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Alasdair Gray
Alasdair Gray (Glasgow, 28 dicembre 1934 – Glasgow, 29 dicembre 2019) è stato uno scrittore, grafico, illustratore, drammaturgo, pittore, poeta e accademico scozzese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Eclettico scrittore ed artista visivo, laureato e docente presso l'Accademia d'Arte di Glasgow, la sua opera letteraria è un complesso ed ambizioso caleidoscopio surrealistico di realismo, fantascienza distopica, low fantasy ed erotismo, caratterizzata da un’arguta e divertita critica sociale e un uso a dir poco sperimentale dell’impostazione tipografica, con il testo di intere pagine spesso e volentieri impaginato come se fossero quasi delle elaborate rappresentazioni grafiche e corredato alle sue avvincenti illustrazioni artistiche. È considerato il fautore del "rinascimento" letterario della Scozia.
L'opera più nota e influente[1] è il suo romanzo d'esordio, Lanark, scritto in un periodo di quasi trent'anni, articolato in quattro blocchi narrativi e pubblicato a partire dal 1981. Uscito in origine in quattro spessi volumi cronologicamente non-lineari e caratterizzati da un'impaginazione virtuosistica e molto artistica (volta a stimolare anche visivamente il lettore) e da diverse ed originali tecniche narrative affini alla letteratura postmoderna, è ora considerato un classico della letteratura scozzese e, più in generale, britannica, tanto da essere stata definita in un'occasione da The Guardian "uno dei pilastri della narrativa del XX secolo".[2] Complesso insieme surreale di fantasia, autobiografia e satira sociale, il libro fornisce una visione della società contemporanea attraverso la storia di un giovane studente d'arte. In Italia, le sue opere sono edite da Safarà Editore.
Il suo romanzo Povere creature! del 1992, adattato in un film dal regista Yorgos Lanthimos, ha vinto il Whitbread Novel Award[3] e il Guardian Fiction Prize.[4]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- Lanark - Una vita in quattro libri (Lanark), 4 voll., Canongate Books, 1981. Trad. di Enrico Terrinoni, Safarà Editore, 2015-2017
- 1982 - Janine (1982, Janine), Jonathan Cape, 1984. Trad. di Enrico Terrinoni, Safarà Editore, 2020
- The Fall of Kelvin Walker: A Fable of the Sixties, 1985
- Something Leather, 1990
- McGrotty and Ludmilla, 1990
- Povere creature! (Poor Things!), Bloomsbury Press, 1992. Trad. Poveracci!, Marcos y Marcos, 1994; Vita e misteri della prima donna medico d'Inghilterra, Marcos y Marcos, 1994; Povere creature!, trad. Sara Caraffini, prefazione Enrico Terrinoni, Safarà Editore, 2023
- La ballata del guerriero (A History Maker), Canongate Books, 1994. Trad. di Katia Bagnoli, Safarà Editore, 2022
- Mavis Belfrage, 1996
- Old Men In Love, 2007
Raccolte di racconti
[modifica | modifica wikitesto]- Lean Tales (1985), con James Kelman e Agnes Owens
- Unlikely Stories, Mostly (1983)
- Ten Tales Tall & True (1993)
- Mavis Belfrage (1996)
- Con un piede nella fossa (The Ends of Our Tethers: 13 Sorry Stories), Canongate Books, 2003. Trad. di Enrico Terrinoni, Safarà Editore, 2018
Raccolte di poesie
[modifica | modifica wikitesto]- Old Negatives (1989)
- Sixteen Occasional Poems (2000)
Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- Why Scots Should Rule Scotland (1992; riveduto 1997)
- The Book of Prefaces (curatore) (2000)
- Alasdair Gray: Critical Appreciations and a Bibliography (2001; con contributi di Gray stesso)
- How We Should Rule Ourselves (2005)
Teatro
[modifica | modifica wikitesto]- Dialogue - A Duet (1971)
- The Loss Of The Golden Silence (1973)
- Homeward Bound - A Trio for Female Chauvinists (1973)
- Sam Lang and Miss Watson - A One Act Sexual Comedy In Four Scenes (1973)
- McGrotty and Ludmilla (1986)
- Working Legs: A Play for Those Without Them (1997)
- Goodbye Jimmy (2006)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Dialogue - A Duet (1972)
- Today and Yesterday
- Martin (dramma)
Radio
[modifica | modifica wikitesto]- Dialogue - A Duet (1969)
- The Loss Of The Golden Silence (1973)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alasdair Gray, Lanark (recensione breve), su archivio santoni, 17 marzo 2024. URL consultato il 5 maggio 2024.
- ^ (EN) Alasdair Gray, in The Guardian, 22 luglio 2008. URL consultato il 5 maggio 2024.
- ^ Alasdair Gray - The Write Stuff, su National Library of Scotland, 16 ottobre 2009. URL consultato il 5 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2009).
- ^ Guardian Fiction Prize, su facstaff.unca.edu, 8 febbraio 2007. URL consultato il 5 maggio 2024 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2007).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aurelio Pasini, La Scozia di Alasdair Gray, Mobydick, 2001, ISBN 88-8178-170-0, OCLC 50227733.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alasdair Gray
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su alasdairgray.co.uk.
- (EN) Alasdair Gray, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Alasdair Gray, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere di Alasdair Gray, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere riguardanti Alasdair Gray, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Alasdair Gray, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Alasdair Gray (autore), su Goodreads.
- (EN) Alasdair Gray (personaggio), su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Alasdair Gray, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Alasdair Gray, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Alasdair Gray, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Alasdair Gray, su IMDb, IMDb.com.
- Alasdair Gray, su zam.it, Zam. URL consultato il 20 gennaio 2009.
- Alasdair Gray: Lanark, su carmillaonline.com, Carmilla on line, 7 maggio 2003. URL consultato il 20 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2008).
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