Pognano comune | |
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La parrocchiale di San Carlo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Amministrazione | |
Sindaco | Edoardo Marchetti (Lega Nord) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°35′13″N 9°38′27″E |
Altitudine | 157 m s.l.m. |
Superficie | 3,29 km² |
Abitanti | 1 554[1] (31-5-2021) |
Densità | 472,34 ab./km² |
Comuni confinanti | Arcene, Lurano, Spirano, Verdello |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24040 |
Prefisso | 035 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016167 |
Cod. catastale | G774 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 383 GG[3] |
Nome abitanti | pognanesi |
Patrono | san Carlo Borromeo |
Giorno festivo | 8 dicembre |
Soprannome | "Gamber" - Gamberi |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pognano nella provincia di Bergamo | |
Sito istituzionale | |
Pognano [poˈɲ(ː)aːno] (Pognà [poˈɲa] in dialetto bergamasco[4]) è un comune italiano di 1 554 abitanti[1] della provincia di Bergamo in Lombardia.
Situato nella media pianura bergamasca, dista circa 13 chilometri a sud dal capoluogo orobico.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Recenti studi hanno appurato che i primi abitanti della zona furono alcune tribù dei Galli Cenomani, ai quali succedettero i Romani. Con questi il paese assunse una fisionomia ben definita dato che aveva sul proprio territorio un accampamento militare stabile che sfruttava la posizione strategica del borgo, posto all'intersezione tra due importanti vie.
La più importante di queste congiungeva Milano ad Aquileia, e caratterizzò la vita commerciale dell'intera zona, che ne trasse giovamento.
Tuttavia qualche secolo più tardi la stessa strada divenne percorso abituale delle orde barbariche provenienti dal nord-est dell'Europa, portando distruzione e terrore tra gli abitanti locali.
La successiva dominazione longobarda garantì una nuova tranquillità e prosperità, che continuò anche con l'avvento dei Franchi ed il Sacro Romano Impero.
Questi instaurarono il feudalesimo, affidando questi territori alla giurisdizione del vescovo di Cremona.
I secoli successivi, in piena epoca medievale videro Pognano al centro di dispute fratricide tra guelfi e ghibellini, con scontri spesso dai tragici esiti.
In tal senso, nel corso del XIII secolo, venne costruito un castello che caratterizzò la vita del borgo per parecchio tempo: utilizzato a scopi difensivi dalle famiglie più in vista e dalla popolazione in caso di attacchi, venne incendiato e raso al suolo, al pari di gran parte degli edifici del borgo, da Ottone Terzi nel 1406.
Successivamente alla guida del paese vennero posti i Visconti di Milano, fino a quando l'intera zona passò, nel 1428, alla Repubblica di Venezia.
La Serenissima compi numerosi interventi volti al miglioramento delle condizioni sociali e lavorative, dissodando terreni e costruendo canali per l'irrigazione.
Da allora il paese ha mantenuto una forte connotazione e tradizione rurale, con l'agricoltura e l'allevamento attività predominanti. Tuttavia in questi anni il paese, posto nelle vicinanze del confine con i territori di Milano, dovette subire scorrerie dei vicini, intenzionati a riprendersi questi territori.
Un po' di tranquillità si ebbe con l'avvento della dominazione austriaca a cui subentrò, nel 1859, il Regno d'Italia.
Nel corso del XX secolo il paese ha visto un notevole incremento demografico, ed un sostanziale cambiamento della vita lavorativa: all'agricoltura subentrarono prepotentemente l'industria ed il terziario, relegando il lavoro nei campi a parte minoritaria.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 febbraio 1976.[5]
«Troncato, d'azzurro e d'argento, a due braccia vestite di rosso e di bianco, uscenti dai lati e impugnanti con le mani di carnagione due pugnali d'acciaio in croce di Sant'Andrea. Ornamenti esteriori da Comune.»
I pugnali incrociati sono simbolo delle continue lotte tra guelfi e ghibellini del XIII e XV secolo, che portarono devastazioni e distruzioni soprattutto ad opera del vicino paese di Lurano.
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Gli edifici di maggior richiamo presenti sul territorio comunale sono tutti attinenti alla sfera religiosa: in primo luogo la chiesa della Visitazione a Maria e Giuseppe, risalente al XVI secolo ed edificata in luogo di un precedente edificio di culto. Questa ricoprì la funzione di parrocchiale fino al 1790, quando venne sostituita dall'erigenda chiesa di Sant'Antonio, più grande e funzionale.
Quest'ultima venne utilizzata come parrocchiale per poco più di un secolo, dal momento che agli inizi del XX secolo ne venne costruita un'altra, su progetto di Elia Fornoni, dedicata a San Carlo Borromeo. Ristrutturata definitivamente nel 1964, presenta al proprio interno alcuni dipinti provenienti dalle vecchie parrocchiali, opere di artisti locali.
Industria
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio Pognanese ha sede l'azienda multinazionale Isocell[6] (prefabbricati)
Sport
[modifica | modifica wikitesto]La principale società sportiva presente è la Polisportiva Pognanese[7] attiva dal 2004.
Del paese fa parte anche la Pognathinaikos[8], squadra dilettantistica di calcio.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[9]
Feste e tradizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Festa di San Giuseppe e dei casonsei (19 marzo)
- Festa patronale di San Carlo Borromeo (4 novembre)
- Festa dei "Gamber" (soprannome degli abitanti pognanesi) (estate, periodo variabile a seconda di altre iniziative)
Personaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Amadei - Vescovo di Bergamo
- Marino Defendi - Calciatore
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
- ^ Pognano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 marzo 2023.
- ^ Isocell - Elementi strutturali prefabbricati in calcestruzzo e Conci per gallerie, su Isocell - Elementi strutturali prefabbricati in calcestruzzo e Conci per gallerie. URL consultato il 19 settembre 2022.
- ^ TrovaLoSport, su Polisportiva pognanese associazione sportiva dilettantistica. URL consultato il 19 settembre 2022.
- ^ Pognano | Lombardia, su pognathinaikos. URL consultato il 19 settembre 2022.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pognano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.pognano.bg.it.
- Pognano, su sapere.it, De Agostini.