Carpi (Chèrp in dialetto carpigiano) è un comune italiano di 72 925 abitanti[2] della provincia di Modena in Emilia-Romagna.
Il comune, il più popoloso della provincia dopo il capoluogo e undicesimo della regione Emilia-Romagna, è sede principale dell'Unione delle Terre d'Argine, insieme ai comuni di Soliera, Novi di Modena e Campogalliano. Nella frazione di Fossoli è situato il Campo di Fossoli, un campo di concentramento utilizzato durante il periodo nazifascista.[5]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Carpi appartiene alla pianura modenese. Il capoluogo è situato a circa 20 chilometri a nord-ovest da Modena.
Secondo i dati della stazione meteorologica di Modena gode del tipico clima temperato continentale della pianura padana e delle medie latitudini, con inverno moderatamente rigido, con poche precipitazioni e con frequenti giornate di nebbia; mentre l'estate è calda ed afosa, specialmente nei mesi di luglio e agosto, con temperature che possono salire oltre i 35 °C e con precipitazioni a carattere temporalesco. La primavera e l'autunno sono generalmente piovosi e umidi, con clima più mite.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondazione
[modifica | modifica wikitesto]Sembra del tutto priva di fondamento la leggenda che vorrebbe la fondazione di Carpi legata al re dei longobardi Astolfo. Questi avrebbe infatti fondato sia la città sia la pieve per onorare un suo voto dopo aver ritrovato un suo falcone.[6] E allo stesso modo sembra infondata l'origine della città legata ad un esodo di popolazioni dai Balcani, quella dei Carpi. L'unico punto che sembra confermato storicamente è quello relativo al carpino sul quale il re avrebbe ritrovato il falcone, ma solo per il nome, perché il toponimo Carpi deve essere in realtà collegato alla situazione del paesaggio padano, all'epoca ricco di boschi caratterizzati da alberi di alto fusto, e tra questi moltissimi esemplari di carpino.[5]
Carpi quindi fu un borgo medievale di origine preistorica (civiltà villanoviana) rifondato, probabilmente come roccaforte (castrum Carpi), nell'Alto Medioevo.[5]
Signoria di Carpi
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal XIV secolo, dal 1336 al 1527 fu sede della Signoria di Carpi[7] e poi contea dei Pio[8], quando l'imperatore Carlo V la tolse ad Alberto III. Nel 1530 la contea, divenuta principato nel 1535, viene infeudata ai domini estensi. Nel 1779 fu eretta a sede diocesana.[9][10]
XX secolo
[modifica | modifica wikitesto]Durante la seconda guerra mondiale, a partire dal 1942, nella frazione di Fossoli fu attivo un campo di prigionia e concentramento. Da qui numerosi internati furono deportati verso i campi di sterminio in Germania.[11] In seguito è divenuto memoriale e museo della seconda guerra mondiale. Il Comune di Carpi ha inoltre allestito il Museo-monumento al deportato politico e razziale per ricordare quel periodo storico ed organizza regolarmente numerose manifestazioni in memoria dell'olocausto.[12]
Durante la guerra di Liberazione la città ed il territorio comunale furono teatro di alcune sanguinose stragi compiute dai fascisti contro i partigiani e la popolazione civile, come l'eccidio di piazza dei Martiri (16 vittime) e l'eccidio di Quartirolo (32 vittime). Carpi venne decorata per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante il conflitto, che procurò molti lutti nella popolazione. Nell'opera di soccorso ai perseguitati e agli ebrei si distinse ad esempio Odoardo Focherini che venne deportato a sua volta nel campo di concentramento di Hersbruck dove morì.[13]. Medaglia d'oro dell'Unione delle Comunità Israelitiche Italiane nel 1955, Giusto tra le nazioni a Yad Vashem nel 1969, Focherini è stato ricordato nel 2006, nel centenario della sua nascita, con importanti manifestazioni con ospiti internazionali[14] Fu beatificato dalla Chiesa il 15 giugno 2013.
Il campo di Fossoli fu la prima sede dell'iniziativa di don Zeno Saltini a favore degli orfani di guerra e dei diseredati che poi portarono alla comunità di Nomadelfia.[15]
Carpi è stata colpita dal terremoto dell'Emilia del 2012, con seri danni in tutto il centro storico, in particolare al patrimonio artistico. Sono state lesionate seriamente numerose chiese tra le quali il Duomo, San Nicolò, San Francesco, la chiesa della Sagra, e poi la curia vescovile ed il teatro comunale. I danni alle abitazioni sono invece risultati abbastanza limitati.[16]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma di Carpi è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 14 gennaio 1926.[17]
«D'argento, al carpino sradicato e sormontato da un falco ad ali aperte, il tutto al naturale.»
