998 è stato rinominato clino-ferro-ferri-holmquistite[1].
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome originario, ferri-ottoliniite, deriva da quello di Luisa Ottolini "per riconoscere il suo contributo fondamentale all'avanzamento dell’analisi in sonda ionica dei minerali, con particolare riferimento agli elementi leggeri". Presenta una debole radioattività.
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]La clino-ferri-holmquistite è stata scoperta sotto forma di aggregati granoblastici intergranulari formati da cristalli subedrali o come microinclusioni[3].
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La clino-ferri-holmquistite è stata trovata nell'episienite associata a quarzo, microclino, annite, zircone, albite, egirina-augite, ferripedrizite, ferro-ferri-pedrizite, ferri-leakeite, clino-ferro-ferri-holmquistite, titanite, andradite, magnetite, apatite, tainiolite, ferro-actinolite, clorite, muscovite, ematite, minerali argillosi e clinozoisite[3].
Si è formata per alterazione episienitica (dequarzificazione ed albitizzazione) del granito porfiritico ricco di cordierite per azione di fluidi acquosi non magmatici a bassa salinità alla temperatura di circa 520 °C[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Frank C. Hawthorne, Roberta Oberti, George E. Harlow, Walter V. Maresch, Robert F. Martin, John C. Schumacher e Mark D. Welch, Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato il 26 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- (EN) R. Oberti, F. Camara e J. M. Caballero, Ferri-ottoliniite and ferriwhittakerite, two new end-members of the new Group 5 for monoclinic amphiboles (PDF), in American Mineralogist, vol. 89, 2004, pp. 888-893. URL consultato il 20 febbraio 2015.
- (EN) P. A. Williams, F. Hatert, M. Pasero e S. J. Mills, CNMNC Newsletter 22 (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 78, n. 5, 2014, pp. 1241-1248. URL consultato il 20 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2015).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Mindat.org.
- (EN) Mindat.org – Ferri-ottoliniite, su mindat.org.