Indice
Associazione Calcio Monza
AC Monza Calcio | |
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Biancorossi, Brianzoli, Bagai | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Rosso, bianco |
Simboli | Corona ferrea, spada viscontea |
Inno | Monza Alè Michele Magrin (2006) |
Dati societari | |
Città | Monza |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie A |
Fondazione | 1912 |
Rifondazione | 2004 |
Rifondazione | 2015 |
Proprietario | Famiglia Berlusconi (attraverso Fininvest S.p.A.)
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Presidente | Paolo Berlusconi (onorario) |
Allenatore | Salvatore Bocchetti |
Stadio | U-Power Stadium (17 102 posti) |
Sito web | www.acmonza.com |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 campionato di Seconda Divisione 1 Scudetto Serie D |
Trofei nazionali | 4 Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
Trofei internazionali | 1 Coppa Anglo-Italiana Semiprofessionisti |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Associazione Calcio Monza, meglio nota come A.C. Monza o semplicemente Monza, è una società calcistica italiana con sede nella città di Monza. Milita in Serie A, la massima divisione del campionato italiano di calcio.
Rifondata nel 2015 come Società Sportiva Dilettantistica Monza 1912, è l'erede della tradizione sportiva iniziata il 1º settembre 1912 con la fondazione del Monza Foot Ball Club e successivamente transitata, previe varie rifondazioni e fusioni, attraverso vari soggetti societari, ultimo dei quali l'Associazione Calcio Monza Brianza 1912, dichiarata fallita ed estromessa dal calcio professionistico al termine della stagione 2014-2015.[1] Il 1º luglio 2019 la denominazione societaria è stata modificata in Associazione Calcio Monza.[2]
Il Monza è una delle squadre italiane con più presenze nella Serie B, cui ha preso parte in 40 edizioni: il suo migliore posizionamento in cadetteria è il terzo posto della stagione 2020-2021, con successiva eliminazione alle semifinali dei play-off. Nel 2021-2022 il club si è classificato quarto e ha vinto poi i play-off contro il Pisa, ottenendo per la prima volta la promozione in Serie A. La squadra detiene il record di vittorie nella Coppa Italia di Serie C (4 affermazioni).[3] Nel campionato di Serie A ha ottenuto come migliore risultato l'undicesimo posto nell'edizione 2022-2023. È stato uno degli otto club che rappresentarono la FIGC nella Coppa delle Alpi 1961, vinta dalla Federazione italiana.[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dagli esordi agli anni trenta
[modifica | modifica wikitesto]La storia sociale inizia il 1º settembre 1912, allorché la fusione di diverse società cittadine dà vita al Monza Foot Ball Club.[5] Partito dalla Terza Categoria, gli anni venti e trenta il club scala i livelli del calcio italiano e nel 1939, pur militando ancora in terza divisione, raggiunge i quarti di finale di Coppa Italia.[6]
Gli anni cinquanta e sessanta
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1951 raggiunge la Serie B[7] e mantiene la categoria cadetta per quindici anni prima di retrocedere in Serie C.[8]
Gli anni settanta
[modifica | modifica wikitesto]Tornato subito in seconda serie,[9] il Monza apre il suo primo ciclo di successi a metà degli anni settanta, quando si fa notare per le prestazioni nella Coppa Italia di Serie C: gioca tre finali consecutive, vincendo le prime due su Lecce e Sorrento, ma perdendo nel 1976 in un secondo confronto con i pugliesi.[10] Al termine della stagione, i brianzoli vincono il Torneo Anglo-Italiano in finale contro il Wimbledon FC.[11] Nel 1977, il club lombardo sfiora la massima serie, arrivando quinto, con 48 punti, uno in meno di Pescara, Cagliari e Atalanta e perdendo proprio all'ultima giornata la chance di disputare gli spareggi promozione contro di loro,[12] e nell'anno successivo, arrivò quarto a pari merito con la Ternana, a -2 dall'Avellino e dal Catanzaro, ancora una volta, senza la possibilità di disputare gli spareggi.[13] Nel 1979, con 48 punti (eguagliando il record di due anni prima), arrivò quarto a pari merito col Pescara, e prese parte allo spareggio promozione, ma perse per 2-0, mancando di un soffio la promozione in Serie A per il terzo anno di fila.[14] Infine, l'ultima speranza di promozione per i biancorossi svanisce nel 1980 nelle ultime quattro giornate: vincono solo contro il Parma già retrocesso alla penultima giornata, perdendo invece gli scontri diretti contro Brescia e Cesena, fallendo il sorpasso alle Rondinelle e venendo invece sorpassati dai bianconeri, e pareggiano l'ultima partita contro il Vicenza, terminando quinti a pari merito con loro e mancando gli spareggi per tre punti. Era già la quarta volta di fila che il Monza non riuscì, seppure di poco, ad ottenere la promozione in massima serie, e nella stagione successiva, caratterizzata dalla presenza di Milan e Lazio, penalizzate dal calcioscommesse, finisce all'ultimo posto con il peggior attacco del campionato e retrocede assieme al Vicenza e al Taranto penalizzato di 5 punti.[15]
Gli anni ottanta e novanta
[modifica | modifica wikitesto]Tra gli anni ottanta e gli anni novanta, il Monza apre un nuovo ciclo di successi, militando tra la seconda e la terza serie: nel 1988 e nel 1991 vince nuovamente la Coppa Italia di Serie C, entrambe le volte nella doppia finale contro il Palermo.[16][17] Nel 1996 l'Empoli batte i biancorossi nella finale di Coppa Italia di Serie C e l'anno seguente inizia una collaborazione con il Milan che porta il club brianzolo a diventare una sorta di società satellite dei rossoneri.[18]
Gli anni duemila e duemiladieci
[modifica | modifica wikitesto]All'inizio degli anni duemila, la squadra torna nuovamente in Serie C1[19] e nella stagione 2014-2015, dopo aver perso la finale di Coppa Italia di Serie C con la Salernitana,[20] fallisce e riparte dalla Serie D.[21] Nel 2016-2017 vince il massimo campionato dilettantistico e torna tra i professionisti.[22] Nel 2018 la squadra viene rilevata dall'imprenditore Silvio Berlusconi,[23] che l'anno successivo nomina presidente il fratello Paolo, e al termine della stagione 2019-2020, avendo chiuso al primo posto il girone A di Serie C prima della sospensione del campionato a causa dell'emergenza COVID-19, torna in Serie B dopo diciannove anni di assenza.[24]
Dagli anni duemilaventi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2020-2021 il Monza si piazza terzo e viene eliminato dal Cittadella nelle semifinali dei play-off per la promozione in massima serie.[25] Nella stagione successiva la squadra giunge quarta e, grazie alla vittoria nella doppia finale contro il Pisa, ottiene per la prima volta la promozione in Serie A.[26]
Il Monza esordì in Serie A il 13 agosto 2022, con una sconfitta interna per 2-1 contro il Torino; il gol di Dany Mota nei tempi di recupero fu il primo del Monza nella massima serie.[27] Dopo sconfitte consecutive nelle prime cinque partite, il Monza ottenne il suo primo punto nell'1-1 contro il Lecce l'11 settembre.[28] Piazzato all'ultimo posto con un solo punto in sei partite, il Monza rimpiazzò Stroppa con l'allenatore della Primavera Raffaele Palladino.[29] Alla sua prima partita, Palladino guidò il Monza alla loro prima storica vittoria il 18 settembre, per 1-0 contro la Juventus in casa.[30] Il Monza finì la stagione all'undicesimo posto con 52 punti, il secondo migliore punteggio per un'esordiente in Serie A (dopo il Chievo nell'annata 2001-2002 con 54 punti).[31]
La seconda stagione in Serie A del Monza, con Palladino sempre alla guida, si rivela anch'essa positiva. Nonostante la morte del patron Silvio Berlusconi e la cessione di alcuni elementi rilevanti della rosa, come Carlos Augusto e Nicolò Rovella, la squadra disputa un'altra buona annata, raggiungendo un'altra salvezza tranquilla, grazie al dodicesimo posto finale, con 45 punti (7 in meno della stagione precedente).
Cronistoria essenziale
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria dell'Associazione Calcio Monza | |
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Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]La tipica divisa interna del Monza in uso dal 1971 |
All'atto della fondazione, nel 1912, il Monza F.B.C. adottò una divisa biancoceleste; la scelta non ebbe motivi simbolici, ma era legata al fatto che un commerciante di tessuti volle donare ai dirigenti un consistente quantitativo di stoffa azzurra[36].