Nello stemma è rappresentata la leggenda del falcone da caccia del re Astolfo che si sarebbe posato su un albero di carpine, interpretandolo come un segno divino il re decise di erigere in quel luogo una cappella, primo nucleo della chiesa di Santa Maria in Castello intorno alla quale si sarebbe sviluppata la città.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]La città di Carpi è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia d'oro al merito civile e della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:
— Roma, 9 novembre 2005[18]
Nobiltà civica
[modifica | modifica wikitesto]La città godette di una propria nobiltà civica documentata da un libro d'oro della nobiltà conservato negli archivi comunali. La Consulta araldica del Regno d'Italia riconobbe la nobiltà civica della città di Carpi inserendone diverse famiglie nel libro d'oro della nobiltà italiana col titolo di Nobile di Carpi. Non sembrano aver fondamento le asserzioni relative ad una nobiltà civica carpigiana antecedente l'arrivo degli Este ma secondo le conclusioni di un congresso italo-spagnolo tenutosi a Roma nel 1958 e che approfondì i temi attinenti la storia comunale i titoli di patrizio riferiti in particolare a Mirandola, Carpi, Finale Emilia e Correggio vennero per un certo periodo usati impropriamente, dedotti per analogia, mentre, a partire dal 1738, la situazione mutò e tale nobiltà civica venne riconosciuta.[20]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Chiese
[modifica | modifica wikitesto]- Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, duomo di Carpi e basilica minore dal 1979. La sua costruzione iniziò nel XVI secolo e terminò tre secoli più tardi. Venne pesantemente danneggiata dal terremoto dell'Emilia del 2012 ed è stata riaperta al culto nel 2017, dopo lunghi lavori di restauro.[21]
- Chiesa di Santa Maria in Castello, detta la Sagra, si trova in piazzale Re Astolfo. l'antica pieve fu fondata in epoca longobarda e arricchita in seguito con affreschi e marmi. La facciata fu realizzata nel rinascimento da Baldassarre Peruzzi e comprese anche elementi provenienti da un altro edificio religioso fra i quali alcuni lavori della scuola dell'Antelami. Accanto alla pieve c'è il suo alto campanile.
- Chiesa patronale di San Bernardino da Siena.
- Chiesa di Santa Chiara in corso Fanti che conserva all'interno il corpo di Camilla Pio di Savoia, fondatrice nel 1500 dell'annesso monastero delle Clarisse.
- Chiesa del Santissimo Crocifisso (detta del Cristo o dell'Adorazione), unica chiesa di architettura barocca in città.
- Chiesa di San Nicolò con i suoi chiostri, bell'esempio di architettura cinquecentesca.
- Chiesa di Sant'Ignazio, attigua al seminario vescovile e sede del museo diocesano di Carpi
- Chiesa di San Francesco d'Assisi, già esistente a partire dal XIII secolo.
- Chiesa di Santa Croce nella frazione di Santa Croce.
- Chiesa di Sant'Agata Vergine e Martire a Cibeno Pile
- Chiesa di Santa Giulia a Migliarina
- Ex Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Sinagoghe
[modifica | modifica wikitesto]Sinagoga di Carpi, in via Rovighi, un tempo zona del ghetto, chiusa al culto agli inizi del XX secolo che è divenuta sede della Fondazione Fossoli. Al suo interno si conservano pregevoli architetture e alcuni arredi.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Piazza dei Martiri, chiusa sul lato occidentale da un unico lungo portico di 53 colonne e dal lato settentrionale dalla basilica cattedrale di Santa Maria Assunta comprende molti edifici monumentali.
- Portici: il più noto è il portico del Grano di corso Alberto Pio, terminanti in piazza Garibaldi. In piazza Martiri invece è il Portico Lungo (52 arcate, stile rinascimentale). Notevole anche il portico di San Nicolò, che si prolunga dall'antico convento francescano per buona parte di via Berengario.
- Le porte e le mura, abbattute all'inizio del XX secolo. Al posto del tracciato delle mura sono stati aperti dei viali di scorrimento e in luogo delle porte dei piazzali. Tra le più celebri si ricordano Barriera Fanti (ora piazzale Dante Alighieri), Porta Modena (piazzale Ramazzini) e Porta Mantova (piazzale Marconi).
