Clarence Seedorf

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Clarence Seedorf
Clarence Seedorf opinionista sportivo di Prime Video nel 2021
NazionalitàPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Altezza176 cm
Peso78 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera14 gennaio 2014 - giocatore
Carriera
Giovanili
1983-1992Ajax
Squadre di club1
1992-1995Ajax65 (11)
1995-1996Sampdoria32 (3)
1996-2000Real Madrid121 (15)
2000-2002Inter64 (8)
2002-2012Milan300 (47)
2012-2014Botafogo58 (16)[1]
Nazionale
1990Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi U-151 (1)
1990-1992Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi U-1618 (4)
1992-1994Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi U-1821 (8)
1993Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi U-211 (0)
1994-2008Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi87 (11)
Carriera da allenatore
2014Milan
2016Shenzhen
2018Deportivo La Coruña
2018-2019Camerun (bandiera) Camerun
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Clarence Clyde Seedorf (IPA: [ˈklɛrənˈ seːdɔrf] pronuncia; Paramaribo, 1º aprile 1976) è un allenatore di calcio ed ex calciatore olandese di origini surinamesi, di ruolo centrocampista.

Soprannominato il Professore,[2] è considerato uno dei più forti centrocampisti della sua generazione,[3][4][5][6][7] nonché l'unico calciatore ad aver vinto la Champions League con tre squadre diverse:[4][8] Ajax, Real Madrid e in due occasioni Milan, per un totale di quattro edizioni vinte.[9][10] Fa inoltre parte della ristretta cerchia dei calciatori ad aver disputato almeno 1000 partite in carriera ed è l'ottavo giocatore con più presenze nelle competizioni UEFA per club (163) alle spalle di Gianluigi Buffon (167), Lionel Messi (167), Xavi (173), Paolo Maldini (174), Pepe Reina (178), Iker Casillas (188) e Cristiano Ronaldo (191).[11] Nel 2004 è stato incluso nella FIFA 100, la lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione.[3]

Cresciuto nelle giovanili dell'Ajax, in tre stagioni con i Lancieri vince una Coppa dei Paesi Bassi, due campionati, due Supercoppe olandesi e una Champions League. Nel 1995 passa alla Sampdoria e dopo un solo anno si trasferisce al Real Madrid: in tre stagioni e mezza conquista un campionato spagnolo, una Supercoppa di Spagna, una Champions League e una Coppa Intercontinentale. Nel dicembre 1999 torna in Italia, andando a giocare per l'Inter ma dopo due anni e mezzo senza conquistare alcun trofeo, Seedorf nel 2002 firma per il Milan. Nella prima stagione vince la Coppa Italia e la UEFA Champions League, diventando il primo calciatore a vincere il trofeo con tre squadre diverse;[8] l'anno dopo si aggiudica la Supercoppa UEFA e lo scudetto. Nel 2006-2007 vince per la quarta volta la UEFA Champions League e nella stagione successiva la Supercoppa UEFA e la Coppa del mondo per club. Nel maggio 2011, a sette anni di distanza dal suo primo tricolore, Seedorf vince nuovamente lo scudetto, mentre nell'agosto 2011 vince il suo ultimo titolo italiano, la Supercoppa italiana. Nel giugno 2012 lascia il Milan, andando a chiudere la sua carriera da calciatore al Botafogo. In Brasile Seedorf vince un campionato Carioca, ottenendo il suo ultimo trofeo all'età di trentasette anni.

Dal 1994 al 2008 ha fatto parte della nazionale olandese, giocando 87 incontri internazionali e segnando 11 gol. Ha totalizzato 43 presenze e 13 marcature nelle nazionali giovanili tra il 1990 e il 1993. Con i Paesi Bassi ha giocato 3 Europei (1996, 2000 e 2004) e un Mondiale (1998).

Seedorf con la regina consorte Máxima e il re dei Paesi Bassi Guglielmo Alessandro.

Clarence Seedorf è nato a Paramaribo, capitale del Suriname. Il nonno di Clarence Seedorf, Frederick, era figlio di uno schiavo[12][13] e fu liberato dal padrone tedesco da cui prese il cognome "Seedorf".[14] Due dei fratelli di Clarence, Chedric e Jürgen, il cugino Stefano, i nipoti Regilio e Cain sono calciatori professionisti; il padre Johan, invece, lavorava in ospedale nel reparto dei neonati prendendosi cura della parte nutrizione e poi ha svolta l’attività di procuratore sportivo.[15] Nel luglio 2009 Chedric e Stefano si sono trasferiti al Monza, società del cui comitato tecnico faceva parte Clarence.

Seedorf è sposato con Sophia Makramati e ha quattro figli nati dalla precedente relazione con la brasiliana Luviana Seedorf.[12] In seguito alla relazione con la Makramati ha annunciato la sua conversione all'islam.[16] Parla fluentemente 6 lingue:[17] olandese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo[12] e surinamese.[18]

Seedorf è proprietario del ristorante Finger's a Milano.[19] È stato proprietario anche di una scuderia motociclistica, la Valsir - Seedorf Racing World, nata nel 2003, che partecipava al campionato della classe 125, e possedeva la rivista Sport Auto Moto, ma l'ha in seguito ceduta.[20]

Da sinistra: la giornalista Giulia Mizzoni, Seedorf, Claudio Marchisio e Luca Toni al commento per Prime Video in occasione della UEFA Champions League 2021-2022.