Per vent'anni quindi i giocatori brianzoli vestirono questa combinazione cromatica, declinata in vari schemi (tinta unita azzurra con finiture bianche, partitura, palatura), finché l'11 settembre 1932, durante la Coppa del Ventennio, il Monza affrontò e sconfisse la Falck Sesto San Giovanni con un'inedita casacca bianca attraversata frontalmente da un "palo" centrale rosso (omaggio ai colori della bandiera civica), abbinata a pantaloncini neri. Il biancoceleste fu relegato a colore per le maglie di cortesia[36].
I calzoncini neri furono poi scartati in favore dei bianchi, mentre il template della maglia biancorossa subì varie modifiche: nel 1938 fu adottata la palatura, nel 1947 e nel 1963 il monocromo rosso con finiture bianche, nel 1947 il bianco con una fascia trasversale rossa, nel 1967 questo'ultimo schema invertito. Nel 1951-1952, anno d'esordio in Serie B si tornò al celeste con una fascia ventrale biancorossa[36].
La soluzione più iconicamente associata al club è tuttavia quella introdotta nel 1971, che coincise con un periodo di buoni risultati sul campo: maglia rossa con singolo "palo" bianco decentrato verso sinistra e intersecante il simbolo ricamato della corona ferrea; la divisa esterna adottò lo stesso design ma a tinte invertite. Nel 1981 subentrò un modello rosso con maniche bianche, poi un anno dopo si tornò (su istanza dello sponsor) al monocromo rosso; per tutti gli anni 1980 si susseguirono altre soluzioni originali, tipo quella in uso nel 1988-1989, dove la parte alta del torso era solcata da righe bianche. La maglia col palo bianco fu ripristinata nel dal 1992 al 1995, poi riapparve nel 2000 e infine venne stabilmente ripristinata dal 2015: una significativa eccezione fu costituita dal 2017-2018, anno in cui il palo sulla maglia (che recava peraltro lo Scudetto Serie D) fu spostato in posizione centrale[36].
Simboli ufficiali
[modifica | modifica wikitesto]Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Il primo logo sociale conosciuto del Monza (in uso dagli anni 1920 fino al 1933) aveva l'aspetto di uno scudetto blu con bordo rosso, contenente il disegno della corona ferrea egualmente colorato di rosso. In capo era collocata una fascia bianca contenente l'epigrafe A.C. MONZA a lettere nere.[senza fonte]
Allorché nel 1933 il club mutò colori sociali sostituendo il bianco al blu, lo stemma venne ridisegnato. Lo scudo diviene circolare, partito di rosso e bianco. La corona ferrea, spostata in basso, assume il colore oro; sopra di essa viene inserito il monogramma ACM, egualmente aureo. Nel 1938 tale logo subì piccole modifiche: lo scudo divenne un ancile e il monogramma venne ricolorato in bianco-rosso, rispettivamente con la tinta opposta a quella di sfondo (A metà bianca e metà rossa, C rossa e M bianca).[senza fonte]
L'identificativo sociale venne totalmente rinnovato nel 1945: un rettangolo colorato internamente di bianco e rosso e contornato di rosso Nella parte bianca appariva la scritta corsiva A.C., sovrastante la scritta MONZA disposta verticalmente; la parte inferiore ospitava invece l'anno di fondazione. La sezione rossa dello scudo conteneva invece la corona ferrea, colorata in giallo.[senza fonte]
L'approdo del Monza in Serie B comportò, nel 1951, l'adozione di un nuovo stemma: un ancile diviso diagonalmente in bianco e rosso, contenente il disegno giallo della corona ferrea, racchiuso tra le scritte A.C. MONZA e 1912.[senza fonte]
L'avvento del connubio con il marchio Simmenthal, nel 1956, fu sancito dall'adozione di un nuovo emblema: uno scudetto diviso diagonalmente in bianco e rosso e bordato in oro, contenente le due iniziali del nuovo nome societario (SM) egualmente dorate e sormontate da una miniatura della corona ferrea.[senza fonte]
Seguì nel 1966 l'adozione quale simbolo della sola corona ferrea (libera da scudi e simili finiture), colorata in oro e rifinita in rosso. Il disegno assunse inoltre profondità: nel cerchio interno venne infatti inserita l'epigrafe A.C. MONZA.[senza fonte]
Il 1984 vede un radicale rebranding societario: il logo ritorna alla forma rettangolare e alla foggia partita bianco-rossa. In esso spicca uno scaglione rovesciato bianco, nei cui bracci si colloca la dicitura CALCIO MONZA. Entro lo scaglione viene collocato il disegno della spada di Estorre Visconti.[senza fonte]
Nel 2000 lo stemma riacquista la foggia di scudetto e viene declinato sulle sole tinte bianco-rosse: nel terzo superiore appare la corona ferrea rossa su fondo bianco, mentre nei due terzi inferiori è inserita la denominazione CALCIO MONZA 1912 a lettere bianche in campo rosso. Uno spesso bordo rosso cinge l'insieme.[senza fonte]
Nel 2004 la rifondazione societaria comporta un redesign del logo: esso mantiene la forma a scudetto (arrotondata nelle linee) e privilegia il colore rosso, lasciando il bianco a scritte e dettagli. Al centro dell'emblema compaiono i disegni stilizzati della spada viscontea (doppia e incrociata) e della corona ferrea, sormontate dalla scritta AC MONZA BRIANZA e "taglianti in due" l'anno di fondazione (inscritto nella punta dello scudo). Linee bianche parallele ai bordi dell'emblema dinamizzano l'insieme.[senza fonte]
Nel 2013, a seguito dell'acquisizione del club da parte di Anthony Armstrong Emery, il logo viene ulteriormente aggiornato: la corona ferrea si sposta in capo allo scudetto (ulteriormente modificato nella forma), mentre al suo interno rimangono la denominazione societaria (scritta con un diverso carattere tipografico) e il disegno della doppia spada incrociata.[37]
Col fallimento societario e la ripartenza dell'estate 2015, entra in gioco un nuovo logo, ricalcato sull'ultimo adottato dalla fallita AC Monza Brianza 1912: le modifiche riguardano la ragione sociale, i caratteri adottati e la presenza del disegno della sola spada viscontea, in luogo delle due preesistenti. Nel 2016, a seguito del cambio di denominazione in S.S. Monza 1912, il logo viene aggiornato con la rimozione della sigla S.S.D e l'anno di fondazione 1912.
Dal 1º luglio 2019, previo ritorno al nome AC Monza, lo stemma viene aggiornato includendo la nuova ragione sociale (con diverso carattere tipografico), un colore rosso più brillante e, in seconda battuta, una bordura bianca[38].
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Un'incisione raffigurante la Corona ferrea
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Logo dell'A.C. Monza Brianza 1912, in uso dal 2004 a settembre 2013
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Logo celebrativo del centenario di fondazione, adottato nel 2012
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Logo dell'A.C. Monza Brianza 1912, in uso da settembre 2013 a giugno 2015
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Logo della S.S.D. Monza 1912 nell'annata 2015-2016
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Logo dell'A.C. Monza, in uso da luglio 2019
Inno
[modifica | modifica wikitesto]Inno ufficiale del club è dal 2006 il brano Monza Alè, scritto e composto ad hoc dal calciatore Michele Magrin all'epoca tesserato monzese, in collaborazione con il cantautore Giò Fattoruso. La parte musicale venne eseguita dalla band Amusia (di cui Magrin era membro cofondatore e voce solista) con Alessandro Fè alle tastiere, Carlo Cassera al basso, Fabrizio Zambuto alla chitarra e Fabio Ariano a batteria e percussioni. All'incisione presero altresì parte in veste di coristi anche altri giocatori all'epoca militanti nel club brianzolo: Vinicio Espinal, Valerio Capocchiano, Alberto Bertolini e Marco Guidone.[39].
