Egna comune | |
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(IT) Egna (DE) Neumarkt | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Karin Jost (SVP) dal 22-9-2020 |
Lingue ufficiali | Italiano, Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 46°19′04″N 11°16′25″E |
Altitudine | 214 m s.l.m. |
Superficie | 23,57 km² |
Abitanti | 5 518[2] (31-7-2023) |
Densità | 234,11 ab./km² |
Frazioni | Laghetti (Laag), Mazzon (Mazon), Villa (Vill) |
Comuni confinanti | Caldaro sulla Strada del Vino, Cortaccia sulla Strada del Vino, Cortina sulla Strada del Vino, Magrè sulla Strada del Vino, Montagna sulla Strada del Vino, Salorno sulla Strada del Vino, Termeno sulla Strada del Vino |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39044 |
Prefisso | 0471 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021029 |
Cod. catastale | D392 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 899 GG[4] |
Nome abitanti | (IT) egnesi, (DE) Neumarkter[1] |
Patrono | san Nicola |
Giorno festivo | 6 dicembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Egna nella provincia autonoma di Bolzano | |
Sito istituzionale | |
Egna (in tedesco Neumarkt) è un comune italiano di 5 518 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. È inoltre un comune mercato e rientra nella guida dei Borghi più belli d'Italia per la regione Trentino-Alto Adige.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Oltre a essere il centro principale del subcomprensorio della Bassa Atesina, è il capoluogo amministrativo e culturale del comprensorio Oltradige-Bassa Atesina, nonostante sia solo il terzo comune per popolazione, dopo Laives e Appiano.
Il borgo è situato in fondovalle, a 214 m s.l.m., sulla sinistra orografica dell'Adige, a circa 25 km a sud di Bolzano.
Fuori dal suo centro ha una stazione ferroviaria, nella quale fermano solo i treni regionali, e uno svincolo autostradale sull'A22.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Egna deriva dalla antica mansio Endidae, una mansio o stazione di posta romana sulla Via Claudia Augusta: scavi archeologici hanno portato alla luce un sito ben conservato, che oggi si può visitare. Divenuto Enna nel 1018 e E(n)gna nel 1170, dopo un incendio il paese fu ricostruito dal vescovo Corrado nel 1189 con il nome di burgum novum de Egna. Nel 1260 fu noto col nome di Novum Forum, attorno al Trecento è divenuto Neuwenmarcht e nel 1327 Neumarkt.[5][6]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il piccolo centro è un tipico borgo mercantile di fondazione altomedievale, istituito nel 1189 dal vescovo Corrado di Trento.[7] Già nel Duecento i conti del Tirolo subentrarono ai vescovi nella gestione del potere territoriale, facendo del distretto giudiziale di Egna (Landgericht Enn-Kaldiff) una delle loro basi nella val d'Adige. Nel contempo concentrarono i loro investimenti a Bolzano, lasciando così quasi intatto l'impressione antica che ancora oggi il borgo offre.
Nel XIII secolo Sofia degli Ezzelini, figlia di Ecelino II il Monaco, sposerà il nobile Enrico III da Egna (Enn). È nativo di Egna Camillo Zancani, uno dei Mille di Garibaldi.
Nel 1946 è passato dalla provincia autonoma di Trento alla provincia autonoma di Bolzano in seguito all'accordo De Gasperi-Gruber.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma è partito, a destra è raffigurata la luna crescente d'argento su sfondo rosso; a sinistra una croce patente rossa, con le braccia scorciate, su sfondo argento. In un documento del 1395 Alberto d'Austria, fratello di Rodolfo IV d'Asburgo concedeva al villaggio, allora denominato Newnmarkt, l'uso dell'insegna. Lo stemma è stato adottato nel 1967.[8]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Nicolò Vescovo, chiesa parrocchiale tardogotica rimodellata nel 1461 dal costruttore Hans Feur di Vipiteno
- Chiesa di Santa Maria in Villa, tardogotica, restaurata e riconsacrata nel 1956.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Castel Kaldiff o Castel Caldivo nei pressi della Frazione di Mazzon (Mazon), lungo il corso del torrente Villa (Viller Bach).