Ha fondato l'associazione Champions for Children, per promuovere l'educazione attraverso lo sport[21] nelle aree del mondo dove i bambini vivono situazioni di disagio, a cominciare dal Suriname di cui Seedorf è originario. Per questo il 23 gennaio 2001 gli è stata assegnata a Milano la 15ª edizione del premio Campioni per l'infanzia - L'Altropallone.[22][23][24]

Nel 2009 è stato ingaggiato dal New York Times per gestire una rubrica, intitolata "Seedorf responds", nella quale una volta al mese Seedorf risponde alle domande dei lettori su questioni riguardanti il calcio. La collaborazione è iniziata casualmente dopo un'intervista con Geoffrey Marcus, firma del quotidiano statunitense.[25]

Il 12 dicembre 2014 viene nominato dalla UEFA "Ambasciatore Globale UEFA per la Diversità e il Cambiamento".[26]

Dal settembre del 2021 fa parte della squadra di opinionisti di Amazon Prime Video che commenta le gare di Champions League da bordocampo.[27] In parallelo per la stagione 2024/2025 ricopre lo stesso ruolo sula rete inglese.[28]

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]
Seedorf in allenamento all'Inter nella stagione 1999-2000.

Seedorf era un giocatore completo, dotato di un ottimo bagaglio tecnico e di grande forza fisica: queste peculiarità gli hanno permesso di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo.[29] La sua specialità, poiché era dotato di un tiro potente e preciso,[30] è stata la conclusione dalla distanza e si distingueva anche per l'abilità nel dribbling nei confronti dei diretti avversari, spesso da posizione defilata, per provare la conclusione in porta o il cross al centro dell'area.[31]

Allenatore con una mentalità offensiva, alla sua prima esperienza da allenatore del Milan ha usato il modulo tattico 4-2-3-1.[32]

Cresciuto nell'Ajax, divenne il giocatore più giovane a vestirne la maglia esordendo contro il Groningen il 29 novembre 1992 (a 16 anni e 242 giorni).[33]

Vincitore da protagonista di due campionati ed una coppa nazionale, il 24 maggio 1995 scese in campo — venendo poi sostituito da Kanu al 53' — nella finale di Champions League che i Lancieri si aggiudicarono ai danni del Milan.[34]

Seedorf alla Sampdoria nel 1995.

Scegliendo di non prolungare il suo contratto coi lancieri dopo il successo europeo e la sentenza Bosman, nell'estate 1995 viene acquistato dalla Sampdoria[35], debuttando in Serie A sotto la guida di Sven Göran Eriksson il 27 agosto nel pareggio con la Roma[33]: la stagione d'esordio in Italia è caratterizzata da 34 presenze e 4 gol totali, un opaco ottavo posto e l'eliminazione agli ottavi di Coppa Italia contro il Cagliari per 2-1 (dove Seedorf va in gol).

Seedorf al Real Madrid nel 1998, pressato dagli interisti Simeone e Sousa durante una sfida di Champions League.

Ceduto al Real Madrid dopo una sola stagione, nel triennio a venire aggiunge al proprio palmarès un titolo iberico e una Champions (stavolta a danno della Juventus[36]) nonché una Coppa Intercontinentale.[37]

Entrato nel mirino dell'Inter[38][39], si aggiunge alla rosa nerazzurra nel gennaio 2000 facendo così rientro in Italia[40][41]: schierato principalmente da Lippi in posizione di trequartista a sostegno delle punte[42], fu talvolta dislocato obtorto collo da Tardelli e Cúper nel ruolo di centrocampista laterale.[43]

Pur distinguendosi per alcune prestazioni individuali di spessore — tra le quali una doppietta nel derby d'Italia disputato il 9 marzo 2002 —[44] l'esperienza con l’Inter non registrò alcun trofeo, coi nerazzurri che persero il campionato 2001-02 arrendendosi sul campo della Lazio all'ultima giornata.[45]

Seedorf fronteggiato da Eric Addo in un'amichevole tra Milan e PSV nell'estate 2007.

Nel giugno 2002 si trasferì al Milan in uno scambio di cartellini col difensore Coco[46][47], venendo inizialmente accolto con scetticismo per via dei trascorsi interisti.[48][49] La duttilità tattica dell'olandese ne fece un punto di riferimento per il centrocampo di Ancelotti[50], col reparto mediano completato dalla regia di Pirlo e dall'interdizione di Gattuso.[51] Nella sua prima stagione rossonera vince la Champions League, ancora una volta contro la Juventus. Nella finale di Manchester, decisa dai calci di rigore, Seedorf sbaglia il secondo tiro dal dischetto, errore che comunque non impedisce al Milan di trionfare per la sesta volta nel massimo torneo continentale. Seedorf diventa così il primo, e per ora unico, calciatore della storia a vincere tre Champions League con tre club diversi. Nella stessa stagione inoltre vince anche la Coppa Italia.

La stagione successiva perde la Supercoppa Italiana contro la Juventus. Poco dopo però vince la Supercoppa europea battendo il Porto di José Mourinho. A dicembre perde la Coppa Intercontinentale contro il Boca Juniors ai calci di rigore nei quali Seedorf, come già nella finale di Champions di sette mesi prima, fallisce dal dischetto. La stagione si chiude comunque molto positivamente per i rossoneri con la vittoria del titolo nazionale.

Nella stagione 2004-2005 il Milan si aggiudica la Supercoppa italiana e raggiunge ancora una volta la finale di Champions League contro il Liverpool. La finale passerà alla storia come il miracolo di Istanbul perché il Liverpool riuscirà a ribaltare nei primi minuti del secondo tempo l'iniziale 3-0 rossonero, andando poi a vincere ai rigori.

Nella stagione 2005-2006 il Milan nonostante le penalizzazioni dovute alle condanne di calciopoli riesce ad ottenere un piazzamento in Champions League qualificandosi ai turni preliminari.

Eletto miglior centrocampista della Champions League 2006-2007, ha contribuito alla vittoria del trofeo da parte del Milan in particolare segnando reti decisive nei quarti contro il Bayern Monaco a Monaco e in semifinale contro il Manchester Utd a San Siro. Questa è stata anche la stagione in cui ha realizzato il maggior numero di gol: 10, di cui 7 in campionato e 3 in Champions League.

