Chantiers de l'Atlantique | |
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Stato | Francia |
Forma societaria | Société anonyme |
Fondazione | 1955 a Saint-Nazaire |
Fondata da | Chantiers de la Loire e Chantiers de Penhoët |
Sede principale | Saint-Nazaire |
Gruppo | Stato francese 84,31% Naval Group 11,7% COFIPME 1,59% Dipendenti 2,4% |
Controllate | "Atlantique Engineering Solutions SAS" (ex "STX France Solutions SAS") |
Persone chiave | Laurent Castaing (direttore generale) |
Settore | costruzioni navali, cantieri navali |
Prodotti | navi, energie marine, servizi |
Fatturato | 1 476 974 K€ (2017) |
Utile netto | 3 806 K€ (2017) |
Dipendenti | 2 290 (2015) |
Slogan | «L'avenir pour Ambition» |
Note | (FR, EN) CHANTIERS DE L'ATLANTIQUE, su infogreffe.fr. |
Sito web | chantiers-atlantique.com |
Gli Chantiers de l'Atlantique (Cantieri dell'Atlantico) sono un'azienda francese attiva nel settore delle costruzioni navali. Si trovano nella città di Saint-Nazaire, lungo l'estuario della Loira, e si sono chiamati Chantiers de l'Atlantique dalla fondazione (nel 1955) al 1976 e poi nuovamente dal 2018, Alstom marine dal 1976 al 2006, Aker Yards France dal 2006 al 2008 e STX France dal 2008 al 2018; tuttavia, nell'uso comune del linguaggio, la denominazione Chantiers de l'Atlantique è stata utilizzata per riferirsi al sito dei cantieri navali sia per il periodo precedente al 1955 sia per il periodo tra il 1976 e il 2018.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione del primo sito industriale a Saint-Nazaire è affidata, dalla Compagnie Générale Transatlantique (dei fratelli Pereire), a John Scott, ingegnere scozzese, all'epoca direttore del cantiere navale Scotts Shipbuilding and Engineering Company di Greenock.[1]
Dal 1862 al 1866 il cantiere si chiama "John Scott & Co.", poi "Chantiers de l'Océan" (1869-1870), poi "Chantiers et Ateliers de Penhouët" (1881-1900) e infine "Société des Chantiers et Ateliers de Saint-Nazaire - Penhoët" (1900-1955).
Nel 1864, il cantiere consegna la sua prima nave, l'Impératrice Eugénie, primo transatlantico a pale di grandi dimensioni per l'epoca.[2]
Altri transatlantici, costruiti dai cantieri di Penhoët per la Compagnie Générale Transatlantique, furono: France, Ville de Brest, La Bretagne, La Champagne, La Touraine, La Savoie, La Provence, Niagara, Rochambeau, France, Paris, Île de France, L'Atlantique, Lafayette, Champlain, Normandie (con ACL) e Ville d'Alger.
Tra le navi militari vi furono: Strasbourg (con ACL), Jean Bart (con ACL), Jeanne d'Arc, Émile Bertin, Georges Leygues e 2 sommergibili della classe Redoutable (Fresnel e Le Conquérant).
Dopo aver creato un cantiere navale a Nantes nel 1881, gli Ateliers et Chantiers de la Loire inaugurano un cantiere a Saint-Nazaire nel 1882.
Tra le navi passeggeri, in questi cantieri, furono realizzati: Laënnec, Albertville 5, Baudouinville, Félix Roussel, Georges Philippar e Aramis.
Tra le navi militari vi furono: France, Lorraine, Strasbourg (con Penhoët), Jean Bart (con Penhoët), Marseillaise e 5 sommergibili della classe Redoutable (Actéon, Achéron, Pégase, Sfax e Casabianca).
I cantieri di Saint-Nazaire sono conosciuti con le seguenti denominazioni: Chantiers de l'Atlantique dal 1955, Alsthom marine (filiale di Alsthom Atlantique) dal 1976, Aker Yards France (filiale di Aker Yards ASA) dal 2006, STX France (filiale di STX Europe) dal 2008 e nuovamente Chantiers de l'Atlantique dal 2018.
