San Lorenzo di Sebato
San Lorenzo di Sebato comune | |
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(IT) San Lorenzo di Sebato (DE) St. Lorenzen | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Martin Ausserdorfer (SVP) dall'11-5-2015 (2º mandato dal 22-9-2020) |
Lingue ufficiali | Italiano, Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 46°47′00.43″N 11°54′11.06″E |
Altitudine | 810 m s.l.m. |
Superficie | 51,46 km² |
Abitanti | 3 883[2] (31-8-2020) |
Densità | 75,46 ab./km² |
Frazioni | Campomolino/Lothen, Castelbadia/Sonnenburg, Elle/Ellen, Fassine/Fassing, Floronzo/Pflaurenz, Mantana/Montal, Onies/Onach, Palù/Moos, Ronchi/Runggen, San Martino/St. Martin, Santo Stefano/Stefansdorf, Sares/Saalen |
Comuni confinanti | Brunico, Chienes, Falzes, Luson, Marebbe, Rodengo |
Altre informazioni | |
Lingue | tedesco/ italiano |
Cod. postale | 39030 |
Prefisso | 0474 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021081 |
Cod. catastale | H956 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 788 GG[4] |
Nome abitanti | (IT) lorenzesi (DE) Lorenzner[1] |
Cartografia | |
Posizione del comune di San Lorenzo di Sebato nella provincia autonoma di Bolzano | |
Sito istituzionale | |
San Lorenzo di Sebato (St. Lorenzen in tedesco, San Laurënz in ladino) è un comune italiano di 3.883 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. È inoltre un comune di mercato.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il paese trae la sua importanza dal fatto che si trova all'incrocio tra la val Pusteria e la val Badia, di cui è il primo centro abitato.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo è attestato come ad Sanctum Laurentium nel 1060-1070[5], come S. Laurenzen nel 1320 e come S. Lorenzen nel 1419, mentre Sebato deriva dal nome della statio romana di Sebatum, i cui resti si trovano nei pressi del paese. Dal 1923 al 1940 si chiamò San Lorenzo e poi San Lorenzo in Pusteria.[6][7]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Con la fondazione della città di Brunico verso la metà del Duecento da parte del vescovo di Bressanone, da sempre politicamente attivi nell'area pusterese, i conti del Tirolo puntarono sulla creazione di un borgo concorrenziale da contrapporre all'iniziativa vescovile, individuandolo in San Lorenzo.[8] Finché il potere tirolese non riuscì a imporsi anche a Brunico, San Lorenzo fu notevolmente sponsorizzato da esso. Sino al 1610, S. Lorenzo era anche la parrocchia di riferimento per Brunico. La separazione segnò il definitivo sorpasso di Brunico a svantaggio di San Lorenzo.
Come per altre valli collocate nei pressi del confine di stato come la val Badia, Mussolini ai tempi del fascismo dette l'ordine di fortificare il confine. Vennero così costruiti a partire dal 1939 alcuni bunker al fine di impedire, o comunque rallentare, un'invasione dell'Italia da parte dei nazisti. Queste opere difensive fanno parte del vallo alpino in Alto Adige, e più precisamente dello sbarramento di Sares.[9]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma raffigura san Lorenzo, con una palma nella mano destra ed una graticola in quella sinistra, su sfondo argento. L'emblema è usato dal XVII secolo, ma appare già su sigilli dal 1271.[10]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Nei pressi del paese vi sono due castelli: il castel Badia e il castel di San Michele.
Nel 2011 è stato inaugurato il museo Mansio Sebatum che espone i ritrovamenti archeologici effettuato in loco ed espone la storia del popolo dei Saevates, del Norico, e della mansio d'epoca romana.[11]
Nel capoluogo comunale sorge la chiesa di San Lorenzo Martire, annessa alla quale vi è la cappella Egerer, mentre presso la frazione di Onies, si trova una piccola statua raffigurante l'apostolo San Giacomo, oggi custodita all'interno di una piccola cappella fatta costruire nel 1844 dal contadino Josef Elzenbaumer, dove prima si trovava un grosso abete "devotivo". Accanto alla cappella, tutt'oggi si trova una grande pietra che mostrerebbe le impronte della testa e delle mani del santo, secondo una delle saghe dell'Alto Adige.[12]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Ripartizione linguistica
[modifica | modifica wikitesto]La popolazione è in larga parte di madrelingua tedesca:
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[13] |
---|---|
95,31% | madrelingua tedesca |
2,64% | madrelingua italiana |
2,05% | madrelingua ladina |
Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[14]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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nel 1980 | Oswald Galler | Sindaco | |||
2005 | 2015 | Helmut Graber | SVP | Sindaco | |
2015 | in carica | Martin Ausserdorfer | SVP | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 575.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Oswald Redlich (a cura di), Die Traditionsbücher des Hochstifts Brixen vom zehnten bis in das vierzehnte Jahrhundert, Wagner, Innsbruck 1886 (= Acta Tirolensia. Urkundliche Quellen zur Geschichte Tirols, 1), n. 176–177.
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 390s. ISBN 88-7014-634-0
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
- ^ (DE) Franz-Heinz Hye, Stegen, Altstegen, St. Lorenzen - ein Problem der historischen Topographie und Jahrmarktgeschichte, verursacht durch die Gründung von Bruneck, in Kunst und Kirche in Tirol. Festschrift Karl Wolfsgruber, a cura di Josef Nössing e Helmut Stampfer, Bolzano, Athesia, 1987, pp. 37-46.
- ^ Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, editore Temi, maggio 1999, pp. 328 pagine, ISBN 88-85114-18-0.
- ^ (EN, DE, IT) Sankt Lorenzen / San Lorenzo di Sebato, su heraldry-wiki.com.
- ^ Inaugurazione della Mansio Sebatum, su beniculturali.it, 27 aprile 2020.
- ^ Lucillo Merci, Le più belle Leggende dell'Alto Adige, Vallagarina ed., 1973
- ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Hubert Stemberger, St. Lorenzen im Pustertal - kleiner geschichtlicher und kunstgeschichtlicher Führer durch die Marktgemeinde, San Lorenzo, Comune, 1991.
- (DE) Reimo Lunz, Aus der Geschichte von St. Lorenzen im Pustertal, in "Südtirol in Wort und Bild", 52-53, 2008-2009, pp. 1–12.
- (DE) Stephan Demetz, Kirchen in der Marktgemeinde St. Lorenzen, Bolzano, Pluristamp, 2008.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Lorenzo di Sebato
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su San Lorenzo di Sebato
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.sanlorenzoinbanale.tn.it.
- Associazione turistica di S. Lorenzo, su st-lorenzen.com.
- Museo Mansio Sebatum, su mansio-sebatum.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234418600 · LCCN (EN) n92057094 · GND (DE) 16335517-4 · BNF (FR) cb155817743 (data) · J9U (EN, HE) 987007530979105171 |
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