Nella stagione 2007-2008 si aggiudica la Supercoppa europea e la Coppa del mondo per club 2007, dove segna il gol-vittoria in semifinale contro gli Urawa Red Diamonds e gli viene assegnato il premio come secondo miglior giocatore della competizione, dietro il compagno di squadra Kaká. Segna 7 gol in campionato, come nella stagione precedente, 2 gol nella Champions League 2007-2008 e uno nella Coppa del mondo per club, eguagliando il record personale di 10 marcature stagionali stabilito la stagione precedente.

Seedorf in dribbling sul madridista Xabi Alonso durante una gara della UEFA Champions League 2010-2011.

Il 20 settembre 2009, nella partita di campionato contro il Bologna, realizza il suo 50º gol in maglia rossonera e nel corso della stagione 2010-2011 diventa lo straniero con più presenze nella storia del Milan, superando lo svedese Nils Liedholm fermo a quota 394.[52] Il 7 maggio 2011 vince il suo secondo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.[53] Nella gara di Coppa Italia del 10 maggio 2011 contro il Palermo, Seedorf disputa assieme ad Andrea Pirlo la 400ª partita con la maglia del Milan.[54]

Il 6 agosto 2011 vince la Supercoppa italiana con il Milan battendo l'Inter a Pechino per 2-1, partita nella quale è autore dell'assist per il momentaneo pareggio di Ibrahimović.[55] Il 21 giugno 2012, tramite una conferenza stampa, Seedorf annuncia l'addio al Milan dopo 10 anni.[56] In totale, con la maglia rossonera, ha disputato 432 partite e ha segnato 62 gol, vincendo due Champions League, una Coppa del mondo per club, due scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane e due Supercoppe europee.

Il 30 giugno 2012 firma un contratto di due anni per il club brasiliano del Botafogo.[57] Esordisce in maglia bianconera il 22 luglio seguente, nella sconfitta casalinga contro il Grêmio per 1-0.[58] Segna il suo primo gol con la maglia della squadra brasiliana il 4 agosto seguente, su calcio di punizione contro l'Atl. Goianiense (1-2).[59][60] Il 5 settembre 2012 mette a segno la sua prima doppietta con la maglia del Botafogo nella sfida contro il Cruzeiro nella quale realizza il gol del momentaneo pareggio al 34' con una volée di destro e la rete del vantaggio un minuto più tardi; la partita si è conclusa con il risultato di 1-3.[61] Conclude la prima stagione con la squadra di Rio de Janeiro con 25 presenze e 9 reti.

Seedorf al Botafogo nel 2013.

Nella stagione successiva è nominato miglior giocatore del campionato Carioca 2013,[62] vinto dal Botafogo, durante il quale disputa 14 partite segnando 7 gol. Dopo 81 presenze e 24 reti complessive con la maglia della squadra brasiliana, il 14 gennaio 2014 annuncia il suo addio al calcio giocato, per intraprendere la carriera da allenatore.[63]

Debutta in Nazionale a 18 anni, nel 1994, contro il Lussemburgo.[33] Ha totalizzato 87 partite e 11 gol con gli arancioni e ha preso parte al Campionato del mondo di Francia 1998 e agli Europei 1996, 2000 e 2004, centrando le semifinali del 2000 e 2004; nel 1996 fu decisivo un suo errore dal dischetto nell'eliminazione degli orange dalla manifestazione ai quarti contro la Francia.

Con l'avvento di Marco van Basten alla guida tecnica della Nazionale olandese, Seedorf è stato per lungo tempo escluso dalla selezione e non ha partecipato al Campionato del mondo di Germania 2006. È tornato a vestire la maglia arancione il 15 novembre 2006 in un'amichevole disputata ad Amsterdam contro l'Inghilterra e successivamente è stato convocato e schierato regolarmente dal CT orange.

Inserito il 6 maggio 2008 nella lista dei 30 preconvocati della Nazionale olandese per l'Europeo 2008, Seedorf rinunciò a parteciparvi, comunicando la scelta al CT van Basten telefonicamente il 12 maggio 2008.[64]

Il 16 gennaio 2014 diventa allenatore del Milan, a seguito dell'esonero di Massimiliano Allegri, firmando un contratto con la società milanese fino al 30 giugno 2016.[65] Guida per la prima volta i rossoneri il successivo 19 gennaio, vincendo per 1-0 l'incontro casalingo contro il Verona.[66] Subisce la prima sconfitta da allenatore in Coppa Italia, contro l'Udinese, perdendo in casa 1-2. Esordisce da allenatore in Champions League il 20 febbraio 2014, negli ottavi di finale contro l'Atlético Madrid, perdendo 0-1. Nella partita di ritorno, l'11 marzo seguente, il Milan perde 4-1 a Madrid e viene eliminato dalla competizione. Il 4 maggio 2014 vince il suo primo derby da allenatore, battendo 1-0 l'Inter grazie a una rete di Nigel de Jong.[67] La squadra dell'allenatore olandese termina all'8º posto il proprio campionato,[68] non centrando l'obiettivo della qualificazione in Europa League[69] e ottenendo il 50% di partite vinte rispetto a quelle disputate (11 vinte, 2 pareggiate, 9 perse) considerando tutte le competizioni. Il 9 giugno 2014 viene esonerato dal Milan, che lo sostituisce con Filippo Inzaghi.[70]

Il 7 luglio 2016 viene annunciato come nuovo allenatore dello Shenzhen.[71] Il 5 dicembre giunge al settimo posto in campionato. Si separa consensualmente dal club cinese e viene sostituito da Sven-Göran Eriksson.[72][73]

Deportivo la Coruña

[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 febbraio 2018 diventa il nuovo allenatore del Deportivo La Coruña.[74] Dopo aver cambiato tre allenatori nella stessa stagione, il Deportivo retrocede e d'accordo con Seedorf si decide di non proseguire il rapporto in seconda divisione.[75]

Il 10 agosto dello stesso anno viene presentato come commissario tecnico del Camerun con Patrick Kluivert come vice. Il 23 marzo 2019 con il 3-0 contro le Comore si qualifica alla Coppa delle Nazioni Africane. Nella stessa settimana viene scelto come ambasciatore per l'Europeo 2020.[76] Dopo l'eliminazione agli ottavi di finale della Coppa d'Africa, subita per mano della Nigeria, il 16 luglio viene sollevato dall'incarico.[77]

Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili Seedorf ha collezionato globalmente 1017 presenze e segnato 159 reti, alla media di 0,16 gol a partita.