- Teatro comunale, neoclassico
- Auditorium San Rocco
- Palazzo Foresti, visitabile solo da qualche anno. Conserva numerosi quadri dell'Ottocento e del Novecento, inclusi anche dipinti di alcuni macchiaioli.
- Torre Stoffi, di inizio XVI, in località Gargallo di Carpi, costruita dai Pio, signori di Carpi, come opera di sorveglianza e difesa presso il Canale di Carpi, a ridosso del confine con la piccola signoria Estense di San Martino, ebbe una breve stagione come opera militare.
- Torre Spuntona presenti nella località di Budrione, avamposto difensivo
- Corte di Fossoli, tipica corte rustica che aveva un ruolo di vera e propria azienda agricola, tipica emiliana.
- Casino di Caccia Pio di Savoia, del XVI secolo.
- Casa Rebecchi, del XVII secolo con bassorilievi creati dallo scultore Ercole Caleffi compreso un portone in bronzo recante lo stemma della nobile famiglia Rebecchi.[22]
- Dopo i lavori iniziati nel 2005 il centro storico di Carpi è stato ristrutturato. La maggior parte delle colonne sono state ristuccate mentre corso Alberto Pio e corso Fanti, le vie che rispettivamente congiungono piazza Martiri a piazza Garibaldi (piazzetta), e sempre piazza Martiri al parco comunale sono state completamente rinnovate con un nuovo pavimento di pietra bianca, piante, panchine e lampioni.
Nel 2008, a cent'anni dalla squalifica di Dorando Pietri nella maratona delle olimpiadi londinesi del 1908, è stata inaugurata una statua dedicata all'atleta.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Castello dei Pio. Si affaccia sul lato orientale della piazza ed è un insieme di edifici costruiti in tempi diversi. La torre merlata di Passerino Bonaccolsi è medievale, mentre sono rinascimentali l'Uccelliera, la lunga facciata e il torrione di Galasso Pio all'estremità sinistra. La torre dell'orologio è successiva. All'interno è notevole la cappella, con affreschi di Bernardino Loschi e Vincenzo Catena.
- Castelvecchio, in piazzale Re Astolfo, dedicato al celebre sovrano longobardo.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[23]
Il comune di Carpi ha raggiunto i 71 709 abitanti (71 709 all'aprile 2019 secondo i dati dell'anagrafe cittadina)[24], anche grazie all'immigrazione, proveniente in particolare dai paesi dell'est Europa, dal Nordafrica e dal Subcontinente indiano.
L'evoluzione demografica ha comportato una intensa espansione edilizia, che ha da poco portato i confini abitati di Carpi (escluse le frazioni) oltre la tangenziale Bruno Losi e la ferrovia.
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2018 gli stranieri residenti nel comune erano 10 290, ovvero il 14,32% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[25]:
- Pakistan, 2 330
- Romania, 1 220
- Cina, 1 211
- Tunisia, 772
- Moldavia, 730
- Marocco, 721
- Ucraina, 499
- India, 390
- Ghana, 313
- Albania, 248
Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]- Sagra dell'Invenzione della Santa Croce, che si svolge annualmente presso il santuario della Madonna dell'Aiuto nella frazione di Santa Croce.[26]
- Sagra dell'Assunta, dal 1516 il 15 di agosto. La processione è dedicata alla titolare della basilica cattedrale di Carpi.[27]
- Mostardino è la maschera tradizionale di Carpi. Il nome potrebbe derivare da una particolare mostarda (la mostarda fina) e sia il personaggio sia la conserva alimentare sarebbero state ricordate da Francesco Guicciardini già nel XVI secolo.[28]
- Giostra Balsamica, disfida tra produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena dei quartieri e delle ville del carpigiano che si svolge annualmente in Ottobre [29]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Musei del Castello dei Pio comprendente le sezioni Museo del palazzo, Museo della città, l'Archivio storico comunale e il Castello dei ragazzi
- Polo della Fondazione Fossoli: comprendente il Museo Monumento al deportato, l'area dell'ex campo di concentramento di Fossoli e la ex-sinagoga di via Rovighi
- Museo diocesano "Cardinale Rodolfo Pio di Savoia" all'interno della Chiesa di Sant'Ignazio.
Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]La Biblioteca multimediale Arturo Loria è stata inaugurata il 10 novembre 2007 accanto al Palazzo dei Pio, dove un tempo sorgeva la Manifattura di cappelli di paglia di Aristide Loria; nasce dalla fusione di tre edifici antestanti, la Biblioteca comunale, la Videoteca e la Fonoteca. Al suo interno vi è un auditorium per conferenze, seminari, esposizioni e riunioni.[30]
Scuole
[modifica | modifica wikitesto]Carpi è sede di quattro scuole secondarie di secondo grado statali e di un centro di formazione professionale accreditato per l'obbligo formativo.
Università
[modifica | modifica wikitesto]Dal 2023 è presente una sede del Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari" dell'Università di Modena e Reggio Emilia presso il nuovo polo tecnologico.[31]
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]- Sagra di San Bernardino. Si tiene da circa 500 anni onore del patrono Bernardino da Siena attorno al 20 maggio.[32]
- Festivalfilosofia, dal 2001, un importante convegno a livello internazionale su vari temi filosofici, che ha anche come altre sedi le città di Modena e Sassuolo.
- Festa del racconto e premio letterario Arturo Loria.[33]
- VIE Scena Contemporanea Festival, dal 2005, in autunno.
- Biennale di Xilografia contemporanea, dal 1982 presso Palazzo Pio.[34]
Media
[modifica | modifica wikitesto]Radio
[modifica | modifica wikitesto]- Radio Bruno, emittente radiofonica privata locale. Fondata nel maggio del 1976, trasmette su tutto il territorio di Emilia-Romagna e Toscana, e in alcune province limitrofe di altre regioni (Mantova, Verona, Pesaro e Urbino e La Spezia).
- Web Radio 5.9,[35] emittente nata a Cavezzo dopo il terremoto dell'Emilia del 2012 che si è fatta conoscere nelle cronache nazionali grazie alla serie televisiva Radio Emilia 5.9 - La mia vita dopo il terremoto[36] trasmessa su MTV dal 14 gennaio 2013. Dal 2016 ha inaugurato la propria sede a Carpi[37][38][39].
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Quartieri
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio della città non è suddiviso ufficialmente in quartieri, tuttavia alcune zone sono storicamente definite. La zona del centro storico all'interno delle mura viene considerata unitaria ma è suddivisa dai toponimi ancora in vigore. Le zone di espansione residenziale prendono invece il nome da frazioni e località inglobate nel tessuto urbano (Quartirolo, Due Ponti, Cibeno) oppure dai nomi delle vie principali all'interno di essi.
- Centro storico: Borgofortino – Terranova (San Rocco) - Borgogioioso – Passo dei Cappuccini - Contrada San Francesco
- Nord e ovest: Remesina – Cibeno Pile – Osteriola – Pezzana.
- Sud ed est: Due Ponti – Quartirolo – Nazioni – Bollitora – Morbidina.
Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Budrione, Cortile, Fossoli, Gargallo, Cantone, Migliarina, Santa Croce, San Marino e San Martino Secchia
Economia
[modifica | modifica wikitesto]L'economia del territorio almeno sino alla metà del XIX secolo è rimasta legata all'agricoltura che si è poco a poco integrata con una fiorente attività manifatturiera. In particolare, in questo secondo caso, si è trattato sia dell'artigianato artistico della lavorazione della scagliola sia del trattamento del truciolo per ricavarne cappelli. Tali caratteristiche resero a lungo importante la zona carpigiana in tutta la provincia di Modena.[5]
Già a partire dall'inizio del XX secolo Carpi iniziò a farsi conoscere in alcuni settori particolari della produzione agroalimentare, come il lattiero-caseario e il vitivinicolo. Nel secondo dopoguerra la città entrò in un settore nel quale sino ad allora era rimasta assente, quello del tessile e dell'abbigliamento, e divenne nota per le sue numerosissime piccole attività legate alla maglieria.
Come Biella, Treviso e Prato divenne parte dell'industria dell'abbigliamento made in Italy e pioniera di queste attività fu l'imprenditrice Maria Bigarelli.[40] Le aziende più note nel settore sono Blumarine, Liu Jo, Gaudì, Denny Rose e Twin-Set.
In anni più recenti il settore tessile entrò in crisi a causa della concorrenza dei paesi dell'est europeo e dell'Asia.
