m Annullate le modifiche di 93.146.2.144 (discussione), riportata alla versione precedente di Fullerene |
→Allenatori: ortografia e dintorni |
||
Riga 809: | Riga 809: | ||
{{vedi anche|:Categoria:Allenatori del Trapani Calcio}} |
{{vedi anche|:Categoria:Allenatori del Trapani Calcio}} |
||
[[File:HeinrichSchonfeld.jpg|thumb|upright=0.5|[[Heinrich Schönfeld]] ]] |
[[File:HeinrichSchonfeld.jpg|thumb|upright=0.5|[[Heinrich Schönfeld]] ]] |
||
Il primo allenatore di rilievo del calcio trapanese fu nella prima metà degli anni trenta l'austriaco [[Heinrich Schönfeld|Heinrich "Enrico" Schönfeld]] della Juventus Trapani, che guidò la squadra a due ottimi campionati che permisero il rispecaggio ed a un secondo posto nella I Divisione. Schönfeld arrivò a Trapani dagli [[Stati Uniti]] (dove giocò nella American Soccer League tra il '26 e il '30) e precedentemente nel [[Torino Calcio|Torino]] ('23/25) e nell'[[Inter]] ('25/26). Gi anni precedenti la [[Seconda guerra mondiale]] vedono le formazioni trapanesi allenate da trainer locali (si ricordano |
Il primo allenatore di rilievo del calcio trapanese fu nella prima metà degli anni trenta l'austriaco [[Heinrich Schönfeld|Heinrich "Enrico" Schönfeld]] della Juventus Trapani, che guidò la squadra a due ottimi campionati che permisero il rispecaggio ed a un secondo posto nella I Divisione. Schönfeld arrivò a Trapani dagli [[Stati Uniti]] (dove giocò nella American Soccer League tra il '26 e il '30) e precedentemente nel [[Torino Calcio|Torino]] ('23/25) e nell'[[Inter]] ('25/26). Gi anni precedenti la [[Seconda guerra mondiale]] vedono le formazioni trapanesi allenate da trainer locali (si ricordano Vito Rosano, [[Giuseppe Amilcare Oddo]], il [[Marsala|marsalese]] Gino Pipitone), mentre nel successivo dopoguerra, la A.S. Drepanum incominciò una politica più professionale e meno localistica ingaggiando Beppe Cutrera (già allenatore tra il '40 ed il '47 del [[Palermo Calcio|Palermo]]<ref>[http://www.aquilerosanero.com/forum/storia-curiosita-e-statistiche-sul-palermo/68-tutti-gli-allenatori-del-palermo-calcio.html Tutti gli allenatori della Storia rosanero]</ref> e del [[Unione Sportiva Dilettantistica Alcamo|U.S. Alcamo]]), l'ungherese Lajos Politzer (in precedenza attivo a [[Frosinone Calcio|Frosinone]]<ref name="frosinonecalcio.com"/>, [[Montevarchi Calcio Aquila 1902|CSA Montevarchi]]<ref name="rsssf.com"/>, [[Foggia Calcio|Foggia]] e successivamente a [[Catania Calcio|Catania]]), l'olimpionico di [[Calcio ai Giochi della XI Olimpiade|Berlino]] [[Achille Piccini]] nell'annata del [[Serie C 1949-1950|'50]] ed Eolo Rossi (che allenerà in due stagioni a distanza di cinque anni). |
||
[[File:Plemich.jpg|thumb|left|upright=0.5|[[Ferenc Plemich]] ]] |
[[File:Plemich.jpg|thumb|left|upright=0.5|[[Ferenc Plemich]] ]] |
||
[[Aimone Lo Prete]] sarà il traghettatore negli anni del cambio di denominazione tra A.S. Drepanum e A.S. Trapani, l' |
[[Aimone Lo Prete]] sarà il traghettatore negli anni del cambio di denominazione tra A.S. Drepanum e A.S. Trapani, l'ungherese e triestino d'adozione [[Ferenc Plemich|Ferenc "Franco" Plemich]] e [[Gastone Prendato]], tra gli anni cinquanta e sessanta, porteranno il Trapani all'ammissione nella nuova Serie C, dove [[Ottorino Dugini]] e [[Leandro Remondini]] sfiorarono la promozione in [[Serie B]], oltre ad ottenere ottimi piazzamenti. Per tutti li anni '60 si avvicendarono allenatori che seppero gestire la squadra anche in situazioni economiche particolari come [[Eliseo Lodi]] o [[Francesco Lamberti]], criticità che s'acuirono con la retrocessione del 1970 e l'avvicendamento di quattro allenatori. Passò poco tempo e con Aurelio Bongiovanni si acquisì la promozione ed il ritorno a campionati professionistici. |
||
Bongiovanni tornò successivamente ad allenare il Trapani, come [[Renzo Sassi]] ed [[Egizio Rubino]], quest'ultimo subentrò nella stagione 1977/78 a campionato in corso, e nel girone di ritorno ottenne il miglior risultato assoluto, ma non riuscì a evitare la retrocessione in Serie C2, decisa nella riformulazione dei campionati. Dalla Serie C2 si passò nuovamente ai campionati dilettantistici (la retrocessione avvenne nel 1979), e qui si alternarono l'uruguaiano [[Washington Cacciavillani]], [[Alvaro Biagini]] e |
Bongiovanni tornò successivamente ad allenare il Trapani, come [[Renzo Sassi]] ed [[Egizio Rubino]], quest'ultimo subentrò nella stagione 1977/78 a campionato in corso, e nel girone di ritorno ottenne il miglior risultato assoluto, ma non riuscì a evitare la retrocessione in Serie C2, decisa nella riformulazione dei campionati. Dalla Serie C2 si passò nuovamente ai campionati dilettantistici (la retrocessione avvenne nel 1979), e qui si alternarono l'uruguaiano [[Washington Cacciavillani]], [[Alvaro Biagini]] e Carlo Orlandi che centrò la promozione subito dopo la fusione tra il Trapani stesso ed il Pro Trapani (ex ''Ligny Trapani'') cambiando denominazione in ''A.S. Trapani 1906''. Le stagioni professionistiche videro la formazione trapanese allenata da [[Graziano Landoni]], dall'ex giocatore granata Nino Morana e da [[Franco Rondanini]], che avvicendato da [[Mario Facco]] non riuscì ad evitare la retrocessione in un momento societario di grande difficoltà economica. |
||
[[File:Ignazio Arcoleo.jpg|thumb|rigt|100px|Ignazio Arcoleo]] |
[[File:Ignazio Arcoleo.jpg|thumb|rigt|100px|Ignazio Arcoleo]] |
||
L'A.S. Trapani 1906 infatti fallisce ed il suo titolo sportivo viene rilevato dal ''Trapani Calcio S.p.A.'' dell'imprenditore Andrea Bulgarella, che dopo due campionati di assestamento centra due promozioni consecutive (dalla Serie D alla Serie C1) con l'allenatore palermitano [[Ignazio Arcoleo]] e sfiorando la Serie B negli spareggi promozione della Serie C1. La spinta propulsiva terminerà qualche anno dopo con la retrocessione in C2 e con l'ultimo sussulto dei play-off del 1998 con l'allenatore [[Giovanni Pagliari]]. Il campano [[Ezio Capuano]] sarà testimone, successivamente, del cambio di proprietà della società che porterà, non colpevolmente, alla retrocessione del Trapani per problemi finanziari e successivamente sportivi. |
L'A.S. Trapani 1906 infatti fallisce ed il suo titolo sportivo viene rilevato dal ''Trapani Calcio S.p.A.'' dell'imprenditore Andrea Bulgarella, che dopo due campionati di assestamento centra due promozioni consecutive (dalla Serie D alla Serie C1) con l'allenatore palermitano [[Ignazio Arcoleo]] e sfiorando la Serie B negli spareggi promozione della Serie C1. La spinta propulsiva terminerà qualche anno dopo con la retrocessione in C2 e con l'ultimo sussulto dei play-off del 1998 con l'allenatore [[Giovanni Pagliari]]. Il campano [[Ezio Capuano]] sarà testimone, successivamente, del cambio di proprietà della società che porterà, non colpevolmente, alla retrocessione del Trapani per problemi finanziari e successivamente sportivi. |
||
Grave crisi che trascinerà la squadra nelle serie minori fino al fallimento, che avrà come anello di congiunzione con la nuova società calcistica, l'''ASD Trapani Calcio'' l'allenatore |
Grave crisi che trascinerà la squadra nelle serie minori fino al fallimento, che avrà come anello di congiunzione con la nuova società calcistica, l'''ASD Trapani Calcio'' l'allenatore Massimiliano Mazzara<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/09/06/massimiliano-mazzara-tecnico-del-ripescato-trapani-fa.html Massimiliano Mazzara, tecnico del ripescato Trapani, fa le carte al torneo Dilettanti]</ref>. Dario Golesano, allievo di [[Zdenek Zeman|Zeman]] e suo assistente al [[Fenerbahçe Spor Kulübü|Fenerbahçe]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/ottobre/12/Zeman_accolto_Istanbul_co_0_9910124502.shtml Zeman accolto da re a Istanbul]</ref> e, soprattutto, [[Tarcisio Catanese]] saranno gli allenatori che tenteranno la promozione tra alterne vicende (penalizzazioni e spareggi per la retrocessione in [[Promozione (calcio)|Promozione]]) fino all'ingaggio di del [[Gela|gelese]] [[Roberto Boscaglia]], che porterà il Trapani, dal 2009 al 2013, dalla [[Serie D]] alla [[Lega Pro Prima Divisione]] ed alla promozione in [[Serie B]] per la prima volta in assoluto nella storia del calcio granata. |
||
{| class="ds-n" style="margin: 0.5em auto; width: 100%; background:#FFFFFF; text-align: left;" |
{| class="ds-n" style="margin: 0.5em auto; width: 100%; background:#FFFFFF; text-align: left;" |
Versione delle 20:03, 10 ott 2014
Trapani Calcio S.r.l. Calcio | |
---|---|
Granata | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | granata |
Dati societari | |
Città | Trapani |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1905 |
Rifondazione | 1930 |
Rifondazione | 1990 |
Rifondazione | 2002 |
Presidente | Vittorio Morace |
Allenatore | Roberto Boscaglia |
Stadio | Stadio Polisportivo Provinciale di Erice (TP) (7.750 posti) |
Sito web | www.trapanicalcio.it |
Palmarès | |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Trapani Calcio o, più semplicemente, Trapani, è un club calcistico italiano fondato nel 1905 con il nome di Unione Sportiva Trapanese, ed è la principale società calcistica della città di Trapani. Gioca le proprie gare casalinghe nello stadio Polisportivo Provinciale. Dalla stagione 2013-2014 milita nel campionato di Serie B.