Presenze e reti nei club

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1992-1993 Paesi Bassi (bandiera) Ajax ED 12 1 CO 3 0 CU 3 0 - - - 18 1
1993-1994 ED 19 4 CO 2 0 CdC 2 0 SO 1 0 24 4
1994-1995 ED 34 6 CO 3 0 UCL 11 0 SO 0 0 48 6
Totale Ajax 65 11 8 0 16 0 1 0 90 11
1995-1996 Italia (bandiera) Sampdoria A 32 3 CI 2 1 - - - - - - 34 4
1996-1997 Spagna (bandiera) Real Madrid PD 38 6 CR 4 0 - - - - - - 42 6
1997-1998 PD 36 6 CR 0 0 UCL 11 0 SS 2 1 49 7
1998-1999 PD 37 3 CR 5 1 UCL 8 3 SU+CInt 1+1 0 52 7
1999-gen. 2000 PD 10 0 CR 0 0 UCL 6 0 - - - 16 0
Totale Real Madrid 121 15 9 1 25 3 4 1 159 20
gen.-giu. 2000 Italia (bandiera) Inter A 20 3 CI 5 2 - - - - - - 25 5
2000-2001 A 24 2 CI 4 0 UCL+CU 2+5 0+3 SI 1 0 36 5
2001-2002 A 20 3 CI 2 1 CU 10 0 - - - 32 4
Totale Inter 64 8 10 3 17 3 1 0 93 14
2002-2003 Italia (bandiera) Milan A 29 4 CI 3 2 UCL 16 1 - - - 48 7
2003-2004 A 29 3 CI 5 0 UCL 8 0 SI+SU+CInt 1+1+1 0 45 3
2004-2005 A 32 5 CI 4 1 UCL 13 1 SI 0 0 49 7
2005-2006 A 36 4 CI 2 1 UCL 11 1 - - - 49 6
2006-2007 A 32 7 CI 5 0 UCL 14 3 - - - 51 10
2007-2008 A 32 7 CI 0 0 UCL 7 2 SU+Cmc 1+2 0+1 42 10
2008-2009 A 33 6 CI 1 0 CU 7 0 - - - 41 6
2009-2010 A 29 5 CI 0 0 UCL 8 1 - - - 37 6
2010-2011 A 30 4 CI 2 0 UCL 8 0 - - - 40 4
2011-2012 A 18 2 CI 3 1 UCL 8 0 SI 1 0 30 3
Totale Milan 300 47 25 5 100 9 7 1 432 62
lug. -dic.2012 Brasile (bandiera) Botafogo A/RJ+A 0+24 0+8 CB - - CS 1 1 - - - 25 9
2013 A/RJ+A 14+34 7+8 CB 8 0 - - - - - - 56 15
Totale Botafogo 14+58 7+16 8 0 1 1 - - 81 24
Totale carriera 654 107 63 10 159 16 13 2 889 135