- Portici (Lauben) che caratterizzano il borgo.
- Palazzo Griesfeld, settecentesco.
Presso la frazione di Laghetti si incontrano due strutture interessanti: la prima è il cosiddetto Klösterle, l'ospizio di San Floriano, la seconda struttura risulta essere in relazione alla prima: si tratta della chiesa di San Floriano.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Ripartizione linguistica
[modifica | modifica wikitesto]All'ultimo censimento prima dell'entrata in vigore del Pacchetto per l'Alto Adige, nel 1971, il comune era ancora a maggioranza di lingua italiana (50,03%).
La popolazione al censimento del 2024 è in maggioranza di madrelingua tedesca e in minoranza di madrelingua italiana. Pressoché insignificante la componente ladina.
Ripartizione linguistica | 1971 [9] | 1981 [9] | 1991[10] | 2001[10] | 2011[11] | 2024[12] |
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Madrelingua italiana | 50,03% | 39,43% | 38,71% | 37,97% | 36,39% | 38,84% |
Madrelingua tedesca | 49,89% | 60,21% | 60,80% | 61,65% | 62,70% | 60,68% |
Madrelingua ladina | 0,08% | 0,33% | 0,49% | 0,37% | 0,42% | 0,38% |
Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[13]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
nel 1954 | Anton Pernter | Sindaco | |||
nel 1960 | Alfred Vedovelli | Sindaco | |||
2005 | 2010 | Alfred Vedovelli | SVP | Sindaco | |
2010 | 2020 | Horst Pichler | SVP | Sindaco | |
2020 | Karin Jost | SVP | Sindaco |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Rheinfelden, dal 1968[14][15]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 255.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano: Athesia 1995, ISBN 88-7014-634-0, p. 270.
- ^ Hye, Neumarkt.
- ^ (EN) Neumarkt-Egna, su Heraldry of the World (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
- ^ a b Südtiroler Informatik AG | Informatica Alto Adige SPA, News & pubblicazioni | Istituto provinciale di statistica | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, su Istituto provinciale di statistica. URL consultato il 2 novembre 2021.
- ^ a b | Istituto provinciale di statistica (ASTAT) | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige
- ^ | Istituto provinciale di statistica (ASTAT) | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige
- ^ | Istituto provinciale di statistica (ASTAT) | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Gemellaggi, trasferta a Rheinfelden, in Alto Adige, 14 novembre 2018.
- ^ (DE) Städtepartnerschaften, su rheinfelden.de. URL consultato il 22 maggio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Franz-Heinz Hye, Neumarkt. Historisches Antlitz eines trientinisch-tirolischen "Burgum", in Jahrbuch des Südtiroler Kulturinstitutes, vol. 9, Bolzano, Athesia, 1980, pp. 127–144.
- Gianni Faustini, Egna sotto il fascismo - una microstoria dall'annessione alla Liberazione, in «Archivio Trentino di storia contemporanea» 1991, pp. 61–84.
- Paolo Valente, L'associazionismo culturale ad Egna, Provincia autonoma di Bolzano, Bolzano, 2005.
- (DE) Josef Fontana, Neumarkt 1848–1970: ein Beitrag zur Zeitgeschichte des Unterlandes, Bolzano, Athesia, 1993. ISBN 88-7014-732-0.
- (DE) Hannes Obermair, Die Urkunden des Dekanatsarchives Neumarkt (Südtirol) 1297–1841 (Schlern-Schriften, 289), Innsbruck, Wagner, 1993. ISBN 3-7030-0261-1.
- (DE) Neumarkt an der Etsch: Vergangenheit und Gegenwart. A cura del Verein für die Ortspflege Neumarkt, Egna, 1997.
- Josef Nössing, Città minori in Trentino e Alto Adige - una visita guidata nella storia di Ala, Rovereto ed Egna, Bolzano, Archivio Provinciale di Bolzano, 2005.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Egna
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Egna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su gemeinde.neumarkt.bz.it.
- Egna, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Égna/Neumarkt, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129642846 · LCCN (EN) n93113035 · GND (DE) 4327126-1 · BNF (FR) cb124849754 (data) · J9U (EN, HE) 987007530894805171 |
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