La società attuale è stata rifondata nel 2002 con il nome di Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani Calcio (dal 2010 Trapani Calcio S.r.l.) Pochi mesi prima, invece, il Trapani Calcio S.p.A. era stato escluso dal campionato regionale di Eccellenza, dove era stato appena retrocesso, a causa di problemi economici.
Storia
I precursori
All’inizio del ventesimo secolo, nel trapanese incominciarono a praticarsi diverse attività sportive, prima a livello amatoriale e successivamente in modo agonistico e più organizzato, che coinvolsero soprattutto le classi più popolari della città. Si praticò soprattutto il podismo, il ciclismo, l'ippica e il calcio o foot-ball. Tali attività vennero incentivate da mecenati sportivi come Vincenzo Florio, ricco industriale dai grandi interessi sportivi stabilitosi a Marsala, il marchese Giuseppe Platamone, già apprezzato schermidore, Sir Thomas Lipton, magnate inglese del tè e organizzatore della Coppa Lipton, Joshua Whitaker ed Euphrosyne Whitaker, ai quali si deve la Whitaker Challenge Cup.
In questo quadro si inserì la creazione dell'Unione Sportiva Trapanese, prima società calcistica trapanese fondata probabilmente nel 1905.[1] Tale squadra, in maglia verde, non partecipò ad attività federali ufficiali e si sciolse allo scoppio della Grande Guerra:[senza fonte] nonostante ciò, è oggi richiamata dalla società attuale come propria progenitrice morale,[2] sebbene non ci sia alcun legame reale, né sportivo né legale fra i due club.[senza fonte]
La "pausa" bellica portò nel 1920 alla nascita di due distinti club, lo Sport Club Vigor Trapani e la Drepanum Unione Sportiva. La Vigor fu la prima squadra di cui è nota l'affiliazione alla FIGC, e tentò di partecipare al campionato di Prima Divisione della Lega Sud 1921-22 del C.C.I., ma le difficoltà economiche la costrinsero al ritiro. Consci delle rispettive debolezze, tra Vigor e Drepanum si arrivò quindi nel 1923 alla fusione che ridiede vita a una nuova versione dell'US Trapanese, che tuttavia non ebbe più lunga vita e andò anch'essa allo scioglimento nel 1926.
Nel frattempo si segnalò in città un altro club, l'Associazione Sportiva Trapani, una polisportiva nata dall'azione aggregativa di Abele Mazzarese e Tommaso Cavallaro, con la presidenza di Agostino Burgarella che, ormai tradizionalmente, organizzò il primo incontro con lo Sport Club Marsala al Campo degli Spalti. Quel primo agosto la partita terminò 4 a 3 per i marsalesi. L'attività calcistica continuò discontinuamente, dato che la polisportiva privilegiava il canottaggio, con incontri che coinvolgevano spesso le forze militari stanziate a Trapani. Molti atleti cresciuti nell'associazione sportiva come i fratelli Nolfo o Ottavio Marceca, si vedranno protagonisti nella successiva ascesa del nuovo club di Trapani, la Juventus.
Gli anni '30: la Juventus Trapani
L'evoluzione organizzativa del calcio meridionale vede negli anni venti la creazione della Lega Sud attraverso dei Direttorii che tentano di stabilizzare il traballante equilibrio delle società calcistiche imponendo anche fusioni che creassero club calcistici più forti economicamente. Già nel 1929 i campionati regionali furono ulteriormente modificati e gestiti dai Direttori Regionali, campionati ai quali si iscrisse nel 1930, lo Sport Club Juventus Trapani che ereditò l'attività del foot-ball della AS Trapani. La squadra, "un sodalizio di giovani; un sodalizio a programma abbastanza limitato e modesto", adottò i colori nero-azzurri ed il presidente fu Gaetano Gionfrida, supportato economicamente del Barone Francesco Adragna, i quali scelsero come allenatore l'austriaco Heinrich Schönfeld. Schönfeld sul finire della carriera (aveva giocato in Serie A e negli Stati Uniti) decise di avviarsi verso la carriera di allenatore applicando le regole del calcio danubiano che allora facevano scuola.
Il club fu iscritto dalla FIGC nell'ultimo gradino della piramide calcistica come tutte le neonate società. Inaspettatamente già al primo campionato del '31 disputa una onorevole stagione che permette alla Juventus dei trapanesi (la squadra fu formata prevalentemente da giocatori locali) già l'anno successivo, il '32, di disputare il campionato di Seconda divisione per l'avvenuto ripescaggio. Campionato affrontato con una formazione adeguata alla categoria in cui Schönfeld chiamò a sé Stevan Tommei, Giuseppe Gobetti ed Eligio Nelva provenienti da campionati superiori, che portarono la squadra a vincere il proprio girone ma non a partecipare alle finali promozione, rinunciandovi, ma venendo successivamente ripescata in Prima Divisione per la concomitante rinuncia della U.S. Torrese (la futura Turris).
Nel 1933 arriva un nuovo allenatore, l'aquilano Attilio Buratti[3][4] (perito successivamente nell'incidente ferroviario di Contigliano del 1936), esonerato[5] a metà campionato per far posto al ritorno di Schönfeld salvando la squadra da una sicura retrocessione. La stagione successiva, 1934-35, la Juventus Trapani guidata nuovamente da Schönfeld, raggiunge un ottimo secondo posto alle spalle della Palmese. L'apporto dell'esperienza di Schönfeld fu decisivo non solo come allenatore ma anche come giocatore, soprattutto all'inizio dell'esperienza siciliana. Nella riformulazione dei campionati nazionali la società trapanese per problemi finanziari rinunciò a disputare il campionato di Serie C del 1935 (il secondo posto dell'anno precedente le valse il cambio automatico di categoria) e venne esclusa in favore del Prato[6]; riuscì comunque ad iscriversi al campionato di I Divisione 1935-36, disputando una mediocre stagione calcistica.
La nascita dell'US Trapani e la guerra
L'anno successivo la crisi finanziaria continuò decretando la fine dell'attività agonistica. Dalle ceneri della Juventus Trapani, nel novembre del 1936, nasce l'Unione Sportiva Trapani che adotta i colori cittadini granata. La squadra, formata tardivamente, non riuscirà ad iscriversi al campionato di quell'anno. Nei due campionati successivi, sotto la presidenza di Giovanni Sardo, la squadra ottiene un secondo (1937-38) ed un quinto posto (1938-39) nel campionato di I Divisione. Nel 1939 cessa l'attività agonistica.
Nel 1939, dopo l'esperienza dell'Unione Sportiva Trapani, torna la Juventus Trapani, che adotterà il verde come colore sociale. Nell'anno della fondazione la formazione trapanese arrivò al terzo posto nel campionato di I Divisione 1939-40 e, poco tempo dopo, Mussolini dichiarò guerra a Francia e Gran Bretagna: l'Italia fece il suo ingresso in un conflitto che sarà disastroso sotto ogni punto di vista. Convinto comunque dall'eventualità di una "guerra-lampo", Mussolini non fermò il calcio ma, anzi, sostenne la continuazione dei campionati per rasserenare il popolo e la propaganda. Infatti le attività agonistiche continuarono e nel campionato di I Divisione 1940-41 la Juventus Trapani raggiunse un mediocre penultimo posto in classifica.
Gli eventi della Seconda guerra mondiale interruppero momentaneamente le attività agonistiche[7] (nel luglio del 1943 con lo Sbarco degli Alleati si sancì l'inizio della Campagna d'Italia), che ricominciarono timidamente verso la fine del '42 e gli inizi del '43, con campionati provinciali e regionali: proprio in quel periodo si sceglie come nuovo campo sportivo il "Campo Aula" e non più il "campo degli Spalti", danneggiato dai bombardamenti subiti dalla città di Trapani. Al termine del Campionato Regionale 1944-45, la società si scioglie.
Il dopoguerra (1945-1952)
Con il termine della Seconda guerra mondiale nel clima euforico ma confuso del '45 il testimone calcistico della Juventus Trapani passa alla Associazione Sportiva Trapani che partecipa al campionato di I Divisione 1945-46: fu l'unico. Dalla beve vita della Associazione Sportiva Trapani nacque l'anno successivo la società Associazione Sportiva Drepanum (20 giugno 1946) e si iscriverà al campionato di serie C. Il 1947 è l'anno della riforma dei campionati italiani di calcio: la squadra allenata da Beppe Cutrera (con un passato nell'US Alcamo e nel Palermo) raggiunge faticosamente il quarto posto in classifica utile per la partecipazione alla nuova categoria (la partita decisiva fu giocata contro il Marsala e vinta per 1 a 0).
La stagione successiva è segnata dal cambio di allenatore, l'ungherese Lajos Politzer (in precedenza attivo a Frosinone[8], CSA Montevarchi[9], Foggia e successivamente a Catania) e da un pessimo inizio di campionato termitato comunque a metà classifica. In quella stagione va ricordato il primo torneo internazionale post bellico[10] giocato a Palermo tra le rappresentative di Malta, Lombardia e Sicilia (nella squadra siciliana vennero selezionati Graziano e Zanutel militanti nella Drepanum). Il nuovo campionato di Serie C per la società trapanese presentò notevoli difficoltà economiche (le trasferte soprattutto furono abbastanza dispendiose) che s'evidenziarono nella stagione 1949-50: l'allenatore Achille Piccini non poté evitare una quasi sicura retrocessione della Drepanum. I successivi campionati, chiamati allora Promozione, avranno prevalentemente un carattere regionale allorquando l'ennesima modifica porterà la costituzione della IV Serie e alla denominazione della società in A.S. Trapani ad opera del presidente Peppino Di Marzo[11].
Associazione Sportiva Trapani (1952-1984)
Nel 1952 l'Associazione Sportiva Drepanum cambiò denominazione in Associazione Sportiva Trapani. Quell'anno sportivo, il 1952-53, la squadra venne ammessa al campionato di IV Serie e si arricchì dell'acquisto di Luigi Vittorio Soffrido, raggiungendo un faticoso settimo posto con l'arrivo dell'allenatore ungherese Ferenc Plemich al posto di Aimone Lo Prete. L'anno successivo, il 53-54 si rivelò anch'esso tribolato per l'altalenanza di risultati che vide costretta la società a sollevare dall'incarico di allenatore Plemich sostituendolo con il duo Corradini-Soffrido, ed il relativo raggiungimento del quinto posto.