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Il primo campo di gioco dove l'F.B.C. Monza iniziò l'attività di allenamento, disputando i primi incontri, fu quello dei Boschetti Reali, dove già erano presenti altre società calcistiche (il Convitto Fumagalli e il Veloce Club Monzese).[senza fonte] Per gentile concessione della Pro Victoria[40] gioca sul terreno sito in via Vittorio Veneto angolo via Duca d'Aosta a Triante, dove ora sorge la Parrocchia del Sacro Cuore e il suo oratorio.[41] Lì disputò il campionato di Terza Categoria 1913-1914, ma quando la Pro Victoria lo abbandona perché si trasferì in via Carlo Cattaneo,[42] rinunciando a rinnovare l'affitto annuale il Monza dovette chiedere il subentro precisando di essere intenzionata a cintarlo con una palizzata in legno.[43]
Il campo di Triante apparteneva al Comune e fu già difficile ottenere la concessione della recintatura, che avrebbe permesso di far pagare il biglietto d'ingresso e poter iscriversi al campionato di Promozione come stabilito dai regolamenti FIGC dell'epoca,[44] perdipiù era scomodo e troppo lontano dal centro: la tranvia più vicina passava da via Borgazzi e lo si raggiungeva a piedi oppure ci si arrivava pagando una carrozza, cosa improponibile per lo sparuto pubblico dell'epoca.[senza fonte] È per questo motivo che i dirigenti si danno da fare e, dopo ottenuto il benestare da parte della Curia, ottengono di per poter utilizzare il campo situato dietro il Santuario delle Grazie Vecchie che si trova attaccato alla cinta del Parco di Monza oltrepassato il Lambro,[45][46] raccolte 3 000 lire[47] con una pubblica sottoscrizione per la costruzione della tribunetta lo inaugurano il 13 maggio 1915,[48] ospitando Milan, Chiasso e Juventus Italia.[senza fonte]
L'evento suscitò l'interesse da parte anche dei giornali dell'epoca che dedicarono ampio spazio all'evento.[49]
La società cresceva e le esigenze per affrontare l'attività sportiva richiedevano strutture adeguate. Il vecchio terreno delle Grazie Vecchie iniziava a risultare troppo stretto, così che si progettò la realizzazione di un nuovo terreno di gioco, questa volta di propria proprietà[50] costituendo la "Società Cooperativa Campo Sportivo" per raccogliere i fondi con azioni da 100 lire.[51] Il 23 febbraio 1923, con l'amichevole contro il C.S. Gloria di Fiume venne inaugurato il campo di Via Ghilini, dotato di una tribuna in legno in grado di accogliere circa 1 000 spettatori seduti.[senza fonte]
Il Monza gioca in via Ghilini fino al 1945 disputando anche il "Torneo Misto Serie C-Prima Divisione 1943-1944" organizzato dal Direttorio II Zona (Lombardia).[senza fonte] È tra la terza e la quinta giornata d'andata che il Monza, tornato a disputare in casa dopo tre settimane la quinta partita il 5 marzo contro la Falck (non giocava in casa dal 13 febbraio e si era recato in trasferta a Lecco il 20 febbraio), trova la sgradita sorpresa di trovare completamente smontata la propria tribuna ed asportate tutte le travi di legno per poterle bruciare (i colpevoli non furono rintracciati).[52]
Dopo la liberazione, a conflitto concluso, il club rispolvera un vecchio progetto pubblicato prima dell'inizio della guerra su "Il Popolo di Monza"[53] e chiede di poter ottenere lo spazio libero dietro alla stazione di Monza essendo rimasto abbandonato il piazzale, precedentemente utilizzato come camposanto e poi dal 1930 per le adunate fasciste, tra la chiesa di San Gregorio e della vecchia Casa del Balilla (G.I.L.). La G.I.L. fu in parte recuperata come cine-teatro ed il Comune si impegnò a dare all'A.C. Monza un campo nuovo che venne inaugurato il 21 ottobre 1945.[senza fonte]
Per i primi 3 campionati in Serie C gli spettatori si accalcavano lungo la rete di recinzione ed una collinetta con un piccolo tubolare e legno fungeva da tribuna. Ma poi per il Monza arrivò la promozione in Serie B e il San Gregorio, come era stato battezzato il campo, aveva bisogno di una tribuna nuova e capiente, di modo tale da realizzare un vero e proprio stadio. I soci del Monza, cedendo al Comune il vecchio campo di Via Ghilini, ottennero in cambio la costruzione di una tribuna costruita col cemento armato. Lo stadio conservò il nome di San Gregorio fino alla fine della stagione sportiva 1952-1953. Dalla stagione successiva fino alla fine del 1964-1965 fu chiamato "Stadio Città di Monza" sebbene la cappelletta di San Gregorio fosse ancora lì alla fine del piazzale adibito a parcheggio.[senza fonte] Lo stadio fu poi definitivamente intitolato la mattina del 3 dicembre 1965 allo scomparso Gino Alfonso Sada, presidente onorario[54] che a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta portò la formazione brianzola a sfiorare diverse volte la promozione in massima serie.[senza fonte] A metà degli anni settanta la struttura diventò però insufficiente per quella che era ormai diventata una delle più popolose città della Lombardia e per una delle formazioni più ambiziose del campionato cadetto, tant'è che una partita di campionato, nelle stagione 1979-1980 contro il Bari, venne disputata allo stadio di San Siro per permettere al sempre più crescente pubblico brianzolo ma soprattutto ai numerosi pugliesi presenti in Lombardia di assistere al match in quella che viene considerata "la Scala" del calcio. Nel 1979 viene progettato il nuovo impianto sportivo monzese. Il 13 novembre 1982 venne depositata, ai bordi del viale delle Industrie, la prima pietra del futuro stadio della cittadina brianzola. I lavori subiranno dei ritardi negli anni (compreso l'allentamento dei tiranti della tensostruttura al pilone destro con un parziale cedimento della copertura), con il progetto rivisto in corso d'opera e ridimensionato, portando la capienza agli effettivi 18 568 posti.
Lo stadio Brianteo venne inaugurato il 28 agosto 1988 con la partita di Coppa Italia Monza-Roma terminata con il punteggio di 2-1 in favore dei brianzoli con reti di Casiraghi, Giannini e Mancuso. L'impianto si dimostrò presto sovradimensionato per la realtà monzese, non più in grado di attirare un pubblico numeroso come quello della fine degli anni settanta: parte delle tribune è stata pertanto, col tempo, inibita all'accesso. Numerose sono state le proposte di riqualificazione dell'area, finalizzate alla creazione di una cosiddetta "cittadella dello sport" monzese, ma a causa della mancanza di fondi da parte delle istituzioni il progetto non è mai partito. Nel 2022, con la promozione del Monza in Serie A, sono stati riaperti i distinti, ribattezzati tribuna est e il pubblico è tornato a riempire lo stadio esaurendo la curva sud in abbonamenti e riempiendo quasi tutti gli altri settori. Nel 2024 lo stadio può contare sulla capienza totale di 17 102 posti[55].
Centro di allenamento
[modifica | modifica wikitesto]Sede d'allenamento della prima squadra brianzola è dal 1992 il centro sportivo di via Ragazzi del '99, nella periferia nord di Monza[56]. Inaugurato con la denominazione "Centro Sportivo Monzello", l'impianto è dotato di 8 terreni da gioco (di cui 4 campi regolamentari, due dei quali con tribune scoperte da 600 e 900 posti, un campo "a 9" e una "gabbia") con 16 spogliatoi, 3 palestre predisposte per la preparazione fisica degli atleti[57], una sala dedicata ai test medici e un edificio polivalente. Esso accoglie inoltre l'intera attività agonistica del settore giovanile biancorosso, dagli allenamenti agli incontri di campionato.[senza fonte]
Per oltre vent'anni il centro non fu interessato da migliorie e la stessa manutenzione fu carente, tanto che alcune parti del centro (quale ad esempio il bar) ebbero problemi ad essere mantenute fruibili e furono oggetto di contenziosi[58]. Nel 2019 l'acquisizione del Monza da parte della Fininvest (che sanò i contenziosi in essere) coincise con l'avvio di un ampio programma di ristrutturazione. Il 1º luglio il bar fu riaperto e adibito anche alla rivendita di abbonamenti. Si provvide poi a risanare e ripiantumare le aree verdi, ad aprire un ristoro per calciatori e dipendenti e a rivedere parcheggi e viabilità d'accesso. Entro il 2020 le strutture sportive vennero egualmente riattate, con stesura di manti erbosi naturali e sintetici d'alto livello, la creazione di nuovi campi e l'implementazione di una nuova illuminazione[56]. Nel successivo biennio i lavori sono proseguiti, concentrandosi anche sulla parte architettonica del complesso[59], con la realizzazione di una nuova portineria e di nuove palestre e spogliatoi per le giovanili; inoltre, grazie all'aggiudicazione di terreni circostanti, verranno ricavati anche nuovi campi da gioco[60].
