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Saverio Strati - Teknopedia
Saverio Strati

Saverio Strati (Sant'Agata del Bianco, 16 agosto 1924 – Scandicci, 9 aprile 2014[1]) è stato uno scrittore italiano.

Biografia

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Saverio Strati nacque a Sant'Agata del Bianco il 16 agosto 1924. Interruppe gli studi dopo il conseguimento della licenza elementare per intraprendere il mestiere di muratore, pur continuando a coltivare la sua passione per lo studio e la lettura. Lesse in questi anni le opere della cultura popolare, come Quo vadis di Henryk Sienkiewicz, i romanzi di A. Dumas, I Miserabili di Victor Hugo.

Al termine della seconda guerra mondiale, riprese finalmente gli studi interrotti a undici anni. Grazie all'aiuto finanziario di uno zio che risiedeva negli Stati Uniti, iniziò a prendere lezioni private da alcuni professori del Liceo Galluppi di Catanzaro. Si appassionò così alla lettura di grandi scrittori come Croce, Tolstoj, Dostoevskij, Verga. Nel 1949 conseguì la licenza liceale classica e si iscrisse all'Università di Messina; inizialmente, per assecondare la volontà dei genitori, seguì le lezioni di Medicina, ma dopo un breve periodo passò alla Facoltà di Lettere.

Decisivo fu l'incontro con il critico letterario Giacomo Debenedetti che in quegli anni insegnava a Messina, e del quale Strati seguì le lezioni su Svevo e su Verga. Spinto da un compagno di studi, nel 1953 fece leggere il proprio racconto La marchesina a Debenedetti, che espresse immediatamente un giudizio favorevole. Incoraggiato da questo ed altri pareri autorevoli, Strati inizia a riordinare i primi racconti che andranno a formare il volume La marchesina, e che Debenedetti stesso porterà l'anno successivo ad Alberto Mondadori, a Milano. Sempre in questo periodo Strati iniziò la stesura del suo primo romanzo La Teda.

Nel 1953 si trasferì a Firenze per preparare la tesi di laurea sulle riviste letterarie del primo ventennio del novecento. I suoi primi racconti apparvero sulle riviste Il Ponte, Paragone, e sul quotidiano Il Nuovo Corriere. Subito dopo aver completato La Teda iniziò un secondo romanzo, Tibi e Tascia.

Nel 1958 sposò Hildegard Fleig, una ragazza svizzera conosciuta a Firenze, e si trasferì in Svizzera dove visse fino al 1964, componendo i romanzi Mani vuote e Il nodo e molti racconti. Dal soggiorno elvetico, che Strati considerò sempre come una svolta nella sua narrativa, nacque anche il romanzo Noi lazzaroni, Premio Napoli,[2] pubblicato nel 1972. Nel 1977 con il romanzo di formazione Il selvaggio di Santa Venere vinse il Premio Campiello.[3] Dal 1964 visse a Scandicci. Fu grande amico dello scultore Venturino Venturi ed ebbe sempre un atteggiamento schivo nei confronti di stampa, radio e televisione.[4]

Nel 2009 Il Quotidiano della Calabria si fece promotore della richiesta per far ottenere allo scrittore (che viveva in condizioni di indigenza) i benefici della legge Bacchelli, concessi poi dal Consiglio dei ministri del 17 dicembre 2009, alla luce degli speciali meriti artistici riconosciuti.[5][6]

Nel 2010 la rivista letteraria Il Portolano ospitò un suo inedito, dal titolo Le notti di Marisa e gli dedicò un fascicolo monografico.[7]