Chantiers de l'Atlantique (1955-1976)
[modifica | modifica wikitesto]Durante la seconda guerra mondiale, Saint-Nazaire è un obiettivo strategico degli Alleati, anche a causa della base sommergibili, e quindi i cantieri sono oggetto di ripetuti attacchi aerei, che provocano la distruzione del 45% delle infrastrutture industriali. Dopo la guerra, il tessuto industriale è ricostruito e modernizzato grazie all'aiuto dello Stato, che deve ricostituire la propria flotta civile e commerciale.[3]
Gli Chantiers de l'Atlantique furono fondati nel 1955 attraverso la fusione di Ateliers et Chantiers de la Loire e cantieri di Penhoët, l'azienda iniziò subito a lavorare per conto della Compagnie Générale Transatlantique, costruendo tra le altre navi la SS France, all'epoca la nave passeggeri più lunga del mondo.
Negli anni 1950, le commesse pubbliche cessano, i cantieri si ristrutturano e si riorganizzano verso la produzione in serie di navi, e già dal 1955, le attività sono nuovamente in crescita, con la costruzione di transatlantici, traghetti, navi cargo e petroliere.[4]
Negli anni 1960 e '70, gli ordini per transatlantici e navi militari sono scomparsi, i cantieri si modernizzano e si riorientano verso le petroliere e le metaniere, sempre più grandi.[4]
Dal 1968 al 1978, i cantieri producono petroliere e superpetroliere di più di 400 metri, tra cui spiccano le ULCC Batillus, Bellamya, Pierre Guillaumat e Prairial: ancora oggi esse detengono il record delle navi più grandi mai costruite per stazza e sono in seconda posizione per DWT e lunghezza.
Alstom marine (1976-2006)
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ottobre 1976, solo due mesi dopo l'inizio delle negoziazioni, la fusione tra i Chantiers de l'Atlantique e ALSTHOM è effettiva, dando quindi la nascita al gruppo "Alsthom-Atlantique".[4]
I cantieri navali continuano a soffrire della concorrenza mondiale e della ciclicità delle attività. I dirigenti dei cantieri fanno comunque l'ambiziosa scommessa di ritornare verso il mercato delle navi passeggeri. Questo ritorno è avviato nel 1980 con l'ordine di due piccole navi da crociera gemelle da 600 cabine per la Holland America Line: la Nieuw Amsterdam e la Noordam.[5]
Nel 1963, gli Anciens Chantiers Dubigeon e gli Chantiers réunis Loire Normandie si fondono e creano la Dubigeon-Normandie SA, con stabilimenti a Nantes, Le Grand-Quévilly, Dieppe e Le Havre. Nel 1983, la Dubigeon-Normandie SA è fusa nella divisione di contruzione navale di Alstom. Nel 1987, l'ultimo sito dei Chantiers Dubigeon, a Nantes, chiude, dopo il varo dell'ultima nave, la Bougainville, che sarà poi terminata a Saint-Nazaire.[6][7]
Poi la "svolta" è rappresentata dalla costruzione della Sovereign per la Royal Caribbean Cruise Line, ordinata nel 1985 e costruita in 29 mesi. Nel 1991, è siglato un contratto con Petronas per 5 metaniere, che saranno consegnate tra il 1994 e il 1997.[5]
Nel 1997, i cantieri "Saint-Malo Naval" (situati a Saint-Malo) sono acquistati da Alstom e diventano "Alstom Leroux Naval".[8]
Nel 1998, il gruppo Alsthom, che diventa Alstom (senza l'h), costituisce la divisione "Alstom marine" attorno ai Chantiers de l'Atlantique e ad Alstom Leroux Naval SA (a Lorient).