La discontinuità di prestazioni della squadra continuò anche con il nuovo allenatore Eolo Rossi nel campionato 54-55, che nel gennaio del 1955 venne allontanato anche per motivi disciplinari e sostituito da Salvatore Giliberti prima e da Gastone Prendato poi, cambiamento che mantenne inalterato l'atteggiamento della squadra (molto sfrontata tra le mura amiche e meno efficace in trasferta) raggiungendo il settimo posto in classifica. Prendato nel campionato successivo riuscì a dare continuità ad una squadra che nel 55-56 mantenne l'imbattibilità casalinga raggiungendo il terzo posto a pari punti con il Cosenza.
Le difficoltà economiche societarie non permisero l'anno successivo quel salto di qualità che s'attendeva, e nel 56-57 la squadra, sorretta dal duo Soffrido-Turatti (25 goal in due), confermò le ottime qualità raggiungendo il quinto posto e la relativa ammissione al nuovo campionato di Interregionale - I Categoria. Quell'anno, 1957-58 la squadra diretta da Ottorino Dugini, rinnovata nei suoi organici, raggiunse il settimo posto e, per l'ampliamento della Serie C decisa dalla FIGC, ammessa al nuovo campionato a due gironi. Inserita nel girone meridionale (girone B) della nuova Serie C, nel 1958-59 il Trapani allenato da Aurelio Marchese ebbe un inizio a singhiozzo, bilanciato da un girone di ritorno che le permise di afferrare il quinto posto nella classifica finale.
L'anno successivo, il 1959-60, con il ritorno in panchina di Ottorino Dugini e la nuova divisione in tre gironi del campionato di Serie C, la squadra granata, inserita nel girone C, dopo i buoni auspici estivi (vittorie in amichevole con il Palermo ed il Catania), disputò un ottimo campionato sorretta dalla coppia d'attacco Magheri-Zucchinali (autori di 20 goal) conseguendo un lusinghiero terzo posto. Dugini confermato guidò la formazione granata anche nell'anno successivo, dove la squadra, pur modificata in molti elementi, disputò un campionato che la vide lottare per la promozione con il Cosenza fino all'ultima giornata: la partita giocata a Chieti le fu fatale cedendo la promozione ai cosentini.
In quella stagione, la 1960-61, vi fu il trasferimento del campo di gioco dal Campo Aula al nuovo Stadio Polisportivo Provinciale. Rinnovamento degli organici e problemi societari fecero della stagione 1961-62 un'annata di transizione che condizionò anche il cambio di allenatore, da Dugini al ritorno di Prendato con relativo sesto posto in classifica. Il Trapani dell'anno successivo con in panchina Leandro Remondini vide ricalcare gran parte della stagione come quella del '60: in testa alla classifica con il Potenza fino allo scontro diretto della ventottesima giornata, terminato in parità; successivamente un calo prestazionale lasciò la Serie B al meritevole Potenza.
Tre punti di penalizzazione per illecito sportivo condizionarono la squadra e l'ambiente nel campionato 1963-64 con alterni risultati che portarono al penultimo posto e alla retrocessione, quest'ultima evitata per il ripescaggio al posto della Rizzoli Milano. Alla guida della società arrivò Gerolamo Marchello che gestì la squadra nella seconda metà degli anni Sessanta con alterne vicende: nel 1964-65 6°, nel 1965-66 10°, nel 1966-67 8º posto, nel 1967-68 11°, nel 1968 il 16°, quest'ultimi campionati affrontati con difficoltà economiche che culminarono nel 1969-1970 con la retrocessione in Serie D e l'alternanza di ben quattro allenatori.
Dopo due campionati dilettantistici il Trapani tornò in Serie C nel 1972 con allenatore Aurelio Bongiovanni che iniziò anche la stagione successiva, salvo essere sostituito ad inizio campionato da Eliani a cui seguì Vitali, con il raggiungimento dell'11º posto. Gli anni settanta furono segnati da continui avvicendamenti a capo della società (con spesso dei Commissari Straordinari) che mantennero e condizionarono la squadra su risultati da classifica medio bassa, ad esclusione del campionato 1976-77 con un quinto posto, ritornando sui risultati abituali l'anno seguente che però non garantì la permanenza nella serie per l'attuazione della riforma del campionato con la formazione della nuova Serie C2. Nonostante un brillante girone di ritorno allenato da Egizio Rubino, sfiorò la permanenza nella nuova Serie C1 arrivando 13º invece che 12º.
Il campionato successivo in serie C2 risultò disastroso con il raggiungimento del penultimo posto e la relativa retrocessione nel campionato dilettanti. Dalla stagione 1981/82 furono gli anni dell'Interregionale con i derby con il Ligny Trapani, che quell'anno sfiorò la promozione, arrivando secondo dietro al Licata di Zeman[12]. Il Trapani rimase in quella categoria fino alla stagione 1984-85 con la fusione con la Pro Trapani (ex Ligny) e nuova promozione in Serie C2.
Associazione Sportiva Trapani 1906 (1984-1990)
Il primo luglio 1984 l'Associazione Sportiva Trapani si fuse con il Pro Trapani (ex Ligny Trapani, altra realtà calcistica trapanese) cambiando denominazione in Associazione Sportiva Trapani 1906, società che comunque mantenne una pesante passivo debitorio. In quella stagione 1984-85 la nuova società disputò nuovamente il campionato di Serie D, vincendolo davanti al Mazara (anche se penalizzato di 5 punti per illecito sportivo al termine del campionato precedente). L'allenatore della promozione era Carlo Orlandi, che rimase anche per l'anno successivo con il raggiungimento del 12º posto e la salvezza.
Le zone medio basse della classifica caratterizzarono il rendimento ed i risultati finali del Trapani nella Serie C2 della seconda metà degli anni ottanta (1986-87: 12º, 1987-88: 13º, 1988-89: 11º) funestati da continui problemi finanziari e rischi di esclusione dai campionati che culminarono con il 18º ed ultimo posto nel girone D nel campionato 1989-90 e la conseguente retrocessione nel Campionato Interregionale. La retrocessione acuì i problemi della società e nel giugno del 1990 il passivo debitorio mai smaltito causò il fallimento societario. Il successivo 22 giugno 1990 il titolo sportivo venne rilevato dall'imprenditore trapanese Andrea Bulgarella che riorganizzò profondamente la nuova struttura societaria denominandola Trapani Calcio S.p.A.
Trapani Calcio S.p.A. (1990-2002)
Nel 1990 fallisce la Associazione Sportiva Trapani 1906 e dalle sue ceneri viene costituito il Trapani Calcio S.p.A. grazie all'impegno di numerosi tifosi che appoggiano l'impegno dell'imprenditore edile Andrea Bulgarella che riuscirà a conservare il titolo sportivo. Nei primi anni novanta il Trapani si vede impegnato nel campionato dilettantistico dell'Interregionale (poi denominato Campionato Nazionale Dilettanti) nel vano tentativo del salto di categoria: secondo sia nel 1990-91 che nel successivo 1991-92. Proprio in quest'ultimo campionato la presidenza Bulgarella decise di ingaggiare come allenatore Ignazio Arcoleo, in passato al Mazara e non ben visto dalla tifoseria granata, che risultò nei fatti una scelta azzeccata.
Ed infatti nel campionato successivo del 1992-93 centra la promozione in C2 con Nino Barraco autore di 24 reti e, quasi senza soluzioni di continuità, nel 1993-94 vince anche il torneo di C2 con il tridente d'attacco Barraco-Capizzi-Vasari con un complessivo di 32 reti. L'entusiasmo per il Trapani targato Bulgarella-Arcoleo sembra non arrestarsi neanche nella terza categoria nazionale: anche se con propositi di salvezza nel 1994-95 la formazione granata raggiunse un lusinghiero quarto posto che le permise di disputare i playoff per la promozione in serie B. L'avversario fu il Gualdo, che precedeva il Trapani nella classifica finale, battuto nell'andata delle semifinali con un gol di Barraco su rigore. La partita di "ritorno" a Gualdo Tadino risulto molto equilibrata ma un gol al 91º degli umbri decretò l'eliminazione del Trapani (il regolamento dei play-off non prevedeva tempi supplementari nella partita ritorno e in caso di parità veniva favorita la formazione meglio piazzata in classifica).
Quest'ultimo campionato decreta la fine del ciclo di Arcoleo che andrà a Palermo e della diaspora di molti giocatori che verranno reclutati da società di categoria superiore (Palermo, Catania, Perugia, etc.), segnando il profondo rinnovamento con l'arrivo del nuovo allenatore Walter Nicoletti e della sofferta salvezza nel campionato 1995-96 ai play-out con la Turris. Nicoletti verrà sostituito da Ivo Iaconi nella stagione successiva che decreterà la retrocessione in Serie C2 al termine dei play-out con la Fermana. Dopo il vano tentativo di ripescaggio in Serie C1, il Trapani del nuovo allenatore Giovanni Pagliari tenta nuovamente il salto di categoria con il quinto posto finale e l'accesso ai play-off con avversaria il Crotone: pareggio all'andata e vittoria dei calabri al ritorno. La fine di questo campionato decretò anche l'abbandono di Bulgarella quale deus ex machina della società, cedendo le azioni del Trapani ad un gruppo palermitano capeggiato da Giuseppe Rosano.
Questo passaggio di consegne condizionò il campionato 98-99 caratterizzato da prestazioni altalenanti, cambio di allenatore e di giocatori, che comunque permisero di raggiungere un onorevole decimo posto. I proclami del Gruppo Rosano per il campionato successivo fecero ben sperare, ma durò poco: nel campionato 1999-00 i granata arrivarono ultimi condizionati da una situazione societaria confusa con Rosano che tenta di cedere la società al gruppo creato dal Sen. D'Alì, cessione successivamente annullata, ed un'ultima giornata di campionato affrontata con la squadra formata dai ragazzi delle giovanili. La disastrosa situazione finanziaria vide il Trapani non iscritto alla Serie D ma in Eccellenza, rinviando di un sol anno l'agonia: il 10 febbraio 2002 collezionata la quarta rinuncia nel campionato 2001-02 il Trapani viene radiato e fallisce. Il calcio trapanese continuò a sopravvivere grazie alla Associazione Sportiva Città di Trapani, anch'essa militamte nel campionato di Eccellenza.
ASD Trapani Calcio (2002-2010)
Nell'estate del 2002 la Associazione Sportiva Città di Trapani del presidente Nino Birrittella cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani Calcio[13] attuando il ripescaggio in Serie D e disputando un sereno campionato (2002-2003) da metà classifica. Campionato confermato anche per l'anno seguente, il 2003-2004, dove la formazione trapanese conferma la posizione conquistata l'anno precedente evitando i play-out. Nella stagione 2004-2005 arriva sulla panchina granata Dario Golesano, "allievo" di Zeman e suo assistente al Fenerbahçe. Campionato altalenante con una classifica finale che vede il Trapani terminare nelle zone medio basse della classifica.
