24 Ore di Le Mans 2014 | |
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Edizione n. 82 del 24 Ore di Le Mans | |
Dati generali | |
Inizio | 14 giugno |
Termine | 15 giugno |
valevole anche per il WEC | |
Titoli in palio | |
Vittoria assoluta | Marcel Fässler André Lotterer Benoît Tréluyer su Audi R18 e-tron quattro |
Classe LMP2 | Simon Dolan Harry Tincknell Oliver Turvey su Zytek Z11SN - Nissan |
Classe LMGTE Pro | Gianmaria Bruni Toni Vilander Giancarlo Fisichella su Ferrari 458 Italia |
Classe LMGTE Am | Kristian Poulsen David Heinemeier-Hansson Nicki Thiim su Aston Martin Vantage V8 |
Altre edizioni | |
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Edizione in corso |
La 24 Ore di Le Mans 2014 è stata la 82ª edizione della maratona automobilistica che ha avuto luogo tra il 14 e il 15 giugno 2014 sul Circuit de la Sarthe di Le Mans, in Francia. È stato il terzo appuntamento del Campionato del mondo endurance 2014. Questa edizione ha segnato il ritorno della Porsche nella classe regina della corsa. Starter d'eccezione è stato il driver spagnolo Fernando Alonso.
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]La supremazia Audi, il sogno Toyota e il ritorno di Porsche
[modifica | modifica wikitesto]L'Audi si presenta a questa edizione della 24 ore forte di ben 12 successi nelle ultime 14 edizioni. Oltre al know how tecnologico, soprattutto per quanto riguarda i motori diesel, che ha permesso alla casa di Ingolstadt di dominare oltre un decennio della celebre corsa, Audi può vantare quelli che sono sicuramente gli equipaggi più esperti, potendo vantare molti piloti già vincitori della corsa. Nonostante questo, la recente introduzione delle nuove tecnologie ibride per quanto riguarda la propulsione ha sicuramente aiutato Toyota, prima casa a portare questo tipo di tecnologia alla 24 ore e che dispone di tecnologie più avanzate rispetto ad Audi.
La Toyota viene infatti da ottimi risultati nelle ultime gare del campionato WEC 2013 e quest'anno più che mai sente di avere la possibilità di interrompere l'egemonia tedesca e tornare a vincere una della corse più prestigiose del mondo.
In rappresentanza della Germania, però, troviamo anche Porsche, assente dalla corsa da molti anni, almeno per quanto riguarda la classe principale. Quando, l'anno scorso, la casa di Stoccarda annunciò il ritorno sul Circuit de la Sarthe si pensò a un conseguente ritiro dell'Audi, essendo entrambe di proprietà del Gruppo Volkswagen. L'Audi però continuò a sviluppare la vettura per la stagione successiva, senza alcuna intenzione di interrompere la striscia di successi positivi ottenuta negli ultimi anni. Entrambe le case, infatti, si presentano al via del WEC 2014 e, ovviamente, della 24 ore di Le Mans. Tra i piloti Porsche, di rilievo la presenza di Mark Webber, ex pilota di Formula 1 che ha lasciato il circus proprio per accettare la proposta di Porsche e ripresentarsi a Le Mans dopo i fatti del 1999 che di fatto gli impedirono di partecipare alla corsa.
Prima parte del WEC 2014
[modifica | modifica wikitesto]La Toyota si presenta all'appuntamento in testa al Campionato del mondo endurance 2014, avendo vinto sia la 6 Ore di Silverstone che la 6 Ore di Spa-Francorchamps. Audi, al contrario, viene da due risultati negativi, in particolare la prima gara di Silverstone, dove la casa tedesca ha visto ritirare entrambe le vetture a causa di incidenti. Porsche invece dedica la prima parte del campionato a test in funzione della gara francese, ma nonostante questo ottiene comunque un terzo posto a Silverstone e la Pole Position a Spa.
Ritorno Ferrari?