Fino al 2022 il "Monzello" ha anche accolto la sede amministrativa del club biancorosso: la proprietà Fininvest ne ha poi deciso il progressivo trasferimento negli uffici ricavati presso lo stadio Brianteo[59].
L’8 ottobre dello stesso anno, contestualmente all'inaugurazione della nuova palazzina d'ingresso, il complesso cambia la sua denominazione ufficiale in "Centro sportivo Luigi Berlusconi – Monzello", in memoria del padre del patron Silvio Berlusconi e del presidente onorario Paolo Berlusconi[57]. Il 12 giugno 2024 il centro sportivo, a distanza di un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, modifica il nome in "Centro sportivo Silvio e Luigi Berlusconi - Monzello"[61].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Il club venne fondato il 1º settembre 1912 come associazione con il nome "Monza Foot Ball Club", e già l'anno seguente cambiò denominazione in "Associazione Calcio Monza" a seguito della fusione con la sezione calcio della Veloce Club Monzese e alcuni calciatori della Forti e Liberi, mentenendo la stessa ragione sociale fino al 1980 (salvo il periodo 1955-1964 in cui avvenne la sponsorizzazione dell'azienda Simmenthal con conseguente denominazione del sodalizio in "Associazione Sportiva Simmenthal-Monza"); nel 1980 il club venne rinominato "Calcio Monza", mantenendolo fino al 18 marzo 2004,[62] quando fu dichiarato fallito e il ramo d'azienda venne rilevato, il 4 giugno, da una nuova società per azioni, la "Associazione Calcio Monza Brianza 1912"[63] a sua volta decretata fallita dal Tribunale di Monza nel 2015 con l'estromissione dal campionato italiano di calcio da parte della FIGC; il marchio venne rilevato all'asta fallimentare da una nuova associazione sportiva dilettantistica, la "Società Sportiva Dilettantistica Monza 1912", costituita il 22 luglio 2015[64] e affiliata il successivo 31 luglio alla FIGC. Le ultime modifiche societarie sono riferibili al passaggio dell'associazione a società a responsabilità limitata nel 2016 e l'ulteriore trasformazione in società per azioni del 1º luglio 2019, con il contestuale cambio di ragione sociale nell'antica "Associazione Calcio Monza".
La società, avente sede legale in via Ragazzi del '99 14 a Monza[64] e iscritta alla Camera di Commercio di Milano-Monza e Brianza-Lodi,[64] risulta avere, al 2024, 167 dipendenti e un capitale sociale di 1 000 000 euro[64] suddiviso in 1 000 000 di azioni ordinarie senza valore nominale.[65]
Dal 28 settembre 2018 il club è controllato dalla famiglia italiana Berlusconi:[23] questo controllo è esercitato tramite la holding finanziaria italiana Fininvest S.p.A., proprietaria del club biancorosso con il 100,00% del capitale azionario in qualità di socio unico,[66] le cui azioni sono detenute nel loro totale dai figli di Silvio Berlusconi, dopo la morte di quest'ultimo avvenuta il 12 giugno 2023.
La società biancorossa non possiede, al 2023, società controllate o collegate.[65]
Il club è membro network dell'European Club Association (ECA),[67] organismo privato che rappresenta le società calcistiche a livello europeo e riconosciuto dall'UEFA.
Organigramma societario
[modifica | modifica wikitesto]Il governo societario dell'Associazione Calcio Monza S.p.A., al 2023, prevede un sistema di amministrazione tradizionale con una ripartizione di competenze tra l'assemblea degli azionisti, il consiglio di amministrazione (CdA) e il collegio sindacale.[65]
Il CdA, rinnovato il 1º luglio 2019,[68] è composto da sette membri,[68] nominati dall'assemblea degli azionisti e tutti indicati dalla famiglia Berlusconi tramite la società controllante FIninvest S.p.A.; non è assegnata la carica di presidente del consiglio di amministrazione[69] (l'ultimo è stato Paolo Berlusconi, dal 29 marzo 2019[70] all'8 luglio 2022, quando gli è stato assegnato il titolo nominale di presidente onorario del club)[71] mentre Adriano Galliani è l'amministratore delegato e vicepresidente vicario, nominato nel primo ruolo il 28 settembre 2018[72] e nel secondo con la nomina di Paolo Berlusconi a presidente onorario.[71] La società di revisione, scelta anch'essa dagli azionisti quale organo esterno di riesame dei conti, è l'azienda Deloitte & Touche S.p.A..[65]
Dal sito ufficiale della società, stagione 2024-2025:[69]
- Paolo Berlusconi - Presidente onorario
- Adriano Galliani - Vicepresidente vicario, amministratore delegato e membro CDA
- Leandro Cantamessa - Membro CDA
- Roberto Mazzo - Membro CDA
- Danilo Pellegrino - Membro CDA
- Elio Lolla - Membro CDA
- Gianluca Iuliano - Membro CDA
- Cristina Rossello - Membro CDA
- Mauro Bianchessi - Direttore sportivo e Direttore generale settore giovanile
- Sergio Floccari - Coordinatore tecnico prima squadra
- Michele Franco - Coordinatore tecnico
- François Modesto - Consulente tecnico area sportiva
- Daniela Gozzi - Direttore operativo
- Carmine Russo - Team manager
- Davide Guglielmetti - Segretario generale
- Fabio Guido Aureli - Direttore commerciale
- Francesco Bevilacqua - Direttore marketing
- Daria Nicoli - Responsabile comunicazioni
- Vincenzo Iacopino - S.L.O.
- Francesco Panzerini - Responsabile settore giovanile
- Riccardo Monguzzi - Responsabile attività di base
- Roberta Antignozzi - Responsabile attività femminile
Sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito gli sponsor del Monza.[senza fonte]
Cronologia degli sponsor tecnici
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Negli ultimi anni, con l'arrivo nella massima serie, la società ha stabilito collaborazioni con numerosi brand nazionali e internazionali, tra cui Simmenthal[74], MSC Crociere[75], Yeppon[76], Pulsee[77] e molti altri.