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Paesi Bassi
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-12-1994 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 5 – 0 Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo Qual. Euro 1996 1
18-1-1995 Utrecht Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 1 Francia (bandiera) Francia Amichevole -
29-3-1995 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 5 – 2 Malta (bandiera) Malta Qual. Euro 1996 1
26-4-1995 Praga Rep. Ceca Rep. Ceca (bandiera) 3 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 1996 -
7-6-1995 Minsk Bielorussia Bielorussia (bandiera) 1 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 1996 -
11-10-1995 Ta' Qali Malta Malta (bandiera) 0 – 4 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 1996 1
15-11-1995 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 3 – 0 Norvegia (bandiera) Norvegia Qual. Euro 1996 1
13-12-1995 Liverpool Irlanda Irlanda (bandiera) 0 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 1996 -
24-4-1996 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 1 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
29-5-1996 Tilburg Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 0 Cina (bandiera) Cina Amichevole -
4-6-1996 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 3 – 1 Irlanda (bandiera) Irlanda Amichevole 1
10-6-1996 Birmingham Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 0 Scozia (bandiera) Scozia Euro 1996 - 1º turno -
13-6-1996 Birmingham Svizzera Svizzera (bandiera) 0 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Euro 1996 - 1º turno -
18-6-1996 Londra Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 4 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Euro 1996 - 1º turno -
22-6-1996 Liverpool Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 0 dts
(4 - 5 dtr)
Francia (bandiera) Francia Euro 1996 - Quarti di finale -
31-8-1996 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
5-10-1996 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 3 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Mondiali 1998 -
9-11-1996 Eindhoven Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 7 – 1 Galles (bandiera) Galles Qual. Mondiali 1998 -
14-12-1996 Bruxelles Belgio Belgio (bandiera) 0 – 3 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Mondiali 1998 1
26-2-1997 Parigi Francia Francia (bandiera) 2 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
29-3-1997 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 4 – 0 San Marino (bandiera) San Marino Qual. Mondiali 1998 -
2-4-1997 Bursa Turchia Turchia (bandiera) 1 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Mondiali 1998 -
30-4-1997 Serravalle San Marino San Marino (bandiera) 0 – 6 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Mondiali 1998 -
4-6-1997 Johannesburg Sudafrica Sudafrica (bandiera) 0 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
6-9-1997 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 3 – 1 Belgio (bandiera) Belgio Qual. Mondiali 1998 -
11-10-1997 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 0 Turchia (bandiera) Turchia Qual. Mondiali 1998 -
21-2-1998 Miami Stati Uniti Stati Uniti (bandiera) 0 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole 1
24-2-1998 Miami Messico Messico (bandiera) 2 – 3 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
27-5-1998 Arnhem Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 0 Camerun (bandiera) Camerun Amichevole -
1-6-1998 Eindhoven Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 5 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Amichevole -
5-6-1998 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 5 – 1 Nigeria (bandiera) Nigeria Amichevole -
13-6-1998 Saint-Denis Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 0 Belgio (bandiera) Belgio Mondiali 1998 - 1º turno -
29-6-1998 Tolosa Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 1 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Mondiali 1998 - Ottavi di finale -
7-7-1998 Marsiglia Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 dts
(4 - 2 dtr)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Mondiali 1998 - Semifinale -
11-7-1998 Parigi Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 2 Croazia (bandiera) Croazia Mondiali 1998 - Finale 3º posto -
10-10-1998 Eindhoven Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 0 Perù (bandiera) Perù Amichevole -
13-10-1998 Arnhem Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 0 Ghana (bandiera) Ghana Amichevole -
18-11-1998 Gelsenkirchen Germania Germania (bandiera) 1 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
10-2-1999 Parigi Portogallo Portogallo (bandiera) 0 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
31-3-1999 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
28-4-1999 Arnhem Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 2 Marocco (bandiera) Marocco Amichevole -
5-6-1999 Salvador Brasile Brasile (bandiera) 2 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
18-8-1999 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 0 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
9-10-1999 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
13-11-1999 Eindhoven Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 1 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Amichevole -
23-2-2000 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 1 Germania (bandiera) Germania Amichevole -
29-3-2000 Bruxelles Belgio Belgio (bandiera) 2 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
27-5-2000 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 1 Romania (bandiera) Romania Amichevole -
4-6-2000 Losanna Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 3 – 1 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole -
11-6-2000 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 0 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Euro 2000 - 1º turno -
29-6-2000 Amsterdam Italia Italia (bandiera) 0 – 0 dts
(3 - 1 dtr)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Euro 2000 - Semifinale -
2-9-2000 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 2 Irlanda (bandiera) Irlanda Qual. Mondiali 2002 -
7-10-2000 Nicosia Cipro Cipro (bandiera) 0 – 4 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Mondiali 2002 2
11-10-2000 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 2 Portogallo (bandiera) Portogallo Qual. Mondiali 2002 -
15-11-2000 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 1 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
28-2-2001 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 0 Turchia (bandiera) Turchia Amichevole -
25-4-2001 Eindhoven Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 4 – 0 Cipro (bandiera) Cipro Qual. Mondiali 2002 -
6-10-2001 Arnhem Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 4 – 0 Andorra (bandiera) Andorra Qual. Mondiali 2002 1
10-11-2001 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 1 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
16-10-2002 Vienna Austria Austria (bandiera) 0 – 3 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 2004 1
20-11-2002 Gelsenkirchen Germania Germania (bandiera) 1 – 3 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
12-2-2003 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
29-3-2003 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 1 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Qual. Euro 2004 -
2-4-2003 Tiraspol Moldavia Moldavia (bandiera) 1 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 2004 -
7-6-2003 Minsk Bielorussia Bielorussia (bandiera) 0 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 2004 -
20-8-2003 Bruxelles Belgio Belgio (bandiera) 1 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
15-11-2003 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 1 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 2004 -
19-11-2003 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 6 – 0 Scozia (bandiera) Scozia Qual. Euro 2004 -
18-2-2004 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 0 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Amichevole -
28-4-2004 Eindhoven Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 4 – 0 Grecia (bandiera) Grecia Amichevole -
29-5-2004 Eindhoven Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 1 Belgio (bandiera) Belgio Amichevole -
1-6-2004 Losanna Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 3 – 0 Fær Øer (bandiera) Fær Øer Amichevole -
5-6-2004 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 1 Irlanda (bandiera) Irlanda Amichevole -
19-6-2004 Aveiro Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 3 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Euro 2004 - 1º turno -
23-6-2004 Braga Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 3 – 0 Lettonia (bandiera) Lettonia Euro 2004 - 1º turno -
26-6-2004 Faro Svezia Svezia (bandiera) 0 – 0 dts
(4 - 5 dtr)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Euro 2004 - Quarti di finale -
30-6-2004 Lisbona Portogallo Portogallo (bandiera) 2 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Euro 2004 - Semifinale -
15-11-2006 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole -
7-2-2007 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 1 Russia (bandiera) Russia Amichevole -
24-3-2007 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 0 Romania (bandiera) Romania Qual. Euro 2008 -
28-3-2007 Celje Slovenia Slovenia (bandiera) 0 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 2008 -
22-8-2007 Ginevra Svizzera Svizzera (bandiera) 2 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
8-9-2007 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 0 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Qual. Euro 2008 -
13-10-2007 Costanza Romania Romania (bandiera) 1 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 2008 -
17-10-2007 Eindhoven Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 0 Slovenia (bandiera) Slovenia Qual. Euro 2008 -
17-11-2007 Rotterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 0 Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo Qual. Euro 2008 -
26-3-2008 Vienna Austria Austria (bandiera) 3 – 4 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
Totale Presenze 87 Reti 11

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 13 maggio 2018.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
gen.-giu. 2014 Italia (bandiera) Milan A 19 11 2 6 CI 1 0 0 1 UCL 2 0 0 2 - - - - - 22 11 2 9 50,00 Sub., 8º
lug.-dic. 2016 Cina (bandiera) Shenzhen CLO 14 4 4 6 CC - - - - - - - - - - - - - - 14 4 4 6 28,57 Sub., 7º
feb.-giu. 2018 Spagna (bandiera) Deportivo La Coruña PD 15 2 6 7 CR - - - - - - - - - - - - - - 15 2 6 7 13,33 Sub., 18º (retr.)
Totale carriera 48 17 12 19 1 0 0 1 2 0 0 2 - - - - 51 17 12 22 33,33

Statistiche aggiornate al 7 luglio 2021.