Nel 2000, i cantieri siglano il contratto con la Cunard Line per la costruzione del transatlantico Queen Mary 2, la nave è consegnata nel 2003 ed, all'epoca della costruzione, era la più lunga e grande nave passeggeri mai costruita.[9]
Nel 2003, Alstom chiude il cantiere di Saint-Malo di "Alstom Leroux Naval" (ex "Saint-Malo Naval"); all'epoca il cantiere non aveva più nuovi ordini di navi da due anni, e svolgeva quindi attività di subappalto nei confronti degli cantieri del gruppo; ai dipendenti è quindi proposto di integrare i cantieri di Saint-Nazaire o di Lorient-Lanester[10][11]
Aker Yards France (2006-2008)
[modifica | modifica wikitesto]Il 4 gennaio 2006, Aker Yards (del gruppo Aker ASA) annuncia l'acquisto da Alstom del 75% di "Alstom marine" e quindi dei cantieri di Saint-Nazaire (Chantiers de l'Atlantique) e dei cantieri di Lorient (Alstom Leroux Naval SA). L'acquisto diventa effettivo il 31 maggio 2016; "Alstom Marine" cambia nome in "Aker Yards SA" e "Alstom Leroux Naval" (ALN) diventa "Aker Yards Lorient SAS", l'insieme per motivi commerciali sarà conosciuto come "Aker Yards France".[12][13][14]
La Aker Yards – quotata alla borsa di Oslo dal 2004 – dispone nel 2007 di 18 cantieri nel mondo, in: Brasile (1), Finlandia (3), Francia (2), Germania (2), Norvegia (6), Romania (2), Vietnam (1) e Ucraina (1), e impiega 20.000 dipendenti.[15]
STX France (2008-2018)
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo 2007, la Aker ASA finisce di vendere completamente la sua partecipazione in Aker Yards, questa è quindi rilevata nel mese di ottobre dalla sudcoreana STX Offshore & Shipbuilding. L'acquisto è completato nel 2008, dopo l'approvazione della Commissione europea[16], e nel novembre dello stesso anno la società è rinominata "STX Europe"[17]; in conseguenza "Aker Yards France" cambia nome in "STX France Cruise SA" (nome commerciale "STX France")[18]; contestualmente lo stato francese acquisisce il 33,34 di "STX France" (ex Aker Yards France, ex Alstom marine), all'epoca le partecipazioni erano le seguenti: STX 50,01%, Stato 33,34% e Alstom 16,65%[19].
Nel marzo 2010, Alstom cede la sua partecipazione in STX France (16,65%) ad STX Europe; gli azionisti di STX France sono quindi STX Europe con il 66,66% e lo Stato francese con il 33,34%.[20]
Negli anni 2010, l'organizzazione è la seguente: STX Offshore & Shipbuilding (filiale di STX Corporation) possiede STX Europe AS, questa possiede il 66,66% di STX France SA (il rimanente 33,34% è dello Stato francese). STX France raggruppa i cantieri di Saint-Nazaire ("STX France Cruise", ex Chantiers de l'Atlantique), i cantieri di Lorient ("STX France Lorient", ex Leroux Naval), "STX France Solutions" e "STX France Cabins.[21]
Nel maggio 2014, STX Europe AS è messa in vendita. Nel giugno 2016 STX Offshore & Shipbuilding è in liquidazione e STX France SA è ufficialmente in vendita.
Nel 2016, i cantieri di Lorient ("STX France Lorient SAS" ex Alstom Leroux Naval) sono acquistati da Kership (una joint venture di Piriou (55%) e Naval Group (45%)); la nuova società assume il nome di "Kership Lorient SASU"; i cantieri sono situati a Lanester sul sito industriale di Rohu.[22][23]
Nel gennaio 2017, Fincantieri è la sola in lizza per acquistare il 66,66% dei cantieri di Saint-Nazaire (il rimanente 33,34% è dello Stato francese)[24]. Ad aprile 2017 un accordo è trovato con la seguente ripartizione: Fincantieri 48%, Stato francese 33%, Naval Group 12% e Fondazione CRTrieste 7% (ovvero 55% in mani italiane e 45% in mani francesi)[25][26]. Nel maggio 2017, Fincantieri firma l'accordo con STX Europe per l'acquisto della maggioranza delle azioni (66,66%) di STX France per 79,5 milioni di euro[27].
Tuttavia questo accordo è rimesso in causa a seguito delle elezioni francesi del 2017. Il nuovo governo, in attesa di trovare un nuovo accordo con la controparte italiana, decide di far valere il suo diritto di prelazione e nazionalizza temporaneamente i cantieri.