Birittella finisce in guai giudiziari per la sua attività professionale, e nell'estate del 2005 la società passa nelle mani di Vittorio Morace, armatore napoletano e proprietario dell'UsticaLines: il campionato disputato quell'anno, il 2005-2006 fu segnato da un pessimo andamento della squadra con il cambio in panchina tra Cosimo De Feo ed Ignazio Arcoleo con il faticoso raggiungimento dei play-out, persi con il Francavilla e la consecutiva retrocessione in Eccellenza con l'aggiunta dall'illecito sportivo che causò una penalizzazione di 12 punti da scontare nella stagione successiva. In Eccellenza nel campionato 2006-2007, il Trapani sconta la penalizzazione raggiungendo i play-out vinti con il Terrasini, 5-0, in campo neutro ad Alcamo. Nella stagione 2007-2008, pur non avendo vinto il campionato di Eccellenza siciliano, è stata promossa in Serie D dopo la finale play-off contro il Ricigliano.
Nella stagione 2008-2009 l'A.S.D. Trapani Calcio si salva alla penultima giornata vincendo 4-2 nella gara contro il Savoia: gli ospiti passano subito in vantaggio prima con Pagano e poi con De Rosa, e nel secondo tempo inizia la rimonta prima con Carbonaro dopo soli 2' poi con Gennari 9' più tardi e poi la doppietta di Craccò concludendo così con una giornata di anticipo la stagione al 13º posto. Nella stagione 2009-2010 arriva al secondo posto con un campionato di vertice insieme al Milazzo, sfiorando la promozione in Seconda Divisione dopo aver perso i play-off con l'Avellino 1912. Il Trapani verrà comunque ripescato in Lega Pro Seconda Divisione nella “calda” estate del 2010.
Il Trapani Calcio S.r.l.
Con il ripescaggio nella lega semi-professionistica il Trapani cambia denominazione da Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani, in Trapani Calcio S.r.l., segno tangibile dei progressi organizzativi ed agonistici raggiunti dalla società trapanese di Vittorio Morace che abbandona i campionati dilettantistici (ed anche l'appellativo di società dilettantistica) per strutturarsi con una nuova conformazione societaria.
Con l'inizio della nuova stagione il Trapani gioca la Coppa Italia professionistica per la terza volta nella sua storia: la prima occasione fu nella stagione 1958-1959 venendo eliminata dal Prato, mentre la seconda volta si verificò nella stagione 1995-1996, ed ad eliminare la compagine siciliana fu la Reggiana di Carlo Ancelotti. Al primo turno della Coppa Italia 2010-2011 supera la SPAL in trasferta a Salò (campo neutro), mentre al secondo turno perde in casa del Frosinone, formazione di Serie B.[14]
Al termine della stagione 2010-2011 il Trapani si piazza al secondo posto alle spalle del Latina e si qualifica per i Play-off promozione. Dopo aver sconfitto in semifinale un coriaceo Neapolis raggiunge la finale incontrando nuovamente l'Avellino: con un perentorio 3-1 tra le mura amiche[15] che ribalta il risultato negativo di 1-2 ottenuto ad Avellino, la formazione di Boscaglia conquista la promozione in Lega Pro Prima Divisione coronando nel migliore dei modi una stagione ricca di soddisfazioni che ha fatto rinascere, nei trapanesi, l'amore per il calcio della propria città.
Il Trapani Calcio nella stagione 2011-2012 di Lega Pro Prima Divisione dopo un campionato sorprendentemente di alta classifica (la matricola siciliana fu in testa dalla 21ª alla 32ª giornata con nove vittorie consecutive tra dicembre e febbraio) vide diradarsi ed annullarsi il cospicuo vantaggio in favore dello Spezia (a dieci giornate dalla fine la formazione siciliana risultava in vantaggio di nove punti dalla seconda in classifica, il Siracusa, e di undici dallo Spezia, poi vincitore del torneo), posizionandosi seconda con 60 punti alle spalle dei bianconeri liguri, protagonisti di una poderosa rimonta, e qualificandosi per i successivi play-off promozione.[16]
Durante i play-off il Trapani supera la Cremonese in semifinale con due pareggi (entrambi finiti con il risultato di 1-1) conquistando la finale in virtù della migliore posizione in classifica raggiunta durante la stagione regolare. Nel doppio incontro della finale, la squadra granata dopo aver pareggiato 1-1 in trasferta contro la Virtus Lanciano, viene sconfitta nella partita di ritorno in casa per 1-3, perdendo inaspettatamente la promozione in Serie B a favore degli abruzzesi.[17]
Nel campionato di Lega Pro Prima Divisione 2012-2013 la squadra giunge al primo posto in classifica dopo un testa a testa con il più quotato Lecce ottenendo così la prima promozione della sua storia in Serie B. La squadra termina la propria avventura in Lega Pro Prima Divisione con diciotto risultati utili consecutivi nelle ultime gare disputate, rimanendo imbattuta per tutto il girone di ritorno, con il migliore attacco del campionato, il capocannoniere, il maggior numero di vittorie fuori casa e il minor numero di sconfitte subite (4, al pari della Salernitana nel calcio professionistico italiano).
L'esordio assoluto del Trapani in Serie B nella stagione 2013/14 avviene allo Stadio Euganeo il 24 agosto 2013, con una vittoria esterna. Il Trapani debutta in un Provinciale gremito pareggiando 2-2 contro il Pescara. Il primo k.o. è ad opera del Modena per 3-1 allo Stadio Alberto Braglia. Il Trapani perde il derby contro il Palermo, il primo disputatosi nella storia della serie cadetta, sia all'andata per il risultato di 3-0, che al ritorno, dove i rosanero lanciati verso la Serie A si impongono per 1-0. Tra novembre e marzo segue un'incredibile serie di quattordici risultati utili consecutivi, che vedono i granata raggiungere il terzo posto solitario in classifica dopo il turno infrasettimanale a La Spezia. Imbattuto fuori casa per quasi cinque mesi, lo stop arriva il 5 aprile contro il Carpi allo Stadio Sandro Cabassi. Al termine del campionato Matteo Mancosu, all'esordio nella categoria, è il capocannoniere con 26 reti messe a segno. Il Trapani chiude al 14° posto il suo primo campionato di Serie B e si salva agevolmente. In Coppa Italia il Trapani vince agevolmente contro l'Albinoleffe e il Padova, uscendo però dalla manifestazione il 4 dicembre 2013, sconfitto 3-2 sul campo dell'Inter.
Cronistoria
Cronistoria del Trapani Calcio[18] | |
---|---|
|
Colori e simbolo
Colori
La divisa della squadra è tradizionalmente color granata. Per questo motivo i giocatori della formazione trapanese vengono chiamati anche i "granata". I calzoncini e i calzettoni sono anch'essi granata. La divisa prevede anche lo stemma societario della squadra. Al colore principale viene abbinato il bianco come colore secondario. La seconda maglia di gioco è bianca con inserti granata.
Le antiche squadre trapanesi ebbero invece altri colori. Nel 1908 per il primo derby della Sicilia occidentale con il Palermo FBC, l'allora Unione Sportiva Trapanese di Giuseppe Platamone indossò una casacca di color verde[19]; successivamente, nel 1930, alla sua fondazione, la Juventus Trapani di Heinrich Schönfeld e Franco Adragna scelse i colori nerazzurri (ricollegabile forse alla precedente militanza interista di Schönfeld).
Il colore granata venne adottato per la prima volta dalla U.S. Trapani nel 1936, e tale scelta trae origine dallo stemma cittadino: il Decreto dell'11 agosto 1928 descrive e definisce lo stemma della città di Trapani non solo negli aspetti simbolici e figurativi, ma anche in quelli cromatici con la definizione "Blasonatura rosso granata", diventando da quel momento il colore rappresentativo della città.
Con la sola parentesi della Juventus Trapani che nel 1940 scelse nuovamente il color verde come identificazione societaria, il granata è a tutt'oggi il colore rappresentativo delle società sportive, non solo calcistiche, della città siciliana. Negli anni il secondo colore societario, il bianco, si è alternato con il nero o, più raramente, con il giallo o l'azzurro. Queste ultime tonalità vennero utilizzate, anche di recente, per la definizione delle terze maglie da gioco.
Denominazioni e colori sociali
Anni | Colori | Denominazione |
---|---|---|
1905-1915 | Unione Sportiva Trapanese | |
1921-1923 | Drepanum Football Club | |
1923-1926 | Unione Sportiva Trapanese | |
1926-1930 | Associazione Sportiva Trapani | |
1930-1936 | Sport Club Juventus Trapani | |
1936-1939 | Unione Sportiva Trapani | |
1939-1945 | Juventus Trapani | |
1945-1946 | Associazione Sportiva Trapani | |
1946-1952 | Associazione Sportiva Drepanum | |
1952-1984 | Associazione Sportiva Trapani | |
1984-1990 | Associazione Sportiva Trapani 1906 | |
1990-2002 | Trapani Calcio S.p.A. | |
2002-2010 | Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani Calcio | |
dal 2010 | Trapani Calcio S.r.l. |
Simboli ufficiali
Stemma
L'emblema attuale del Trapani Calcio ha la forma di uno "scudo" e riporta, semplificato, i simboli storici dallo stemma della città di Trapani: le cinque torri e la falce. Le torri e la falce campeggiano su campo bianco nella parte superiore dello stemma, mentre la restante parte, in basso, riporta il nome della società su campo granata. Una variante cromatica del logo consite nell'uso del colore granata come sfondo e perfili e scritte di color oro.
Precedentemente le formazioni trapanesi riportavano lo stemma cittadino sulle proprie divise sportive, anche se in modo discontinuo, come la Vigor Trapani dei fratelli Zolli e la A.S Trapani degli anni Venti, la Juventus Trapani nero-azzurra negli anni Trenta (con forma non scudata ma ad ellisse) e la Drepanum con colori granata degli anni Quaranta e Cinquanta.
Successivamente riportare l'emblema (o il simbolo della società) sulle maglie sportive cadde in disuso (l'A.S. Trapani 1906 possedeva uno stemma a forma di scudo che conteneva quello cittadino, capeggiato dalla dicitura societaria, ma non riportandolo sulle maglie) fino agli anni Novanta quando il Trapani Calcio S.p.A. scelse di dotarsi di un proprio stemma di forma circolare con al centro le cinque torri definite in basso da onde del mare sitizzate e la dicitura societaria, che si trasformò, qualche anno dopo, in forma quadrangolare (uno scudo semplificato) riportando sempre le torri cittadine.
Strutture
Stadio
Dal 1960 il Trapani gioca nello Stadio Polisportivo Provinciale, che è il principale impianto sportivo della provincia di Trapani (lo stadio si trova nel comune di Erice dato che l'agglomerato urbano di Trapani ricade in parte nel territorio di Erice), e può accogliere diverse manifestazioni sportive. All'interno dell'impianto si trovano anche una pista di atletica leggera, una piscina ed una palestra coperta.