Squadra Naz dal al Record
G V N P GF GS DR % Vittorie
Camerun Camerun (bandiera) 4 agosto 2018 16 luglio 2019 12 4 5 3 12 9 +3 33,33

Nazionale nel dettaglio

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Competizione Piazzamento Andamento Reti
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte % Vittorie GF GS DR
2018 Camerun (bandiera) Camerun Qual. Coppa d'Africa 2019 2º nel Gruppo B, qualificato 5 2 2 1 40,00 5 3 +2
Giu.-lug. 2019 Coppa d'Africa 2019 Ottavi di finale 4 1 2 1 25,00 4 3 +1
Dal 2018 Amichevoli 3 1 1 1 33,33 3 3 +0
Totale Camerun 12 4 5 3 33,33 12 9 +3

Panchine da commissario tecnico della nazionale camerunense

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Camerun
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
8-9-2018 Mitsamiouli Comore Comore (bandiera) 1 – 1 Camerun (bandiera) Camerun Qual. Coppa d'Africa 2019 Stéphane Bahoken Cap: M. Ngadeu-Ngadjui
12-10-2018 Yaoundé Camerun Camerun (bandiera) 1 – 0 Malawi (bandiera) Malawi Qual. Coppa d'Africa 2019 Eric Maxim Choupo-Moting Cap: E. Choupo-Moting
16-10-2018 Blantyre Malawi Malawi (bandiera) 0 – 0 Camerun (bandiera) Camerun Qual. Coppa d'Africa 2019 - Cap: G. Mandjeck
16-11-2018 Casablanca Marocco Marocco (bandiera) 2 – 0 Camerun (bandiera) Camerun Qual. Coppa d'Africa 2019 - Cap: K. Toko Ekambi
20-11-2018 Milton Keynes Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Camerun (bandiera) Camerun Amichevole - Cap: K. Toko Ekambi
23-3-2019 Yaoundé Camerun Camerun (bandiera) 3 – 0 Comore (bandiera) Comore Qual. Coppa d'Africa 2019 Eric Maxim Choupo-Moting
Christian Bassogog
Clinton N'Jie
Cap: E. Choupo-Moting
9-6-2019 Majadahonda Camerun Camerun (bandiera) 2 – 1 Zambia (bandiera) Zambia Amichevole Paul-Georges Ntep
Joel Tagueu
Cap: M. Ngadeu-Ngadjui
14-6-2019 Al Wakrah Camerun Camerun (bandiera) 1 – 1 Mali (bandiera) Mali Amichevole Karl Toko Ekambi
25-6-2019 Ismaïlia Camerun Camerun (bandiera) 2 – 0 Guinea-Bissau (bandiera) Guinea-Bissau Coppa d'Africa 2019 - 1º turno Yaya Banana
Stéphane Bahoken
Cap: E. Choupo-Moting
29-6-2019 Ismaïlia Camerun Camerun (bandiera) 0 – 0 Ghana (bandiera) Ghana Coppa d'Africa 2019 - 1º turno - Cap: G. Mandjeck
2-7-2019 Ismaïlia Benin Benin (bandiera) 0 – 0 Camerun (bandiera) Camerun Coppa d'Africa 2019 - 1º turno - Cap: E. Choupo-Moting
6-7-2019 Alessandria d'Egitto Nigeria Nigeria (bandiera) 3 – 2 Camerun (bandiera) Camerun Coppa d'Africa 2019 - Ottavi di Finale Stéphane Bahoken
Clinton N'Jie
Cap: E. Choupo-Moting
Totale Presenze 12 Reti 12
Competizioni statali
[modifica | modifica wikitesto]
Botafogo: 2013[78]
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Ajax: 1992-1993
Ajax: 1993, 1994
Ajax: 1993-1994, 1994-1995
Real Madrid: 1996-1997
Real Madrid: 1997
Milan: 2002-2003
Milan: 2003-2004, 2010-2011
Milan: 2011
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Ajax: 1994-1995
Real Madrid: 1997-1998
Milan: 2002-2003, 2006-2007
Real Madrid: 1998
Milan: 2003, 2007
Milan: 2007
  • Miglior talento dell'anno in Eredivisie: 1
1993, 1994
1996-1997
2002, 2007
Miglior centrocampista: 2007
2013
2013
  • Inserito tra le “Leggende del calcio” del Golden Foot (2018)
Cavaliere dell'Ordine di Orange-Nassau - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i suoi meriti sportivi e il suo eccezionale impegno sociale[80]»
— Roma, 28 aprile 2011[81]
  1. ^ 72 (23) se si considerano le partite nel Campionato Carioca
  2. ^ Seedorf, chiamatelo "Professore", su video.gazzetta.it.
  3. ^ a b Fifa names greatest list, su news.bbc.co.uk.
  4. ^ a b AC Milan Hall of Fame: Clarence Seedorf, su acmilan.com.
  5. ^ Pirlo elogia Seedorf: "Il miglior centrocampista con cui abbia mai giocato", su goal.com.
  6. ^ Kakà fa gli auguri a Seedorf: “Buon compleanno leggenda del calcio”, su gazzettarossonera.it.
  7. ^ Facts about Clarence Seedorf, the Dutch legend, su sportmob.com.
  8. ^ a b c (EN) Seedorf - Bio, su seedorf.com. URL consultato il 2 novembre 2010.
  9. ^ UEFA Champions League stagione 2009/10 - Cartella stampa Manchester United FC (PDF), su it.uefa.com, 8 marzo 2010, p. 20. URL consultato il 2 aprile 2010.
  10. ^ (EN) European Champion Clubs’ Cup - Coaches / Players / Records (PDF), su uefa.com, p. 199. URL consultato il 25 ottobre 2010.
  11. ^ Chi ha più presenze nelle competizioni UEFA per club?, su it.uefa.com. URL consultato il 27 ottobre 2021.
  12. ^ a b c Marina Speich, Clarence Seedorf: «Bisogna sognare (e segnare)», su graziamagazine.it, 7 aprile 2010. URL consultato il 7 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2010).
