San Giovanni Bianco
San Giovanni Bianco comune | |
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Il paese alla confluenza del torrente Enna nel fiume Brembo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Amministrazione | |
Sindaco | Enrica Bonzi (Lista Civica Gruppo civico con Enrica Bonzi Sindaco) dal 04/10/2021 (1º mandato) |
Territorio | |
Coordinate | 45°52′N 9°39′E |
Altitudine | 448 m s.l.m. |
Superficie | 31,03 km² |
Abitanti | 4 589[2] (1-1-2024) |
Densità | 147,89 ab./km² |
Frazioni | Fuipiano al Brembo, Roncaglia Entro, Capatiglio, Cornalita, Pianca, Oneta, Costa San Gallo, San Pietro d'Orzio, La Portiera, San Gallo[1] |
Comuni confinanti | Camerata Cornello, Dossena, Lenna, San Pellegrino Terme, Taleggio, Val Brembilla |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24015 |
Prefisso | 0345 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016188 |
Cod. catastale | H910 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 698 GG[4] |
Nome abitanti | sangiovannesi |
Patrono | san Giovanni Evangelista |
Giorno festivo | 27 dicembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di San Giovanni Bianco nella provincia di Bergamo | |
Sito istituzionale | |
San Giovanni Bianco (/sanʤoˈvanni ˈbjanko/, San Gioàn Biànch [sanʤoˈan ˈbjaŋk] o [ˌsanʤoamˈbjaŋk] in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano di 4 589 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia.
Situato in Val Brembana, dista circa 28 chilometri a nord dal capoluogo orobico.
Dal 2015 il comune di San Giovanni Bianco fa parte del Polo culturale "Mercatorum e Priula"[6], nato da una convenzione firmata con i comuni brembani di Camerata Cornello e Dossena per valorizzare i beni artistici, architettonici, storici e ambientali del territorio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Da sempre il paese è considerato uno dei centri principali dell'intera valle Brembana, e probabilmente vide i primi insediamenti stabili sul territorio già in epoca romana.
Si sa che i Romani si stanziarono nella valle già nel II secolo a.C. e inclusero il paese, unitamente ai borghi limitrofi, in un pagus denominato pagus brembanus.
Qui sfruttarono le risorse minerarie (principalmente ferro) presenti nei monti circostanti, e crearono numerose vie di collegamento con il vicino pagus Saturnius (posto in Val Seriana), anch'esso con una florida attività estrattiva.
Anche il nome del paese deriva dalla ricchezza mineraria del sottosuolo: infatti se San Giovanni è il patrono del paese, con l'aggettivo bianco si vuole sottolineare la grande presenza di formazioni calcaree di quel colore.
L'attività estrattiva fece la fortuna del borgo che prosperò anche durante il Medioevo, quando la zona venne interessata da un crescente sviluppo demografico dovuto alle migliorate condizioni di vita, ma anche all'immigrazione di numerosi nuclei in fuga dalle lotte fratricide tra guelfi e ghibellini.
In queste zone, soggette alla dominazione della famiglia dei Visconti, era notevole l'influenza ghibellina, che tuttavia non provocò alcun tipo di scontro. I commerci vennero favoriti inoltre dalla presenza della via Mercatorum, che collegava il capoluogo con l'alta valle, nonché dalla vicinanza con la val Taleggio, che confluisce proprio all'estremità nord dell'abitato e che offriva la possibilità di raggiungere la Valsassina e la città di Lecco.
Con l'avvento della dominazione veneta i commerci ebbero un ulteriore incremento, anche grazie alla costruzione di un'altra strada, la Via Priula, che collegava Bergamo con il Canton Grigioni e che passava proprio dal centro del paese.