Con il decreto nº2017-1196 del 27 luglio 2017 è autorizzato il trasferimento del capitale di STX France allo Stato francese e poi con l'ordinanza del 2 ottobre 2017 è autorizzata da parte dello Stato l'acquisizione del 66,66% del capitale per un importo di 79.550.000 euro. In seguito, con due ordinanze del 17 luglio 2018, lo Stato cede l'11,7% del capitale a Naval Group, il 2,4% ad STX France (in vista di un'ulteriore cessione al fondo comune di investimento aziendale "Atlantique Actionnariat") e l'1,59% alla società COFIPME. Nel luglio 2017 la nazionalizzazione è autorizzata e nell'ottobre dello stesso anno essa diventa effettiva.[28]
Il 27 settembre 2017, al 34º summit bilaterale di Lione, è trovato un nuovo accordo franco-italiano che permette a Fincantieri di entrare nel capitale dei cantieri[29]. Il nuovo accordo (concretizzato il 2 febbraio 2018) prevede una ripartizione al 50% tra Italia e Francia, in particolare: Fincantieri 50%, Stato francese 34,34%, Naval Group 10%, dipendenti 2,40% e COFIPME 3,26%; inoltre, lo stato francese presta a Fincantieri l'1% per 12 anni, conservando però il diritto di recuperarlo in ogni momento; il consiglio di amministrazione sarà composto da 8 membri, 4 nominati dagli italiani (tra cui il Presidente e l'Amministratore Delegato) e 4 nominati dai francesi; il prezzo di acquisto del 50% è pari a 59,7 milioni di euro; inoltre l'accordo fa parte di un più ampio progetto di collaborazione tra Italia e Francia nell'ambito della cantieristica europea, in campo civile e militare.[30]
Nel marzo 2018, la Symphony of the Seas, la più grande nave da crociera realizzata da STX France, lascia Saint-Nazaire per entrare in servizio con Royal Caribbean International. Due anni prima era stata consegnata la nave gemella Harmony of the Seas ed un'altra nave è in ordine per una consegna prevista nel 2021/2022. In 30 anni, STX France ha già consegnato 13 navi alla RCCL (Royal Caribbean International e Celebrity Cruises) e 5 risultano in ordine.[31]
Nell'aprile 2018, è installata la sottostazione elettrica per il parco eolico offshore "Arkona" (P34), nel mar Baltico.
Il 14 giugno 2018, è varata la MSC Bellissima; in quest'occasione è ordinata la 5ª nave della classe Meraviglia; identica alle altre 4 unità della classe, questa unità si distingue per la propulsione a gas naturale, stoccato in forma liquida. La STX France, dal 2003, ha già consegnato 13 navi ad MSC Crociere, 3 navi sono in costruzione, 3 navi sono in ordine (la 5ª nave della classe Meraviglia e 2 navi della nuova classe World) e 2 navi sono in opzione (2 navi della nuova classe World).[32]
Chantiers de l'Atlantique (2018-)
[modifica | modifica wikitesto]Il 17 luglio 2018, "STX France" cambia nome e (ri)diventa "Chantiers de l'Atlantique"[33]. Il 20 luglio, la filiale "STX France Solutions SAS" cambia anch'essa di ragione sociale e assume la nuova denominazione di "Atlantique Engineering Solutions SASU"[34].
Dal luglio 2018, a seguito della cessione di azioni da parte dello Stato, i nuovi azionisti sono: lo Stato francese 84,31%, Naval Group 11,7%, un raggruppamento di aziende locali (COFIPME) 1,59% e STX France (Atlantique Actionnariat) 2,4%.[28]
Il 27 luglio 2018, la Celebrity Edge, lascia i cantieri per la sua prima uscita in mare e la prima campagna di test in mare.