  13. ^ Gianni Mura, L'altro calcio di Clarence Seedorf. "Troppo odio, sembra una guerra", su repubblica.it, 11 dicembre 2008. URL consultato il 7 aprile 2011.
  14. ^ Monica Colombo, Seedorf fa concorrenza ai procuratori, in Corriere della Sera, 5 novembre 2005 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  15. ^ (DE) Warum Beckenbauer junior München verließ, su spiegel.de, 8 dicembre 2008. URL consultato il 10 ottobre 2009.
  16. ^ https://www.eurosport.it/calcio/clarence-seedorf-convertito-all-islam-grazie-a-mia-moglie-sophia_sto8828078/story-amp.shtml
  17. ^ Seedorf, campione anche nel business, su businessgentlemen.it, 30 ottobre 2008. URL consultato il 7 aprile 2011.
  18. ^ Simone Stenti, La visione di Clarence, su menstyle.it, 7 aprile 2008. URL consultato il 7 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2008).
  19. ^ (EN) Seedorf - Off the field - Finger's Restaurant, su seedorf.com. URL consultato il 7 aprile 2011.
  20. ^ Emilio Marrese, Affari da campioni, su espresso.repubblica.it, 24 aprile 2008. URL consultato il 15 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2008).
  21. ^ (EN) Seedorf - Off the field - Champions for Children, su seedorf.com. URL consultato il 7 aprile 2011.
  22. ^ L'Altropallone: a Cordoba la XV^ edizione [collegamento interrotto], su inter.it, 26 dicembre 2011. URL consultato il 26 dicembre 2011.
  23. ^ Comunicato stampa - XV Edizione L'Altropallone (PDF) [collegamento interrotto], su altropallone.it. URL consultato il 23 gennaio 2012.
  24. ^ Clarence Seedorf premiato alla XV edizione del premio "Campioni per l'infanzia", su acmilan.com, 23 gennaio 2012. URL consultato il 23 gennaio 2012.
  25. ^ Seedorf editorialista del NY Times, su sportmediaset.mediaset.it, 22 dicembre 2009. URL consultato il 22 dicembre 2009.
  26. ^ Uefa: Seedorf ambasciatore contro la diversità, su tuttosport.com. URL consultato il 13 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  27. ^ Champions su Amazon: come funziona, dove vederla e telecronisti, su corrieredellosport.it. URL consultato il 6 agosto 2021.
  28. ^ (EN) UEFA Champions League on Amazon Prime: Who are the presenters and commentators and which games will the streaming service show? | Sporting News United Kingdom, su www.sportingnews.com, 17 settembre 2024. URL consultato il 17 settembre 2024.
  29. ^ Clarence Seedorf - Ruolo, su transfermarkt.it.
  30. ^ Seedorf, Clarence Treccani, su treccani.it.
  31. ^ Stefano Fontana, Seedorf e Doni: eleganza a centrocampo (PDF) [collegamento interrotto], su assocalciatori.it, p. 26. URL consultato il 2 novembre 2010.
  32. ^ Gaetano De Stefano, Milan, Seedorf: "Trasmetterò entusiasmo. Aiuterò Balotelli. Voglio squadra all'attacco", su gazzetta.it, 18 gennaio 2014. URL consultato il 19 gennaio 2014.
  33. ^ a b c (EN) Seedorf - Career, su seedorf.com. URL consultato il 2 novembre 2010.
  34. ^ Enrico Currò, Berlusconi ha rimpianto Savicevic, in la Repubblica, 25 maggio 1995, p. 41.
  35. ^ L'Ajax: Seedorf alla Samp, in la Repubblica, 8 luglio 1995, p. 35.
  36. ^ Salvatore Lo Presti e Germano Bovolenta, Lippi non cerca alibi, in La Gazzetta dello Sport, 21 maggio 1998.
  37. ^ Notizie di sport, in la Repubblica, 2 dicembre 1998, p. 54.
  38. ^ Benedetto Ferrara, E Lippi ora chiede Seedorf, in la Repubblica, 12 giugno 1999, p. 47.
  39. ^ Alessandro De Calò e Luca Curino, Seedorf strizza l'occhio all'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 25 agosto 1999.
  40. ^ Inter, a un passo da Seedorf, su repubblica.it, 24 dicembre 1999.
  41. ^ Ufficiale: Seedorf all'Inter per 50 miliardi, su repubblica.it, 24 dicembre 1999.
  42. ^ Lippi vara l'Inter col modulo 3-3-1-3, su inter.it, 1º ottobre 2000. URL consultato il 9 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2022).
  43. ^ Seedorf: "Nessuna pretesa sul ruolo, nel 4-4-2 ho un compito diverso", su inter.it, 6 aprile 2001. URL consultato il 9 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2022).
  44. ^ Marco Ansaldo, Juve che spettacolo, Seedorf che magie, in La Stampa, 10 marzo 2002, p. 30.
  45. ^ Lodovico Maradei, L'Inter paga la grande illusione, in La Gazzetta dello Sport, 6 maggio 2002.
  46. ^ Andrea Elefante e Mirko Graziano, Coco è dell'Inter, Seedorf al Milan, in La Gazzetta dello Sport, 31 maggio 2002.
  47. ^ Giuseppe Pastore, Il romanzo degli scambi tra Milan e Inter, su ultimouomo.com, 18 novembre 2016.