Settore giovanile
[modifica | modifica wikitesto]La società brianzola può vantarsi del fatto di aver sfornato numerosi talenti, che negli anni si sono fatti valere sia in Serie A che in nazionale. Particolarmente attiva è stata la scuola dei portieri: in ordine cronologico possiamo notare Luciano Castellini, Giuliano Terraneo, Francesco Antonioli, Luca Castellazzi e Christian Abbiati. Il settore giovanile monzese organizza infatti corsi specifici per l'allenamento dei portieri e per formare nuovi istruttori.[senza fonte]
Nel vivaio biancorosso si sono altresì formati Claudio e Patrizio Sala, che furono protagonisti nel Torino negli anni settanta, i talenti di Paolo Monelli, Daniele Massaro, Roberto Antonelli e Angelo Colombo nella prima metà degli anni ottanta, Pierluigi Casiraghi e Anselmo Robbiati tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta.[senza fonte]
Il Monza nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]Sabato 8 ottobre 1955 alle ore 15.00 venne trasmesso il primo anticipo del campionato italiano di calcio in diretta dalla Rai.[78] In base ad un accordo siglato tra Lega Nazionale ed ente di Stato, le telecamere della televisione pubblica potevano riprendere un incontro a scelta tra i campionati di Serie A, B e C. La partita scelta era l'incontro di Serie B tra Simmenthal Monza e Verona. Un'autentica novità che aprì l'era del calcio in televisione, fruttando alla squadra brianzola la somma di 700.000 lire. La partita venne commentata da Nicolò Carosio, di fronte ad un pubblico di appena 1.500 spettatori, numero giustificato dalle varie migliaia di persone radunate nei bar cittadini, affascinati dalla novità dell'evento.[senza fonte]
Il periodo d'oro della squadra brianzola coincise anche con l'epoca di maggior interesse nei confronti dei colori biancorossi. Negli anni settanta la squadra, forte dei successi ottenuti nella neonata Coppa Italia Semiprofessionisti e delle stagioni da protagonista nella categoria cadetta, per il suo gioco spumeggiante venne soprannominata "il Borussia di Brianza" o anche "il Chelsea di Milano", proprio in riferimento alle due compagini che stavano facendo grandi cose nei rispettivi campionati. Ezio Luzzi, storico commentatore della Serie B per la trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto, era spesso collegato dal Sada per raccontare il match più importanti della giornata di Serie B, tanto da incidere nel 1977 un LP che raccontava proprio gli anni d'oro della squadra brianzola: Monza - un documentario sonoro sulle vicende romantiche e sportive dei 65 anni del Monza Calcio. Renato Pozzetto nel film Agenzia Riccardo Finzi... praticamente detective interpreta l'investigatore privato Riccardo Finzi, appassionato del Monza Calcio, che in una frase dichiara «Io sono del Monza, non riusciremo mai a venire in Serie A», mostrando da un lato la rivalità campanilistica, essendo lui originario del Lago Maggiore e quindi filo-varesino, e dall'altro lato la supposta "impossibilità naturale" della squadra monzese di poter raggiungere il massimo campionato italiano.[senza fonte]
Allenatori e presidenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1912-1928 Commissione Tecnica
- 1928-1929 Cesare Lovati
- 1929-1930 Ettore Reynaudi[79]
- 1930-1935 Commissione Tecnica
- 1935-1936 Leopoldo Conti
- 1936-1937 Silvio Stritzel
- 1937-1938 Angelo Albertoni
- 1938-1939 Leopoldo Conti
- 1939-1940 Alessandro Scarioni
- 1940-1942 Angelo Piffarerio
- 1942-1945 Mario Antonioli
- 1945-1947 Angelo Piffarerio
- 1947-1948 Luigi Bonizzoni
- 1948-1949 Oreste Barale
- 1949-1953 Annibale Frossi
- 1953-1954 Annibale Frossi (1ª-10ª)
- Emilio Zafferri (11ª-12ª)
- Fioravante Baldi (13ª-34ª)
- 1954-1955 Fioravante Baldi (1ª-10ª)
- Carlo Alberto Quario (11ª-34ª)
- 1955-1956 Pietro Rava
- 1956-1957 Eraldo Monzeglio (1ª-10ª)
- Bruno Arcari (11ª-34ª)
- 1957-1958 Bruno Arcari
- 1958-1959 Pietro Rava (1ª-32ª)
- Manlio Cipolla (33ª-38ª)
- 1959-1960 Attilio Kossovel
- 1960-1963 Hugo Lamanna
- 1963-1964 Hugo Lamanna (1ª-25ª)
- Vittorio Malagoli (26ª-38ª)
- 1964-1965 Vittorio Malagoli (1ª-31ª)
- Vincenzo Rigamonti (32ª-38ª)
- 1965-1966 Vincenzo Rigamonti (1ª-35ª)
- Bruno Dazzi (36ª-38ª)
- 1966-1967 Luigi Radice
- 1967-1968 Luigi Radice (1ª-25ª)
- Bruno Dazzi (26ª-42ª)
- 1968-1969 Bruno Dazzi (1ª-4ª)
- Nils Liedholm (5ª-38ª)
- 1969-1971 Luigi Radice
- 1971-1973 Franco Viviani
- 1973-1974 Gino Pivatelli (1ª-11ª)
- Mario David (12ª-38ª)
- 1974-1975 Mario David (1ª-18ª)
- Alfredo Magni (19ª-38ª)
- 1975-1980 Alfredo Magni
- 1980-1981 Sergio Carpanesi (1ª-10ª)
- Lamberto Giorgis (11ª-30ª)
- Franco Fontana (31ª-38ª)
- 1981-1982 Franco Fontana
- 1982-1983 Franco Fontana (1ª-9ª)
- Guido Mazzetti (10ª-38ª)
- 1983-1984 Guido Mazzetti (1ª-13ª)
- Alfredo Magni (14ª-38ª)
- 1984-1985 Alfredo Magni
- 1985-1986 Alfredo Magni (1ª-17ª)
- Paolo Carosi (18ª-38ª)
- 1986-1987 Antonio Pasinato
- 1987-1990 Pierluigi Frosio
- 1990-1991 Franco Varrella (1ª-28ª)
- Giovanni Trainini (29ª-34ª)
- 1991-1993 Giovanni Trainini
- 1993-1994 Giovanni Trainini (1ª-11ª)
- Nedo Sonetti (12ª-38ª)
- 1994-1996 Simone Boldini
- 1996-1997 Giorgio Rumignani (1ª-26ª)
- Luigi Radice (27ª-34ª e play-off)
- 1997-1998 Luigi Radice (1ª-5ª)
- Bruno Bolchi (6ª-24ª)
- Pierluigi Frosio (25ª-38ª)
- 1998-1999 Pierluigi Frosio
- 1999-2000 Pierluigi Frosio (1ª-23ª)
- Roberto Antonelli (24ª-38ª)
- 2000-2001 Roberto Antonelli (1ª-19ª)
- Gaetano Salvemini (20ª-38ª)
- 2001-2002 Simone Boldini (1ª-9ª)
- Romano Cazzaniga (10ª-15ª)
- Roberto Antonelli (16ª-21ª)
- Romano Cazzaniga (22ª-28ª)
- Simone Boldini (29ª-34ª)
- 2002-2003 Simone Boldini (1ª-9ª)
- 2003-2004 Oscar Piantoni (1ª-7ª)
- Massimo Pedrazzini (8ª-34ª)
- 2004-2005 Giovanni Trainini (1ª-21ª)
- Antonio Sala (22ª-34ª e play-off)
- 2005-2007 Giuliano Sonzogni
- 2007-2008 Giuliano Sonzogni (1ª-5ª)
- Giovanni Pagliari (6ª-34ª)
- 2008-2009 Dario Marcolin (1ª-17ª)
- Giuliano Sonzogni (18ª-34ª)
- 2009-2010 Roberto Cevoli
- 2010-2011 Alessio De Petrillo (1ª-10ª)
- Vitale Tammaro (11ª-12ª)
- Corrado Verdelli (13ª-28ª)
- Gianfranco Motta (29ª-34ª e play-out)
- 2011-2012 Gianfranco Motta (1ª-34ª)
- Riccardo Monguzzi (play-out)
- 2012-2014 Antonino Asta
- 2014-2015 Fulvio Pea
- 2015-2016 Alessio Delpiano (1ª-20ª)
- Sandro Salvioni (21ª-31ª)
- Alessio Delpiano (32ª-38ª)
- 2016-2018 Marco Zaffaroni
- 2018-2019 Marco Zaffaroni (1ª-8ª)
- Cristian Brocchi (9ª-38ª e play-off)
- 2019-2021 Cristian Brocchi
- 2021-2022 Giovanni Stroppa
- 2022-2023 Giovanni Stroppa (1ª-6ª)
- Raffaele Palladino (7ª-38ª)
- 2023-2024 Raffaele Palladino
- 2024-2025 Alessandro Nesta (1ª-17ª)
- Salvatore Bocchetti (18ª-)
- 1912-1915 Mario Tagliabue[80]
- 1915-1918 Giuseppe Gritti[81]
- 1919-1922 Giuseppe Daffieno[82]
- 1922-1925 Ulisse Cattaneo
- 1925-1929 Ernesto Crippa
- 1929-1932 Gaetano Ciceri
- 1932-1933 Ernesto Crippa
- 1933-1934 Ernesto Crippa
- 1934-1935 Gaetano Ciceri
- 1935-1936 Giuseppe Viganò
- 1936-1937 Giuseppe Vigano
- 1937-1938 Riccardo Rivolta
- 1938-1939 Emilio Resnati
- 1939-1940 Antonio Bolognini
- 1940-1945 Carlo Guffanti[83]
- 1945-1948 Lino Camagni
- 1948-1953 Giuseppe Borghi
- 1953-1955 Giovanni Battista Pastori
- 1955-1965 Claudio Sada[84]
- 1965 Comitato di reggenza[85]
- 1966-1969 Enzo Radaelli
- 1969-1971 Aurelio Cazzaniga
- 1971-1972 Vitaliano Sala
- 1972-1980 Giovanni Cappelletti
- 1980-1999 Valentino Giambelli
- 1999-2001 Piero Fazzolari
- 2001-2002 Massimo Belcolle
- 2002-2004 Cesare Giosuè D'Evant (Amministratore Unico)
- 2004: Maurizio Oggioni e Pino Sorrentino (Curatori fallimentari)[86]