La capienza è di 10.000 posti, così suddivisi: 2.500 in tribuna coperta, 5.000 in gradinata centrale, 1.500 in curva nord e 1000 in curva sud (settore ospiti).[20](la effettiva capienza prima della recente normativa sugli stadi era di 12.000 unità). Recentemente s'è provveduto all'adeguamento dell'illuminazione per gare notturne come richiesto e previsto dalla Lega Calcio.[21] Nel giugno del 2013 è stato approvato lo schema di convenzione tra la Società granata e la Provincia Regionale di Trapani per la gestione dello Stadio Provinciale.
È la prima convenzione del genere stipulata in Sicilia tra un ente pubblico ed una Società sportiva. Essa ha previsto la concessione ventennale dell'impianto alla Società che si è fatta carico dei lavori di adeguamento al campionato cadetto.[22] Tra le sostanziali modifiche apportate all'impianto troviamo la creazione di una curva sud dedicata ai tifosi ospiti con l'apertura di due varchi per l'accesso al settore. La curva di casa è ritornata interamente ai supporter locali. Inoltre il posizionamento dei tornelli, obbligatori per il campionato Cadetto, in tutti e 4 i settori, il distanziamento delle panchine ed il loro arretramento, la creazione di spazi più ampi dedicati alla stampa ed alle tv che posseggono i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare. La celerità degli interventi, caso unico per una neopromossa, ha consentito lo svolgimento delle gare fin dal primo match della Stagione che è coinciso con la gara di Coppa Italia Trapani - Albinoleffe, svoltasi nel mese di Agosto 2013.
Centro di allenamento
Il Trapani Calcio usufruisce di un moderno Centro Sportivo[23] ubicato nel quartiere Fontanelle, all'ingresso della città. Il complesso sportivo è stato ristrutturato dal Comune di Trapani, che ne è proprietario, e concesso alla società granata per le proprie attività sportive sia per la prima squadra che per le giovanili e la Scuola Calcio. Dal 2 marzo 2011 è intitolato all'ex calciatore Roberto Sorrentino, attaccante del Trapani tra gli anni '60 e i '70.
La struttura è formata da un campo da calcio a 11 affiancato da una tribuna laterale (in cui sono evidenziati i colori sociali della società) che può contenere 1000 persone circa, da un campo da calcio a 5 (entrambi in erba sintetica di ultima generazione), e da un campo da tennis. A questi si aggiungono, oltre che l'impianto di illuminazione, gli spogliatoi, per più squadre ed arbitri, locali adibiti a segreteria, infermeria e magazzino e parcheggi interni ed esterni alla struttura stessa.
Stadi di gioco del passato [18]
Campo degli Spalti
Prima della costruzione dell'attuale stadio le prime gare disputate dalle formazioni trapanesi furono organizzate negli spazi aperti offerti dal centro cittadino; successivamente gli incontri cominciarono ad essere giocati alla "Palestra di Via Spalti" o "Campo degli Spalti", situato lungo l'omonima via, alle spalle dell'attuale Tribunale, prospiciente il centro storico della città ed in corrispondenza delle vecchie mura (da lì il nome del campo e della via) e del bastione chiamato "Impossibile" che ne definivano un margine. In questo campo si giocò quella che può essere considerata la prima partita di foot-ball a Trapani: nel 1908 l'U.S. Trapanese affrontò la Palermo FB, partita alla quale accorsero circa duecento persone.
La struttura risultò adatta per varie attività sportive amatoriali che si susseguirono nel tempo (annessa vi era anche una palestra coperta), ma carente ed inadatto ad attività professionistiche (Buratti lamentava già nel 1933 il fondo del campo durissimo e le dimensioni ristrette) per la mancanza quasi totale di tribune che penalizzavano economicamente le società sportive (gran parte del pubblico assisteva la partita dai balconi o terrezzi dei palazzi limitrofi il campo). I successi della Juventus quindi portarono a considerare seriamente la possibilità di realizzare una nuova struttura sportiva adatta al calcio e si arrivò anche ad ipotizzarne il nome di "Stadio del Littorio" (e successivamente "dell'Impero").
Il campo degli Spalti continuò ad essere utilizzato, oltre che per il calcio (fino al suo abbandono durante il periodo bellico della seconda guerra mondiale), anche per l'atletica, pallacanestro e pallavolo negli anni Cinquanta. Gli spazi del Campo, non più esistente, furono destinati successivamente ad accogliere le nuove costruzioni di edifici a carattere prevalentemente pubblico: lo già citato edificio del Tribunale di Trapani, la Scuola Media Simone Catalano e l'Istituto superiore Rosina Salvo (ex Magistrale).
Campo Aula
|
Dal 1943 l'allora Juventus Trapani incominciò ad utilizzare il "Campo Aula", terreno ricavato nell'ex pastificio dello stabilimento Aula (da cui prende il nome), situato a nord e fuori dal centro cittadino sul fronte marino del Lungomare Dante Alighieri. La scelta del trasferimento, dovuto ai bombardamenti allora imperanti nel centro cittadino, portò a non pochi problemi logistici ed organizzativi: "La più preoccupante è quella del campo, che oggi è tutto fuorché un campo di calcio in quanto giornalmente un gruppo di pacifiche mucche vi pascola liberamente lasciando qua e là segni poco igienici e piacevoli. Occorrono in primis il recinto interno e la porta esterna..., poi le tribune", scrive La Voce del Cittadino il 2 dicembre del 1945.
Tre anni dopo si tenta di migliorare le condizioni del campo procedendo alla ricostruzione della gradinata, manutenzione e ampliamenti, che proseguiranno per tutti gli anni Cinquanta al termine dei quali verrà ultimato ed inaugurato lo Stadio Polisportivo Provinciale. Ultima gara disputata fu il derby Trapani-Marsala del 16 ottobre 1960, che terminò 2 a 0 con doppietta di Zucchinali. Successivamente venne utilizzato come campo d'allenamento dalle principali formazioni della città trapanese ed attualmente la struttura risulta ancora esistente[24] ed ospita gare dilettantistiche o studentesche e per tali usi fu modificata radicalmente negli anni '80 con una capienza di 500 posti a sedere, a cui s'è aggiunse una pista per il Pattinaggio di velocità a rotelle.
Società
Il 24 giugno 2010 il Trapani Calcio diviene società di capitali, con la trasformazione da ASD in SRL. Socio maggioritario è l'armatore Vittorio Morace, proprietario della Ustica Lines, e presidente della società.
Organigramma societario
|
Sponsor
|
Allenatori e presidenti
|
Presidenti
In oltre cento anni di attività calcistica le società sportive trapanesi hanno visto l'alternarsi di mecenati e finanziatori che supportarono economicamente, tra molte difficoltà, le vicende altalenanti del calcio a Trapani. Il primo presidente fu il Marchese Giuseppe Platamone (8 luglio 1876 - 3 novembre 1930), dedito alle attività sportive ed apprezzato schermidore, che nel 1907 divenne presidente della Unione Sportiva Trapanese dando impulso alla scherma, ciclismo ed attivando sport allora nuovi per Trapani come il podismo ed il calcio. Infatti nel 1908 invitò il Palermo Football and Cricket Club ad un confronto amichevole di foot-ball: tale incontro può essere considerato la prima partita di calcio disputata a Trapani.
Nel dopoguerra l'attività riprese lentamente con la volontà di pochi appassionati tra i quali si ricorda il prof. Francesco Benivegna che fonda lo Sport Club Vigor, successivamente unitasi alla Drepanum F.C., che partecipò al primo campionato ufficiale di calcio. Il testimone sportivo passò, nella seconda metà degli anni '20, alla seconda edizione dell'U.S. Trapanese e successivamente all'A.S. Trapani che il 6 giugno 1926 proclama presidente l'Ing. Agostino Burgarella (24 settembre 1884 - 23 novembre 1959)[25]. La nuova realtà societaria puntava ad essere soprattutto una polisportiva che oltre che al foot-ball, intendesse dare impulso soprattutto al canottaggio e all'atletica curando quelle attività care anche al regime fascista.
Il calcio rimane in abito locale e si alterna sporadicamente ad altre attività fino al 1930 quando Tanino Gionfrida, supportato economicamente dal Barone Francesco Adragna, insieme ad "un sodalizio di giovani" danno il là alla parabola dello Sport Club Juventus Trapani. A Gionfrida e Adragna, con la scelta dell'austro-ungherese Heinrich "Enrico" Schönfeld alla guida della squadra, va il merito d'aver imposto un deciso taglio professionale al gioco del calcio, non più dilettantistico o sporadico.
Scemata l'esperienza della Juventus per problemi finanziari, nel novembre del 1936 presso la redazione de Il Nuovo Impero risorge l'Unione Sportiva Trapani con presidente Giovanni Sardo, tenace nel tentare di migliorare le condizioni delle attività calcistiche locali che s'acuirono nella gestione dell'unico campo allora disponibile, il Campo degli Spalti (gestito dal Comitato Provinciale dell'Opera Balilla), portarono a dure polemiche giornalistiche ed "alla necessità di un nuovo campo che risponda alle esigenze cittadine (...)". Al presidente Sardo va il merito di vuoler riportare a Trapani la divisione nazionale con elementi esclusivamente trapanesi in condizioni economiche sfavorevoli ed in un momento storico particolare.
L'inizio della seconda guerra mondiale porta ad una dispersione di risorse umane ed economiche e l'U.S. Trapani cede il passo alla rediviva Juventus Trapani (questa volta in maglia verde) con l'appoggio economico di Gian Giacomo D'Alì Staiti, Juventus che avrà il merito di mantenere vivo lo spirito sportivo e calcistico. Nel dopoguerra Pino Savona sarà il presidente dell'A.S. Trapani che gareggiò nella Prima Divisione regionale e traghettò l'attività calcistica verso la fondazione dell'A.S. Drepanum, il 20 giugno 1946, con presidente Franco Adragna eletto dall'assemblea dei soci.
Peppino Di Marzo, vulcanico presidente dei primi anni Cinquanta, insieme al consiglio direttivo, decide di cambiare la denominazione sociale da A.S. Drepanum in A.S. Trapani (terza edizione) ridando dinamicità ad una società sportiva che la vedrà costantemente in una crisi finanziaria quasi perenne. Il parlamentare, nonché sindaco di Trapani, Aldo Bassi divenne commissario straordinario in anni avvincenti che vedono la realizzazione del nuovo stadio e la formazione granata sfiorare la Serie B per un sol punto nel campionato del 1961 e nel campionato del 1963.