A Migliarina di Carpi ha sede la Goldoni spa, importante azienda di macchine agricole. Rivestono ancora una certa importanza i laboratori di intrecciatori di vimini, di giunchi e di lavorazione del truciolo.[41]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è servito dall'autostrada A22 Modena-Brennero e dispone di una propria uscita, localizzata a sud della città.
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]A Carpi c'è la stazione ferroviaria, sulla ferrovia Mantova-Modena, situata in piazza della Stazione, nella zona est della città.
Mobilità urbana
[modifica | modifica wikitesto]Il trasporto pubblico urbano del comune di Carpi è gestito dalla SETA.
Il territorio urbano è servito da 4 linee (blu, gialla, verde e rossa) che circolano dalle 6.30 alle 19.30 circa con frequenza di 30 minuti i giorni feriali e 60 minuti il sabato pomeriggio. Il servizio non è attivo nei giorni festivi. Vicino al polo scolastico di via Peruzzi è presente l'autostazione, terminal delle linee che servono le frazioni, l'area della Bassa modenese, Soliera e Modena e la provincia di Reggio Emilia.
Aeroporti
[modifica | modifica wikitesto]Nella frazione di Budrione è presente un piccolo aeroporto.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei sindaci
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]La Città di Carpi è gemellata con
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Il Giro d'Italia ha fatto tappa a Carpi tre volte.
- Il 28 maggio 1998 la 12ª tappa del Giro d'Italia 1998 si è conclusa a Carpi con la vittoria del francese Laurent Roux.
- Il 22 maggio 2008 la 12ª tappa del Giro d'Italia 2008 si è conclusa a Carpi con la vittoria in volata di Daniele Bennati.
- Il 29 maggio 2019 l'11ª tappa del Giro d'Italia 2019 è partita da Carpi e si è conclusa a Novi Ligure con la vittoria in volata dell'australiano Caleb Ewan.
Dal 1988 al 2016 ogni anno, la terza domenica di ottobre, a Carpi fu allestito il traguardo della Maratona d'Italia – Memorial Enzo Ferrari.
La squadra calcistica cittadina è l'A.C. Carpi, che nella stagione 2015-16 ha militato in Serie A[44].
La Pallamano Carpi 2019 milita in Serie A.
L'Universal Volley Modena è stata una società pallavolistica femminile di Modena fondata a Carpi.
L'Universal Pallavolo Carpi, è una società di pallavolo maschile, che disputa il campionato di serie B.
La squadra di pallacanestro cittadina è la Polisportiva Nazareno, con la prima squadra maschile che milita in Promozione, mentre la prima squadra femminile milita in Serie C. La Polisportiva dispone anche di un ampio settore giovanile. Ѐ inoltre presente anche il Carpine Basket 2015 militante anch'esso in Promozione.
Il Rugby Carpi partecipa al campionato di rugby federale, serie C.
Il Baseball Carpi A.S.D. partecipa al campionato di baseball federale, serie C1.
L'ASD Velosport Carpi partecipa al campionato di tennistavolo in serie C1.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comune di Carpi - Statuto
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 6 maggio 2024. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b c d Cittàdascoprire, pp. 341-347.
- ^ Re Astolfo, il volto e la leggenda, su voce.it. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Pio di Carpi, su treccani.it. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Pio di Carpi, su sapere.it. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Pio di Savoia, famiglia (sec. XII - sec. XX?), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Storia di Carpi – Volume II, su fondazionecrcarpi.it. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Campo di Fossoli, su fondazionefossoli.org. URL consultato il 30 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2021).
- ^ Museo monumento al deportato, su palazzodeipio.it. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Focherini Sig. Odoardo quirinale.it
- ^ [Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45 (Mondadori: Milano 2006), pp.129-30.]
- ^ Antonio Saltini, Don Zeno, il sovversivo di Dio, Il Fiorino, Modena (2003) ISBN 978-88-7549-015-7
- ^ Serena Arbizzi, Il centro storico di Carpi prova a riaprire, su gazzettadimodena.gelocal.it, Gruppo Editoriale L'Espresso, 8 giugno 2012. URL consultato il 5 ottobre 2015.
- ^ a b Carpi, su Archivio Centrale dello Stato - Ufficio araldico - Fascicoli comunali.
- ^ Comune di Carpi, su quirinale.it.
- ^ a b Istituzioni Decorate di Medaglia d'Argento al Valor Militare, su istitutonastroazzurro.it.
- ^ Asociación de Hidalgos, p. 310.