- 2004-2009 Giovanni Battista Begnini[87]
- 2009-2010 Stefano Salaroli
- 2010-2012 Luca Magnoni
- 2012 Nicola Rigamonti (ad interim)
- 2012-2013 Maurizio Carlo Prada (Amministratore Unico)
- 2013-2014 Anthony Armstrong-Emery
- 2014-2015 Dennis Bingham (Amministratore Unico)
- 2015 Pietro Montaquila (Amministratore Unico)
- 2015: Giuseppe Nicosia ed Elisabetta Brugnoni (Curatori fallimentari)
- 2015-2019 Nicola Claudio Colombo
- 2019-2022 Paolo Berlusconi
- 2022- Paolo Berlusconi (onorario)
Calciatori
[modifica | modifica wikitesto]Hall of fame
[modifica | modifica wikitesto]Il seguente è l'elenco dei giocatori facenti parte della Hall of Fame presente sul sito ufficiale del club.[88]
- Francesco Antonioli (1986-1988)
- Evaristo Beccalossi (1985-1986)
- Ariedo Braida (1975-1977)
- Marco Branca (2000-2001)
- Ruben Buriani (1974-1977)
- Pierluigi Casiraghi (1985-1989)
- Luciano Castellini (1965-1970)
- Alessandro Costacurta (1986-1987)
- Walter De Vecchi (1975-1978)
- Luigi Di Biagio (1989-1992)
- Patrice Evra (1999-2000)
- Maurizio Ganz (1988-1989)
- Jean François Gillet (1999-2000)
- Daniele Massaro (1978-1981)
- Aurelio Milani (1955-1957)
- Paolo Monelli (1978-1981)
- Emiliano Mondonico (1970-1971)
- Giulio Nuciari (1988-1989)
- Davide Pinato (1983-1988)
- Felice Pulici (1977-1978)
- Anselmo Robbiati (1987-1993/2004-2005)
- Fulvio Saini (1980-1998)
- Claudio Sala (1965-1967)
- Patrizio Sala (1973-1975)
- Giovanni Stroppa (1987-1989)
- Carlo Tagnin (1954-1957)
- Giuliano Terraneo (1974-1977)
- Marco Zaffaroni (2004-2008)
Vincitori di titoli
[modifica | modifica wikitesto]- Campioni del Sudamerica
Campioni del Mondo
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Altre competizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa Italia Serie C: 4 (record)
- Serie C: 4
- Serie D: 1
Statistiche e record
[modifica | modifica wikitesto]Partecipazione ai campionati
[modifica | modifica wikitesto]Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | Serie A | 3 | 2022-2023 | 2024-2025 | 3 |
2º | Seconda Divisione | 4 | 1922-1923 | 1925-1926 | 46 |
Prima Divisione | 2 | 1927-1928 | 1928-1929 | ||
Serie B | 40 | 1951-1952 | 2021-2022 | ||
3º | Seconda Divisione | 1 | 1926-1927 | 44 | |
Prima Divisione | 6 | 1929-1930 | 1934-1935 | ||
Serie C | 20 | 1935-1936 | 2019-2020 | ||
Serie C1 | 16 | 1981-1982 | 2011-2012 | ||
Lega Pro | 1 | 2014-2015 | |||
4º | Serie C2 | 5 | 2002-2003 | 2013-2014 | 8 |
Prima Divisione | 1 | 1941-1942 | |||
Serie D | 2 | 2015-2016 | 2016-2017 |
Il Monza si affiliò per la prima volta ad una lega calcistica nazionale della FIGC nel 1922. Nei due anni precedenti, dal 1920 al 1922, aveva disputato due edizioni della Prima Categoria del Comitato Regionale Lombardo.
Coppe nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Il miglior risultato del Monza in Coppa Italia sono stati i quarti di finale raggiunti una volta nel 1939.
Statistiche individuali
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito le top 10 dei primatisti di presenze e reti del Monza nei massimi campionati, coppe escluse.[89]
Record di presenze
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Record di reti
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Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]Secondo un'indagine condotta e pubblicata annualmente da due società specializzate in sondaggi e ricerche di mercato, la StageUp e la Ipsos, al 2023 la squadra poteva contare in Italia su un seguito stimato in circa 145 000 tifosi,[90] un dato in calo rispetto alla rilevazione dell'anno precedente.[91]
La tifoseria biancorossa contribuisce ad una percentuale di riempimento dello Stadio Brianteo, durante le gare casalinghe del Monza, pari al 67,84% nella stagione 2023-2024.[92] La migliore media di pubblico stagionale per la squadra, in campionato, fu registrata nell'annata 2022-2023, stagione del debutto assoluto in Serie A per il club, quando vi fu una presenza media di 12 413 spettatori per gara.[93] I tifosi brianzoli hanno fatto segnare il primato di abbonamenti stagionali in campionato per il club, acquistando 6 381 tessere, sempre nella stessa stagione.[94]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]«Il nostro Calcio Monza è in C1
e non andremo mai in Serie A
ma io non mollerò, questa è la mia mentalità
segui anche tu la squadra della tua città»
Il tifo organizzato in città affonda le proprie radici, sulla scia delle grandi metropoli del nord, sin dai primissimi anni settanta: il primo gruppo prettamente ultras fu quello dei Commandos, che nel 1971 scelsero di posizionarsi nella gradinata centrale dello stadio Sada; nel 1977 nacquero invece le Brigate Biancorosse, le quali ressero per diverso tempo le redini del tifo in centrale, affiancati da gruppi minori quali Prima Linea e Fossa Arditi. Nei primi anni ottanta le diverse componenti del movimento ultras brianzolo decisero di riunirsi dietro ad unico striscione, quello della Legione d'Assalto, cui si affiancarono poco dopo gli Eagles Monza, il gruppo più rappresentativo, per longevità e numeri, del tifo monzese. In quegli anni, prossimi al pensionamento dello stadio Sada in favore del nuovo stadio Brianteo, le diverse anime del tifo - oltre agli Eagles, erano nati diversi gruppi minori: Vedano Erotika, Wild Kaos, Libertà Korps, Gruppo Avvinazzato, Inferno Biancorosso, Indians - decisero di abbandonare la gradinata centrale in favore della curva Lambro. A seguito del trasferimento del sodalizio brianzolo nel nuovo impianto, il tifo (che trovò la propria collocazione nella curva sud) conobbe un periodo di particolare vivacità, soprattutto per quanto riguarda i Monza Clubs, che arrivarono a moltiplicarsi e a contare svariati iscritti in tutta la Brianza.[senza fonte]
Dopo lo scioglimento degli Eagles nel 1992, dall'unione dei gruppi ultras rimasti, nacque la Gioventù Brianzola nel 1993, gruppo che decise di adottare come simbolo un'aquila in omaggio al grande lavoro svolto dagli Eagles negli anni, sul cui striscione, per l'appunto, il volatile campeggiava sin dalla fondazione. Nel 1994 poi nacquero i S.A.B. (ovvero Sempre Al Bar): la scissione era dovuta a un modo diverso di intendere il tifo e per divergenze di base. In principio era un gruppo chiuso e goliardico, dedito al mangiar bene (e soprattutto al bere) e che affrontava le trasferte in disparte, organizzandosi con macchine o pulmini privati; era usanza capovolgere lo striscione se il bar dello stadio era sprovvisto di bevande alcooliche. A cavallo poi fra vecchio e nuovo millennio, in curva nacquero diverse entità minori quali Monelle Biancorosse, Altacurva, Porno Group.[senza fonte]
Nel 2001 la Gioventù Brianzola si sciolse e il S.A.B. divenne il gruppo trainante della curva sud (dal 1999 intitolata alla memoria di Davide Pieri, tifoso biancorosso scomparso prematuramente nel dicembre 1998[95]): da quel momento iniziò l'organizzazione delle trasferte in pullman e con treni speciali. Dal 1999 comparve anche il Graziosa Group, marcato da appoggio reciproco con i S.A.B. Scioltosi il Graziosa Group, i S.A.B. rimasero per qualche anno l'unico gruppo ultras a presenziare al Brianteo, salvo essere stati affiancati nel 2006 dal C.U.B., dal 2009 dal gruppo 1912 e dal 2017 dagli N.D.O.; quest'ultimo gruppo, sino al 2017, occupava la tribuna Ovest dell'impianto. Di recente, in curva sono nati svariati gruppi, tra cui Libertà, Ultras Cederna (dal nome dell'omonimo quartiere), Disagiati, Barella Brugherio, Monaci di Monza, Ronco, mentre si sono moltiplicati anche i club di tifosi, con il ritorno di svariati "Monza Club" in città e in provincia.[senza fonte]