Negli anni sessanta Girolamo "Mommo" Marchello, che fu anche deputato regionale del MSI, succedette a Bassi e per circa due decenni s'alternarono presidenze e commissari fino all'avvento di Andrea Bulgarella, imprenditore edile trapanese, che riorganizzò la struttura societaria rilevando il titolo sportivo della fallita A.S. Trapani per fondare il Trapani Calcio S.p.A. che, tra il 1990 ed il 1998, riuscì a conseguire due promozioni consecutive dalla Serie D alla Serie C1 accedendo per due volte alle finali playoff. A Bulgarella, che manifestò il disinteresse della città a prendesi parte del carico finanziario della società, succedette una cordata palermitana capeggiata da Giuseppe Rosano il quale, inizialmente, propose grandi programmi ed un ritorno a campionati più importanti.
La svolta palermitana risultò disastrosa soprattutto per le casse socitarie (si scrisse di un debito di circa un miliardo e mezzo di lire) e per l'attività calcistica vera e propria con esoneri e fughe di giocatori non stipendiati. A tentare di salvare il salvabile intervenne il senatore Antonio D'Alì organizzando una cordata di imprenditori locali per rilevare interamente la società, ma una presunta occultazione di ulteriori debiti fa decadere con giudizio del Tribunale di Trapani il passaggio di proprietà. Tra polemiche e recriminazioni, con ciascuno con le proprie verità, il Trapani Calcio retrocesse nel campionato dilettanti e per i su citati problemi economici dovette ripartire dal campionato di Eccellenza.
Il Trapani Calcio S.p.A., agonizzante, cessa le proprie attività nel 2002 dopo esser stato radiato dal campionato di eccellenza, campionato in cui vide attivo la seconda squadra cittadina dell'Associazione Sportiva Città di Trapani del presidente Antonino Birrittella che, nello stesso anno, cambia la propria denominazione in A.S.D. Trapani Calcio. Birrittella, imprenditore edile trapanese, restò implicato nel 2005 in vicende giudiziarie che lo videro indagato e poi arrestato per associazione mafiosa.
Dopo varie trattative, l'A.S.D. Trapani Calcio viene rilevata[26] nel 2005 da Vittorio Morace armatore napoletano e presidente dell'Ustica Lines, compagnia di navigazione con sede a Trapani. La gestione di Morace, dopo un turbolento inizio, ha avuto il merito di rilanciare e portare il Trapani Calcio dal campionato dilettantistico di Eccellenza alla Serie B in cinque anni.
Allenatori
Il primo allenatore di rilievo del calcio trapanese fu nella prima metà degli anni trenta l'austriaco Heinrich "Enrico" Schönfeld della Juventus Trapani, che guidò la squadra a due ottimi campionati che permisero il rispecaggio ed a un secondo posto nella I Divisione. Schönfeld arrivò a Trapani dagli Stati Uniti (dove giocò nella American Soccer League tra il '26 e il '30) e precedentemente nel Torino ('23/25) e nell'Inter ('25/26). Gi anni precedenti la Seconda guerra mondiale vedono le formazioni trapanesi allenate da trainer locali (si ricordano Vito Rosano, Giuseppe Amilcare Oddo, il marsalese Gino Pipitone), mentre nel successivo dopoguerra, la A.S. Drepanum incominciò una politica più professionale e meno localistica ingaggiando Beppe Cutrera (già allenatore tra il '40 ed il '47 del Palermo[27] e del U.S. Alcamo), l'ungherese Lajos Politzer (in precedenza attivo a Frosinone[8], CSA Montevarchi[9], Foggia e successivamente a Catania), l'olimpionico di Berlino Achille Piccini nell'annata del '50 ed Eolo Rossi (che allenerà in due stagioni a distanza di cinque anni).
Aimone Lo Prete sarà il traghettatore negli anni del cambio di denominazione tra A.S. Drepanum e A.S. Trapani, l'ungherese e triestino d'adozione Ferenc "Franco" Plemich e Gastone Prendato, tra gli anni cinquanta e sessanta, porteranno il Trapani all'ammissione nella nuova Serie C, dove Ottorino Dugini e Leandro Remondini sfiorarono la promozione in Serie B, oltre ad ottenere ottimi piazzamenti. Per tutti li anni '60 si avvicendarono allenatori che seppero gestire la squadra anche in situazioni economiche particolari come Eliseo Lodi o Francesco Lamberti, criticità che s'acuirono con la retrocessione del 1970 e l'avvicendamento di quattro allenatori. Passò poco tempo e con Aurelio Bongiovanni si acquisì la promozione ed il ritorno a campionati professionistici.
Bongiovanni tornò successivamente ad allenare il Trapani, come Renzo Sassi ed Egizio Rubino, quest'ultimo subentrò nella stagione 1977/78 a campionato in corso, e nel girone di ritorno ottenne il miglior risultato assoluto, ma non riuscì a evitare la retrocessione in Serie C2, decisa nella riformulazione dei campionati. Dalla Serie C2 si passò nuovamente ai campionati dilettantistici (la retrocessione avvenne nel 1979), e qui si alternarono l'uruguaiano Washington Cacciavillani, Alvaro Biagini e Carlo Orlandi che centrò la promozione subito dopo la fusione tra il Trapani stesso ed il Pro Trapani (ex Ligny Trapani) cambiando denominazione in A.S. Trapani 1906. Le stagioni professionistiche videro la formazione trapanese allenata da Graziano Landoni, dall'ex giocatore granata Nino Morana e da Franco Rondanini, che avvicendato da Mario Facco non riuscì ad evitare la retrocessione in un momento societario di grande difficoltà economica.
L'A.S. Trapani 1906 infatti fallisce ed il suo titolo sportivo viene rilevato dal Trapani Calcio S.p.A. dell'imprenditore Andrea Bulgarella, che dopo due campionati di assestamento centra due promozioni consecutive (dalla Serie D alla Serie C1) con l'allenatore palermitano Ignazio Arcoleo e sfiorando la Serie B negli spareggi promozione della Serie C1. La spinta propulsiva terminerà qualche anno dopo con la retrocessione in C2 e con l'ultimo sussulto dei play-off del 1998 con l'allenatore Giovanni Pagliari. Il campano Ezio Capuano sarà testimone, successivamente, del cambio di proprietà della società che porterà, non colpevolmente, alla retrocessione del Trapani per problemi finanziari e successivamente sportivi.
Grave crisi che trascinerà la squadra nelle serie minori fino al fallimento, che avrà come anello di congiunzione con la nuova società calcistica, l'ASD Trapani Calcio l'allenatore Massimiliano Mazzara[28]. Dario Golesano, allievo di Zeman e suo assistente al Fenerbahçe[29] e, soprattutto, Tarcisio Catanese saranno gli allenatori che tenteranno la promozione tra alterne vicende (penalizzazioni e spareggi per la retrocessione in Promozione) fino all'ingaggio di del gelese Roberto Boscaglia, che porterà il Trapani, dal 2009 al 2013, dalla Serie D alla Lega Pro Prima Divisione ed alla promozione in Serie B per la prima volta in assoluto nella storia del calcio granata.
Statistiche allenatori
Dati aggiornati al 30 agosto 2014 ed inclusivi di tutti i match ufficiali di campionato e coppe nazionali.
Nome | Naz. | Stagioni | Dal | Al | G | V | P | S | %V |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Heinrich Schönfeld[Nota 1] | Austria | 5 | 1930 | 1935 | 65 | 35 | 10 | 18 | 53,84% |