Le principali famiglie del paese allacciarono importanti rapporti con la Serenissima, tanto da rivestire ruoli di primo piano sia nella città lagunare sia nel capoluogo orobico. Questa situazione permise anche lo sviluppo di un grande interscambio di manodopera, provocando parecchia emigrazione verso Venezia, dove la manovalanza delle genti brembane era molto apprezzata. La capacità di queste persone di lavorare indefessamente anche a fronte di scarsi guadagni fece nascere l'immagine di Arlecchino famosa maschera, le cui origini sono contese tra Venezia e Bergamo, in grado di soddisfare contemporaneamente due diversi padroni.
In questo periodo il borgo assunse una conformazione ben definita, tanto che ancor'oggi evidenzia la sua struttura originaria, risalente a un periodo compreso tra il XV e il XVII secolo.
Gli eventi e i successivi regimi politici non interessarono più di tanto il paese, almeno fino alla costruzione della ferrovia della Valle Brembana, avvenuta all'inizio del XX secolo, che portò ulteriore sviluppo nella zona.
Questo paese, insieme con Camerata Cornello, fu teatro il 13 luglio 1914 della furia omicida di Simone Pianetti.
Nel 1928, durante la ristrutturazione amministrativa operata dal regime fascista, il comune di San Giovanni Bianco accorpò entro i suoi confini anche i vicini comuni di San Pietro d'Orzio, San Gallo e Fuipiano al Brembo (questi ultimi due videro parte del loro territorio assegnato anche al vicino comune di San Pellegrino Terme), assumendo così l'attuale fisionomia amministrativa.
Successivamente, con la soppressione della linea ferroviaria, avvenuta nel 1967, la zona conobbe una fase di pesante difficoltà, amplificata da infrastrutture non adeguate all'utenza.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con delibera della giunta municipale del 16 aprile 1950[7] e concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 maggio 1951.[8]
Il castello rappresenta la fortezza eretta a difesa del luogo contro le incursioni di bande armate; la banda ondata di azzurro i fiumi Brembo ed Enna; il verde della terrazza la fertilità del suolo.[7]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.[10]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo conserva gran parte della sua struttura medievale: a tal riguardo si possono ancora ammirare ponti in stile romanico che attraversano i numerosi corsi d'acqua presenti sul territorio comunale, nonché il percorso della via Priula, recentemente al centro di opere di recupero volte a valorizzarne il percorso.
Nel centro abitato riveste particolare importanza piazza Zignoni, dotata di una statua dedicata all'illustre concittadino Vistallo Zignoni, un soldato mercenario vissuto a cavallo tra il XV e XVI secolo al quale si deve la presenza della reliquia della Sacra Spina nella chiesa parrocchiale di San Giovanni. Questa reliquia sarebbe una spina appartenuta alla corona di Cristo, motivo di profonda devozione popolare. Nel centro storico è inoltre presente il palazzo Boselli, adibito a residenza parrocchiale. Edificato nel corso del XV secolo come residenza dell'omonima famiglia, presenta saloni finemente affrescati e una notevole pinacoteca.
I giardini pubblici di San Giovanni Bianco sono dedicati alla memoria di Enrico Rampinelli, medaglia d'oro al valor militare[11].
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]Inserito in un contesto naturalistico di grande interesse, nel bel mezzo della valle Brembana e adagiato in una conca su cui svettano imponenti cime, tra cui il gruppo del Cancervo - Venturosa, offre ottimi colpi d'occhio e numerose possibilità di escursioni sui monti circostanti.
A partire dal 2007 è stata inaugurata la ciclovia della valle Brembana, che costeggia il corso del fiume Brembo, offrendo lo spunto per passeggiate o gite in bicicletta.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[12]
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Cornalita
[modifica | modifica wikitesto]Situata a ovest dal capoluogo, presenta la chiesa del Corpus Domini, ritenuta la più antica sull'intero territorio comunale. All'interno di questa si può trovare un interessante ciclo di affreschi.[13]
Fuipiano al Brembo
[modifica | modifica wikitesto]Oneta
[modifica | modifica wikitesto]Poco distante dal centro di San Giovanni Bianco, è interessata dal passaggio della via Mercatorum, che in breve porta a Cornello dei Tasso. Il borgo ha mantenuto intatto il suo spirito nel corso dei secoli, presentando tuttora elementi quali le vie in acciottolato, le case porticate e raggruppate tra loro costruite in pietra e legno. Vi si può trovare la chiesa del Carmine, in cui sono collocate interessanti affreschi del Ceresa. Ma l'edificio di maggior richiamo è la cosiddetta Casa di Arlecchino, piccola costruzione in cui è posto un piccolo museo della maschera che, secondo la tradizione, nacque proprio qui.
