Benvenuto al Portale sulle Lingue Artificiali!
Una lingua artificiale è un idioma creato a tavolino, frutto di ingegno consapevole attribuibile ad una sola persona o ad un gruppo di lavoro che ne sviluppa deliberatamente la fonologia, la grammatica e il vocabolario. La principale differenza rispetto alle lingue naturali risiede dunque nel fatto che quelle artificiali non si sono sviluppate ed affermate spontaneamente nelle culture umane. Alcune vengono progettate per la comunicazione umana (lingue ausiliarie), altre invece vengono create per essere utilizzate all'interno di opere artistiche (lingue artistiche), per pura sperimentazione linguistica (lingue logiche o filosofiche), per segretezza (codici), per scopi religiosi (lingue sacre), o per il semplice piacere della loro creazione. Queste ultime sono spesso associate alla costruzione di mondi immaginari. Il sinonimo "lingua pianificata" viene utilizzato talvolta in riferimento alle lingue ausiliarie internazionali, soprattutto da coloro che rifiutano il più comune termine "artificiale". Alcuni parlanti di esperanto, ad esempio, evitano questo termine poiché ritengono che denoti un aspetto "innaturale" nel comunicare attraverso questa lingua. Tuttavia al di fuori della comunità esperantista il termine pianificazione linguistica fa riferimento alle misure normative approntate nei confronti di una lingua naturale. In questo caso, persino nelle "lingue naturali" può essere presente una certa quantità di artificialità e, nel caso delle grammatiche regolarizzate, la linea di demarcazione tra lingue naturali e artificiali risulta spesso assai sottile. L'atto del creare tali lingue viene definito glossopoiesi; gli autori di lingue artificiali sono invece detti glottoteti. |
...che il marito della zia di George Orwell, Kate Limouzin, fu il noto esperantista Eugenio Lanti? |
Il quenya (IPA: /ˈkʷɛnja/) è una lingua artificiale di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien. Denominato qenya fino alla seconda metà degli anni quaranta, venne sviluppato ininterrottamente a partire dal 1912 fino alla morte del suo creatore. Parlato dalle razze elfiche dei Noldor e dei Vanyar, che raggiunsero Valinor e poi migrarono verso la Terra di Mezzo, il quenya è un idioma fittizio ma grammaticalmente e storicamente realistico. Originario di Aman, sarebbe poi stato sviluppato dagli Eldar sulla base di una lingua precedente, denominata eldarin comune, mantenendo ancora tutte le caratteristiche principali del primo linguaggio elfico. Quest'idioma, come gli altri linguaggi ideati da Tolkien, è il risultato di processi linguistici "graduali" comuni a tutte le lingue elfiche, con le quali infatti condivide buona parte del lessico, della grammatica e della fonologia. All'interno di Arda, questa lingua, nonostante la sua "fama" di lingua letteraria venne presto soppiantata dal Sindarin, rimanendo in uso solo presso i più colti o come lingua scritta. |
|
Template Collegamenti esterni
Bibliografia
|
Elenco aggiornato automaticamente
|
Estratto in linguaggio nero
Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul, Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli, |