Attilio Buratti | Italia | 1 | 1933 | 1934 | 16 | 0 | 4 | 12 | 0,00% |
Vito Rosano[Nota 2] | Italia | 1 | 1936 | 1937 | - | - | - | - | % |
Amilcare Oddo[Nota 3] | Italia | 2 | 1937 | 1939 | 5 | 3 | 1 | 1 | 60,00% |
?[Nota 4] | Italia | 2 | 1939 | 1941 | - | - | - | - | % |
Elio Maccaferri | Italia | 1 | 1942 | 1943 | 14 | 4 | 3 | 7 | 28,57% |
?[Nota 5] | Italia | ? | 1943 | 1944 | 6 | 1 | 1 | 4 | 16,66% |
Messina[Nota 6] | Italia | 1 | 1944 | 1945 | - | - | - | - | % |
Gino Pipitone | Italia | 2 | 1945 | 1947 | 24 | 7 | 5 | 12 | 29.16% |
Giuseppe Cutrera | Italia | 1 | 1947 | 1948 | 30 | 14 | 6 | 10 | 46,66% |
Lajos Politzer | Ungheria | 1 | 1948 | 1949 | 34 | 11 | 11 | 12 | 32,35% |
Achille Piccini | Italia | 1 | 1949 | 1950 | 34 | 7 | 7 | 20 | 20,58% |
Eolo Rossi | Italia | 2 | 1950 | 1955 | 44 | 18 | 17 | 9 | 44,90% |
Aimone Lo Prete | Italia | 2 | 1951 | 1952 | 35 | 13 | 5 | 17 | 37,14% |
Ferenc Plemich | Ungheria | 2 | 1952 | 1953 | 32 | 12 | 8 | 12 | 37,50% |
Nevio Corradini e Luigi Soffrido | Italia | 1 | 1953 | 1954 | 21 | 9 | 6 | 6 | 42,85% |
Salvatore Giliberti | Italia | 1 | 1955(int.) | 4 | 2 | 0 | 2 | 50,00% | |
Gastone Prendato | Italia | 4 | 1955 | 1962 | 118 | 51 | 29 | 30 | 43,22% |
Ottorino Dugini | Italia | 4 | 1957 | 1971 | 132 | 60 | 37 | 34 | 45,45% |
Aurelio Marchese | Italia | 1 | 1958 | 1959 | 37 | 16 | 10 | 11 | 43,24% |
Leandro Remondini | Italia | 1 | 1962 | 1963 | 34 | 12 | 17 | 5 | 35,29% |
Francesco Lamberti | Italia | 2 | 1963 | 1969 | 43 | 9 | 23 | 15 | 20,93% |
Luigi Soffrido | Italia | 1 | 1963 | 1964 | 25 | 10 | 5 | 10 | 40,00% |
Gino Vianello | Italia | 1 | 1964 | 1965 | 16 | 3 | 9 | 4 | 18,75% |
Renato Piacentini | Italia | 3 | 1965 | 1968 | 57 | 18 | 21 | 18 | 31,57% |
Eliseo Lodi | Italia | 1 | 1966 | 1967 | 15 | 3 | 4 | 8 | 20,00% |
Piero Andreoli | Italia | 3 | 1967 | 1970 | 52 | 19 | 13 | 18 | 36,53% |
Domenico Rosati | Italia | 1 | 1968 | 1968 | 17 | 6 | 4 | 7 | 35,29% |
Giovanni Zanollo | Italia | 1 | 1969 | 1969 | 8 | 2 | 1 | 5 | 25,00% |
Romolo Camuffo | Italia | 1 | 1969 | 1969 | 7 | 1 | 2 | 4 | 14,28% |
Fulvio Castaldi | Italia | 1 | 1970 | 1970 | 4 | 0 | 3 | 1 | 00,00% |
Aurelio Bongiovanni | Italia | 3 | 1971 | 1978 | 100 | 38 | 24 | 28 | 38,00% |
Alberto Eliani | Italia | 1 | 1972 | 1972 | 9 | 1 | 2 | 6 | 11,11% |
Giancarlo Vitali | Italia | 1 | 1972 | 1973 | 31 | 14 | 5 | 12 | 45,16% |
Antonino Morana | Italia | 6 | 1973 | 1988 | 171 | 49 | 63 | 59 | 28,65% |
Renzo Sassi | Italia | 1 | 1974 | 1975 | 42 | 9 | 20 | 13 | 21,42% |
Enzo De Francisci, Andrea Chini e Natale Picano | Italia | 1 | 1977(int.) | 1 | 0 | 1 | 0 | 0,00% | |
Egizio Rubino | Italia | 2 | 1977 | 1978 | 42 | 12 | 17 | 13 | 28,57% |
Domenico Rizzo | Italia | 1 | 1979 | 1979 | 21 | 4 | 9 | 8 | 19,04% |
Elia Greco | Italia | 1 | 1980 | 1981 | 34 | 13 | 12 | 9 | 38,23% |
Washington Cacciavillani | Uruguay | 2 | 1981 | 1983 | 40 | 19 | 14 | 7 | 47,50% |
Carlo Orlandi | Italia | 3 | 1982 | 1986 | 106 | 45 | 34 | 27 | 42,45% |
Alvaro Biagini | Italia | 1 | 1983 | 1984 | 21 | 6 | 9 | 6 | 28,57% |
Bartoluccio Sorrentino | Italia | 1 | 1984 | 1984 | 11 | 5 | 3 | 3 | 45,45% |
Graziano Landoni | Italia | 1 | 1986 | 1986 | 13 | 3 | 4 | 6 | 23,07% |
Franco Rondanini | Italia | 3 | 1988 | 1989 | 77 | 17 | 30 | 30 | 22,07% |
Francesco Concialdi | Italia | 2 | 1989(int.) | 1990(int.) | 4 | 1 | 1 | 3 | 25,00% |
Mario Facco | Italia | 1 | 1989 | 1990 | 24 | 1 | 5 | 17 | 4,16% |
Angelo Lombardo | Italia | 1 | 1990 | 1990 | 13 | 8 | 2 | 3 | 61,53% |
Enzo Domingo | Italia | 1 | 1990 | 1991 | 25 | 14 | 6 | 5 | 56,00% |
Lino De Petrillo | Italia | 1 | 1991 | 1991 | 4 | 0 | 2 | 2 | 0,00% |
Ignazio Arcoleo | Italia | 5 | 1991 | 2006 | 162 | 81 | 44 | 37 | 50,00% |
Walter Nicoletti | Italia | 1 | 1995 | 1996 | 39 | 9 | 17 | 13 | 23,07% |
Ivo Iaconi | Italia | 1 | 1996 | 1997 | 44 | 14 | 14 | 16 | 31,81% |
Giovanni Pagliari | Italia | 1 | 1997 | 1998 | 42 | 16 | 14 | 12 | 38,09% |
Aldo Papagni | Italia | 1 | 1998 | 1998 | 14 | 3 | 4 | 7 | 21,42% |
Andrea Pensabene | Italia | 1 | 1998 | 1999 | 24 | 8 | 9 | 7 | 33,33% |
Pietro Ruisi | Italia | 1 | 1999 | 1999 | 4 | 1 | 1 | 2 | 25,00% |
Massimo Tutrone | Italia | 1 | 1999(int.) | 1 | 0 | 0 | 1 | 0,00% | |
Ezio Capuano | Italia | 1 | 1999 | 2000 | 33 | 7 | 12 | 14 | 21,21% |
Massimiliano Mazzara[Nota 7] | Italia | 4 | 2000 | 2004 | 132 | 47 | 26 | 57 | 35,60% |
Nicola Celano | Italia | 1 | 2005(int.) | 2 | 0 | 1 | 1 | 0,00% | |
Dario Golesano | Italia | 1 | 2004 | 2005 | 36 | 13 | 9 | 14 | 36,11% |
Salvatore Vassallo | Italia | 1 | 2005 | 2005 | 7 | 3 | 0 | 4 | 42,85% |
Cosimo De Feo | Italia | 1 | 2005 | 2006 | 23 | 5 | 6 | 12 | 21,73% |
Tarcisio Catanese[Nota 8] | Italia | 3 | 2006 | 2009 | 96 | 43 | 27 | 26 | 44,79% |
Carmine Pugliese | Italia | 1 | 2009 | 2009 | 7 | 2 | 2 | 3 | 28,57% |
Roberto Boscaglia | Italia | 5 | 2009 | presente | 201 | 97 | 55 | 49 | 48,25% |
- ^ Non sono computate le partite del Campionato 1930-31 e della Coppa Arpinati.
- ^ Dati non disponibili
- ^ I dati del campionato 1938-39 non disponibili.
- ^ Nome dell'allenatore e dati non disponibili.
- ^ Nome dell'allenatore non disponibile.
- ^ Dati non disponibili.
- ^ Non sono computate le partite della Coppa Italia Dilettanti 2000-01 e 2001-02 (fase regionale).
- ^ Non sono computate le partite della Coppa Italia Dilettanti 2007-2008 (fase regionale).
Titoli vinti
Segue l'elenco degli allenatori con i trofei ufficiali vinti alla guida delle squadre trapanesi.
Nome | Lega Pro Prima Divisione | Seconda Divisione | Serie C2 | Serie D | Cam. Interregionale | Cam. Naz. Dilettanti | Totale |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Roberto Boscaglia | 1 (2012-2013) | 1 | |||||
Heinrich Schönfeld | 1 (1931-1932) | 1 | |||||
Ignazio Arcoleo | 1 (1993-1994) | 1 (1992-1993) | 2 | ||||
Aurelio Bongiovanni | 1 (1971-1972) | 1 | |||||
Carlo Orlandi | 1 (1984-1985) | 1 |
Giocatori
Giocatori celebri
Uno dei giocatori più celebri degli ultimi 30 anni è stato sicuramente il fantasista marsalese Antonino Barraco, goleador principe nella storia del Trapani Calcio con 68 reti realizzate tra la Serie D, la C2 e la C1. Altri giocatori che hanno vestito la maglia granata nella massima categoria, Gianpiero Mangiarotti, Bruno Visentin, Paolo Cimpiel, Arrigo Dolso, Giorgio Frezzolini, Giuliano Turatti, Marco Materazzi, Franco Nanni, che vinse lo scudetto con la Lazio, Alessandro Parisi, Natale Picano, Francesco Galeoto, Nicolò Sciacca, Gaetano Vasari, Aldo Firicano, Vincenzo Italiano, Salvatore Gambino, Giacomo Tedesco, José Ignacio Castillo, Antimo Iunco, Maurizio Ciaramitaro, Christian Terlizzi, Michele Ferri.
I campioni del mondo
Elenco dei giocatori che hanno militato nel Trapani e che nella loro carriera hanno vinto il Campionato mondiale di calcio.
Nazionali
Elenco di tutti i giocatori che hanno militato nel Trapani e che nella loro carriera hanno indossato la maglia azzurra della Nazionale italiana.