A fine 2018, il progetto di acquisizione, soprattutto a causa di divergenze nei rispettivi governi nazionali, non è ancora entrato in vigore, e anche gli altri accordi tra Fincantieri e Naval Group sono in sospeso a causa del deterioramento delle relazioni tra i due governi. E nel gennaio 2019 la Commissione europea, che in precedenza aveva fatto sapere che questa acquisizione non poneva problemi in termini di concorrenza perché non raggiungeva le soglie fissate dai regolamenti, «ha accolto la domanda presentata dalla Francia e dalla Germania che la invitavano a esaminare alla luce del regolamento sulle concentrazioni la proposta di acquisizione di Chantiers de l'Atlantique da parte di Fincantieri».[35][36]
Stabilimenti
[modifica | modifica wikitesto]Saint-Nazaire
[modifica | modifica wikitesto]Il cantiere navale è situato a Saint-Nazaire nell'estuario della Loira. Esso è situato principalmente su dei terreni sottratti al mare. Esso è su una zona che è ancora fluviale, ma la prossimità dell'oceano Atlantico garantisce una profondità sufficiente, a marea alta, per far uscire delle navi molto grandi. La superficie del cantiere è di circa 100 ha (1,0 km²)[37]. Vi sono installate due gru a portale, una da 1 400 t (installata nel 2014, la più grande in Europa) e una da 700 t. I cantieri utilizzano un bacino di carenaggio di 900 m × 63 m (2 953 ft × 207 ft) [56 700 m² (5,67 ha)] e un bacino d'armamento di 450 m × 95 m (1 476 ft × 312 ft) [42 750 m² (4,275 ha)]. Al 31 dicembre 2016 vi erano impiegati 2.517 effettivi (sul totale dei 2.532 dipendenti).
Tolone
[modifica | modifica wikitesto]I Chantiers de l'Atlantique sono presenti anche a Tolone, presso la base navale, dove svolgono principalmente attività di ingegneria e studi tecnici; al 31 dicembre 2016 vi erano impiegati 15 effettivi.
Lorient
[modifica | modifica wikitesto]La filiale "STX France Lorient" (ex "Alstom Leroux Naval", poi "Kership Lorient" dal 2016) aveva i propri cantieri navali a Lanester nella zona industriale del Rohu. Teoricamente questo cantiere era stato realizzato per produrre navi fino a 100 m di lunghezza e pesanti 2 000 t; tuttavia dal 2015, il sito è utilizzato per la fabbricazione di strutture metalliche a profitto dei Chantiers de l'Atlantique (all'epoca entrambi i cantieri erano parte di STX France) ed è previsto che nel futuro prossimo si continuerà su questa attività di subappalto a profitto di Kership, Piriou, Naval Group o di altri clienti.
Saint Malo
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo aveva, tra il 1997 e il 2003, anche un cantiere navale a Saint Malo (ex "Saint-Malo Naval"), nel quale vi erano impiegati un centinaio di dipendenti. Questo cantiere costruiva diversi tipi di navi: traghetti veloci, navi da crociera, rimorchiatori, navi posaboe, navi da pesca, ecc.[8]
Organizzazione
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Negli anni 2000, l'organizzazione era la seguente:
- "Alstom marine" (divisione di Alstom)
- "Chantiers de l'Atlantique", a Saint-Nazaire, poi "Aker Yards SA"
- "Alstom Leroux Naval" (ALN), a Lorient (e a Saint Malo fino al 2003), poi "Aker Yards Lorient SAS"[38]
- "Chantiers de l'Atlantique", a Saint-Nazaire, poi "Aker Yards SA"
Negli anni 2010, l'organizzazione era la seguente:
- "STX Europe AS" (ex "Aker Yards ASA")[39]
- "STX Finland OY"
- "STX Norway Florø AS"
- "STX OSV Holdings Ltd."
- "STX France Cruise SA" (66,66%), costruzioni navali a Saint-Nazaire, dal 2006[40]
- "STX France Cabins SAS", cabine ed elementi modulari a Montoir-de-Bretagne, 2006-2013[41][42]
- "STX France LNG Technology SAS", ingegneria e studi tecnici a Saint-Nazaire, 2006-2015[43]
- "STX France Lorient SAS", costruzioni navali a Lanester, 2006-2018[44]
- "STX France Solutions SAS", ingegneria e studi tecnici a Saint-Nazaire, dal 2007[34][45]
Dal 2017-2018, l'organizzazione è la seguente:
- Stato francese[28]
Secondo i termini della nazionalizzazione, lo Stato francese ha acquistato il 66,66% di STX France (ovvero 9.525.842 di azioni) per un montante complessivo di 79.550.000 euro (8,351€ per azione). Considerando che lo Stato francese possedeva già il 33,34%, il valore complessivo (del 100%) di STX France era quantificabile in circa 119.337.000 euro. In seguito lo Stato francese ha venduto (ad 8,351€ ad azione): 1.667.359 azioni a Naval Group (11,7%), 342.964 azioni ad STX France/Atlantique Actionnariat (2,4%) ed 227.517 azioni a COFIPME (1,59%); rimanendo quindi in possesso di 12.052.352 azioni (84,31%).[28]
Attività
[modifica | modifica wikitesto]I Chantiers de l'Atlantique (e in precedenza STX France) sono organizzati in 3 business unit:
- BU NAVIRES
- Progettazione e costruzione di navi ad alto valore aggiunto (fino a 400 m di lunghezza e fino a 230.000 tonnellate di stazza), in tre segmenti di mercato: navi passeggeri (navi da crociera e traghetti), navi militari e navi specializzate.
