Il toponimo deriva dal nome della popolazione dei Longobardi (Langbard in longobardo), quella popolazione di origine germanica che nel 568 invase l'Italia e fece di Pavia la capitale del suo regno (Regno d'Italia) di estensione, a suo tempo, ben più vasta di quella attuale della Lombardia (esclusa però l'attuale Provincia di Mantova).
La superficie della Lombardia si divide quasi equamente tra pianura (che rappresenta circa il 47,1% del territorio) e le zone montuose (che ne rappresentano il 40,5%). Il restante 12,4% della regione è collinare.
Sotto l'aspetto morfologico la regione viene divisa in quattro parti: una strettamente alpina, una montuosa o collinare, una pianeggiante o poco mossa suddivisa in Alta e Bassa pianura ed infine la zona a sud del fiume Po. La regione è attraversata da decine di fiumi (tra cui il fiume più grande d'Italia) ed è bagnata da centinaia di laghi di origine naturale ed artificiale.
I Navigli sono un sistema di canali irrigui e navigabili, con baricentro Milano, che metteva in comunicazione il lago Maggiore, quello di Como e il basso Ticino aprendo al capoluogo lombardo le vie della Svizzera e dell'Europa nordoccidentale, dei Grigioni e dell'Europa nordorientale e, infine, quella del Po verso il mare. Col regime regolare delle acque dei navigli si irrigarono e resero produttive vastissime aree, collegandosi con l'opera di bonifica iniziata dai monaci delle abbazie a sud della città già nel X secolo. La costruzione dell'intero sistema è durata dal XII al XIX secolo. La Cerchia dei Navigli, o fossa interna, rappresentava la "cerniera" cittadina che consentiva il funzionamento del sistema nel suo complesso.
Il suo pontificato fu segnato da episodi indelebilmente registrati dalla memoria popolare, oltre che da un'aneddotica celeberrima e vastissima. I suoi «fuori programma», talvolta strepitosamente coinvolgenti, riempirono quel vuoto di contatto con il popolo che le precedenti figure pontificie avevano accuratamente preservato come modo di comunicazione distante e immanentista del «Vicario di Cristo in Terra», quale è il ruolo dogmatico del pontefice. Il radicalismo di papa Giovanni XXIII non si fermò però all'informalità. Fra lo stupore dei suoi consiglieri e vincendo le remore e le resistenze della parte conservatrice della Curia, indisse un concilio ecumenico, il Concilio Vaticano II, meno di novant'anni dopo il controverso Concilio Vaticano I.
L'Abbazia di Chiaravalle (in latino, Sanctæ Mariæ Clarævallis Mediolanensis, conosciuta anche come Santa Maria di Roveniano) è un complesso monasticocistercense del XII secolo che oggi si trova nel comune di Milano nella zona agricola tra il quartiereVigentino e il quartiere Rogoredo. Nei dintorni dell'Abbazia si è sviluppato un borgo, un tempo comune indipendente col nome di Chiaravalle Milanese, ma oggi annesso al comune di Milano e sede, tra l'altro, di uno dei suoi cimiteri.
L'Unesco ha riconosciuto oltre 140.000 figure, ma nuove ininterrotte scoperte hanno progressivamente aumentato il numero complessivo delle incisioni catalogate, fino a duecentomila se non trecentomila, concentrate nei comuni di Capo di Ponte, Nadro, Cimbergo e Paspardo (provincia di Brescia).
Le incisioni furono realizzate lungo un arco di tempo di ottomila anni, dal Mesolitico (VIII-VI millennio a.C. circa) fino all'Età del ferro (I millennio a.C.); quelle dell'ultimo periodo sono attribuite al popolo dei Camuni. La tradizione petroglifica non si esaurì repentinamente: sono state identificate incisioni - anche se in numero assai ridotto, non comparabile con la grandiosa attività preistorica - di epoca romana, medievale e perfino contemporanea, fino al XIX secolo.
La Stramilano è una manifestazione sportiva ideata nel 1972 da Renato Cepparo e che si ripete tuttora ogni anno a Milano in primavera.
La prima edizione della Stramilano si svolse il 14 marzo1972 con il percorso che si snodava lungo tutta la cerchia della circonvallazione esterna (circa 22 km). Vide oltre 4.000 partecipanti. Nel 1976 si affiancò la Stramilano Agonistica, riservata agli atleti professionisti, sulla distanza della "mezza maratona" (21 km e 97 m).
In seguito l'organizzazione venne assunta dal gruppo sportivo Fior di Roccia, e la partecipazione si fece di anno in anno più massiccia fino a stabilizzarsi su di una media di 50.000 partenti: per questo motivo la corsa non competitiva è chiamata "Stramilano dei 50.000".
Con quest'opera, Caravaggio inaugura quello che sarà l'ultimo periodo della sua vita, caratterizzato dalla notevole riduzione dei personaggi che sembrano quasi ritirarsi a favore dello spazio, e dalla progressiva drammatizzazione della luce, non più potente come negli anni romani, ma più scura, o tragicamente guizzante.
La maschera di Arlecchino ha origine dalla contaminazione di due tradizioni: lo Zanni bergamasco da una parte, e "personaggi diabolici farseschi della tradizione popolare francese", dall'altra.
La carriera teatrale di Arlecchino nasce a metà del cinquecento con l'attore di origine bergamasca Alberto Naselli (o probabilmente Alberto Gavazzi) noto come Zan Ganassa che porta la commedia dell'arte in Spagna e Francia sebbene fino al 1600 - con la comparsa di Tristano Martinelli - la figura di Arlecchino non si possa legare specificatamente a nessun attore.
Nato come intorno territoriale della città di Castelseprio, si costituì come Contado (Comitatus) autonomo perlomeno dall'VII secolo d.C. Durante il periodo di maggiore espansione e potenza (IX-X sec) il Contado del Seprio controllava un'area che si spingeva dal Ticino alla Val d'Intelvi, e dal Contado di Burgaria (l'odierno Alto Milanese) fino al Sotto Ceneri, nell'attuale Canton Ticino.