In matematica, un polinomio si dice irriducibile quando non esistono dei polinomi e tali che con e non invertibili. In caso contrario, il polinomio si dice riducibile.
Se i coefficienti del polinomio sono presi in un campo, i fattori di un polinomio riducibile sono entrambi di grado inferiore e non costanti. Ad esempio
è riducibile.
Se però i coefficienti sono considerati appartenenti ad un anello, questo non è sempre vero: ad esempio il polinomio è ovviamente irriducibile se considerato come polinomio in , mentre è riducibile se considerato su , perché la fattorizzazione non è banale, in quanto l'inverso di , ovvero , non è un numero intero, e quindi non è un elemento invertibile dell'anello dei polinomi a coefficienti interi.
Esempi
[modifica | modifica wikitesto]L'irriducibilità dipende fortemente dalla scelta dell'anello a cui devono appartenere i coefficienti. Ad esempio, il polinomio
è irriducibile se tale anello è quello degli interi, mentre è riducibile se l'anello è il campo dei numeri reali, perché qui si spezza in
Analogamente, il polinomio
è irriducibile sui numeri reali, mentre è riducibile sui numeri complessi, perché si scompone come
Polinomi irriducibili nei vari campi
[modifica | modifica wikitesto]Numeri complessi
[modifica | modifica wikitesto]Per il teorema fondamentale dell'algebra, un polinomio è irriducibile sul campo dei complessi se e solo se ha grado .
Numeri reali
[modifica | modifica wikitesto]I polinomi irriducibili sul campo dei reali sono precisamente:
- i polinomi di primo grado;
- i polinomi di secondo grado con delta minore di zero.
Quindi ogni polinomio a coefficienti reali è il prodotto di alcuni polinomi di questi due tipi. Questo deriva dal fatto che se un numero complesso è uno zero di un polinomio, allora anche il suo complesso coniugato è soluzione, e il prodotto dei fattori
è formato da numeri reali.
Numeri razionali
[modifica | modifica wikitesto]Sul campo dei numeri razionali, esistono polinomi irriducibili di qualsiasi grado, ma non esiste nessun criterio generale per determinare se un polinomio sia irriducibile o meno. Esistono tuttavia vari metodi che possono dare o meno risultati; generalmente il primo passo è trasformare il polinomio originario in un polinomio a coefficienti interi, moltiplicandolo per il minimo comune multiplo dei denominatori. L'operazione è lecita grazie al lemma di Gauss, che garantisce che il polinomio originale è irriducibile se e solo se lo è il trasformato (a meno di fattori costanti, che sono irriducibili su ma invertibili in ). Dopo si possono provare varie strade:
- Cercare radici razionali; per il teorema delle radici razionali il loro numeratore deve dividere , mentre il denominatore deve dividere il coefficiente direttore. L'insieme dei valori possibili è così limitato; se uno di questi è una radice, allora il polinomio è sicuramente riducibile.
Se un polinomio non ammette radici razionali, non vuol dire sempre che è irriducibile su : ciò vale se e solo se il grado del polinomio è minore o uguale a tre.
- Tentare di applicare il criterio di Eisenstein.
- Considerare il polinomio in , con primo tale che
In particolare vale che se il polinomio è irriducibile in allora lo è anche in . Ma non vale il viceversa.
Irriducibilità assoluta
[modifica | modifica wikitesto]un polinomio multivariato definito sui numeri razionali si definisce assolutamente irriducibile se è irriducibile sul campo complesso.[1][2][3] Per esempio è assolutamente irriducibile; invece pur essendo irriducibile sugli interi e sui reali, è riducibile sui numeri complessi come e quindi non è assolutamente irriducibile.
Più in generale, un polinomio definito su un campo è assolutamente irriducibile se è irriducibile su ogni estensione algebrica di [4] e un insieme algebrico affine definito da equazioni con coefficienti in un campo è assolutamente irriducibile se non è l'unione di due insiemi algebrici definiti da equazioni in un'estensione algebricamente chiusa di In altre parole, un insieme algebrico assolutamente irriducibile è sinonimo di una varietà algebrica, [5] che sottolinea che i coefficienti delle equazioni che lo definiscono possono non appartenere a un campo algebricamente chiuso.
Il concetto di irriducibilità assoluta viene applicato, con lo stesso significato, anche alle rappresentazioni lineari di gruppi algebrici.
In tutti i casi, essere assolutamente irriducibili equivale ad essere irriducibili sulla chiusura algebrica del campo base.
Esempi di irriducibilità assoluta
[modifica | modifica wikitesto]- Un polinomio univariato di grado maggiore o uguale a 2 non è mai assolutamente irriducibile, a causa del teorema fondamentale dell'algebra.
- La rappresentazione bidimensionale irriducibile del gruppo simmetrico di ordine 6, originariamente definito sul campo dei numeri razionali, è assolutamente irriducibile.
- La rappresentazione del gruppo circolare delle rotazioni nel piano è irriducibile (sul campo dei numeri reali), ma non è assolutamente irriducibile. Dopo aver esteso il campo a numeri complessi, si divide in due componenti irriducibili. Questo è prevedibile, poiché il gruppo circolare è commutativo ed è noto che tutte le rappresentazioni irriducibili di gruppi commutativi su un campo algebricamente chiuso sono unidimensionali.
- La "vera" varietà algebrica definita dall'equazione
- è assolutamente irriducibile.[3] È il cerchio ordinario sui reali e rimane una sezione conica irriducibile sul campo dei numeri complessi. L'irriducibilità assoluta vale più generalmente su qualsiasi campo non di caratteristica due. In caratteristica due, l'equazione è equivalente a Quindi definisce la retta doppia che è uno schema non ridotto.
- La varietà algebrica data dall'equazione
- non è assolutamente irriducibile. In effetti, il membro sinistro può essere scomposto come
- dove è una radice quadrata di −1. Pertanto, questa varietà algebrica è costituita da due linee che si intersecano all'origine e non è assolutamente irriducibile. Ciò vale già sul campo base se è un quadrato, oppure vale sull'estensione quadratica ottenuta mediante l'aggiunta di
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pure and Applied Mathematics, vol. 20, 1986, ISBN 9780080873329, https://books.google.com/books?id=njgVUjjO-EAC&pg=PA10. .
- ^ 2003, ISBN 9783540654667, https://books.google.com/books?id=Pnlxei_XfFQC&pg=PA26. .
- ^ a b 2nd, 2004, ISBN 9780203494455, https://books.google.com/books?id=9IFMCsQJyscC&pg=SA8-PA17. .
- ^ Monographs in Contemporary Mathematics, 1994, ISBN 9780306110368, https://books.google.com/books?id=PI66sVXDp7UC&pg=PA53. .
- ^ 2009, ISBN 9781400831302, https://books.google.com/books?id=utDJWUVogZ4C&pg=PA47. .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Polinomio irriducibile, in Enciclopedia della Matematica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.
- (EN) Opere riguardanti Irreducible polynomials, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Eric W. Weisstein, Irreducible Polynomial, su MathWorld, Wolfram Research.
- (EN) Irreducible polynomial, su Encyclopaedia of Mathematics, Springer e European Mathematical Society.