Gemellaggi e rivalità
[modifica | modifica wikitesto]Sul finire degli anni settanta le maggiori rivalità opponevano il Monza a Como, Pistoiese, Sampdoria e Genoa. Vi erano invece forme di gemellaggio con Pisa e Milan. La tifoseria biancorossa è gemellata fin dagli anni ottanta con quella della Triestina, e possiede qualche rispettiva amicizia con qualche gruppo delle tifoserie di Foggia e Lecco. In campo internazionale si segnala un gemellaggio con la tifoseria spagnola dello Sporting Gijón. Esisteva fino al 2001 un rapporto di amicizia anche con i tifosi del Chievo.[senza fonte]
La rivalità più sentita è quella con il Como che, in particolar modo tra gli anni '70 e '80, ha dato vita a numerosi scontri tra le tifoserie. Anche in anni successivi gli incontri tra le due squadre hanno dato vita ad accesi tafferugli, dopo un periodo di relativa assenza del derby a causa di fallimenti e vicissitudini sportive. L'origine della rivalità è rintracciabile in acredini storiche e sportive, oltre che nella vicinanza geografica.[96] Un'altra importante rivalità è quella vissuta nei confronti del Pisa, a causa della finale play-off del 2007, vinta dai toscani, cui sono seguiti violenti scontri all'interno dello stadio e altrettanto feroci polemiche.[97] Altre rivalità si hanno nei confronti del Venezia, del L.R. Vicenza,[98][99][100] del Novara, dell'Alessandria e del Genoa; la rivalità contro i Grifoni è nata a seguito della finale play-off del 2006, che sancì il ritorno dei liguri in B.[senza fonte] Rivalità minori o appartenenti al passato riguardano il Varese, partita che sino agli anni '90 era molto sentita da entrambe le tifoserie, la Pistoiese e il Torino.[101][102]
Organico
[modifica | modifica wikitesto]Rosa 2024-2025
[modifica | modifica wikitesto]Rosa e numerazione aggiornate al 31 agosto 2024.[103]
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Staff tecnico
[modifica | modifica wikitesto]Aggiornata al 23 dicembre 2024.[104]
- Area tecnica
- Salvatore Bocchetti - Allenatore
- Andrea Tarozzi - Allenatore in seconda
- Davide Brivio - Collabore tecnico
- Gianluca Polistina - Collaboratore tecnico
- Massimo Lo Monaco - Collaboratore tecnico
- Vincenzo Varrica - Collaboratore tecnico
- Enrico Allavena - Collaboratore tecnico e Match analyst
- Simone Bottitta - Match analyst
- Alfredo Magni - Allenatore dei portieri
- Gian Mario Petrelli - Collaboratore allenatore dei portieri
- Simon Barjie - Preparatore atletico
- Andrea Curzi - Collaboratore preparatore atletico
- Marco Latino - Collaboratore preparatore atletico
- Francesco Rolli - Preparatore della forza
- Romeo Neri - Recupero infortunati
- Gianni Bulgarini - Collaboratore recupero infortunati
- Area medica
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lega Pro, su lega-pro.com.
- ^ Il Sole 24 Ore, su mobile.ilsole24ore.com (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2019).
- ^ Scritto da: Aless, ro Calleri, Pubblicato il regolamento completo della Coppa Italia di Serie C 2021-2022, su MessinaSportiva, 22 luglio 2021. URL consultato il 26 luglio 2021.
- ^ Cup of the Alps 1961, su rsssf.com. URL consultato il 26 luglio 2021.
- ^ Sport: Foot-Ball, in il Cittadino (Rivista di Monza e del Circondario), 26 settembre 1912, p. 3. URL consultato il 14 gennaio 2022.«Si è costituita a Monza, dal primo settembre, una nuova società per l'incremento del gioco del calcio, sotto il nome di Monza F.B.C. La nuova società ha fissato la sua sede presso il Caffè-passticceria Roma, sulla piazza omonima.»
- ^ Il Capolavoro dell'A.C. Monza. Genova – Monza 2–1, in il Cittadino (Rivista di Monza e del Circondario), 27 aprile 1939, p. 4. URL consultato il 14 gennaio 2022.
- ^ Giovanni Fossati, Con la vittoria sull'Omegna (1–0) il Monza è stato promosso alla Serie B, in il Cittadino, 14 giugno 1951, p. 4. URL consultato il 14 gennaio 2022.
- ^ Giovanni Fossati, Per il Monza inizia ora la nuova e rischiosa avventura della "C", in il Cittadino, 23 giugno 1966, p. 7. URL consultato il 15 gennaio 2022.
- ^ Giovanni Fossati, Superpromozione per il Monza-Super, in il Cittadino, 8 giugno 1967, p. 9. URL consultato il 15 gennaio 2022.
- ^ Roberto Di Maggio, Igor Kramarsic e Rota Davide, Italy – Coppa Italia di Serie C, su RSSSF. URL consultato il 12 gennaio 2022.
- ^ Per il Monza anche una coppa da oltre Manica, in il Cittadino, 24 giugno 1976, p. 11. URL consultato il 16 gennaio 2022.
- ^ Pierantonio Montrasio, L'incredibile esclusione del Monza dalla serie A, in il Cittadino, 23 giugno 1977, p. 10. URL consultato il 16 gennaio 2022.
- ^ Giovanni Fossati, Monza: primo dei non eletti, in il Cittadino, 15 giugno 1978, p. 12. URL consultato il 17 gennaio 2022.
- ^ Giovanni Fossati, Un Monza complessato battuto nello spareggio, in il Cittadino, 5 luglio 1979, p. 10. URL consultato il 17 gennaio 2022.«Col meritato successo del Pescara, il sogno della promozione in serie A è svanito per la terza volta.»
- ^ Maurizio Mariani, Italy Championship 1980/81, su RSSSF. URL consultato il 17 gennaio 2022.
- ^ Silvano Concari, I biancorossi brindano in Coppa alla risalita in "B", in il Cittadino, 16 giugno 1988, p. 11. URL consultato il 17 gennaio 2022.
- ^ Enrico Picone, Il Palermo e la Coppa Italia di C: 28 anni fa il trionfo dei rosa di Orazi, su Stadionews24, 21 agosto 2021. URL consultato il 17 gennaio 2022.
- ^ il Milan 2 esce dai box, su La Gazzetta dello Sport, 28 marzo 1997. URL consultato il 15 gennaio 2022.
- ^ Il Venezia subito in A dopo un anno di penitenza, su la Repubblica, 3 giugno 2001. URL consultato il 15 gennaio 2022.
- ^ Salernitana-Monza 1-1 | La Coppa va ai campani, su MonzaToday. URL consultato l'11 aprile 2022.
- ^ Monza 1912, la serie D è ufficiale! Ecco il comunicato della FIGC, su Monza-News, 4 agosto 2015. URL consultato il 12 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2022).
- ^ Camillo Chiarino, Promozione del Monza, tutti i commenti. Elogi per il "pres", su MBNews, 24 aprile 2017. URL consultato il 12 gennaio 2022.
- ^ a b Monza Calcio, Berlusconi è il nuovo proprietario: Fininvest acquisisce il 100% della società. Adriano Galliani sarà l'ad, su Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2018. URL consultato il 12 gennaio 2022.
- ^ Monza in B, la B è in Brianza!, su A.C. Monza, 8 giugno 2020. URL consultato il 9 giugno 2020.
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- ^ Comunicato ufficiale e resoconto pubblicato il 29 dicembre 1917 dalla Gazzetta dello Sport.
- ^ Sono poche le società che rimasero attive durante tutta la Prima Guerra Mondiale: Inter, Milan, Saronno, Legnano e diverse altre adesso non più in vita.
- ^ Come risulta da evidenti documenti fotografici pubblicati sul libro "Bianco su rosso, la storia del Calcio Monza" l'ultima foto con la maglia bianco-azzurra divisa a metà è della stagione 1931-1932. Poi, per due stagioni consecutive, si passa ad una larga banda verticale rossa in mezzo al bianco.
- ^ Non va confuso l'A.C. Monza (2º nel girone C, ammessa alle finali quale prima squadra non riserve) con il Dopolavoro Singer, altra squadra monzese (1º nel girone G) anch'essa ammessa alle finali.
- ^ a b c d La storia – Maglia a “banda larga”? 85 anni fa fu la prima bianca e rossa…. URL consultato il 14 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2022). - monza-news.it, 26 lug 2017
- ^ Nuovo logo per l'AC Monza Brianza 1912 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015)., acmonzabrianza.it.
