Il 9 agosto 1945 la seconda bomba atomica sganciata su Nagasaki mette fine al più grave conflitto della storia dell'umanità. In Sicilia da qualche tempo regna la pace e si ricostruisce la speranza di una vita normale. La Federazione Siciliana degli Sports, commissariata dall'ex arbitro Orazio Siino, perde l'organizzazione del campionato siciliano, perché la FIGC nazionale è risorta e si ripresenta con questa formula: Serie A e campionato misto B/C al Nord, campionato misto A/B e Serie C al Sud.
A Catania l'AFC non esiste più, la Catanese si candida a rilevarne il blasone, ma l'iscrizione al torneo misto A/B Sud è onerosa, 220.000 lire. Si rende necessaria l'unione con le altre tre società cittadine, per poter disputare il torneo di Serie C. La Catanese e l'Elefante trovano subito l'accordo, che ingloba anche l'Etna. La Virtus rifiuta la fusione, il parere negativo di Angelo Vasta, ex dirigente del Catania, è decisivo nel far saltare la trattativa. Al girone F della Serie C si iscrivono due squadre catanesi, l'Unione Sportiva Catanese-Elefante in maglia bianca, e la Virtus Catania con la maglia granata, che termineranno il campionato ultima e penultima. L'Unione arriverà l'estate prossima, quando Catania tornerà ad avere una sola società rossoazzurra.
^Partita rinviata e recuperata il 20 gennaio 1946.
^Assegnata (2-0) a tavolino dal Giudice Sportivo. Partita sospesa al minuto 74' sul punteggio di (2-0) per mancanza del numero legale di calciatori del Leonzio, rimasta con sei giocatori.
^Assegnata (2-0) a tavolino dal Giudice Sportivo. Partita sospesa al minuto 79' sul punteggio di (0-0) per il ritiro della Catanese Elefante in segno di protesta per un calcio di rigore fischiato a suo sfavore.
^abGiornata rinviata per consultazione elettorale e recuperata il 28 aprile 1946.