Il vimine è il ramo flessibile (getto) di alcune specie di salici, decorticato, usato per lavori d'intreccio.[1]
Prima di utilizzarlo, è necessario ammorbidirlo mettendolo in ammollo.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Intrecciato, è impiegato come fibra tessile per la produzione di vari oggetti di uso rurale di scope, cesti di varie forme e misure. Tradizionalmente viene impiegato per la legatura dei tralci di vite. I contadini siciliani usavano una scopa di vimini durante la vendemmia per raccogliere gli acini d'uva sparsi nel palmento in fase di pigiatura.
Alcuni artigiani contemporanei creano con i vimini strumenti musicali simili alle maracas.
Oggi l'industria del design trae ispirazione dal vimine per ricreare in plastica oggetti d'arredo come sdraio, sedie, portafrutta ecc.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ vimine, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Pieroni, p. 14.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marie Pieroni, La guida alla cesteria, Cornaredo, Il Castello, 2010.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su vimine
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