[modifica | modifica wikitesto]Secondo alcune voci, la Ferrari potrebbe presto annunciare il suo ritorno a Le Mans. L'ex team principal della Squadra Corse, Stefano Domenicali, aveva già affermato che i nuovi regolamenti sui motori di Formula 1 avrebbero permesso di sfruttare le stesse tecnologie anche in altre competizioni. Conferma di questa possibilità è il propulsore montato sulle due Porsche 919-Hybrid che utilizza praticamente le stesse identiche tecnologie che caratterizzano le unità 2014 delle vetture del circus. Altro elemento a rafforzare le voci la presenza di Fernando Alonso in occasione della corsa. Il pilota Ferrari ha dato il via alla gara e lui stesso si è detto interessato ad osservare da vicino le tecnologie di queste vetture, che partecipano a "una delle poche gare che hanno fatto la storia del motorsport".
Gli Iscritti
[modifica | modifica wikitesto]Per la categoria LMP1 sono quattro le case impegnate: l'Audi campione in carica schiera tre R18 E-Tron Quattro dell'Audi Sport Team Joest; Toyota è presente con due TS 040-Hybrid mentre Porsche porta due 919-Hybrid. Presente anche la casa svizzera Rebellion, che presenta due R-One motorizzate Toyota ma prive di tecnologia ibrida e quindi non realmente in lotta per la vittoria.
Nella classe LMP2, invece, troviamo 4 telai (Oreca, Morgan, Zytek e Ligier) e 3 motori (Nissan, Judd e Honda) per un totale di 17 vetture iscritte.
9 vetture prenderanno il via della corsa nella classe GTE Pro con Aston Martin, Chevrolet, Ferrari e Porsche a contendersi la vittoria.
19, invece, le vetture iscritte alla classe GTE Am
Infine parteciperà alla corsa la Nissan Zeod RC, prototipo derivato dalla Deltawing, che correrà fuori classifica con il numero 0. Sarà la prima vettura a trazione elettrica a prendere parte alla gara.
Per questa edizione, saranno 15 i piloti italiani al via[1].
Prove
[modifica | modifica wikitesto]L'incidente di Duval
[modifica | modifica wikitesto]Alle 16.55 della prima giornata di prove libere, l'Audi n. 1 di Loic Duval esce di strada ad altissima velocità alle curve Porsche, disintegrandosi contro le barriere. Fortunatamente il pilota riporta solo dei tagli, ma la vettura è distrutta. La dinamica non è ancora chiara ma dall'analisi della telemetria si escludono cedimenti meccanici.
L'Audi schiera comunque la vettura n. 1 al via, ricostruendo la macchina a partire da un telaio di riserva che la casa aveva già portato sul circuito. Tra i piloti, però, non ci sarà Duval: benché il francese volesse comunque prendere parte alla corsa, il team preferisce tenerlo a riposo per il weekend di gara. Al suo posto correrà Marc Genè, pilota di riserva Audi che avrebbe dovuto correre con una Zytek in LMP2. Genè sarà a sua volta sostituito da Oliver Turvey.
Qualifiche
[modifica | modifica wikitesto]Anche le sessioni di qualifiche sono fortemente caratterizzate da bandiere rosse, a causa di incidenti nuovamente all'Audi n.1, questa volta guidata da Di Grassi, e alla Ferrari 458 Italia di James Calado, uscito di strada anch'esso alle curve Porsche. Il pilota della AF Corse non prenderà parte alla corsa, sostituito Pierre Kaffer.
Ad ottenere la pole è la Toyota TS 040 Hybrid guidata da Nakajima, primo pilota giapponese nella storia della 24 ore a conquistare la prima piazzola della griglia. Segue la Porsche n.14 a 357 millesimi, poi la Toyota n. 8 e la Porsche n. 20. Quinta la prima della Audi, la n.2, seguita dalle due 'sorelle'.
Tra le LMP2 troviamo la Ligier JSP2 motorizzata Nissan davanti a tutti.
Prima fila molto italiana in GTE Pro, dove la Ferrari 458 n.51 della AF Corse ottiene la pole grazie a Gianmaria Bruni. Secondo posto assoluto nelle GT ottenuta da un'altra Ferrari, questa volta di classe GTE AM, condotta da Michele Rugolo. Male Porsche tra le GT, con la vettura n. 91 ferma subito e la n. 92 rallentata da problemi.
