Indice
Pieve San Giacomo
Pieve San Giacomo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Cremona |
Amministrazione | |
Sindaco | Maurizio Morandi[1] (Si può insieme - Lista civica) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 45°08′N 10°11′E |
Altitudine | 40 m s.l.m. |
Superficie | 14,85 km² |
Abitanti | 1 635[2] (31-12-2023) |
Densità | 110,1 ab./km² |
Frazioni | Gazzo, Silvella, Torre de' Berteri, Olzo ( conosciuto come Valzo nelle cartine dei musei vaticani, abitanti:20). |
Comuni confinanti | Cappella de' Picenardi, Cella Dati, Cicognolo, Derovere, Sospiro, Vescovato |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26035 |
Prefisso | 0372 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 019075 |
Cod. catastale | G651 |
Targa | CR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 389 GG[4] |
Nome abitanti | pievesi |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pieve San Giacomo nella provincia di Cremona | |
Sito istituzionale | |
Pieve San Giacomo (Piéef San Giàcum in dialetto cremonese) è un comune italiano di 1.635 abitanti della provincia di Cremona in Lombardia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Pieve San Giacomo deve le sue origini all'importante zona in cui era situata, ovvero molto vicino alla città di Cremona e attraversata dalla Via Postumia. Il territorio dove ora sorge il paese fu soggetto alle invasioni dei Galli, per questo solo la continua presenza della comunità poteva fungere da efficace difesa attiva. Alcune testimonianze dello storico Don Angelo Grandi confermano che il Vescovo Babila fu decapitato proprio sulla Via Postumia; in seguito divenne il patrono del paese. Tuttavia, la Chiesa Parrocchiale venne dedicata a San Giacomo apostolo nel XI secolo dalla Contessa Matilde de Canossa, poiché particolarmente devota al Santo. Nella pianura padana, dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, si stabilirono i Franchi. Secoli dopo essi eressero un monastero sacro a San Benedetto; i monaci benedettini rimasero in Pieve San Giacomo fino al 1600, tale prova è comprovata dal ritrovamento di due tombe con i resti di due frati riscoperte nel 1963.
XX secolo
[modifica | modifica wikitesto]Il giovane artigiano Giuseppe Borghisani consegue il diploma di perito meccanico e comincia a progettare a Pieve San Giacomo la costruzione di lampadari per le vetrerie di Murano. Le sue doti artistiche lo portano a realizzare opere che tuttora si possono ammirare a Montecarlo, Parigi e Londra.
Di rilievo è stata la ditta Manfredi, fondata da Amilcare Manfredi, desideroso di spingere sulla produzione industriale. Suddetta ditta trasformava annualmente più di 25 mila metri quadrati di legno ed era leader in campo mondiale nei rivestimenti in legno. L'azienda dovette chiudere i battenti nel 1994 a causa di una grave crisi che aveva portato gli operai ad occupare la sede municipale di Pieve San Giacomo l'anno precedente.
Dopo la Seconda guerra mondiale si insediò a Gazzo il caseificio Auricchio. Ad oggi il caseificio trasforma quotidianamente 2000 quintali di latte ricavando principalmente il tipico provolone.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]«Di azzurro, alla fascia di argento, accompagnata nel cantone destro dal capo da una spiga di grano, fruttata d'oro, posta in palo, e in punta da un'anfora romana di cotto. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
<noincl|a16 = 2021|p16 =|a16 = 2021|p16 =ude>
- ^ Comune di Pieve San Giacomo, su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 4 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2021).
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
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Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, le frazioni di Gazzo e Ognissanti, e le località di Albere, Bredazze, Ca' de Varani, Canova, Canovetta, Casella, Castellazzo, Fornasotto, Gazzolo, Malpensata, Molino, Muradelle, Olzo, Riposo, Silvella, Silvelletta e Torre Berteri[1].
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 1927 e il 1955 la località era servita da una fermata, comune a Cappella de' Picenardi, posta sulla tranvia Cremona-Asola; un'altra fermata, comune a Sospiro, era invece servita dalla tranvia Cremona-Casalmaggiore; tali infrastrutture furono gestite in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi[2].
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei Sindaci
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1993 | 1997 | Dante Fazzi | Lista Civica | Sindaco | |
1997 | 2001 | Dante Fazzi | Coalizione di Centro-sinistra | Sindaco | |
2001 | 2006 | Silvia Genzini | Lista Civica | Sindaco | |
2006 | 2011 | Silvia Genzini | Lista civica | Sindaco | |
2011 | 2016 | Libero Zini | Lista civica - Uniti per Pieve | Sindaco | |
2016 | 2021 | Silvia Genzini | Lista civica - Uniti per Pieve | Sindaco | |
2021 | in carica | Maurizio Morandi | Si può insieme - Lista civica | Sindaco |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1954 è sorta l'Unione sportiva Pievese (ciclismo), divenuta, poi, U.S. Decordi-Pievese, che sotto l'abile presidenza del maestro Ivan Masseroni ha colto successi un poco ovunque. Nel 1967 la società bianco-azzurra ha cambiato disciplina, passando al calcio ed anche in questo settore è riuscita a mietere allori e consensi. L'U.S. Pievese ha il merito di aver costruito, in loco, ed a suo totale carico, la prima struttura sportiva: il campo "Amedeo Manfredi". Nel 1974, nell'ambito dell'oratorio, alcuni ragazzi scelgono uno sport fino ad allora sconosciuto: l'hockey. Nel volgere di alcuni anni questo sodalizio, l'U.S. Pier Giorgio Frassati, raggiunge i massimi vertici nazionali (serie A/2)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Statuto del comune di Pieve San Giacomo (PDF), su bussola.s3.eu-west-1.amazonaws.com, p. 6. URL consultato il 14 dicembre 2021.
- ^ Mario Albertini e Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª edizione, Editrice Turris, Cremona, 1994. ISBN 88-85635-89-X.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Piermassimo Ghidotti, La campagna cremonese in età romana, Vercelli 1998
- Piermassimo Ghidotti, Il mosaico pavimentale in area padana nei secoli XI-XII, Cremona 2000
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pieve San Giacomo
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Pieve San Giacomo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.pievesangiacomo.cr.it.
- Piève San Giàcomo, su sapere.it, De Agostini.
- Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 148203411 · LCCN (EN) nr96041594 · J9U (EN, HE) 987007540414005171 |
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