Pianca
[modifica | modifica wikitesto]Piccola frazione posta a nord del capoluogo sul versante destro della valle, alla base del monte Cancervo, si compone di numerose contrade sparse molto caratteristiche: gli edifici sono addossati l'uno all'altro come nei borghi alpini più caratteristici. Il patrono della frazione è sant'Antonio abate con la chiesa a lui dedicata protettore degli animali. Si ricorda tutti gli anni il 17 gennaio. Un'altra ricorrenza molto sentita è la Madonna della Pietà, che cade la prima domenica di luglio.
Portiera
[modifica | modifica wikitesto]Borgo collocato sulla sinistra della vallata e posto di fronte al paese di Camerata Cornello, presenta numerose possibilità di escursioni, nonché un borgo tipicamente rurale. Caratteristica è anche la chiesina di San Francesco d'Assisi, nella quale si trova un affresco cinquecentesco attribuito ai Baschenis di Averara. Tramite la strada passante per la frazione è possibile raggiungere la località Paglio di Dossena, nella quale sono organizzate delle visite all'interno delle antiche miniere.
Roncaglia Entro
[modifica | modifica wikitesto]Posta a nord del capoluogo, in direzione della valle Taleggio, ha avuto un recente sviluppo industriale e, conseguentemente, residenziale. Situata in una posizione favorevole alle pratiche agricole, presenta una serie di piccole contrade che riportano alla memoria il mondo rurale che ha caratterizzato l'intera zona. È inoltre presente la piccola chiesa di San Francesco e Maria Ausiliatrice che, edificata in stile neogotico, presenta opere di buon pregio.
San Gallo
[modifica | modifica wikitesto]San Pietro d'Orzio
[modifica | modifica wikitesto]Situato in posizione dominante sul versante sinistro della valle, presenta il passaggio della Via Mercatorum, antica strada commerciale utilizzata in età medievale. La chiesa parrocchiale di San Pietro si caratterizza per la ricchezza dei suoi arredi, composti anche da opere di Carlo Ceresa.
Costa San Gallo
[modifica | modifica wikitesto]Frazione di San Giovanni Bianco.
Località
[modifica | modifica wikitesto]Grabbia
[modifica | modifica wikitesto]Storica località sita sulla riva sinistra del Brembo e appartenente alla parrocchia di San Giovanni Bianco. Citata in un documento del XVII secolo come sede di residenza del pittore Carlo Ceresa a seguito del matrimonio contratto con Caterina Zignoni. Il palazzo presenta sotto il porticato affreschi con motivi religiosi.
Schiava
[modifica | modifica wikitesto]È un piccolo agglomerato urbano che fino al 1998 era ancora isolato e raggiungibile soltanto tramite una mulattiera. La località è formata da più case addossate le une alle altre, con il caseggiato più antico risalente a metà del XIV secolo e vicino al quale, dopo un restauro della parte principale, fu costruito un oratorio dedicato a sant'Andrea nel 1750. Il palazzo, anticamente di proprietà della famiglia Rizzini Alcalini e ormai decadente, presenta al suo interno alcuni dipinti e all'esterno fregi dell'epoca.
Briolo
[modifica | modifica wikitesto]Piccola località, ma fondamentale per quanto riguarda lo sport e le emergenze, in quanto presenta un campo da calcio, un campo da tennis e un eliporto (posto a fianco della sede della IV delegazione orobica del CNSAS).