Giocatori ed allenatori stranieri
|
|
Palmarès
Competizioni nazionali
- 2012-2013 (girone A)
- 1931-1932 (girone siciliano)
- 1993-1994 (girone C)
- 1971-1972 (girone I)
- 1984-1985 (girone M)
- 1992-1993 (girone H)
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati nazionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2º | Serie B | 2 | 2013-2014 | 2014-2015 | 2 |
3º | Prima Divisione | 3 | 1932-1933 | 1934-1935 | 31 |
Serie C | 23 | 1942-1943 | 1977-1978 | ||
Serie C1 | 3 | 1994-1995 | 1996-1997 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2011-2012 | 2012-2013 | ||
4º | Promozione | 2 | 1950-1951 | 1951-1952 | 21 |
IV Serie | 5 | 1952-1953 | 1956-1957 | ||
Campionato Interregionale - 1ª Cat. | 1 | 1957-1958 | |||
Serie D | 2 | 1970-1971 | 1971-1972 | ||
Serie C2 | 10 | 1978-1979 | 1999-2000 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2010-2011 | |||
5º | Serie D | 8 | 1979-1980 | 2009-2010 | 15 |
Campionato Interregionale | 6 | 1981-1982 | 1991-1992 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 1 | 1992-1993 |
Partecipazione ai campionati regionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale | |
---|---|---|---|---|---|---|
1º | II Divisione | 1 | 1931-1932 | 10 | ||
I Divisione | 5 | 1935-1936 | 1945-1946 | |||
Eccellenza | 4 | 2000-2001 | 2007-2008 | |||
2º | III Divisione | 1 | 1930-1931 | 1 | ||
altri campionati | ||||||
Campionato Siciliano | 2 | 1944 | 1945 | 2 |
Bilancio incontri
statistiche 1946-47/2013-14 - stagione regolare | statistiche 1994-95/2013-14 - play-off | statistiche 1994-95/2013-14 - play-out | ||||||||||||||||||
Livello | Categoria | Punti | Partite | Vinte | Paregg. | Perse | Gol fatti | Gol subiti | Partite | Vinte | Paregg. | Perse | Gol fatti | Gol subiti | Partite | Vinte | Paregg. | Perse | Gol fatti | Gol subiti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
B |
Serie B | 57 | 42 | 14 | 13 | 13 | 58 | 55 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
C |
Serie C | 751 | 764 | 250 | 257 | 257 | 708 | 709 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Lega Pro Prima Divisione | 124 | 66 | 35 | 19 | 12 | 117 | 73 | 4 | 0 | 3 | 1 | 4 | 6 | - | - | - | - | - | - | |
Serie C1 | 129 | 102 | 32 | 33 | 37 | 90 | 110 | 2 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | 4 | 1 | 2 | 1 | 3 | 3 | |
Lega Pro Seconda Divisione | 58 | 30 | 17 | 8 | 5 | 45 | 24 | 4 | 2 | 1 | 1 | 7 | 4 | - | - | - | - | - | - | |
Serie C2 | 351 | 340 | 96 | 119 | 125 | 310 | 330 | 2 | 0 | 1 | 1 | 1 | 2 | - | - | - | - | - | - | |
Totale Serie C | 1416 | 1302 | 430 | 436 | 436 | 1270 | 1246 | 12 | 3 | 5 | 4 | 13 | 13 | 4 | 1 | 2 | 1 | 3 | 3 | |
D |
Promozione | 62 | 58 | 23 | 16 | 19 | 83 | 70 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
IV Serie d'Eccellenza | 214 | 190 | 80 | 54 | 56 | 290 | 205 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
Serie D | 434 | 342 | 134 | 88 | 120 | 387 | 350 | - | - | - | - | - | - | 2 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | |
Interregionale | 243 | 188 | 93 | 57 | 38 | 267 | 141 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
Campionato Nazionale Dilettanti | 54 | 34 | 21 | 12 | 1 | 61 | 18 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
Totale Serie D | 1007 | 812 | 351 | 227 | 234 | 1088 | 784 | - | - | - | - | - | - | 2 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | |
E |
Eccellenza | 137 | 92 | 41 | 22 | 29 | 120 | 98 | 2 | 2 | 0 | 0 | 4 | 0 | 3 | 2 | 0 | 1 | 8 | 2 |
Totale | 2617 | 2248 | 836 | 698 | 712 | 2536 | 2183 | 14 | 5 | 5 | 4 | 17 | 13 | 9 | 4 | 2 | 3 | 12 | 6 |
- Statistiche aggiornate al 31 maggio 2014
Partecipazione alle coppe nazionali
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
Coppa Italia | 6 | 1958-1959 | 2014-2015 |
Coppa Italia Semiprofessionisti | 7 | 1972-1973 | 1978-1979 |
Coppa Italia di Serie C | 11 | 1985-1986 | 1999-2000 |
Coppa Italia Lega Pro | 3 | 2010-2011 | 2012-2013 |
Coppa Italia Dilettanti | 5 | 1981-1982 | 1991-1992 |
Coppa Italia Serie D | 6 | 2002-2003 | 2009-2010 |
Bilancio incontri
Competizione | Fase raggiunta | Partite | Vinte | Paregg. | Perse | Gol fatti | Gol subiti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Coppa Italia | Quarto turno | 12 | 6 | 0 | 6 | 21 | 22 | |
Coppa Italia Semiprofessionisti | Quarti di finale | 40 | 11 | 19 | 10 | 38 | 31 | |
Coppa Italia Serie C | Ottavi di finale | 56 | 7 | 20 | 29 | 46 | 56 | |
Coppa Italia Lega Pro | Terzo turno | 11 | 6 | 1 | 4 | 13 | 10 | |
Coppa Italia Dilettanti | Quarto Turno | 23 | 9 | 6 | 8 | 32 | 24 | |
Coppa Italia Serie D | Sedicesimi di finale | 24 | 10 | 5 | 9 | 37 | 31 | |
altre competizioni | ||||||||
Coppa Arpinati | ? | ? | ? | ? | ? | ? | ? |
- Statistiche aggiornate al 30 agosto 2014
Statistiche individuali
Il calciatore che ha realizzato il maggior numero di reti nella storia del Trapani calcio è il marsalese Antonino Barraco.
- 1 - Antonino Barraco 74 reti in 6 stagioni
- 2 - Matteo Mancosu 45 reti in 2 stagioni ( 41 in campionato e 4 nelle coppe)
- 3 - Luigi Soffrido 44 reti in 5 stagioni
- 4 - Aristide Zucchinali 44 reti in 5 stagioni
Tifoseria
Storia
La tifoseria trapanese è organizzata fin dagli anni '70 con vari club, dal Raimondo Massa al Bruno Nardi[32], da Gioventù granata al "Club Guarrato", al CUCN, agli Irriducibili e, in tempi più recenti, agli Ultras Trapani '95. Altri gruppi presenti ad oggi: A.S. Trapani 1905, Quelli del Nord Ultras Trapani, Casual Tp, Vecchio Stile, S.n.t. (Settore Non Tesserato), …Da sempre Guarrato presente. Personaggio storico della tifoseria trapanese è Paolo detto "Pablito il mito".Presente anche nella tifoseria trapanese
Gemellaggi e rivalità
La tifoseria trapanese è stata storicamente gemellata con quella organizzata della Nissa di Caltanissetta e della Turris di Torre del Greco[33]: gemellaggio, quello con i campani solido e sentito, ultraventennale, classico esempio di fratellanza ultras tra due tifoserie, che vanno fiere di un’amicizia che va al di là del calcio. Le due squadre, per varie vicissitudini, da molti anni non s’incontrano[34]. Amicizia anche con la tifoseria del Catania, una delle poche tifoserie in terra sicula con cui vanno d’accordo. Simpatia nata intorno al 1994, poi piano piano diventata amicizia e, infine, vero e proprio gemellaggio, instaurato con gli “Irriducibili Curva Sud Catania”, poi esteso a tutta la tifoseria rossazzurra e granata. Amicizia anche con la tifoseria dell'Avellino, una sorta di gemellaggio, rinnovato in occasione dell’andata della gara di Supercoppa di Lega Pro Avellino-Trapani del maggio 2013.
Il gemellaggio con i tifosi della Nissa, che durava da oltre 20 anni, è stato rotto nel 2008.
La rivalità più sentita dai tifosi del Trapani è sicuramente quella con il Marsala, un derby che si gioca da cento anni - il primo svoltosi nel 1912 - di cui una sessantina nelle categorie semi-professionistiche e professionistiche. Sempre in ambito regionale, molto sentita la rivalità con i tifosi del Siracusa, per un derby sempre sentitissimo sfociato in diversi scontri in passato.
Organico
Rosa
Rosa aggiornata al 30 agosto 2014.[35]
|
|
Staff tecnico
|
Note
- ^ Non esiste alcuna fonte certa sulla data di fondazione dell'US Trapanese. L'anno oggi considerato ufficiale è basato su un articolo della Gazzetta Trapanese che parla dell'istituzione di un'associazione calcistica il 2 aprile, senza esplicitarne il nome. Se oggi si presuppone che tale data e tale articolo si riferisse all'UST, per molti anni in passato si è invece pensato al 1906 come data fondativa.
- ^ sito ufficiale Trapani Calcio Storia del club
- ^ Buratti al Trapani?, in Il Littoriale, 24 maggio 1933, p. 4. URL consultato il 19 luglio 2010.
- ^ Fanelli e Loveri ingaggiati dal Trapani, in Il Littoriale, 14 agosto 1933, p. 2. URL consultato il 19 luglio 2010.
- ^ Il Trapani licenzia l'allenatore, in Il Littoriale, 21 novembre 1933, p. 4. URL consultato il 19 luglio 2010.
- ^ Jerryultrà e Vito Galuppo, Campionato 1935-36, su tifotrapani.altervista.org. URL consultato il 3 giugno 2009.
- ^ Tra il 1940 e il 1943 la città di Trapani subì 27 bombardamenti, su biografiadiunabomba.it. URL consultato il 5 giugno 2009.
- ^ a b Piergiorgio Renna e Amedeo Di Sora, I primi anni del Frosinone, su frosinonecalcio.com. URL consultato il 4 giugno 2009.
- ^ a b Davide Rota, Calciatori ed allenatori ungheresi in Italia, su rsssf.com. URL consultato il 4 giugno 2009.
- ^ Sfogliando l’album dei ricordi, su ilcalcioillustrato.it. URL consultato il 15 giugno 2009.
- ^ Jerryultrà e Vito Galuppo, 1952-53 IV Serie Girone H, su tifotrapani.altervista.org. URL consultato il 4 giugno 2009.
- ^ Campionato 1981/82
- ^ (EN) Roberto Quartarone, Trapani Associazione Sportiva, su rsssf.com, 1º gennaio 2006. URL consultato il 1º giugno 2010.
- ^ Fabio Tartamella, Il Trapani a Frosinone per continuare a stupire, in la Repubblica, 15 agosto 2010, p. XVIII.
- ^ Trapani Avellino 3-1 (dts) – Il Trapani è in Lega Pro
- ^ Il TrapaniCalcio va a “picco”, Spezia in B
- ^ Calcio, Trapani-Virtus Lanciano 1-3
- ^ a b c d e Franco Auci - Storia del Trapani (Prima e Seconda Parte), Arti grafiche Cosentino, Trapani, 2005
- ^ Comincia l'era della "Coppa Lipton", su aquilerosanero.com. URL consultato il 15 giugno 2009.
- ^ Lo Stadio Polisportivo Provinciale
- ^ Stadio Provinciale, consegnati oggi i lavori di illuminazione
- ^ La convenzione per la gestione dello Stadio Trapanicalcio.it
- ^ Centro Sportivo "Roberto Sorrentino"
- ^ CONI Trapani - Impianti Sportivi-Trapani
- ^ Agostino Burgarella
- ^ Fabio Tartamella, Nasce il nuovo Trapani 'Obiettivo serie C', in la Repubblica, 20 luglio 2005, p. 14. URL consultato il 1º giugno 2010.
- ^ Tutti gli allenatori della Storia rosanero
- ^ Massimiliano Mazzara, tecnico del ripescato Trapani, fa le carte al torneo Dilettanti
- ^ Zeman accolto da re a Istanbul
- ^ (EN) Davide Rota, Giocatori ed allenatori brasiliani in Italia, su rsssf.com, 5 novembre 2005. URL consultato il 1º giugno 2010.
- ^ (EN) Davide Rota, Giocatori bulgari in Italia, su rsssf.com, 9 luglio 2001. URL consultato il 1º giugno 2010.
- ^ Il Trapani in fotografia
- ^ Tifoseria - Gemellaggi e rivalità
- ^ Curva Ospiti | I tifosi del… Trapani | PianetaEmpoli :: Official Media Partner Empoli F.C
- ^ Stagione sportiva 2014/2015. La numerazione delle maglie
Bibliografia
- Franco Auci, Cento anni fa 1905, da quel seme: dalle origini alla prima C/2 (1978-79), Arti grafiche Cosentino, Trapani, 2005, ISBN.
- Franco Auci, L’ultimo Trapani. La fusione e la grande illusione: dal 1979-80 al 1999-2000, Arti grafiche Cosentino, Trapani, 2005, ISBN.
- Franco Auci, Per non dimenticare: Il Trapani in fotografia, Anno I, n° 12, Arti grafiche Cosentino, Trapani, 24 ottobre 2002, ISBN.
- VV. AA., Almanacco dello sport Trapanese 1975, Trapani, 1975, ISBN.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Trapanicalcio.it - Sito ufficiale
- (DE, EN, IT) Football Club Trapani 1905, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Raduno cinquant'anni di Calcio Trapani