1,1-dicloroetene

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1,1-dicloroetene
Formula di struttura
Formula di struttura
Nome IUPAC
1,1-dicloroetene
Nomi alternativi
cloruro di vinilidene[1]
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC2H2Cl2
Massa molecolare (u)96,94
Aspettoliquido incolore
Numero CAS75-35-4
Numero EINECS200-864-0
PubChem6366
SMILES
C=C(Cl)Cl
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,22
Solubilità in acqua2,5 g/l a 298 K
Temperatura di fusione−122,1 °C (150,9 K)
Temperatura di ebollizione32 °C (305 K)
Tensione di vapore (Pa) a K667 hPa
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)6350 mg/l (inalazione topo)
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma−10 °C (261,15 K)
Limiti di esplosione5,6÷13% vol.
Temperatura di autoignizione440 °C (713 K)
Simboli di rischio chimico
infiammabile tossicità acuta tossico a lungo termine
pericolo
Frasi H224 - 301 - 351 - 332
Consigli P210 - 241 - 301+310 - 303+361+353 - 405 - 501 [2][3]

L'1,1-dicloroetene o dicloruro di vinilidene[1], è un composto organico clorurato con formula molecolare è C2H2Cl2.

Viene principalmente utilizzato come monomero (per la produzione di polivinildencloruro) e come comonomero (cioè associato ad altri monomeri) nella polimerizzazione del cloruro di vinile, dell'acrilonitrile e degli acrilati. È anche impiegato nella fabbricazione di dispositivi a semiconduttore.

Pericolosità

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l'1,1-dicloroetene è un composto organico estremamente infiammabile e nocivo per inalazione. È inoltre un sospetto cancerogeno.

Interventi di primo soccorso

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I sintomi di avvelenamento possono comparire dopo molte ore, per tale motivo è necessaria la sorveglianza di un medico nelle 48 ore successive all'incidente. Se inalato o ingerito portare la persona interessata in zona ben aerata, praticare eventualmente la respirazione artificiale e tenere al caldo. Se i disturbi persistono consultare il medico. Se il soggetto è svenuto provvedere a tenerlo durante il trasporto in posizione stabile su un fianco. Generalmente il composto non causa danni alla cute e in caso di contatto con gli occhi lavare abbondantemente con acqua corrente.

Misure antincendio

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  • Mezzi di estinzione idonei: anidride carbonica (CO2) o schiuma resistente all'alcool.
  • Mezzi di estinzione inadatti per motivi di sicurezza: getti d'acqua.
  • Rischi specifici dovuti alla sostanza, ai suoi prodotti della combustione o ai gas liberati: Acido cloridrico (HCl)
  • Mezzi protettivi specifici: in ambienti confinati indossare il respiratore. Non inalare i gas derivanti da incendi e combustione.
  • Altre indicazioni: raffreddare i contenitori a rischio con un getto d'acqua.
  1. ^ a b Copia archiviata, su carloerbareagenti.com. URL consultato il 14 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2008).
  2. ^ Scheda del composto su IFA-GESTIS (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2019). consultata il 20.08.2014
  3. ^ Smaltire presso un impianto di trattamento dei rifiuti autorizzato

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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