Ordine di partenza
[modifica | modifica wikitesto]Le pole position per ogni classe sono denotate in grassetto. Il giro più veloce segnato da ogni iscritto è evidenziato in grigio.
Pos | Classe | N | Squadra | Qualifiche 1 | Qualifiche 2 | Qualifiche 3 | Distacco | Griglia |
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1 | LMP1-H | 7 | Toyota Racing | 3:25.313 | 3:22.589 | 3:21.789 | 1 | |
2 | LMP1-H | 14 | Porsche Team | 3:23.928 | 3:22.708 | 3:22.146 | +0.357 | 2 |
3 | LMP1-H | 8 | Toyota Racing | 3:25.410 | 3:23.661 | 3:22.523 | +0.734 | 3 |
4 | LMP1-H | 20 | Porsche Team | 3:23.157 | 3:22.908 | 3:24.136 | +1.119 | 4 |
5 | LMP1-H | 3 | Audi Sport Team Joest | 3:26.445 | 3:23.271 | 3:23.364 | +1.482 | 5 |
6 | LMP1-H | 2 | Audi Sport Team Joest | 3:26.388 | 3:24.276 | 3:24.729 | +2.487 | 6 |
7 | LMP1-H | 1 | Audi Sport Team Joest | No Time | 3:26.490 | 3:25.814 | +4.025 | 7 |
8 | LMP1-L | 12 | Rebellion Racing | 3:34.922 | 3:31.180 | 3:29.763 | +7.974 | 8 |
9 | LMP1-L | 13 | Rebellion Racing | 3:33.117 | 3:31.608 | 3:33.050 | +9.819 | 9 |
10 | LMP2 | 46 | Thiriet by TDS Racing | 3:42.730 | 3:38.094 | 3:37.609 | +15.820 | 10 |
11 | LMP2 | 38 | Jota Sport | 3:45.928 | 3:44.482 | 3:37.674 | +15.885 | 11 |
12 | LMP2 | 35 | OAK Racing | 3:39.822 | 3:39.523 | 3:37.892 | +16.103 | 12 |
13 | LMP2 | 26 | G-Drive Racing | 3:38.843 | 3:41.446 | 3:38.000 | +16.211 | 13 |
14 | LMP2 | 36 | Signatech Alpine | 3:39.490 | 3:38.769 | 3:38.089 | +16.300 | 14 |
15 | LMP2 | 48 | Murphy Prototypes | 3:41.502 | 3:38.207 | 3:39.091 | +16.418 | 15 |
16 | LMP2 | 47 | KCMG | 3:39.586 | 3:40.476 | 3:38.689 | +16.900 | 16 |
17 | LMP2 | 43 | Newblood by Morand Racing | 3:46.018 | 3:39.135 | 3:41.066 | +17.346 | 17 |
18 | LMP2 | 34 | Race Performance | 3:39.993 | 3:44.486 | 3:40.819 | +18.204 | 18 |
19 | LMP2 | 42 | Caterham Racing | 3:41.847 | 3:47.255 | 3:40.035 | +18.246 | 19 |
20 | LMP2 | 24 | Sébastien Loeb Racing | 3:43.507 | 3:40.407 | 3:44.022 | +18.618 | 20 |
21 | LMP2 | 37 | SMP Racing | 3:46.940 | 3:44.395 | 3:41.297 | +19.508 | 21 |
22 | LMP2 | 27 | SMP Racing | 3:43.618 | 3:42.527 | 3:42.131 | +20.342 | 22 |
23 | LMP2 | 29 | Pegasus Racing | 3:49.046 | 3:42.438 | No time | +20.649 | 23 |
24 | LMP2 | 33 | OAK Racing-Team Asia | 3:42.998 | 3:48.325 | 3:43.158 | +21.199 | 24 |
25 | LMP2 | 50 | Larbre Compétition | 3:53.948 | 3:47.015 | 3:43.843 | +22.054 | 25 |
26 | LMP2 | 41 | Greaves Motorsport | No time | 3:44.293 | 3:44.437 | +22.504 | 26 |
27 | 0 | Nissan Motorsports Global | No time | 3:57.096 | 3:50.185 | +28.396 | 27 | |
28 | LMGTE Pro | 51 | AF Corse | 3:54.754 | 3:55.552 | 3:53.700 | +31.911 | 28 |
29 | LMGTE Am | 81 | AF Corse | 4:02.452 | 3:57.665 | 3:54.665 | +32.876 | 29 |