- L'attività dei cantieri sulle navi passeggeri si concentra su due segmenti principali: il primo riguarda le navi di grandi dimensioni (> 140.000 UMS) di tipo «Destination», in pratica delle grandi navi da crociera destinate a navigare su tutti i mari del mondo; il secondo segmento riguarda le navi dette «d'exploration», in pratica delle navi di media dimensione (> 50.000 UMS) e di elevato standing destinate a navigare in zone protette o poco esplorate.
- BU ÉNERGIES MARINES
- Ingegneria e fabbricazione di strutture metalliche complesse per la filiera delle energie marine; presente sui mercati delle fondazioni marine, delle sottostazioni elettriche e delle strutture e sistemi di produzione di energia; sia sui settori del petrolio e del gas (O&G) che delle energie marine rinnovabili (EMR).
- BU SERVICES
- Servizi per operazioni di rinnovamento, modernizzazione, assistenza tecnica e manutenzione delle flotte civili e militari, per garantire il mantenimento in condizioni operative delle navi lungo tutto il loro ciclo di vita.
Navi
[modifica | modifica wikitesto]Dalla sua creazione nel 1861 (al 2001), gli Chantiers de l'Atlantique hanno costruito 288 navi, di cui 86 navi passeggeri[46][47].
Negli anni 1990, Alstom nei Chantiers de l'Atlantique produceva : navi da crociera, traghetti, metaniere, navi ad alta velocità, navi militari, moduli offshore, yacht, rimorchiatori e navi specializzate[48]; mentre presso ALSTOM Leroux Naval produceva navi tra 30 e 140 metri : traghetti veloci (navi ad alta velocità), piccole navi militari, rimorchiatori, piccole navi da crociera, yacht, navi scientifiche e navi specializzate[49].
Dal 1955, presso i Chantiers de l'Atlantique sono stati costruiti:[50]
- Navi passeggeri:
- Navi passeggeri e traghetti veloci
- Navi da ricerca
- Navi di assistenza
- draghe
- rimorchiatori
- piattaforme e moduli offshore e onshore
- Metaniere
- Navi militari
- fregate
- pattugliatori
- navi ausiliarie
- Petroliere
Nelle tabelle seguenti, la data di costruzione (Date of Build) è generalmente quella indicata da Bureau Veritas[51] o DNV GL. I nomi e gli operatori indicati sono quelli "originali": il primo nome della nave ed il primo operatore della nave, nelle note sono riportati eventuali nomi successivi.
Energie marine
[modifica | modifica wikitesto]- 2014: Parco eolico "Westermost Rough" (P33), al largo di Withernsea
- 2018: Sottostazione elettrica per il parco eolico offshore "Rentel" (Q34), al largo del Belgio
- 2018: Sottostazione elettrica per il parco eolico offshore "Arkona" (P34), nel mar Baltico
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ History - Histoire, su stxeurope.com, 27 ottobre 2014. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
- ^ (EN, FR) Our history, su chantiers-atlantique.com.
- ^ 1939-1945: Saint-Nazaire trapped in turmoil, su stxeurope.com, 5 gennaio 2015. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2015).
- ^ a b c From the 50's onwards: A huge program of reorganization and development, su stxeurope.com, 5 novembre 2014. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2014).
- ^ a b In the 80`s: Cruise ships are back, su stxeurope.com, 27 ottobre 2014. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
- ^ (FR) Les chantiers navals nantais et les structures nées de ces chantiers (PDF), su my.yoolib.com. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2016).