- ^ L'abbraccio della città di Carpi al Duomo rinato - Cronaca - Gazzetta di Modena, in Gazzetta di Modena, 25 marzo 2017. URL consultato il 28 marzo 2017.
- ^ Notizie de pittori e scultori, Girolamo Tiraboschi, pp. 132.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ "Carpicittà" dell'aprile 2019
- ^ Popolazione straniera residente nel comune di Carpi al 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 26 ottobre 2019.
- ^ Sagra dell’Invenzione della Santa Croce, su diocesicarpi.it. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Comune di Carpi - Sagra dell'Assunta, su comune.carpi.mo.it. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Mostardino, su comune.carpi.mo.it. URL consultato il 30 novembre 2020.
- ^ Giostra Balsamica, su giostrabalsamica.com. URL consultato il 20 dicembre 2023.
- ^ Biblioteca Multimediale Arturo Loria·
- ^ Magazine Unimore, su www.magazine.unimore.it. URL consultato il 10 febbraio 2024.
- ^ Festa di San Bernardino da Siena, patrono di Carpi, su vaticano.com. URL consultato il 27 maggio 2020.
- ^ Carpi, Campogalliano, Novi di Modena, Soliera. festa del racconto (PDF), su festadelracconto.it. URL consultato il 27 maggio 2020.
- ^ Picasso, Kirchner, Chagall XIX Biennale di Xilografia contemporanea. Dal 13 settembre 2019 al 6 gennaio 2020. Musei di Palazzo Pio, su fondazionecrcarpi.it. URL consultato il 27 maggio 2020.
- ^ Radio 5.9: dalle macerie un’occasione per i giovani - Cronaca - Gazzetta di Mantova, su gazzettadimantova.gelocal.it, 29 marzo 2016. URL consultato il 24 giugno 2016.
- ^ Radio Emilia 5.9 in streaming su MTV.it. URL consultato il 24 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2016).
- ^ Web Radio 5.9 arriva a Carpi, su temponews.it. URL consultato il 12 maggio 2018.
- ^ Nuova sede per la radio della Bassa: Web Radio 5.9 si sposta a Carpi - Cronaca - Gazzetta di Mantova, in Gazzetta di Mantova, 14 giugno 2016. URL consultato il 12 maggio 2018.
- ^ Web Radio 5.9 esce dai container, presto una nuova inaugurazione, su modenatoday.it. URL consultato il 24 giugno 2016.
- ^ Maria Bigarelli, su SAN - Archivi d'impresa. URL consultato l'11 dicembre 2017.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, pp. 4–6.
- ^ modenatoday.it, https://www.modenatoday.it/social/wernigerode-citta-gemella-carpi.html .
- ^ comune.carpi.mo.it, https://www.comune.carpi.mo.it/comunicazione/comunicati-stampa-carpi/10857-affari-istituzionali/94812-carpi-adottera-boyarka-una-cittadina-vicina-a-kiev .
- ^ Il Carpi è in serie A! Promozione storica. Archiviato il 6 luglio 2015 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Touring Club Italiano, Guida d'Italia:Emilia Romagna, Milano, Touring Club Italiano, 1991, ISBN 88-365-0010-2, SBN IT\ICCU\RAV\0008942.
- Giovanni Corbella (a cura di), Città da scoprire 1. Italia settentrionale. Guida ai centri minori, Milano, Touring Club Italiano, 1983, OCLC 866081124.
- Asociación de Hidalgos a Fuero de España, Ponencias, comunicaciones y conclusiones del I Congreso Italo-Español de Historia Municipal y de la V Asamblea de la Asociación de Hidalgos : Roma, 5 al 10 de octubre de 1958, Madrid, Ediciones Hidalguía, Instituto Luis de Salazar y Castro, 1958, OCLC 12808928.
- Dante Colli, Alfonso Garuti e Romano Pelloni, Piccole Capitali Padane, Modena, Artioli Editore, 1996, ISBN 88-7792-048-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Diocesi di Carpi
- Oasi La Francesa
- Carpi Football Club 1909
- Rifugio Città di Carpi
- Stazione di Carpi
- Maratona d'Italia
- Signoria di Carpi
- Dorando Pietri
- Sandro Cabassi
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carpi
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Carpi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.carpi.mo.it.
- (EN) Carpi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134872016 · SBN MODL000643 · LCCN (EN) n81003074 · BNF (FR) cb11966136t (data) · J9U (EN, HE) 987007566729305171 |
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