Opere

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Romanzi

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  • La teda, Milano, A. Mondadori, 1957
  • Tibi e Tascia, Milano, A. Mondadori, 1959
  • Mani vuote, Milano, A. Mondadori, 1960
  • Il nodo, Milano, A. Mondadori, 1965
  • Il codardo, Milano, Bietti, 1970
  • Il padre del Sole con 12 disegni di Silvio Loffredo, Firenze, Galleria Pananti, 1970
  • Noi lazzaroni, Milano, A. Mondadori, 1972
  • È il nostro turno, Milano, A. Mondadori, 1975
  • Il selvaggio di Santa Venere, Milano, A. Mondadori, 1977
  • Il visionario e il ciabattino, Milano, A. Mondadori, 1978
  • San Gregorio Magno, Firenze, Pananti, 1978
  • La bella Aurora, Firenze, Pananti, 1979
  • Il diavolaro, Milano, A. Mondadori, 1979
  • Re Pero, Firenze, Lisciani-Giunti, 1981
  • 57 favole, Firenze, Pananti, 1982
  • Al mare insieme agli altri, Firenze, Pananti, 1982
  • I cari parenti, Milano, A. Mondadori, 1982
  • Ascolta, Stefano, Milano, Mursia, 1984
  • Miti, racconti e leggende, Reggio Calabria, Gangemi, 1985
  • Viaggio in macchina, Soveria Mannelli, Rubbettino, 1986
  • La conca degli aranci, Milano, A. Mondadori, 1987
  • L'uomo in fondo al pozzo, Milano, A. Mondadori, 1989
  • La casa vicino al mare, Napoli, Alfredo Guida Editore, 1990
  • L'arpia, Lungro, Costantino Marco, 1993
  • Il ritorno del soldato, Cosenza, Periferia, 1994
  • Melina, Lecce, P. Manni, 1995
  • La figlia del mago della pietra bianca, Falzea, 2000
  • Il pensionato, Arezzo, Mario De Filippis per i Tipi della Tipografia Basagni, 2000
  • I nonni di Napoli, Milano, Ignazio Faso editore, 2001
  • Gente in viaggio, Bologna, Gallo & Calzati editore, 2004
  • Linda, Arezzo, Mario De Filippis per i tipi della Tipografia Basagni , 2005
  • Il Natale in Calabria, Vibo Valentia, Qualecultura, 2006
  • Non si torna indietro, Firenze, Pananti, 2007

Racconti

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  • La marchesina, Milano, Mondadori, 1956
  • Avventure in città (poi confluito in Gente in viaggio), Milano, Mondadori, 1962
  • Gente in viaggio, Milano, A. Mondadori, 1966 – Premio Sila 1966
  • 2 racconti inediti di Saverio Strati, Firenze, Galleria Pananti, 1970
  • I cento bambini, Cosenza, Lerici, 1977
  • Terra di emigranti, Firenze, Salani, 1979
  • Piccolo grande Sud, Firenze, Salani, 1981
  • Il vecchio e l'orologio, Lecce, P. Manni, 1994
  • Fiabe calabresi e lucane, scelte da Luigi Maria Lombardi Satriani e tradotte da Saverio Strati, Milano, A. Mondadori, 1982
  • Novelle di Calabria, Reggio Calabria, Laruffa, 1996

Premi e riconoscimenti

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  • Premio Internazionale Veillon per Tibi e Tascia, 1960
  • Premio Crotone per Tibi e Tascia, 1963
  • Premio Sila per Gente in viaggio, 1966
  • Premio Sila per Il nodo, 1966
  • Premio Napoli per Noi lazzaroni, 1972[2]
  • Premio Campiello per Il selvaggio di Santa Venere, 1977[3]