- ^ (FR) La fermeture des chantiers navals Dubigeon, su fresques.ina.fr, 3 luglio 1987.
- ^ a b (FR, EN) Chantiers Alstom Leroux naval (1987-2003). Saint-Malo Naval jusqu'en 1997, su bateaux-de-saint-malo.com, 2016.
- ^ 2000’s: Years of diversification, su stxeurope.com, 12 maggio 2014. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
- ^ (FR) Alstom Marine quitte Saint-Malo, su usinenouvelle.com, 12 febbraio 2006.
- ^ (FR) Alstom Marine quitte Saint-Malo, su lesechos.fr, 13 febbraio 2006.
- ^ Merger Case M.4104 : AKER YARDS / CHANTIERS DE L'ATLANTIQUE, su ec.europa.eu, 27 marzo 2006.
- ^ (FR) Les Chantiers de l'Atlantique changent de nom et de président, su meretmarine.com, 23 maggio 2006. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2019).
- ^ (FR) Des Chantiers de l'Atlantique à Aker Yards SA, su usinenouvelle.com, 25 maggio 2006.
- ^ (EN) AKER YARDS ASA IN BRIEF, su akeryards.com, 17 ottobre 2007. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2007).
- ^ Merger Case 4956 : STX / AKER YARDS, su ec.europa.eu, 5 maggio 2008.
- ^ (FR) Aker Yards change de nom et devient STX Europe, su meretmarine.com, 3 novembre 2008. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2018).
- ^ (FR) Les chantiers de Saint-Nazaire deviennent STX France Cruise SA, su meretmarine.com, 5 novembre 2008. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
- ^ (FR) L'Etat prend directement 33.34% du capital des chantiers de Saint-Nazaire, su meretmarine.com, 7 novembre 2008. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
- ^ (FR) Alstom vend à STX ses dernières parts dans les chantiers de Saint-Nazaire, su meretmarine.com, 23 marzo 2010. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
- ^ STX France in Brief - STX FRANCE en bref, su stxeurope.com, 27 ottobre 2014. URL consultato il 15 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
- ^ (FR, EN) KERSHIP choisi pour reprendre le chantier de STX LORIENT à Lanester, su kership.com, 20 maggio 2016.
- ^ (FR, EN) KERSHIP LORIENT s'implante au Rohu, su kership.com, 7 ottobre 2016.
- ^ (IT, EN) Fincantieri preferred bidder nel processo di vendita di STX France, su fincantieri.com, 3 gennaio 2017.
- ^ (IT, EN) Dichiarazione Fincantieri, su fincantieri.com, 6 aprile 2017.
- ^ (IT, EN) Firmato "heads of terms" per STX France, su fincantieri.com, 12 aprile 2017.
- ^ (IT, EN) Fincantieri firma accordo con STX Europe, su fincantieri.com, 19 maggio 2017.
- ^ a b c d e (FR) Décret n° 2017-1196 du 27 juillet 2017 autorisant le transfert de la majorité du capital de la société STX France au secteur public, su legifrance.gouv.fr, 28 luglio 2017.
(FR) Arrêté du 2 octobre 2017 portant autorisation de l'acquisition d'une participation au capital de STX France, su legifrance.gouv.fr, 5 ottobre 2017.
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Bibliografia
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- (FR) Le Figaro, STX : les années mouvementées du dernier constructeur de navires français, su lefigaro.fr, 29 luglio 2017.
- (FR) Les Echos, Les Chantiers de l'Atlantique, un modèle de résilience industrielle, su lesechos.fr, 21 agosto 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Alstom (ex Alstom Atlantique)
- Gran porto marittimo di Nantes-Saint-Nazaire
- Kership Lorient (ex Alstom Leroux Naval, Aker Yards Lorient, STX France Lorient)
- Naval Group (ex DCNS)
- Operazione Chariot
- STX Europe (ex Aker Yards)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chantiers de l'Atlantique
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Sito ufficiale, su chantiers-atlantique.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 127658787 · ISNI (EN) 0000 0001 2154 5374 · BNF (FR) cb12741441d (data) |
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