Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE) | |
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Sede di Roma | |
Sigla | INDIRE |
Stato | Italia |
Tipo | ente pubblico di ricerca |
Nuclei territoriali | Firenze, Torino, Roma e Napoli |
Istituito | 1925 |
Presidente | Cristina Grieco |
Direttore Generale | Flaminio Galli |
Sede | Via Buonarroti, 10 - Firenze |
Sito web | www.indire.it/ |
L'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire) è un ente di ricerca del Ministero dell'istruzione italiano.
L'istituto svolge attività di ricerca in ambito educativo mediante la sede centrale a Firenze e le articolazioni territoriali (Napoli, Roma e Torino).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1925 a Firenze si apriva, sotto la presidenza di Giovanni Calò, una mostra didattica nazionale sui prodotti delle scuole nuove, concretizzanti l'idea di Giuseppe Lombardo Radice di una didattica intesa come esperienza attiva. Nel 1929, per dare una sede permanente alla mostra, viene istituito il Museo Didattico Nazionale, che nel 1937 assunse la denominazione di Museo Nazionale della Scuola.[1]
Nel 1954 diviene Centro Didattico di Studi e Documentazione e nel 1974 Biblioteca di Documentazione Pedagogica (BDP).
Nel 2001 la BDP diviene Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa (Indire).
Nel 2007, con la Legge 296/2006, l'Indire diviene Ansas, Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, ma il 1º settembre 2012 torna ad essere Indire in base a quanto stabilito dal Dl. 98/2011 convertito con modificazioni dalla Legge 111/2011.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Struttura
[modifica | modifica wikitesto]La sede principale dell’ente si trova nel centro di Firenze, in Via Buonarroti, nel quartiere di Santa Croce, all'interno del rinascimentale palazzo Gerini, ristrutturato all'inizio del ‘900 dall'architetto Giovanni Michelucci, che ne ha progettato anche il mobilio interno.
Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]L'ente è articolato in tre nuclei territoriali con sede rispettivamente a Roma (Via Guidubaldo del Monte, 54), Napoli (Via G. Melisurgo, 4) e Torino (Corso Vittorio Emanuele II, 70).
Consorzio Università telematica degli studi IUL
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2005 INDIRE ha istituito il Consorzio IUL che ha promosso l'istituzione della Università telematica degli Studi IUL, università pubblica non statale che tiene corsi universitari a distanza, così come corsi di perfezionamento e di aggiornamento professionale e dottorati di ricerca rivolti principalmente al personale della scuola. Dal 2020 il Consorzio IUL è composto da INDIRE e dall'Università degli Studi di Foggia.
Ruolo nazionale e internazionale
[modifica | modifica wikitesto]Indire è parte del Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione insieme con l'istituto Invalsi e il Corpo Ispettivo del Ministero dell'istruzione.
L'Istituto è, inoltre, Agenzia nazionale Erasmus+, il cui ambito di competenza riguarda istruzione scolastica, istruzione superiore ed educazione degli adulti. Presso l'Agenzia operano l'Unità italiana della rete Eurydice, l'Unità italiana per i gemellaggi elettronici eTwinning e l'Unità italiana EPALE. Contribuisce inoltre alle attività di European Schoolnet[2], la rete di trentuno Ministeri dell'istruzione europei che promuove la cooperazione tra scuole europee.[3]
Attività e finalità
[modifica | modifica wikitesto]Svolgere attività di ricerca in ambito educativo, rivolte in particolare ai temi che riguardano:
- introduzione delle ICT nella didattica;
- approcci metodologici didattici;
- riqualificazione degli spazi educativi;
- aggiornamento professionale del personale scolastico;
- autovalutazione,
- nuove architetture scolastiche e i setting per la didattica innovativa con il gruppo nazionale di esperti (National Group of Experts).
Albo nazionale delle eccellenze
[modifica | modifica wikitesto]Su incarico del Ministero dell'istruzione ha altresì il compito istituzionale di curare la raccolta e l'aggiornamento dei nominativi di studenti meritevoli da inserire nell'Albo nazionale delle eccellenze istituito nel 2007.[4]
Archivio storico
[modifica | modifica wikitesto]Indire conserva un archivio specializzato in materiale documentario di interesse storico-pedagogico.
I fondi che costituiscono il patrimonio sono inerenti a personalità illustri della pedagogia come Giuseppe Fanciulli e Giuseppe Lombardo Radice, sono costituiti da carteggi, manoscritti, quaderni scolastici e disegni, oltre a una collezione di 14000 fotografie.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Storia – Indire, su indire.it. URL consultato il 3 aprile 2024.
- ^ Home, su www.eun.org. URL consultato il 2 maggio 2024.
- ^ Pubblicate le linee guida per il ripensamento e l’adattamento degli ambienti di apprendimento a scuola – Indire, su indire.it. URL consultato il 2 maggio 2024.
- ^ Albo Nazionale delle Eccellenze, su www.indire.it. URL consultato il 3 aprile 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- "Dal Museo Nazionale della Scuola all'Indire. Storia di un Istituto al servizio della Scuola italiana (1929-2009)", Pamela Giorgi (a cura di), Giunti, Firenze 2010 (ISBN 978-88-09-74654-1)
- 100 immagini di libri di scuola, copertina.100 immagini di libri di scuola. Il Fondo Antiquario del Museo Nazionale della Scuola di Firenze (secoli XVI-XVIII) - INDIRE, a cura di Alessandra Anichini e Pamela Giorgi, all'Insegna del Giglio, Firenze 2013 (ISBN 978-88-7814-595-5)
- I Fondi archivistici dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica,a cura di Pamela Giorgi e Juri Meda, Polistampa, Firenze 2009
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Erasmus+
- Albo nazionale delle eccellenze
- Autonomia scolastica
- Provvedimenti delegati sulla scuola
- Università telematica degli studi IUL
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su indire.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 127720820 · ISNI (EN) 0000 0004 1755 7884 |
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