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Alfa Romeo 33 Pininfarina Cuneo
Alfa Romeo 33 Pininfarina Cuneo | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Alfa Romeo |
Tipo principale | Dream car |
Produzione | nel 1971 |
Esemplari prodotti | 1 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Passo | 2350 mm |
Altro | |
Stile | Paolo Martin per Pininfarina |
Stessa famiglia | Alfa Romeo Tipo 33 Alfa Romeo 33 Stradale Alfa Romeo 33 Bertone Carabo Alfa Romeo 33 Pininfarina Coupé Prototipo Speciale Alfa Romeo 33 Italdesign Iguana Alfa Romeo 33 Bertone Navajo |
L'Alfa Romeo 33 Pininfarina Cuneo o P/33 Cuneo è una dream car prodotta dall'Alfa Romeo e dalla Pininfarina nel 1971.
Il contesto
[modifica | modifica wikitesto]Questa vettura è una delle 6 dream car basate sull'autotelaio dell'Alfa Romeo 33 Stradale realizzate dai più noti carrozzieri italiani a cavallo tra gli anni '60 e '70. La 33 Spider, subito ribattezzata Cuneo in Alfa Romeo, venne presentata al salone dell'automobile di Bruxelles 1971 e per costruirla la Pininfarina riutilizzò il telaio della 33 Roadster G.S., disegnata sempre da Paolo Martin e presentata al Salone dell'automobile di Torino 1968, la cui carrozzeria venne smantellata.[1]
La vettura, dalle linee molto squadrate, in contrapposizione a quelle arrotondate imperanti negli anni sessanta, colpì fortemente gli addetti ai lavori e il pubblico per il basso profilo cuneiforme da cui si innalzano solo il parabrezza e il roll-bar ad arco. Il nome viene proprio dalla forma della sua sagoma laterale, un cuneo quasi perfetto.[2]
La Roadster G.S.
[modifica | modifica wikitesto]Disegnata da Paolo Martin e presentata al Salone dell'Automobile di Torino 1968 la Roadster G.S. è la progenitrice della Cuneo, cui "donò" il telaio nel 1970, e fu la prima delle 3 dream car realizzate dalla Pininfarina sulla base della 33 Stradale.
La vettura verniciata di bianco era una scoperta molto bassa che unisce superfici morbide con e altre più nette. Il frontale era caratterizzato da un paraurti in gomma nera a tutta larghezza, due alette canard nere sui parafanghi anteriori e una striscia di 6 fari allineati posta sul cofano, poi riutilizzati dalla Cuneo. La caratteristica principale era un enorme spoiler arancione con i loghi del quadrifoglio sopra situato al centro della vettura, direttamente sopra il motore, con funzione anche di roll-bar. Aveva un piccolo parabrezza, porte ad apertura verticale e coda tronca con i doppi fanali posteriori squadrati sovrapposti. Gli interni, con un inedito volante a quattro razze, erano semplici, tutti neri eccetto che per i sedili arancioni abbinati allo spoiler.[3]
La vettura
[modifica | modifica wikitesto]La nuova Cuneo disegnata sempre da Paolo Martin nel 1971 riprese dalla Roadster G.S. diverse caratteristiche estetiche oltre all'autotelaio stesso come la linea cuneiforme bassa e affilata (sia pur portata all'estremo), l'abbinamento di colore bianco/arancione, il paraurti a tutta larghezza e la striscia di fari anteriori.[4]
Il frontale molto basso è caratterizzato da un grande paraurti in gomma nera che avvolge completamente il muso e comprende la striscia di fari posta dietro una lastra di plexiglas e le prese d'aria per i radiatori sdoppiati. Il profilo laterale è un cuneo perfetto, privo anche delle portiere, con applicati sopra soltanto una stretta striscia arancione che corre da ruota a ruota, lo stemma col quadrifoglio dietro l'abitacolo e quello di Pininfarina quasi a ridosso del muso, che mentre si ingrandisce verso la coda si innalza più del corpo vettura, originando due basse "pinne" integrate nella fiancata con funzione stabilizzatrice.[5]
Dalla parte superiore sostanzialmente piana emergono i passaruota anteriori, il basso parabrezza, un sottile roll-bar ad arco che sostiene anche il coperchio dei tromboncini d'aspirazione e due prese d'aria NACA per il motore (una per lato) poste a fianco dell'abitacolo; essa è attraversata longitudinalmente da una larga striscia arancione che parte dal frontale integrando il simbolo Alfa Romeo stilizzato attraverso una croce viscontea e un biscione e termina nello specchio di coda. La parte posteriore contiene un pannello rettangolare metallico con gli otto collettori di scarico singoli, affiancato da tre fanalini circolari per lato.[6]
Gli interni sono quasi completamente neri eccetto che per la seduta dei sedili, arancione, abbinata ai dettagli di carrozzeria. Al centro del cruscotto sono raggruppati i cinque strumenti secondari circolari mentre il contagiri è alloggiato dietro il volante a quattro razze, lo stesso della 33 Roadster G.S.
Il prototipo è equipaggiato con il medesimo motore 8 cilindri a V a doppia accensione da 1.995 cm³ dell'Alfa Romeo 33 Stradale, in grado di erogare 230 CV di potenza a 8.800 giri, sistemato in posizione centrale ed accoppiato ad un cambio manuale a 6 marce.
La 33 Spider Cuneo di Pininfarina non ebbe seguito produttivo e al pari delle altre dream car basate sull'autotelaio dell'Alfa Romeo 33 Stradale proposte dai migliori carrozzieri italiani ed è conservata al Museo Storico Alfa Romeo di Arese.[1]
Caratteristiche tecniche
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b 33 Spider “Cuneo” - 1971, su museoalfaromeo.com. URL consultato il 9 giugno 2020.
- ^ (EN) The Alfa Romeo Cuneo 33 and the angle on the 1970s, su Italian Ways, 29 dicembre 2014. URL consultato il 10 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2020).
- ^ 1971 Alfa Romeo 33 Cuneo Concept - Images, Specifications and Information, su Ultimatecarpage.com. URL consultato l'11 giugno 2020.
- ^ ARCHIVIO PROTOTIPI | PININFARINA ALFA ROMEO P33 CUNEO, su archivioprototipi.it. URL consultato il 9 giugno 2020.
- ^ 1971 Alfa Romeo P33 Cuneo (Pininfarina) - Studios, su carstyling.ru. URL consultato l'11 giugno 2020.
- ^ Una spider tanto semplice quanto speciale [collegamento interrotto], su fcaheritage.com. URL consultato il 10 giugno 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Alfa Romeo Tipo 33
- Alfa Romeo 33 Stradale
- Alfa Romeo 33 Bertone Carabo
- Alfa Romeo 33 Pininfarina Coupé Prototipo Speciale
- Alfa Romeo 33 Italdesign Iguana
- Alfa Romeo 33 Bertone Navajo
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfa Romeo 33 Cuneo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Le Alfa Romeo mai nate – su "alvolante.it", su alvolante.it.
- Alfa Romeo P33 Roadster concept (1968), di Paolo Martin nate – su "virtualcar.it", su virtualcar.it. URL consultato il 23 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2013).
- La vettura sul sito del museo Alfa Romeo, su museoalfaromeo.com.
- Alfa Romeo 33 Spider Cuneo, su fcaheritage.com. URL consultato l'11 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2020).
- La vettura sul sito archivio prototipi, su archivioprototipi.it.
- (EN) La genesi dei prototipi Alfa Romeo 33, su petrolicious.com.
- (EN) Alfa Romeo 33 Stradale Pininfarina Roadster, su supercarnostalgia.com.