- ^ AC MONZA LOGO RESTYLE 2021.
- ^ Da Casiraghi a Pozzetto, 10 cose da sapere sul Monza.
- ^ Comune di Monza, Archivio Comunale di Via Annoni angolo Via Santuario delle Grazie Vecchie, cartella delle società sportive 1910-1930 - Capitolato di affitto del campo di Triante e di Via Sempione datato 11 agosto 1911 sottoscritto dal Presidente della Pro Victoria Giuseppe Vismara (il capitolato stabiliva che non era possibile subaffittare nessuno dei due campi).
- ^ Mappa della Parrocchia del Sacro Cuore (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2013)., italiamappe.it.
- ^ Dal libro "La Pro Victoria compie 90 anni, piccola ma grande società sportiva 1909-1996" pag.37.
- ^ Comune di Monza, Archivio Comunale di Via Annoni angolo Via Santuario delle Grazie Vecchie, cartella delle società sportive 1910-1930 - Capitolato di affitto del campo di Triante sottoscritto dal Presidente dell'A.C. Monza, Mario Tagliabue in data 10 ottobre 1914, il quale paga Lire 50 per l'affitto annuale.
- ^ Archivio del Comitato Regionale Lombardia, comunicati ufficiali della stagione 1914-1915.
- ^ Passato l'attuale ponticello di via Boccaccio (che all'epoca non esisteva perché si arrivava lì da via Santuario delle Grazie Vecchie) il Santuario delle Grazie Vecchie è ubicato all'inizio di via Montecassino.
- ^ La mappa di Monza che mostra dove si trovano "Le Grazie Vecchie"., da legrazievecchie.org.
- ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.25 e 220..
- ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.220, dove gli autori hanno retrodatato l'evento al 1914 confondendo il Sacro Cuore (dove non c'era la tribuna, il Comune non la concesse) con le Grazie Vecchie (dove fu costruita la tribunetta).
- ^ Gazzetta dello Sport di venerdì 14 maggio 1915 pag.3 (conservato microfilmato dalla Biblioteca nazionale braidense presso la Mediateca di Via della Moscova).
- ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.28, dove cita "... a lire mille la pertica viene acquistato un appezzamento di terreno in fondo a Via Ghilini, oltre la "Buca Lua" ... A conti fatti ne esce una spesa finale aggirantesi sulle sessantamila lire ... ".
- ^ Lino Rocca, Giorgio Vegetti, pag.28..
- ^ Storia raccontata dal giocatore del Monza Aurelio Piazza ad un giornalista di Monza.
- ^ Conservato microfilmato dalla Biblioteca nazionale braidense e dalla Biblioteca Comunale di Monza.
- ^ Onorario, non effettivo, perché sebbene fosse stato lui a volere la fusione con la Simmenthal, alla presidenza della società andò il figlio Claudio.
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- ^ a b Centro Sportivo Monzello. - acmonza.com
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- ^ Monza in Serie A, restyling dello U-Power Stadium per 16 mila posti e allenamenti sul campo sintetico. - milano.corriere.it, 31 mag 2022
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- ^ Il Popolo di Monza, vedere giornali da febbraio a giugno.
- ^ Mario Tagliabue è nominato quale Presidente del Monza F.B.C. presente alla fusione del 1913 fra Monza F.B.C. e Juventus (ex sezione calcio del Veloce Club Monzese) presso la Trattoria "Cappello Vecchio" sull'articolo pubblicato in occasione dei festeggiamenti del "trentennale" dal settimanale "Il Popolo di Monza" a titolo "Trent'anni di attività dell'Associazione Calcio Monza" sul n. 18 del 6 maggio 1943 (Biblioteca Comunale di Monza).
- ^ Dal 1916 al 1918, non c'è la certezza assoluta perché il Monza rimase attivo durante tutta la grande guerra (citato solo da Rocca-Vegetti).
- ^ Dalla "Gazzetta dello Sport" del 31 agosto 1919 con titolo All'A.C. Monza Giuseppe Daffieno è citato solo quale "Presidente Onorario" perché quello effettivo è il ragionier C. Tagliabue.
- ^ Non c'è la certezza perché il Monza rimase attivo anche durante il "Torneo delle Società Minori" organizzato dal Direttorio II Zona Lombardia (1944-45). È necessario per questo motivo consultare il giornale "Brianza Repubblicana" conservato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ( Opac Sbn. URL consultato il 4 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).).
- ^ Sotto la presidenza Sada, la società fondendosi con l'A.S. Simmenthal cambia nome in A.S. Simmenthal - Monza
- ^ A causa della scomparsa del presidente Sada, Filippo Amico, Aurelio Cazzaniga, Ambrogio Ferrazzi, Marco Fumagalli, Amerigo Gatti, Luigi Pavia, Enzo Redaelli, Giulio Rodino e Gian Marco Tagliabue formano un "Comitato di Reggenza".
- ^ Il 18 marzo 2004 dichiarato il fallimento la gestione passa sotto l'egida del giudice Roberto Fontana e dei curatori Maurizio Oggioni e Pino Sorrentino.
- ^ Vincendo l'asta fallimentare, rimane in carica dal 3 giugno 2004 al 7 luglio 2009.
- ^ Hall of Fame - I più grandi biancorossi di tutti i tempi - AC Monza. URL consultato il 21 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019)..
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- ^ Staff tecnico AC Monza, su acmonza.com. URL consultato il 13 luglio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Libri
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Articolo celebrativo del 50º di fondazione del Simmenthal-Monza nella rivista "Calcio", Lega Nazionale Professionisti, 1962 (stagione 1961-62), p. 5.
- Lino Rocca, Giorgio Vegetti, Bianco su rosso la storia del Calcio Monza, Monza, Supplemento a "Il fedelissimo" stampato da Officina Grafica Brasca, 1977.
- AA.VV., Calcio Monza 1984/85, Monza, Corriere di Monza e Brianza (supplemento a uscita del giornale), 1984.
- Massimo Dutto e Giorgio Vegetti, 80 anni di Monza, Monza, supplemento al periodico quindicinale "Brianteo", 1992.
- Delbue, Fontanelli, Peduzzi, E non andremo mai in Serie A... 100 anni di MONZA almanacco biancorosso 1912-2012, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2012.
- Fabrizio Melegari, Almanacco illustrato del calcio - La storia, Modena e Milano, Edizioni Panini e La Gazzetta dello Sport, 2005, per i soli campionati di Serie B e C.
- Alfio Tofanelli, Tuttocalcio, Pistoia e Firenze, varie edizioni dal 1976-1977 al 2018.
- AA.VV., Calciatori - La raccolta completa degli album Panini, Modena e Milano, 2004.
- Fiorenzo Dosso, Amarcord Il Mio Monza, 2022.
- Fiorenzo Dosso, Quando Sognavamo La Serie A, 2023.
Giornali
[modifica | modifica wikitesto]- La Gazzetta dello Sport, vari anni consultati presso la Biblioteca Nazionale Braidense e la Biblioteca comunale centrale di Milano nelle rispettive sale microfilm.
- Il Popolo di Monza, organo del Fascio di Monza - giornale microfilmato consultabile presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano e Biblioteca Civica di Monza (microfilmato) e consultabile online.
- Il Cittadino di Monza e Brianza, anni 1912-2009, giornale microfilmato conservato dalla Biblioteca Nazionale Braidense e dalla Biblioteca Civica di Monza (microfilmato) e consultabile online.
- Guerin Sportivo, anni dal 1976 al 1990.
- Il Giorno, anni dal 1970 al 2007.
- Bruno Giove, Accadde oggi. Monza News. URL consultato il 26 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2009)..
- AA.VV., Rassegna stampa, Sab Monza. URL consultato il 10 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2007)..
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Brianza
- Derby calcistici in Lombardia
- Monza
- Sport in Lombardia
- Stadio Brianteo
- Stadio Gino Alfonso Sada
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sull'AC Monza
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'AC Monza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, EN) Sito ufficiale, su acmonza.com.
- AC Monza (canale), su YouTube.
- (DE, EN, IT) Associazione Calcio Monza, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Associazione Calcio Monza, su int.soccerway.com, Perform Group.
- Associazione Calcio Monza, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Il Popolo di Monza, 1929-1943, su bdl.servizirl.it.
- Il cittadino rivista di Monza e del circondario 1906-2009, su bdl.servizirl.it.