S.C. Juventus Calcio | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | nero-azzurro |
Dati societari | |
Città | Trapani |
Nazione | Italia |
Confederazione | FIFA |
Federazione | FIGC |
Fondazione | 1930 |
Scioglimento | 1936 |
Stadio | {{{stadio}}} ({{{capienza}}} posti) |
Palmarès | |
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Lo Sport Club Juventus fu una squadra di calcio di Trapani degli anni Trenta, che partecipò ai campionati regionali siciliani in seno alla FIGC, ed è citata dal Football Club Trapani 1905 tra le proprie progenitrici.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione organizzativa del calcio meridionale vede negli anni venti la creazione della Lega Sud attraverso dei Direttorii che tentano di stabilizzare il traballante equilibrio delle società calcistiche imponendo anche fusioni che creassero club calcistici più forti economicamente. Già nel 1929 i campionati regionali furono ulteriormente modificati e gestiti dai Direttori Regionali, campionati ai quali si iscrisse, nel 1930, lo Sport Club Juventus Trapani che ereditò l'attività del foot-ball della AS Trapani. La squadra, "un sodalizio di giovani; un sodalizio a programma abbastanza limitato e modesto", adottò i colori nero-azzurri ed il presidente fu Gaetano Gionfrida, supportato economicamente dal Barone Francesco Adragna, i quali scelsero come allenatore l'austriaco Heinrich Schönfeld. Schönfeld sul finire della carriera (aveva giocato in Serie A e negli Stati Uniti) decise di avviarsi verso la carriera di allenatore applicando le regole del calcio danubiano che allora facevano scuola.
Il club fu iscritto dalla FIGC nell'ultimo gradino della piramide calcistica come tutte le neonate società. Inaspettatamente, già al primo campionato del 1930-1931, disputa una onorevole stagione che permette alla Juventus dei trapanesi (la squadra fu formata prevalentemente da giocatori locali) di disputare, l'anno successivo, il campionato di Seconda divisione per l'avvenuto ripescaggio. Torneo affrontato con una formazione adeguata alla categoria, in cui Schönfeld chiamò a sé Stevan Tommei, Giuseppe Gobetti ed Eligio Nelva, provenienti dalle categorie superiori, che portarono la squadra a vincere il proprio girone ma non a partecipare alle finali promozione, rinunciandovi, ma venendo successivamente ripescata in Prima Divisione per la concomitante rinuncia della U.S. Torrese (la futura Turris).
Nella stagione 1933-1934 arriva un nuovo allenatore, l'aquilano Attilio Buratti[1][2] (perito successivamente nell'incidente ferroviario di Contigliano del 1936), esonerato[3] a metà campionato per far posto al ritorno di Heinrich Schönfeld, salvando la squadra da una sicura retrocessione. La stagione successiva, 1934-35, la Juventus Trapani, guidata nuovamente da Schönfeld, raggiunge un ottimo secondo posto alle spalle della Palmese. L'apporto dell'esperienza di Schönfeld fu decisivo non solo come allenatore ma anche come giocatore, soprattutto all'inizio dell'esperienza siciliana. Nella riformulazione dei campionati nazionali la società trapanese, per problemi finanziari, rinunciò a disputare il nuovo campionato di Serie C 1935-1936 (il secondo posto dell'anno precedente le valse il cambio automatico di categoria) e venne esclusa in favore del Prato[4]; riuscì comunque a seguire il declassamento di categoria e ad iscriversi al campionato di I Divisione 1935-36, disputando una mediocre stagione calcistica prima di sciogliersi.
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria della Sport Club Juventus | |
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Cronologia delle squadre di calcio di Trapani
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Buratti al Trapani?, in Il Littoriale, 24 maggio 1933, p. 4. URL consultato il 19 luglio 2010.
- ^ Fanelli e Loveri ingaggiati dal Trapani, in Il Littoriale, 14 agosto 1933, p. 2. URL consultato il 19 luglio 2010.
- ^ Il Trapani licenzia l'allenatore, in Il Littoriale, 21 novembre 1933, p. 4. URL consultato il 19 luglio 2010.
- ^ Jerryultrà e Vito Galuppo, Campionato 1935-36, su tifotrapani.altervista.org. URL consultato il 3 giugno 2009.