  48. ^ Alessandra Bocci, Contestato Seedorf: «Interista», in La Gazzetta dello Sport, 2 luglio 2002.
  49. ^ La firma alle 19.30, su acmilan.com, 24 gennaio 2007. URL consultato il 15 gennaio 2009.
  50. ^ Alessandra Bocci, Ancelotti stavolta litiga con Seedorf, in La Gazzetta dello Sport, 24 settembre 2006.
  51. ^ Roberta Radaelli, Il Milan cade e risorge a Portsmouth, su it.uefa.com, 27 novembre 2008.
  52. ^ Antonio Vitiello, Nuovo record per Seedorf, su milannews.it, 17 aprile 2011. URL consultato il 17 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2011).
  53. ^ Gaetano De Stefano, Milan campione d'Italia. A Roma basta lo 0-0, su gazzetta.it, 7 maggio 2011. URL consultato l'8 maggio 2011.
  54. ^ Palermo-Milan: le curiosità, su palermocalcio.it, 9 maggio 2011. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2014).
  55. ^ Gaetano De Stefano, Ibra-Boateng: Inter a terra. Festa Milan in Supercoppa, su gazzetta.it, 6 agosto 2011. URL consultato il 6 agosto 2011.
  56. ^ Gaetano De Stefano, Clarence ci saluta, su acmilan.com, 21 maggio 2012. URL consultato il 21 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).
  57. ^ (PT) Nota Oficial - Seedorf, su bfr.com.br, 30 giugno 2012. URL consultato il 1º luglio 2012.
  58. ^ Mauricio Cannone, Botafogo, debutta Seedorf. Il Gremio gli rovina la prima, su gazzetta.it, 23 luglio 2012. URL consultato il 23 luglio 2012.
  59. ^ Prima lezione del professor Seedorf, su sportmediaset.mediaset.it, 5 agosto 2012. URL consultato il 5 agosto 2012.
  60. ^ Atlético Goianiense 1 vs 2 Botafogo, su goal.com, 4 agosto 2012. URL consultato il 5 agosto 2012.
  61. ^ Botafogo, è Seedorf show, su sportmediaset.mediaset.it, 6 settembre 2012. URL consultato il 7 settembre 2012.
  62. ^ (PT) Raphael Zarko e Thales Soares, Seedorf celebra prêmios como uma vitória do grupo alvinegro, su globoesporte.globo.com, 20 maggio 2013. URL consultato il 21 maggio 2013.
  63. ^ Pietro Mazzara, Ufficiale: Clarence Seedorf annuncia il suo ritiro dal calcio giocato, su milannews.it, 14 gennaio 2014. URL consultato il 14 gennaio 2014.
  64. ^ Seedorf lascia di stucco l'Olanda [collegamento interrotto], su it.archive.uefa.com, 13 maggio 2008. URL consultato il 2 novembre 2010.
  65. ^ A.C. Milan comunicato ufficiale, su acmilan.com, 16 gennaio 2014. URL consultato il 16 gennaio 2014.
  66. ^ Gaetano De Stefano, Milan-Verona 1-0: gol di Balotelli su rigore nel finale. Parte bene Seedorf, su gazzetta.it, 19 gennaio 2014. URL consultato il 19 gennaio 2014.
  67. ^ Gaetano De Stefano, Milan-Inter 1-0, De Jong affonda l'Inter, Milan a -3 dai nerazzurri, su gazzetta.it, 4 maggio 2014. URL consultato l'8 maggio 2014.
  68. ^ Francesco Oddi, Milan-Sassuolo 2-1, gol di Muntari, De Jong e Zaza. Niente Europa per Seedorf, su gazzetta.it, 18 maggio 2014. URL consultato il 18 maggio 2014.
  69. ^ Milan, Galliani: Ora l'obiettivo è l'Europa League, su repubblica.it, 12 marzo 2014. URL consultato il 18 maggio 2014.
  70. ^ AC Milan comunicato ufficiale, su acmilan.com, 9 giugno 2014. URL consultato il 9 giugno 2014.
  71. ^ Seedorf torna in panchina: allenerà lo Shenzhen FC in Cina, su sportmediaset.mediaset.it, 7 luglio 2016.
  72. ^ Seedorf, addio Shenzhen. Al suo posto è stato chiamato in panchina Eriksson, su gazzetta.it, 5 dicembre 2016.
  73. ^ Ufficiale: Shenzhen, esonerato Seedorf. Al suo posto arriva Eriksson, su tuttomercatoweb.com, 5 dicembre 2016.
  74. ^ (ES) Clarence Seedorf, nuevo entrenador del Real Club Deportivo, su rcdeportivo.es, 5 febbraio 2018.
  75. ^ (ES) Clarence Seedorf no continuará al frente del Deportivo la próxima temporada, su rcdeportivo.es, 22 maggio 2018.
  76. ^ Gli ambasciatori di UEFA EURO 2020, su it.uefa.com.
  77. ^ "Risultati modesti". Il Camerun licenzia Seedorf e Kluivert gazzetta.it
  78. ^ Vincendo sia la Taça Guanabara (primo turno del Campionato Carioca) sia la Taça Rio (secondo turno).
  79. ^ (NL) Voetballer Seedorf geëerd in Suriname, su vorige.nrc.nl, 25 luglio 2007. URL consultato l'11 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2015).
  80. ^ Il presidente Berlusconi su Clarence Seedorf, su acmilan.com, 28 aprile 2011. URL consultato il 29 aprile 2011.
  81. ^ Berlusconi vede lo scudetto. Seedorf: "Non ho limiti", su gazzetta.it, 28 aprile 2011. URL consultato il 28 aprile 2011.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN36299409 · ISNI (EN0000 0000 7870 7621 · LCCN (ENn2003116685 · GND (DE129653888