30 | LMGTE Pro | 73 | Corvette Racing | 3:56.443 | 3:55.038 | 3:54.777 | +32.988 | 30 |
31 | LMGTE Pro | 97 | Aston Martin Racing | 3:55.067 | 3:56.516 | 3:54.891 | +33.102 | 31 |
32 | LMGTE Pro | 74 | Corvette Racing | 3:59.445 | 3:57.160 | 3:55.190 | +33.401 | 32 |
33 | LMGTE Pro | 52 | Ram Racing | 3:57.793 | 3:56.642 | 3:55.347 | +33.558 | 33 |
34 | LMGTE Pro | 92 | Porsche Team Manthey | 3:55.516 | 3:57.356 | 3:55.694 | +33.727 | 34 |
35 | LMGTE Am | 98 | Aston Martin Racing | 4:00.017 | 3:57.445 | 3:55.644 | +33.855 | 35 |
36 | LMGTE Pro | 91 | Porsche Team Manthey | 3:56.584 | 3:57.682 | 3:55.745 | +33.956 | 36 |
37 | LMGTE Am | 95 | Aston Martin Racing | 4:06.464 | 3:56.994 | 3:55.944 | +34.155 | 37 |
38 | LMGTE Am | 61 | AF Corse | 3:56.919 | 3:56.917 | 3:55.977 | +34.188 | 38 |
39 | LMGTE Am | 72 | SMP Racing | 3:56.787 | 3:58.778 | 3:56.063 | +34.274 | 39 |
40 | LMGTE Am | 88 | Proton Competition | 3:59.291 | 3:59.920 | 3:56.974 | +35.185 | 40 |
41 | LMGTE Am | 77 | Dempsey Racing-Proton | 3:57.004 | 3:58.373 | 3:57.230 | +35.215 | 41 |
42 | LMGTE Am | 90 | 8 Star Motorsports | No time | No time | 3:57.217 | +35.428 | 42 |
43 | LMGTE Pro | 99 | Aston Martin Racing | 3:57.258 | Withdrawn | +35.469 | – | |
44 | LMGTE Am | 60 | AF Corse | 4:22.744 | 4:01.425 | 3:57.274 | +35.485 | 43 |
45 | LMGTE Am | 66 | JMW Motorsport | 4:05.046 | 3:58.512 | 3:57.757 | +35.968 | 44 |
46 | LMGTE Am | 53 | Ram Racing | 3:59.794 | 4:02.175 | 3:57.958 | +36.169 | 45 |
47 | LMGTE Pro | 71 | AF Corse | 3:58.330 | 3:58.086 | No time | +36.297 | 46 |
48 | LMGTE Am | 76 | IMSA Performance Matmut | No time | 4:06.021 | 3:58.398 | +36.609 | 47 |
49 | LMGTE Pro | 79 | Prospeed Competition | 4:01.226 | 3:59.012 | No time | +37.223 | 48 |
50 | LMGTE Am | 75 | Prospeed Competition | 3:59.394 | 3:59.604 | 4:05.147 | +37.605 | 49 |
51 | LMGTE Am | 58 | Team Sofrev ASP | 3:59.837 | 4:07.434 | 4:03.947 | +38.048 | 50 |
52 | LMGTE Am | 57 | Krohn Racing | 4:03.789 | 4:01.686 | 4:01.006 | +39.217 | 51 |
53 | LMGTE Am | 70 | Team Taisan | 4:03.066 | 4:01.446 | 4:04.512 | +39.657 | 52 |
54 | LMGTE Am | 67 | IMSA Performance Matmut | No time | 4:03.903 | 4:03.277 | +41.488 | 53 |
55 | LMGTE Am | 62 | AF Corse | 4:11.533 | 4:20.025 | 4:10.354 | +48.565 | 54 |
Gara
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il via la Toyota di Wurz mantiene il comando, quando è subito bagarre per le prime posizioni. Dopo la prima ora sarà l'Audi la prima inseguitrice, con entrambe le Porsche che hanno subito accusato dei problemi, con la n. 14 che ha dovuto sostituire la pompa della benzina, ripartendo 50º, e la vettura di Lapierre protagonista di un dritto in un doppiaggio, causando la prima slow zone della corsa.
