Breme comune | |
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Scorcio dell'Abbazia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Cesarina Guazzora (lista civica) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 45°08′N 8°38′E |
Altitudine | 101 m s.l.m. |
Superficie | 18,81 km² |
Abitanti | 710[1] (31-8-2024) |
Densità | 37,75 ab./km² |
Comuni confinanti | Candia Lomellina, Frassineto Po (AL), Sartirana Lomellina, Valle Lomellina, Valmacca (AL) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27020 |
Prefisso | 0384 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018022 |
Cod. catastale | B142 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 812 GG[3] |
Nome abitanti | bremesi |
Patrono | San Barnaba |
Cartografia | |
Posizione del comune di Breme nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Breme (Brèmi in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 710 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia, posto nella bassa Lomellina, alla confluenza tra il fiume Po ed il Sesia. Breme inoltre è famosa per la cipolla rossa, di cui c'è anche la sagra, frequentata ogni anno da migliaia di persone
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Breme è situata nella Lomellina occidentale, a breve distanza dalla confluenza del Sesia nel Po, a 50 km ad ovest di Pavia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]È sede dell'antica abbazia di San Pietro di Breme[5], che acquisì grande importanza nel 929, quando vi si trasferirono i monaci dell'abbazia della Novalesa, distrutta dai Saraceni intorno al 929. Nel 1542 i monaci benedettini si trasferirono nell'eremo di Sant'Alberto di Butrio e al loro posto si insediarono i monaci olivetani là presenti, in conseguenza fu soppresso il titolo di abate e i beni dell’abbazia furono uniti a quelli del monastero di San Bartolomeo in Strada di Pavia. Nel 1784 il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I di Savoia decretò la soppressione dell’abbazia e l’incameramento dei suoi beni da parte dello stato. Sotto l'occupazione napoleonica venne infine abbattuta la chiesa abbaziale, già diroccata e pericolante.
Dal punto di vista civile, Breme è noto fin dal X secolo, quando apparteneva al Comitato (contea) di Lomello. Nel 1164 è citato tra i centri della Lomellina posti sotto il dominio di Pavia; nell'elenco delle terre pavesi del 1250 appare come Bremide. Sotto i Visconti è sede di podesteria; i Visconti lo infeudano dapprima agli Adorno, e nel 1439 a Pietro Visconti, lontano congiunto del duca di Milano. Breme resta signoria dei suoi discendenti fino al XVIII secolo, quando il feudo è acquistato dagli Arborio di Gattinara, già signori di Sartirana Lomellina, che sono nominati Marchesi di Breme. Breme, posto al confine tra il ducato di Milano e il Monferrato, fu un'importante piazzaforte di forma pentagonale: nel 1638, presa dai Francesi, fu riconquistata dagli Spagnoli dopo un lungo e sanguinoso assedio. Nel 1707 entrò a far parte con la Lomellina dei domini dei Savoia.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 settembre 2012.[6]
«D'oro, al castello di rosso, mattonato di nero, chiuso dello stesso, merlato alla guelfa, le due torri ognuna di tre, il fastigio di sei; esso castello fondato sulla campagna di azzurro, fluttuosa di argento, accompagnato a destra ed a sinistra da due pioppi di verde, uno e uno, nodriti nella campagna. Ornamenti esteriori da Comune.»
In precedenza era stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 25 luglio 1942[7], uno stemma simile, d'azzurro, con il castello d'oro, e un bosco sullo sfondo, con il capo del Littorio.[8] Pietro Pavesi, nella sua opera Stemmi e sigilli comunali della Provincia di Pavia del 1904, sosteneva che gli elementi dello scudo simboleggiassero la fortezza distrutta durante le scorrerie tra i francesi e gli spagnoli nel 1638, mentre il bosco doveva considerarsi l'origine della parola da cui pare abbia tratto il nome il paese.[9]
Il gonfalone è un drappo di rosso.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Abbazia di S. Pietro del X secolo (anno 929 d.C.), con rimaneggiamenti successivi. L'edificio attuale risale al XVI secolo. Il piano inferiore è stato trasformato in un piccolo museo. Di questo edificio, la cripta è l'unica parte rimasta dell'antica abbazia risalente al decimo secolo; presenta varie colonne che dividono le tre piccole navate. Altri ambienti visitabili sono il refettorio monastico, la cucina e la ghiacciaia. Alcuni ambienti del chiostro sono oggi utilizzati come spazi per uffici e associazioni.
- Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta (secc. IX–XV), con battistero (secc. VIII-X). Di stile romanico, la facciata è stata nel tempo rimaneggiata. L'antico battistero si trova immediatamente dietro alla chiesa è oggi è stato trasformato nella Cappella di San Barnaba, patrono del paese.
- Obelisco di S. Carlo Borromeo (sec. XVII), che ricorda la visita del cardinale all'abbazia di Breme.
- Monumento ai Caduti
- Chiesa di S. Sebastiano (sec. XVII)
- Chiesa di S. Maria di Pollicino (sec. X). È un piccolo oratorio situato fuori dal paese, a nord, verso Candia Lomellina. È di proprietà privata.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]In cento anni si è assistito ad un forte spopolamento che ha portato i residenti ad un terzo di quelli presenti nel 1921.
Abitanti censiti[10]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Cucina
[modifica | modifica wikitesto]Sagra della Cipolla rossa
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1983 ogni metà di giugno si svolge la Sagra della Cipolla Rossa di Breme, riconosciuta marchio De.C.O. e presidio Slow Food. Durante la manifestazione sarà possibile consumare ogni piatto a base di cipolla rossa dall'antipasto al dolce.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 98, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ L'abbazia di San Pietro, su Comune di Breme.
- ^ a b Breme (Pavia) D.P.R. 19.09.2012 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 7 agosto 2022.
- ^ Breme, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27 dicembre 2022.
- ^ Bozzetto dello stemma del Comune di Breme, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 14 ottobre 2024.
- ^ Carletto Genovese, La provincia di Pavia. Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò, 2012, pp. 178-179 citato in Breme, su araldicacivica.it.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Breme, terra di Lomellina. Storia, eventi, arte, natura, pieghevole comunale
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Breme
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comunebreme.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 240126370 · GND (DE) 7572684-1 · BNF (FR) cb15529015b (data) · J9U (EN, HE) 987010685531705171 |
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