Note

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  1. ^ Addio Saverio Strati: muore a Firenze uno dei più grandi scrittori calabresi Archiviato il 13 aprile 2014 in Internet Archive. Ilquotidianoweb.it
  2. ^ a b Premio Napoli di Narrativa 1954-2002, su premionapoli.it. URL consultato il 16 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2020).
  3. ^ a b Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  4. ^ Saverio Strati, Tibi e Tascia (introduzione di Geno Pampaloni), Rubbettino.
  5. ^ DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Concessione di un assegno straordinario vitalizio a favore dello scrittore Saverio STRATI, a norma della legge 8 agosto 1985, n.440 (legge Bacchelli)., su governo.it. URL consultato il 16 gennaio 2010.
  6. ^ CAMERA DEI DEPUTATI: Seduta n. 265 di mercoledì 13 gennaio 2010. Comunicazione dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri., su nuovo.camera.it. URL consultato il 16 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  7. ^ Il ritorno di Saverio Strati, un grande dimenticato della letteratura, in Il Giornale, 25 gennaio 2010.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Strati, Saverio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  • Giuseppe Antonio Camerino, STRATI, Saverio, in Enciclopedia Italiana, IV Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1981. Modifica su Wikidata
  • Strati, Savèrio, su sapere.it, De Agostini. Modifica su Wikidata
  • (EN) Opere di Saverio Strati, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata
  • (EN) Saverio Strati, su Goodreads. Modifica su Wikidata
V · D · M
Vincitori del Premio Campiello
1963-1969Primo Levi (1963) • Giuseppe Berto (1964) • Mario Pomilio (1965) • Alberto Bevilacqua (1966) • Luigi Santucci (1967) • Ignazio Silone (1968) • Giorgio Bassani (1969)
1970-1979Mario Soldati (1970) • Gianna Manzini (1971) • Mario Tobino (1972) • Carlo Sgorlon (1973) • Stefano Terra (1974) • Stanislao Nievo (1975) • Gaetano Tumiati (1976) • Saverio Strati (1977) • Gianni Granzotto (1978) • Mario Rigoni Stern (1979)
1980-1989Giovanni Arpino (1980) • Gesualdo Bufalino (1981) • Primo Levi (1982) • Carlo Sgorlon (1983) • Pasquale Festa Campanile (1984) • Mario Biondi (1985) • Alberto Ongaro (1986) • Raffaele Nigro (1987) • Rosetta Loy (1988) • Francesca Duranti (1989)
1990-1999Dacia Maraini (1990) • Isabella Bossi Fedrigotti (1991) • Sergio Maldini (1992) • Raffaele Crovi (1993) • Antonio Tabucchi (1994) • Maurizio Maggiani (1995) • Enzo Bettiza (1996) • Marta Morazzoni (1997) • Cesare De Marchi (1998) • Ermanno Rea (1999)
2000-2009Sandro Veronesi (2000) • Giuseppe Pontiggia (2001) • Franco Scaglia (2002) • Marco Santagata (2003) • Paola Mastrocola (2004) • Pino Roveredo - Antonio Scurati (2005) • Salvatore Niffoi (2006) • Mariolina Venezia (2007) • Benedetta Cibrario (2008) • Margaret Mazzantini (2009)
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1997-2003
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Premio alla carriera della
Fondazione Il Campiello
2015-oggi
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V · D · M
Vincitori del Premio Napoli per la narrativa italiana
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2001-oggiDomenico Starnone (2001) • Dido Sacchettoni (2002) • Antonio Pennacchi (Supervincitore), Edoardo Albinati, Antonio Pascale (2003) • Gian Mario Villalta (Supervincitore), Carmine Abate, Valerio Magrelli (2004) • Antonio Debenedetti (Supervincitore), Gianni Celati, Nicola Lagioia (2005) • Bruno Arpaia (Supervincitore), Antonella Moscati, Claudio Piersanti (2006) • Francesco Pecoraro (Libro dell'anno), Andrea Di Consoli, Rosa Matteucci (2007) • Diego De Silva (Libro dell'anno), Alfonso Berardinelli, Gabriele Frasca (2008) • Alessandro Leogrande (Libro dell'anno), Franco Arminio, Luigi Trucillo (2009) • Benedetta Tobagi (Libro dell'anno), Sergio De Santis, Emanuele Trevi (2010) • Ruggero Cappuccio (Libro dell'anno), Nadia Fusini, Helena Janeczek (2011) • Vincenzo Latronico (2012) • Donatella Di Pietrantonio (2017) • Giorgio Falco (2018) • Andrea Pomella (2019) • Igiaba Scego (2020) • Nicola Lagioia (2021) • Titti Marrone (2022) • Silvia Ballestra (2023) • Antonio Franchini (2024)
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