Il primo colpo di scena arriva alle 16:32, dopo un'ora e mezzo di corsa: improvvisi e violenti scrosci di pioggia si riversano sul circuito, cogliendo di sorpresa i piloti. Marco Bonanomi, che si trovava in terza posizione alla guida della sua Audi, rallenta per la pista bagnata. Dietro di lui, Lapierre perde il controllo della sua Toyota, urtando la E-Tron dell'italiano, colpita poi ancora al retrotreno dalla Ferrari di Bird, che non riesce ad evitare l'impatto. L'Audi n. 3 riporta danni molto gravi alle sospensioni e alla trasmissione e si vede costretta al ritiro, così come la Ferrari di Bird. Lapierre, invece, riesce a rientrare ai box. I meccanici Toyota riescono a riparare la macchina che torna in pista staccata di 8 giri grazie anche alla lunga neutralizzazione mentre la vettura era ai box.
Nelle fasi successive, caratterizzate da una pista in progressivo asciugamento e diverse autonomie delle vetture, Toyota, Audi e Porsche si alternano al comando della corsa, con la vettura della casa di Stoccarda più lenta di un secondo al giro ma con una tornata in più di autonomia su un pieno. Intanto la Porsche n.14 di Jani-Lieb rimonta fino al 10º posto. Con l'arrivo della notte, però, è la Toyota a condurre la corsa, con Wurz che guida la vettura n. 7 rilevata da Nakajima a un giro di vantaggio sulle due Audi. Mark Webber guida la Porsche al quarto posto con qualche difficoltà nella guida notturna.
A metà gara l'Audi n.1 d Kristensen è costretta ai box per un guasto e viene superata dalla Porsche, mentre la Toyota davanti appare imprendibile. Alle prime luci dell'alba, però, un altro colpo di scena: Nakajima, in testa alla corsa, deve arrestare la sua Toyota per un guasto elettrico che la costringerà al ritiro. Disperazione nel box Toyota, che ha l'altra vettura attardata di parecchi giri e impossibilitata a lottare per la vittoria. Sono quindi le due Audi a condurre la gara, con le due Porsche a inseguire.
Alle 7 del mattino, però, l'Audi n.2 di Fassler lamenta problemi al turbo rientrando ai box per un rifornimento. Dopo un breve controllo viene l'auto viene rimessa a terra per ripartire ma non si muove. Riportata nuovamente in garage, la vettura viene mandata in pista dopo 23 minuti. Fassler rientrerà terzo, aiutato da una saefty car, dietro all'Audi di Genè e alla Porsche di Webber e attardato di due giri. Dopo poche ore è però la n.1 di Kristensen ad accusare problemi al turbo, che verrà sostituito in soli 17 minuti dai meccanici del team Joest. Intanto è la Porsche che, a sorpresa, conduce la corsa e comincia a sentire odore di successo.
Dura poco, però, il momento di gloria della Porsche: la casa tedesca vede infatti entrambe le vetture accusare problemi al motore nell'ultima ora, costringendole ai box e a una definitiva resa. La n.14 verrà comunque rimessa in pista alla fine della gara per prendere la bandiera a scacchi e qualificarsi. Bella l'immagine del box Audi che, con estrema sportività, applaude alle immagini della Porsche che riprende la pista.