Alino
[modifica | modifica wikitesto]Piccola contrada posta a sud, in una valletta sulla destra orografica della valle, in territorio di San Pellegrino Terme. Presenta una piccola chiesa in cui sono conservate opere di grande valore, tra cui spiccano quelle di Antonio Cifrondi e del Baschenis.
Grumo
[modifica | modifica wikitesto]Situato sul versante sinistro della valle, a monte della frazione di San Pietro d'Orzio, è ritenuto uno dei borghi più caratteristici della zona, grazie anche a recenti lavori di restauro. Interessato dal passaggio dell'antica via Mercatorum, presenta costruzioni tipiche con porticati e vie pavimentate con ciottoli, nonché una piccola chiesetta del XVI secolo.
Sentino
[modifica | modifica wikitesto]Nella piccola località sorge la chiesa di San Marco, in cui si possono ammirare opere pittoriche di buon pregio, tra cui spicca la Pietà del Carlo Ceresa.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]L'abitato era servito dalla stazione di San Giovanni Bianco[14], dotata di scalo merci utilizzato per la spedizione dei blocchi di marmo cavanti a Orbrembo e un raccordo e raccordata altresì con le cartiere Cima; l'impianto era posto lungo la ferrovia della Valle Brembana, attiva fra il 1906 e il 1966[15].
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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27 maggio 2003 | 14 aprile 2008 | Oscar Mostachetti | centro-destra | Sindaco | |
15 aprile 2008 | 15 maggio 2011 | Gerardo Giovanni Pozzi | Lega Nord | Sindaco | |
16 maggio 2011 | 3 ottobre 2021 | Marco Milesi | Lista civica | Sindaco | |
4 ottobre 2021 | in carica | Enrica Bonzi | Lista civica Gruppo Civico con Enrica Bonzi Sindaco | Sindaco |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Il San Giovanni Bianco Calcio è la squadra di calcio del paese, che al momento milita in seconda categoria. Inoltre, è paese natale del calciatore italiano Davide Astori, deceduto in attività il 4 marzo 2018.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comune di San Giovanni Bianco - Le frazioni
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
- ^ Polo Culturale "Mercatorum e Priula", su mercatorumpriula.eu. URL consultato il 21 dicembre 2021.
- ^ a b San Giovanni Bianco, su Stemmi dei comuni bergamaschi.
- ^ San Giovanni Bianco, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ San Giovanni Bianco, su araldicacivica.it. URL consultato il 16 gennaio 2022.
- ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di San Giovanni Bianco, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 29 settembre 2024.
- ^ I nuovi giardini per Rampinelli, su Valle Brembana News, 16 luglio 2014. URL consultato il 20 novembre 2018.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Moris Lorenzi, Alessandro Pellegrini, Sulle tracce del Romanico in provincia di Bergamo, Provincia di Bergamo, 2003, pp. 262-163.
- ^ La linea ferroviaria Bergamo - San Giovanni Bianco, completata nel 1906, venne estesa fino a Piazza Brembana nel 1926. Cfr. Il sogno Brembano. Centro storico culturale Valle Brembana, 2006.
- ^ Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli, Treni e tramvie della Bergamasca, Clusone, Editrice Cesare Ferrari, 1988.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tarcisio Salvetti, San Giovanni Bianco e le sue contrade, Ferrari editore, 1994.
- Goffrdo Zanchi, La Sacra Spina di San Giovanni Bianco, Corponove, 2014, ISBN 8896607914.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Sacra Spina di San Giovanni Bianco
- Giovanni Cariani, pittore
- Casa di Arlecchino
- Via Mercatorum
- Via Priula
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Giovanni Bianco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su sangiovannibianco.org.
- San Giovanni Bianco, su sapere.it, De Agostini.
- San Giovanni Bianco, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 159611053 · LCCN (EN) n96057753 · J9U (EN, HE) 987007540125405171 |
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