Sarà quindi l'Audi n.2, con Treluyer al volante, a tagliare per prima il traguardo della corsa, seguita dall'altra Audi e dalla Toyota di Davidson.
Pur non godendo del favore dei pronostici, l'Audi ottiene un successo che ricorda quello del 2010: pur non disponendo della vettura più veloce, esperienza e solidità hanno permesso di approfittare dei problemi altrui e di cogliere il 13° successo a Le Mans. Ora la Porsche, che guidava l'Albo d'Oro con 16 vittorie, distava di sole tre lunghezze, ma l'anno successivo si riconfermerà vincitrice della maratona, raggiungendo la vittoria n. 17 a Le Mans e ritornando a quattro lunghezze di distanza dai cugini dell'Audi.
Ordine di Arrivo
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- Annotazioni
- ^ In seguito all'incidente avvenuto mercoledì durante le prove libere, Loïc Duval non prenderà il via della corsa a scopo precauzionale. Il suo posto verrà preso da Marc Gené, che avrebbe dovuto guidare per la Jota Sport.
- ^ Oliver Turvey prenderà il posto di Marc Gené, chiamato a sostituire Loïc Duval sull'Audi n. 1.
- ^ Pierre Kaffer sostituirà James Calado in seguito all'incidente avvenuto durante le qualifiche.
- ^ L'Aston Martin n.99 è stata ritirata dalla corsa in seguito a un incidente avvenuto durante le qualifiche di mercoledì. L'auto non può essere riparata in tempo per la corsa.
- ^ Loïc Duval guidava l'Audi n. 1 quando è rimasto ferito nell'incidente della sessione di prove libere del mercoledì. Dopo le qualifiche di mercoledì, Duval non è stato autorizzato a partecipare alla gara ed è stato sostituito nel team dal pilota di riserva dell'Audi Marc Gené, che era stato iscritto e guidato nella sessione di prove libere per Jota Sport.[2]
- ^ Marc Gené era originariamente programmato per guidare la Jota Sport Zytek n. 38 prima di essere chiamato a sostituire l'infortunato Duval nell'Audi n. Jota ha sostituito Gené con Oliver Turvey, che guiderà la vettura per la prima volta nelle qualifiche di giovedì.[2]
- ^ Bret Curtis avrebbe dovuto guidare la Porsche n. 91. In seguito a un incidente durante le qualifiche, i medici gli hanno impedito di prendere parte alla corsa. Non avendo trovato un sostituto abile a partecipare alla corsa, non avendo trovato nessun pilota che avesse provato di notte a le Mans, la Porsche n. 91 ha corso con un equipaggio di soli due piloti.
- ^ James Calado guidava la Ferrari n. 71 di AF Corse quando è rimasto ferito in un incidente nella seconda sessione di qualifiche. Calado non è stato autorizzato a partecipare alla gara ed è stato sostituito da Pierre Kaffer.[3]
- ^ L'Aston Martin n. 99 è stata ritirata dalla gara dopo le qualifiche di mercoledì. L'auto è stata danneggiata in un incidente e non può essere riparata o sostituita per la gara.[4]
- Fonti
- ^ Articolo di Autosprint.it: Le Mans: tutti gli iscritti e i numeri di gara (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b Tony DiZinno, Duval out, Gene in at Audi Following Heavy Accident, su sportscar365.com, Sportscar365, 11 giugno 2014. URL consultato l'11 giugno 2014.
- ^ (FR) Mercier Laurent, Châssis détruit pour la Ferrari/AF Corse #71, Pierre Kaffer remplace James Calado [Nuovo telaio per AF Corse Ferrari n.71, Pierre Kaffer rimpiazza James Calado], su endurance-info.com, Endurance-Info, 12 giugno 2014. URL consultato il 12 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2014).
- ^ Scott Mitchell, Le Mans 2014: Aston Martin's #99 GTE Pro car withdrawn after crash, su Autosport, Haymarket Press, 12 giugno 2014. URL consultato il 12 giugno 2014.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR, EN) Sito ufficiale della 24 Ore di Le Mans, su 24h-lemans.com.
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